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 I Necron - una sintesi narrativa tra la III e la V edizione

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MessaggioTitolo: I Necron - una sintesi narrativa tra la III e la V edizione   I Necron - una sintesi narrativa tra la III e la V edizione Icon_minitimeMer Nov 30, 2011 6:26 pm

Ho elaborato una sintesi tra il BG dei Necron della scorsa edizione e quello attuale, che personalmente ritengo molto scarso. Ero partito con l'idea di prendere il meglio da entrambe le parti, ma ho finito per riordinare l'intero assetto della loro storia, integrandolo con alcune letture prese da vecchi White Dwarf che trattavano leggende Eldar, resoconti dei principali attacchi Necron e possibili interpretazioni delle finalità che spingono la razza.
E' ovvio che ho avuto un occhio di riguardo per la III ed., ma chi vuole potrà ancora immaginarsi i Faraoni a guida delle armate dinastiche (o più semplicemente usare la versione di Ward, che poi è quella ufficiale).

Riporto qui l'elenco dei paragrafi:

- Introduzione;
- Le origini dei Necrontyr;
- La Prima Guerra nei Cieli;
- Gli C'tan;
- Il sorgere dei Necron;
- La Seconda Guerra nei Cieli;
- Predominio e caduta degli C'tan;
- I Necron sepolti;
- Il XLI millennio: uno sguardo all'attività e alla minaccia dei Necron.


Fatemi sapere che ne pensate! §


Ultima modifica di Melkor il Morgoth il Mer Nov 30, 2011 6:49 pm - modificato 2 volte.
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MessaggioTitolo: Re: I Necron - una sintesi narrativa tra la III e la V edizione   I Necron - una sintesi narrativa tra la III e la V edizione Icon_minitimeMer Nov 30, 2011 6:31 pm

I NECRON
"Che l'Uomo sia circondato ovunque da traditori, mutanti e demoni è evidente, ma in verità nessuno di essi sarà la nostra rovina. Quando la fine giungerà, sarà per mano dei Remoti, coloro che hanno determinato il nostro destino eoni prima che camminassimo eretti".

Inquisitore Hoth ‒ Il Secondo Libro degli Ammonimenti


Introduzione:

I Necron sono una delle razze più antiche della Galassia. La loro civiltà esisteva già milioni di anni prima della nascita degli Eldar, e padroneggiava la tecnologia dei viaggi interstellari quando la vita sulla Terra doveva ancora abbandonare la forma unicellulare.
Il loro passato è avvolto dagli enigmi, ma colmo di risentimento e fatalità, perché essi furono toccati dal male fin dagli albori della propria storia. Hanno dormito per sessanta milioni di anni, nascosti dentro inaccessibili cripte di stasi, ma adesso sono pronti a destarsi: i loro signori li chiamano alla guerra, ed essi rispondono.

Le origini dei Necrontyr:

I Necrontyr furono una delle prime razze a popolare la Galassia, nati sotto una temibile stella sferzante che, spietata, ne promosse l'evoluzione con venti solari e tempeste radioattive.
Erano un popolo morboso, irrequieto, caduco nel fisico e segnato dai lutti costanti, di conseguenza svilupparono una cultura ieratica: strutturati da una severa gerarchia sociale, erano divisi in Dinastie, ciascuna delle quali presieduta da un Faraone e sorvegliata dai Gerofanti, sacerdoti di un complesso culto funebre.
Quando la storia ne unì le nazioni, i Gerofanti nominarono un Triarcato di Faraoni dalle tre Dinastie più potenti, e lo investirono del compito di guidare l'intera razza.

I Necrontyr possedevano un notevole ingegno. Avevano una naturale predisposizione per la scienza, soprattutto nel campo metallurgico, ed attraverso la scienza cercarono di sconfiggere i cancri che piagavano la loro razza.
Si accorsero presto, però, che a condannarli era la loro stessa evoluzione: le instabilità genetiche che degeneravano con l'avanzare degli anni erano necessarie per l'equilibrio dei loro organismi, dunque ai Necrontyr era consentito percorrere la Vita soltanto a braccio con la Morte.
Determinati a sfuggire il proprio destino, iniziarono a cercare la risposta tra le stelle, prima con studi approfonditi sulla natura dell'Universo, e poi, quando la tecnologia si fu evoluta a sufficienza, con veri e propri viaggi interstellari.
La colonizzazione dei sistemi vicini si rivelò però molto lenta, poiché i Necrontyr non conoscevano i segreti dell'Immaterium, ed erano costretti a viaggiare nello spazio ibernati in cripte di stasi, a bordo di navi-torcia coperte di Metallo Vivente.
In quel periodo vennero in contatto con gli Antichi, una razza parimenti primeva ma del tutto aliena alla loro; quell'incontro avrebbe segnato profondamente le sorti della Galassia.

