Risultati elettorali, tonfo della destra e trionfo di Grillo

Primi exit poll e “sondaggi dell’ultimo minuto” per le elezioni amministrative, dopo la chiusura delle urne alle 15. L’affluenza definitiva alle ore 15 è del al 66,9%, in calo rispetto alle precedenti amministrative (73,7%). Ecco le prime stime città per città, puramente indicative e tutte da confermare man mano che saranno resi noti i risultati veri (guarda lo speciale di ilfattoquotidiano.it con i risultati e gli articoli dalle città al voto).

PALERMO, ORLANDO AVANTI. Pdl ai minimi termini, probabile ballottaggio tutto interno al centrosinistra Leoluca Orlando e Fabrizio Ferrandelli, 5 stelle sotto le attese. Sono i primi exit poll di Report.it per le elezioni amministrative di Palermo. Orlando (Idv) sarebbe in testa con il 37-40%, seguito da Ferrandelli (Pd e Sel) al 22-25. Per il centrodestra, Massimo Costa sarebbe al 14-16%. In una città che in passato ha dato grandi soddisfazioni a Silvio Berlusconi, il Pdl si attesterebbe a uno striminzito 12-14%, in un testa a testa con l’Idv (11-13,5 per cento), mentre il Pd viaggerebbe tra il 16 e il 18. Ancora, Marianna Coronia del Pid tra l’8% e il 10%. Il finiano Alessandro Aricò, sostenuto anche da Api, Mpa e Mps tra il 7% e il 10%. Il grillino Riccardo Nuti tra l’1,2% e l’1,8%.

Diverse le cifre fornite dai “sondaggi dell’ultima ora” dell’Emg diffusi dal Tg di La7, secondo i quali Costa sarebbe secondo: Orlando avrebbe raccolto tra il 31,5 e 36%, il candidato di Pdl e Udc Massimo Costa il 21-26 , Ferrandelli, candidato di Pd e Sel, tra il 18 e il 23%. ”Provo delle sensazioni positive, crediamo di poter arrivare al ballottaggio”, ha commentato a caldo Ferrandelli. Parla anche Orlando: “Siamo molto contenti diquello che sta accadendo, ma attendiamo i dati definitivi”.

GENOVA, DORIA OLTRE IL 50%, POSSIBILE BALLOTTAGGIO PER IL 5 STELLE PUTTI. Secondo la prima proiezione dell’Istituto Piepoli per Rai, con copertura del campione 5%, al Comune di Genova il candidato sindaco di centrosinistra Marco Doria con il 44,2% è in testa sul candidato del Movimento 5 stelle Paolo Putti al 14,9% e il Movimento 5 Stelle al 17,3%. In base alla stessa proiezione il candidato Enrico Musso, sostenuto dalla una lista civica è al 14,7%, sul candidato indipendente del Pdl Pierluigi Vinai con il 11,3%. Le prime proiezioni di La7, sul 5% del campione, danno invece non vincente al primo turno e una corsa verso il ballottaggio tra Putti e Musso (Terzo polo).

Il “sondaggio dell’ultima ora” del Tg di La7, invece, dà Marco Doria vincente (51-56%), e i grillini circa il 7%.

VERONA, TOSI VERSO LA RICONFERMA. Secondo la prima proiezione dell’Istituto Piepoli per la Rai sulle elezioni per il sindaco di Verona, Flavio Tosi (Lega Nord) è al 54,7% e Michele Bertucco (centrosinistra) è al 23,6. IL precedente sondaggio “ultimo minuto” di La 7 dava Tosi al 57-62%. Anche a Verona si prospetta un buon risultato per il candidato sindaco del movimento 5 Stelle Gianni Benciolini, dato all’8% da Emg-La7 e addirittura oltre il 10% dall’Istituto Piepoli.

PARMA, UN GRILLINO VERSO IL BALLOTTAGGIO. LA prima proiezione di La7, sul 7% del campione, dà al 18,9% e quindi al ballottaggio Federico Pizzarotti, candidato 5 stelle. Secondo il sondaggio precedente, il candidato del Pd, Vincenzo Bernazzoli, avrebbe raccolto tra il 41,5 al 46,5%. L’ex sindaco Elvio Ubaldi con una forchetta tra il 13 e il 18%. Sarebbe fuori dalla corsa il candidato Pdl, Paolo Buzzi: avrebbe raccolto tra l’8 e il 13%. Molto gli indecisi: vengono dati al 18%.

