Mills scagiona Berlusconi: "E' tutta una fiction, mi sono inventato tutto e mi scuso con lui"
L'avvocato inglese risponde in teleconferenza alle domande del pm Fabio De Pasquale e nega che i "famosi" 600mila dollari siano arrivati da Bernasconi. Berlusconi: "Sono sollevato, forse rinuncerò alla prescrizione"
foto Ap/Lapresse18:09 - "Tutto quello che riguarda Berlusconi e Bernasconi è soltanto una fiction. Una invenzione pericolosa". L'avvocato inglese, David Mills, durante l'udienza nell'ambito del processo a carico di Silvio Berlusconi chiamato a rispondere per corruzione in atti giudiziari, lo ha di fatto scagionato. In sostanza, Mills chiarisce che il denaro, quei 600mila dollari, altro non è che una donazione da parte di Diego Attanasio, armatore napoletano suo amico.
"Tutto quello che riguarda Silvio Berlusconi e Carlo Bernasconi è fiction". Ha detto, anche alzando i toni, David Mills. Nel corso dell'esame in videoconferenza da Londra l'avvocato inglese ha risposto al pm Fabio De Pasquale a proposito della provenienza di 600mila dollari che, secondo l'accusa, sarebbero il "premio" per aver testimoniato il falso nei processi All Iberian e per tangenti alla guardia di finanza. Mills ha esaminato punto per punto una lettera che nel 2004 aveva inviato al proprio consulente fiscale Bob Drennan.
"Mi sono inventato tutto"
La ricostruzione, secondo quanto Mills ha spiegato in aula, era stata scritta "nell'ambito di un contenzioso con il fisco inglese" e per questo conteneva dettagli reali accanto ad una versione "fittizia" circa la provenienza di 600mila dollari che Mills identifica come un "regalo da parte di Carlo Bernasconi", manager Fininvest morto l'anno precedente. Circostanza quest'ultima, però, che è "completamente inventata". "Nella ricostruzione - conclude Mills - sono stato molto attento a non inserire il nome di Berlusconi, perchè sapevo che l'intera vicenda avrebbe potuto essere mal interpretata".
Al pm che gli domandava se era corretto che nella lettera avesse collegato il "regalo" alle testimonianze e al fatto che tutto doveva essere fatto "discretamente", Mills ha risposto di nuovo: "Questa parte della lettera è completamente inventata, anche se doveva contenere dettagli realistici per il funzionamento della storia". Mills, all'ennesima contestazione da parte del pm, ha risposto alzando decisamente il tono della voce con un "It's all fiction" e ribadendo "è un racconto fittizio".
"Mi vergogno per aver tirato in ballo un morto"
I famosi 600mila dollari arrivavano in realtà dall'armatore Diego Attanasio. Mills, stando alla sua testimonianza, avrebbe presentato un'altra versione, quella dei soldi da Bernasconi, perché "dovevo giustificare al fisco perché avevo presentato quei soldi come regalo e non volevo causare ulteriori problemi al mio amico e cliente Attanasio e non volevo essere coinvolto in indagini". Mills ha detto che in quel periodo era "nel panico, non riuscivo a dormire, avevo bisogno di presentare una storia al fisco inglese, visto che la vera storia di Attanasio non potevo utilizzarla, dovevo collegarla a qualcun altro". A quel punto l'avvocato d'affari ha spiegato di vergognarsi "profondamente" per quel riferimento all'amico Bernasconi deceduto.
"Chiedo scusa a Berlusconi per tutti i problemi creati"
"Desidero sottolineare la totale innocenza del dottor Berlusconi che non ha nulla a che fare con quei 600.000 dollari e mi scuso con lui per tutti i problemi che gli sono stati causati". Lo ha detto David Mills in una dichiarazione spontanea al termine delle domande del pm. "Ho una domanda da fare al dottor De Pasquale", ha detto Mills. Il presidente del collegio ha spiegato che "non è rituale, ma per cortesia" ha permesso di formularla. A quel punto l'avvocato inglese ha esordito dicendo: "Il pm non mi ha permesso di rispondere a un'unica domanda che conta, ossia da dove vengono quei 600mila dollari".
E' intervenuto il pm De Pasquale dicendo: "L'ha già detto molte volte, che cosa significa che non gliel'ho permesso?". E così il giudice Vitale ha chiarito di non poter "costringere il pm a formulare una domanda come vuole Mills". Così l'avvocato inglese ha rilasciato una dichiarazione spontanea: "Desidero sottolineare la totale innocenza del dottor Berlusconi che non ha assolutamente nulla a che fare con quei 600mila dollari. Mi scuso - ha aggiunto - per tutti i problemi che gli sono stati causati e spero che alla fine del processo emerga la verità".
Berlusconi: "Sono sollevato, forse rinuncio a prescrizione"
Silvio Berlusconi potrebbe rinunciare alla prescrizione nel processo Mills e farsi giudicare nel merito. L'ipotesi è stata ventilata dallo stesso ex premier al termine dell'udienza: "Parlerò coi miei avvocati della possibilità di rinunciare alla prescrizione e farmi giudicare nel merito - ha detto il cavaliere - vedremo, ne ho già parlato con Ghedini". Berlusconi si è anche detto "disponibile a rendere dichiarazioni spontanee o a farmi interrogare nelle prossime udienze. Lascerò decidere cosa fare ai miei avvocati". Secondo l'ex capo del governo, nessuna conseguenza politica deriverebbe comunque da una sentenza di assoluzione o di prescrizione. "Se dovesse essere dichiarata la prescrizione - è la sua opinione - si tratterebbe solo di un fatto d'immagine, ma non sono più premier e da questo punto di vista non ha più importanza".
E sulle dichiarazioni rese da Mills Berlusconi ha detto di sentirsi "molto sollevato". "E' stata un'ottima udienza e il riconoscimento da parte dell'avvocato Mills che conclude la vicenda", ha fatto presente l'ex premier, sottolineando anche che "il fisco inglese ha aperto un'inchiesta (sulla vicenda dei 600mila dollari) e ha già fatto pagare a Mills" il dovuto. In sostanza "si tratterebbe di una vicenda già conclusa se dessimo credibilità al fisco inglese. Ma comunque oggi c'è stata una parola chiarificatrice. Una chiarezza al cento per cento arriverà quando Attanasio confermerà quanto e' stato detto da Mills".
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