La Prima Guerra nei Cieli:

I Necrontyr erano un popolo diffidente, ma non ancora malevolo: gli scambi tra le due culture furono positivi, e gli Antichi li aiutarono ad allungare le proprie vite, ottenendo in cambio alcuni segreti della loro scienza.
Ben presto, però, i rapporti tra le razze peggiorarono. Gli Antichi erano tutto ciò che i Necrontyr non avevano potuto essere: innaturalmente longevi, in grado di spostarsi nello spazio con una rapidità sorprendente, e sovrani di un impero che si estendeva lungo l'arco dell'intera Galassia. L'amaro risentimento che avevano covato sin dagli albori venne alimentato dall'invidia, fino a trasformarsi in cieco livore. Infine, essi mossero guerra agli Antichi.

I Necrontyr possedevano una fredda ferocia, e si batterono con il testardo accanimento che la precarietà della loro esistenza gli aveva insegnato; fu chiaro da subito, però, che non avrebbero mai potuto vincere: gli Antichi erano superiori sotto ogni aspetto.
Vennero respinti fino a divenire poco più di un fastidio, un pericolo quiescente abbarbicato dentro i confini del loro sistema di origine, risparmiati per un moto di pietà che, se possibile, ne rese la sconfitta ancor più bruciante. Esiliati, umiliati e nuovamente costretti al giogo della stella natia, reagirono dedicandosi all'unica cosa nella quale si erano dimostrati insuperabili: lo studio della scienza.
Passarono lunghi secoli amari, durante i quali il loro rancore crebbe a dismisura, alimentato dai racconti sulle giovani razze che gli Antichi andavano seminando lungo la Galassia. I Necrontyr caddero preda di un odio feroce, ma cercarono di tenerlo a bada incrementando le potenzialità della loro tecnologia, approfondendo lo studio dei soli e la manipolazione delle energie stellari. Proprio questo li portò a scoprire, per un caso fortuito, una genìa malefica di esseri senza tempo, che avrebbe mutato il loro destino in modo irreparabile.


Ultima modifica di Melkor il Morgoth il Gio Dic 01, 2011 11:46 am - modificato 3 volte.
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MessaggioTitolo: Re: I Necron - una sintesi narrativa tra la III e la V edizione   I Necron - una sintesi narrativa tra la III e la V edizione Icon_minitimeMer Nov 30, 2011 6:33 pm

Gli C'tan:

"Per questi esseri non siamo nemmeno bestiame, oggetti da buttare, consumare o di cui farsi beffe. Nessuno di loro presterebbe più attenzione ad un mondo dell'Uomo di quanta io ne riserverei ad una formica sul mio stivale".

Inquisitore Kessel al Conclave di Eidolon


Si dice che la nascita degli dèi stellari ebbe luogo durante l'origine dell'Universo, dalle energie irrazionali scatenate nella massa ribollente di particelle primeve. Il mare delle stelle iniziò la sua esistenza, vorticando turbinosamente, e per un'era non vi furono altro che gas e polveri incandescenti: da quelle titaniche vampate sorsero i Vampiri delle Stelle, le prime entità senzienti.
Essi somigliavano ben poco alle mostruose creature che sarebbero divenute, ma già suggevano come parassiti l'energia degli astri, accorciandone la vita di milioni di anni. Con il trascorrere delle ere, impararono a volare, spostandosi su diafane ali di flussi magnetici, e abbandonarono il loro luogo natio per raggiungere nuove mense e reiterare il proprio ciclo.
Nessuno di loro prestò attenzione alle masse di materia dei giovani pianeti, i loro fuochi insufficienti per attrarne la fame mostruosa; eppure, proprio da uno di essi sarebbe giunto il popolo che li avrebbe incoronati divinità...