A L’AQUILA CROLLA L’AFFLUENZA, MENO 7%. Nel capoluogo abruzzese colpito dal terremoto del 2009 e segnato da aspre polemiche politiche sulla ricostruzione, i votanti sono stati il 72,41% degli aventi diritto, contro il 79,3 del 2007.

PDL VERSO LA SCONFITTA. I primi dati danno una generale sconfitta del Pdl, alla sua prima uscita elettorale nel dopo Berlusconi, per esempio nella roccaforte di Palermo e a Genova. Una sconfitta già ammessa dal coordinatore Ignazio La Russa, intervenuto al Tg3: “Abbiamo sbagliato i candidati, non ho difficoltà ad ammetterlo. C’è la mania di cercarli con la faccia carina, senza sapere da quale esperienza amministrativa vengano mentre la gente vuol persone affidabili e per i palermitani è più affidabile Orlando”. Secondo La Russa “non ci saranno ripercussioni del voto sul governo, continueremo con più forza. Ma sicuramente, d’ora in poi, non possiamo dire sì a quei provvedimenti che non consideriamo giusti”.

Per una volta d’accordo, almeno sul dato, Anna Finocchiaro del Pd, intervistata dal Tg1: ”Mi sembra che dai primi dati emerga un fatto chiaro: su tutto il territorio nazionale franano il centrodestra e i suoi candidati. Certo i dati non sono definitivi, ma Palermo, la roccaforte del centrodestra, è franata. Il Pdl e suoi candidati sono in difficoltà molto serie in tutta Italia”. Per Finocchiaro, “l’altro dato è il forte astensionismo, accanto a una forte affermazione del Movimento 5 stelle e delle liste di protesta, che deve far riflettere la politica e i partiti”.


Tratto dal Fatto. Tutto come si prevedeva, in effetti. A questo punto resta solo la mirabolante "novità del secolo che si vedeva dalla discesa in campo del '94" annunciata da Alfano per salvare un Pdl ai minimi termini. Certo che se pure la Sicilia di Dell'Utri e del 61-0 vede Berlusconi che sgocciola, sono davvero finiti.

O si accordano per la DC2 (che potrebbe effettivamente calmare gli animi) oppure B. tenta di andare al Campidoglio e Luci stereoscopiche 2 come candidato premier... non vedo altre soluzioni.

^ Magari intendevi il Quirinale ?

Se bonaaaa...
Sorry, sono leggermente sotto pressione in questi giorni. Che errore da cretino...

>>>Siori e siore venghino<<< :§f,likuk:

Il trionfo di Grillo è una delle peggior cose che potessero capitare...

Meglio Grillo della Lega e di Berlusconi.

Oddio... "Meglio" è un parolone... Diciamo che forse (ma forse, eh) è meno peggio...

Meglio, meglio. Comunque, giusto per sghignazzare alle spalle di Silviuccio:

”Sono elezioni nelle quali registriamo una sconfitta”. Lo dice il segretario nazionale del Pdl Angelino Alfano, di fronte ai dati delle proiezioni sulle elezioni amministrative, ancora parziali ma impietosi. Il partito di Silvio Berlusconi è fuori dai giochi per l’elezione del sindaco in una roccaforte come Palermo (sotto l’8% dei voti, mentre la sola Forza Italia era al 18,8% nel 2007). E’ crollato a Verona, intorno all’8% (Forza Italia aveva il 15 nel 2007), con probabile soprasso del Movimento 5 stelle, che va oltre il 9.

A Parma è un vero e proprio disastro. Il Pdl è poco sopra il 4%, superato persino dai Comunisti italiani, che vanno oltre il 6. E, reduce dal governo della città con il sindaco Vignali, sarà probabilmente costretto ad assistere a un ballottaggio tra il candidato del Pd e quello del movimento di Beppe Grillo, secondo partito in città. Brutte notizie anche dalla provincia di Milano, zona storicamente leghista-berlusconiana, dove invece “secondo i dati che stanno arrivando, il centrosinistra vince in quasi tutti i 26 comuni chiamati alle urne, in alcune realtà al primo turno e in altri va al ballottaggio, ma in vantaggio”, ha dichiarato il segretario provinciale del Pd Roberto Cornelli. Restando al nord, a Genova il candidato berlusconiano, l’indipendente Pierluigi Vinai, scivola al quarto posto con il 12%, mentre Forza Italia aveva il 22,6% nel 2007.

I dati sono ancora provvisori, ma la dimensione della sconfitta è apparsa subito chiara, tanto che il coordinatore del partito Ignazio La Russa già dichiarava al Tg3 un’ora e mezzo dopo la chiusura delle urne: “Abbiamo sbagliato i candidati, non ho difficoltà ad ammetterlo. C’è la mania di cercarli con la faccia carina, senza sapere da quale esperienza amministrativa vengano mentre la gente vuol persone affidabili e per i palermitani è più affidabile Orlando”. Secondo La Russa “non ci saranno ripercussioni del voto sul governo, continueremo con più forza. Ma sicuramente, d’ora in poi, non possiamo dire sì a quei provvedimenti che non consideriamo giusti”.

Qualche buona notizia per il fronte berlusconiano potrebbe arrivare dal Sud. Per la Campania, il coordinatore regionale Nitto Palma parla di un risultato “non negativo, soprattutto se comparato alle altre regioni e che dimostra come il Pdl sia in Campania un partito forte, unito e radicato sul territorio”. Palma cita per esempio “la vittoria ad Aversa” mentre “dovremmo vincere a Mondragone e ci avviamo al ballotaggio ad Acerra”.

Ragazzi, se il Pd alle prossime elezioni riesce a perdere contro Lega e Pdl sarebbe la conferma assoluta che è composto da un branco di deficienti, perchè pure per un partito come il loro che cerca in tutti i modi di perdere ogni singola elezione ce ne vuole !

Citazione :

Oddio... "Meglio" è un parolone... Diciamo che forse (ma forse, eh) è meno peggio...

Confondi Grillo (che I MEDIA hanno tramutato in un leader politico tipo b quando invece non dovrebbe esserlo e, fortunatamente, non lo è) con "i giovani che la pensano in modo diverso". Grillo è un comico. Chi appartiene al 5 stelle no... e muoia chi dice "grillini" e "votano Grillo" perché non è vero una mazza...

Oddio...che Grillo non possieda inquietanti somiglianze con B. non è certo falso....

Ripeto: giusto criticare Grillo, ma i "5 stellini" sono un'altra cosa e se ne rendono conto, per fortuna.

Io invece mi sa che la mia crocetta alle prossime politiche la metto proprio sul M5S. E a quanto vedo, non sarò il solo.
Che Grillo (il quale, come bene dice TGK, non è l'unica essenza di questo partito) dica delle corbellerie, e non poche, non ci piove.
Ma il M5S propone idee nuove, una nuova via di fare politica, un modo per tentare di uscire da questo sistema di politica dei partiti e degli inciuci che ha condotto l'Italia dove è oggi.
E si parla di temi attuali, freschi: energia rinnovabile, verde nelle città, telelavoro, digitalizzazione, democrazia più diretta,... Finalmente qualcosa di diverso da "la Sinistra" e "Berlusconi", con tutte le ideologie che si portano dietro. Mi sembra che il M5S sia l'unico che si sia accorto che siamo nel 2000.

Altrimenti, per la precisione, quali sarebbero i partiti migliori del M5S? Se me ne proponete uno lo voto, non c'è problema.
Che qualcuno per fortuna e purtroppo dobbiamo votarlo, altrimenti non cambia nulla, si rimane così come siamo ora.

Uhm... Probabilmente sbaglierò ma a me separare il movimento 5 stelle (che poi sia chiama movimento ma a me sembra un partito a tutti gli effetti) da Grillo pare abbastanza difficile.

Ora, la politica italiana in questi ultimissimi mesi ammetto di averla seguita poco e quindi è molto probabile che io mi sbagli ma il qualunquismo e la demagogia di Grillo non mi pare poi molto diversa da quella leghista. Anzi, mi pare che i 2 partiti abbiano esattamente lo stesso atteggiamento seppur ovviamente con contenuti diversi...

O sbaglio?