Durante lo studio di alcune anomalie nelle più antiche stelle morenti, i Necrontyr scoprirono quelle arcaiche coscienze di energia astrale. I loro poteri erano spaventosi, ed essi le chiamarono C'tan, che nella loro lingua significava "gli dèi stellari".
Erano entità sparse in aree più estese delle stelle, la loro consapevolezza troppo vasta per essere circoscritta, dunque resta un mistero come i Necrontyr riuscirono a comunicare con loro; tuttavia, intuendo che menti tanto smisurate non avrebbero mai potuto concepire il mondo dei mortali, essi forgiarono corpi di metallo che avrebbero potuto abitare, temprandoli con il Necroderma delle loro navi.
Le leggende narrano di nastri traslucidi di energia balenante che si scatenarono quando gli dèi stellari raccolsero le proprie spire nel reame della materia, attraversando un ponte incorporeo di luce astrale: i Necrontyr furono colti dalla riverenza, i Gerofanti proclamarono la discesa dai cieli delle loro divinità, ed in breve gli C'tan finirono per essere adorati come tali.
Forse il passaggio al mondo nella materia ne acuì le bramosie, o forse le loro effigi tennero fede all'ingordigia mostrata nel consumo dei soli: di fatto, gli C'tan furono divinità crudeli, distanti e capricciose: si bearono dell'adulazione di infinite schiere mortali, consumarono milioni di Necrontyr per pascersi delle loro essenze, e pretesero che gli venisse trasmesso tutto il loro sapere sul reame dei vivi.
I Necrontyr vertevano ormai sull'orlo della follia: piagati dalle malattie, esiliati dalla Galassia, legati indissolubilmente agli stessi aguzzini cui avevano dato forma, nel proprio racconto sfogarono tutto il loro odio bruciante, maledicendo il destino che li aveva condannati ad un'eternità da reietti.
Ma gli C'tan avevano appreso ciò che più gli interessava: vi erano altre forme di vita nella Galassia, genìe più fiorenti di quella che li aveva evocati, e nella loro ancestrale ingordigia le desiderarono per sé.
Finsero di comprendere la sofferenza del loro popolo, promettendogli rivalsa, poiché gli dèi stellari erano generosi e ricompensavano bene chi li serviva: così i Necrontyr sarebbero divenuti i loro araldi, e nella conquista della Galassia avrebbero ottenuto vendetta contro coloro che li avevano scacciati.

Il sorgere dei Necron:

Gli C'tan erano antichi quanto l'Universo, e conoscevano i segreti di tutte le sue leggi: grazie al loro sapere, la scienza dei Necrontyr partorì tecnologie strabilianti, navi stellari in grado di attraversare la Galassia nello spazio di un istante, ordigni capaci di manipolare lo spazio ed il tempo, armi che arrivavano a spegnere le stelle.
Più ancora di questo, gli dèi stellari offrirono ai loro sudditi la prova ultima della loro benevolenza: una via per raggiungere l'immortalità e la stabilità che la loro razza bramava da sempre. La loro carne mortificata sarebbe stata rimpiazzata dal Metallo Vivente, ad imitazione dei loro dèi, e le loro esistenze sarebbe state libere dalla malattia e dalla morsa del tempo.

Non si saprà mai se i Necrontyr compresero realmente il prezzo che avrebbero pagato per quel dono, ma accettarono: la loro razza venne interamente epurata, e gli C'tan ne divorarono l'anima, divenendo ancora più forti.
Quando il processo fu ultimato, i Necrontyr avevano lasciato posto ai Necron: gelide forme scheletriche di Metallo Vivente, anime amareggiate imprigionate in corpi senza carne.
I più forti tra loro mantennero la propria coscienza, giungendo al vertice della nuova gerarchia, secondi soltanto agli C'tan: tale fu il destino dei Faraoni e dei Nemersor, che divennero i comandanti delle schiere di metallo. Tutti i Gerofanti, invece, vennero fatti Criptek, tecno-stregoni a guardia della scienza dei Necron. La maggior parte dei Necrontyr, tuttavia, non mantenne che un'ombra della propria consapevolezza, un eco spettrale di ricordi del passato permeato dall'odio imperituro verso ogni razza vivente.
Al comando dei Faraoni, legioni immortali di guerrieri d'argento salparono per la Galassia, pronti a reclamarla nel nome degli C'tan e consumare la propria vendetta.

La Seconda Guerra nei Cieli:

La guerra che seguì fu catastrofica, perfino peggiore del primo conflitto che aveva opposto le due razze.
Gli Antichi combatterono con tutte le forze in loro possesso, sfruttarono ogni risorsa, ma i Necron erano inarrestabili: immortali, virtualmente invulnerabili ed in possesso di una tecnologia dal potere divino, sbaragliarono sistematicamente ogni resistenza nemica.
Quando poi gli C'tan presero parte al conflitto, scatenarono forze al di là di qualsiasi comprensione: pianeti vennero rasi al suolo, soli estinti, ed interi sistemi furono inghiottiti dai buchi neri creati dal potere degli dèi stellari.

Infine, perfino gli Antichi, leggendari per la pazienza e l'inesorabilità, furono condotti alla disperazione. Intuendo che la sola debolezza dei propri avversari risiedeva nell'assoluta incomprensione dell'Immaterium, manipolarono la vita in forme sempre più nuove, generando molte razze guerriere legate al Warp; una di esse erano gli Eldar.
Quelle giovani genìe, estremamente aggressive ed impulsive, si diffusero nella Galassia opponendo alla scienza dei Necron malie e stregonerie generate dal Warp. Inizialmente sembrarono avere successo, e l'impero di terrore degli C'tan barcollò.
Tuttavia, l'alterigia degli dèi stellari era enorme, ed essi non potevano accettare che delle razze inferiori ne frustrassero i desideri: consumati dalla rabbia, scatenarono una distruzione infernale, e ciò dette il colpo di grazia agli Antichi ‒ sebbene in un modo che nessuna delle fazioni avrebbe saputo prevedere.

Le pene crescenti delle giovani razze misero in agitazione le energie del Warp, guerra, dolore e distruzione vennero riflessi negli abissi senza fondo del mare delle anime, e le antichissime entità che vi risiedevano divennero predatori terrificanti.
I Soggiogatori ‒ così furono battezzati ‒ si ammassarono voracemente intorno alle fessure tra le dimensioni, alla ricerca di passaggi per il mondo materiale, ed infine penetrarono nella Rete intergalattica degli Antichi.
L'ultimo, disperato tentativo che essi fecero per salvarsi fu la generazione di una razza di robusti guerrieri dalla pelle verde, nata unicamente per combattere, ma era troppo tardi: le loro opere maggiori vennero sopraffatte, i loro luoghi di potere distrutti, ed essi furono dispersi e sterminati.


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MessaggioTitolo: Re: I Necron - una sintesi narrativa tra la III e la V edizione   I Necron - una sintesi narrativa tra la III e la V edizione Icon_minitimeMer Nov 30, 2011 6:34 pm

Predominio e caduta degli C'tan:

I Necron avevano trovato sostegno nella ricerca della fredda scienza, ed ebbero l'indubbio piacere di veder crollare la civiltà degli Antichi. Sebbene all'orizzonte si profilasse un nuovo nemico, le sue forze erano insufficienti a minacciarli, dunque la Galassia gli apparteneva.

L'evo del loro dominio fu terrificante: gli dèi stellari erano padroni impietosi verso le razze viventi, oscenamente avidi di adorazione e paura, che spesso consumavano intere popolazioni per sfamare i loro appetiti. Si consideravano superiori al mondo dei mortali, per cui non si curarono della sua organizzazione e lasciarono quel compito agli antichi Faraoni; i quali, da parte loro, lo strutturarono secondo la gerarchia delle antiche Dinastie.

Tuttavia, all'apice del proprio potere, l'incapacità degli C'tan di controllarsi li portò alla rovina: per ragioni che probabilmente non saranno mai comprese, essi iniziarono una guerra tra di loro, e tale conflitto fece sprofondare nuovamente la Galassia nel terrore e nell'anarchia.
Le guerre tra gli C'tan indebolirono il dominio dei Necron, poiché gli dèi stellari non ebbero scrupoli nell'usare i propri schiavi gli uni contro gli altri, e la Galassia venne divisa in migliaia di frammenti.
Gli stessi C'tan, sebbene immortali, scoprirono di poter essere scissi in frazioni minori del proprio potere: le Schegge di C'tan. È noto, ad esempio, che l'Estraneo venne portato alla pazzia dal Dio Ridente degli Eldar, e spezzò in Schegge molti suoi fratelli credendo di combatterlo.
Un altro dio Eldar, Vaul il Fabbro, affrontò il Drago del Vuoto ‒ in assoluto il più potente tra gli C'tan ‒ mentre questi era sfinito per la lotta contro il Noctifero; pur essendo rimasto zoppo, Vaul riuscì a ferire gravemente il Dragone, che fu costretto alla fuga per non frantumarsi.
Un destino più tetro toccò allo C'tan Scorticato, che in seguito agli scontri con i suoi fratelli era divenuto talmente debole da vertere sul baratro dell'oblio. Fuggito nei propri domini, venne attaccato dai suoi stessi schiavi Necron, e riuscì a salvarsi spezzandosi in milioni di Schegge che nascose nella consapevolezza dei traditori. Pervasi dal desiderio dello C'tan di risorgere, essi divennero gli Scorticati, ed iniziarono a cacciare i vivi come prede, vestendosi delle loro pelli e nutrendo le Schegge parassite con le loro essenze vitali.

Mentre gli C'tan si combattevano, il terrore e la distruzione che seminavano rafforzavano i Soggiogatori, e liberavano le razze giovani dal giogo di una tirannia sempre più fragile. Infine, essi furono talmente indeboliti, e rimasero in un numero talmente esiguo, che i loro nemici poterono muovergli guerra.

I Necron sepolti:

Per la prima volta, gli dèi stellari realizzarono di essere in pericolo. Avevano scoperto che quelle stesse forme di Necroderma che gli permettevano di interagire con il mondo dei mortali li rendevano vulnerabili, se la loro forza si indeboliva eccessivamente; e dopo la guerra, essi non erano che un'ombra del proprio potere passato.
Uniti dopo milioni di anni, trovarono una soluzione adeguata alla loro percezione incommensurabile del tempo: si sarebbero sottratti alla catastrofe, calandosi in tombe di stasi costruite appositamente dai Necron, ed avrebbero lasciato che i propri avversari si combattessero e svanissero sotto il peso degli eoni.
La Galassia li avrebbe dimenticati, mentre essi sarebbero guariti dalle proprie ferite, attendendo il prolificare di nuove civiltà per risorgere e reclamarne il dominio. Lo stesso destino scelsero i pochi Necron liberi dal giogo degli C'tan, consapevoli di non potersi opporre alla vendetta degli Eldar o alla bramosia dei Soggiogatori.

I Necron, dunque, svanirono nelle profondità dei loro mondi-tomba, e furono creduti estinti.


Ultima modifica di Melkor il Morgoth il Gio Dic 01, 2011 11:54 am - modificato 4 volte.
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MessaggioTitolo: Re: I Necron - una sintesi narrativa tra la III e la V edizione   I Necron - una sintesi narrativa tra la III e la V edizione Icon_minitimeMer Nov 30, 2011 6:36 pm

Il XLI millennio: uno sguardo all'attività e alla minaccia dei Necron:

"Quelli che ritenevamo essere atti di violenza casuale, privi di collegamento, si sono dimostrati presagire il risveglio di un'intera civiltà aliena che ha giaciuto dormiente al di sotto della nostra. Abbiamo dolorosamente sottovalutato la minaccia posta nei confronti dell'Imperium.
"Il fatto che mi procura più costernazione, fratelli, è quanto poco si conosca dei Necron e delle loro motivazioni: essi attaccano senza preavviso e scompaiono senza lasciare traccia. Durante ogni scontro, che si trattasse di una scorreria di piccole dimensioni o di un conflitto navale a piena potenza, non abbiamo recuperato nulla. La loro tecnologia è talmente avanzata che perfino i nostri più autorevoli Tecnopreti non sanno come neutralizzare la minaccia che pone.
"Sappiamo che hanno passato eoni in stasi, per emergere soltanto ora: questo suggerisce che qualsiasi criterio avessero specificato per il loro risveglio è stato soddisfatto, e a sua volta suggerisce che essi credano di avere la capacità militare per raggiungere il loro scopo. Colleghi Inquisitori, i Necron si muovono contro di noi in un modo che non riusciamo a comprendere: sottovalutarli ancora è una follia del peggior genere! Io richiedo che vengano designati Grado di Minaccia Beta, con effetto immediato".

Estratto dalla petizione di Atranxias del Lord Inquisitore Luthus Griadne, Ordo Xenos, 998.M41


Agli inizi del XLI millennio, una serie di attacchi apparentemente casuali ed inspiegabili iniziò ad affliggere le periferie dell'Imperium. Essi crebbero in intensità e violenza senza che si riuscisse ad identificare gli aggressori, giungendo al culmine con la profanazione del Santuario 101 dell'Adeptus Sororitas.
In tale occasione, le squadre di investigazione dell'Inquisitore Hoth scoprirono i corpi scarnificati dei difensori, un certo numero di veicoli della Sorellanza che avevano subito danni catastrofici, ed una registrazioni di sorveglianza che, sebbene in modo vago e confuso, mostrava le sagome scheletriche dei nuovi nemici.

Sin da allora, i Necron si sollevarono in forze. I loro attacchi si fecero più arditi, cessando di essere incursioni isolate ed addentrandosi sempre più nella Galassia. Il primo segnale del precipitare degli eventi fu la richiesta d'aiuto della base navale di Tethrok Quay, dove la Lux Imperator scomparve e la nave da guerra Solar Furiae venne distrutta.
Successivamente, cinque incrociatori leggeri Necron effettuarono un bizzarro attacco suicida al pianeta natio dell'Adeptus Mechanicus, Marte, riuscendo in qualche modo a penetrarne le formidabili difese. Dopo aver inseguito gli invasori fino al Noctis Labyrinthus, le navi imperiali riuscirono a distruggere i vascelli Necron, sebbene ad un prezzo spaventosamente alto. Uno degli incrociatori, inoltre, riuscì ad atterrare e sbarcare il suo equipaggio sul suolo benedetto di Marte, prima di essere vaporizzato.
Cosa i Necron sperassero di ottenere in tal modo resta ancora un mistero, ma da quel momento fu chiaro che essi erano una nuova forza della Galassia contro cui bisognava misurarsi.

I pochi a conoscere la vera natura dei Necron non sanno spiegare perché abbiano deciso di destarsi: nonostante siano trascorsi innumerevoli eoni, gli Eldar non sono ancora estinti, ed i Soggiogatori sono più forti che mai.
Gli C'tan sono però divinità senza tempo, dall'infinita pazienza e dal sapere sconfinato: chi mai potrebbe ambire a comprenderne gli intenti? Tale affermazione è tanto più realistica se si considera l'agire dei Necron, spesso contraddittorio: è noto ad esempio che durante la Tredicesima Crociata Nera essi fiancheggiarono entrambe le parti, giungendo in aiuto di lealisti e traditori in egual misura, e svanendo al termine degli scontri.
Poiché i Necron non hanno mostrato alcuna capacità o interesse a comunicare con quelle che evidentemente considerano razze inferiori, tale mistero rimane irrisolto. È stato ipotizzato, tuttavia, che tra i loro scopi presenti vi sia quello di portare a compimento la caduta degli Eldar, intervenendo in tutti gli eventi che ne indeboliscono la genìa.

Per quanto concerne i rapporti tra le varie fazioni dei Necron, in diverse occasioni sono stati registrati conflitti intestini: ciò lascia sperare che questa razza testarda non sia protesa verso un unico fine, con enorme sollievo degli studiosi in materia.
Sulle ragioni della loro divisione ‒ come del resto su qualsiasi altro aspetto della loro civiltà ‒ non è possibile avere certezze, ma è noto che gli dèi stellari nutrono forte avversione gli uni per gli altri, sebbene la sconfitta passata li abbia resi più prudenti e dunque più pericolosi.
Alcuni tra i Necron sono poi liberi dal loro giogo, oppure servono le Schegge di quegli C'tan che furono danneggiati dalla loro guerra. Quest'ultimo aspetto è particolarmente interessante: si ritiene che un dio stellare scisso in Schegge sia ancora capace di guidare i propri schiavi, sebbene ciascuna di esse non possieda che una frazione del suo potere. La Galassia potrebbe dunque essere permeata di potenziali divinità, ciascuna determinata a risorgere e spinta dal desiderio di recuperare le altre parti di sé, o quelle dei fratelli per rubarne la forza.
Se questo è vero, i Necron potrebbero essersi destati allo scopo di radunare tutte le Schegge di C'tan, approfittando della confusione dovuta al perenne stato di guerra. A sostegno di tale ipotesi, non è passato inosservato che i loro attacchi sono cominciati poco dopo l'arrivo delle Flotte Alveare Tiranidi: ciò suggerisce che essi desiderino muoversi inosservati, mentre le maggiori fazioni della Galassia sono impegnate tra loro.

Nell'arco dei prossimi secoli vi è dunque da attendersi un incremento delle attività Necron, e, considerando che la loro tecnologia è a tutt'oggi insuperata, la minaccia che pongono va scongiurata con una forza ed una decisione maggiori.


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Fatto! L'unico problema è che mi sono reso conto che il formato Word aveva un'impaginazione molto più scorrevole, mentre sul sito sembra una lettura davvero pesante. Spero che possiate perdonarmi questa difficoltà.
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