^ Sì e no. Grillo come atteggiamento è molto simile a B & B, ma il movimento (che ufficialmente ancora partito non è) è parecchio diverso, praticamente all'opposto visto che fra i suoi obiettivi c'è ad esempio l'incandidabilità dei condannati ed un limite massimo di due legislature per qualsiasi carica, e propugna delle idee radicalmente diverse rispetto a Lega e Pdl.
Il problema è che Grillo è il padre-padrone del movimento, ha già più volte buttato fuori gente che non gli piaceva per motivi assurdi senza nè chiedere nè rendere conto di niente a nessuno; in pratica, il M5S è cosa sua.
A me il M5S piace, ma Grillo va bene solo fino a quando fa il provocatore: non prenderò seriamente in considerazione l'idea di votarlo (il M5S, non Grillo) fin quando lui non abbandonerà certi atteggiamenti e non chiarirà la sua posizione tutt'altro che chiara.

Maresciallo, ti espongo il mio punto di vista, nel modo più sintetico possibile.

Riguardo innanzitutto a questo:

Citazione :

Uhm... Probabilmente sbaglierò ma a me separare il movimento 5 stelle (che poi sia chiama movimento ma a me sembra un partito a tutti gli effetti) da Grillo pare abbastanza difficile

Direi che è vero. Come ha già detto Sephiroth, Grillo è un padre-padrone del Movimento. Ovvero gestisce e regola il Movimento secondo la sua volontà.Tuttavia c'è un “ma”.
Grillo, pur essendo il capo, non è la sola essenza del Movimento. Quest'ultimo si sta costituendo di una base (mediamente giovane!) di persone tra le quali ci sono laureati in tante discipline: economisti, ingegneri,managers,..., e anche altre persone con idee e iniziative.
Il movimento stesso fa in modo che i suoi elettori divengano “attivisti, e non guardoni”(cit.) delle cinque stelle.
Grillo è ora il capo imprescindibile del partito, ma c'è una base, sempre più cospicua, di attivisti.
Non è quindi come il PDL, dove c'era Berlusconi e poi il nulla.
Il sistema stesso proposto da Grillo porterà, se non cambierà le carte in tavola, a toglierlo piano piano dalla scena. Propone infatti una democrazia più diretta e molto più partecipativa.

Grillo, pur avendo detto in tutto questo periodo tante di quelle cazz.ate, ha svolto un ruolo fondamentale: senza il suo atteggiamento provocatore e la sua notorietà mediatica, il M5S non sarebbe certo ai livelli attuali, anzi, probabilmente nemmeno ci sarebbe.
Prima o poi questo suo ruolo non sarà più necessario, sarà anzi ingombrante e basta, e dovrà farsi da parte.

Riguardo ai due aggettivi, "qualunquismo" e "demagogia" li trovo oltremodo abusati. E impropri, nel caso del M5S.
Parto dal secondo. Tra "demagogia" e "vivere sul pianeta terra", il confine è assai labile.
Di questi tempi, uno dei terrificanti problemi della nostra politica è che tale casta vive in un mondo a parte, lontano dai problemi e dalla realtà dei cittadini.
Il fatto che il M5S si faccia carico di problemi attuali, concreti, del 2012, e non tipo della lotta "padrone e proletario", o alla necessità del ritorno di un duce, è secondo me uno dei pregi più grandi del M5S.
Si parla di ecologia, rinnovabili, digitalizzazione, referendum e democrazia diretta, incentivo dei mezzi pubblici, telelavoro, informazione libera. Temi di oggi, attuali. Finalmente!
Il fatto che si cavalchi l'onda del disprezzo dell'attuale partitocrazia è sì populista, ma direi che è pure totalmente positivo. Vogliamo altrimenti rimanere così?
Quindi: è populista o qualcuno che vive sul pianeta terra nel 2012?

La risposta al qualunquismo viene da sé e quindi non allungo il discorso. I temi sono pragmatici, di oggi, non ideologici, tutt'altro che tacciabili di qualunquismo, e ci si discute, ci si parla. Grillo ha detto una tale quantità di cazz.ate sulle rinnovabili che è una cosa inaudita. Ma almeno parla del tema, e soprattutto vuole permettere a noi di essere in grado di informarci e di parlarne e infine, di decidere. Questa è democrazia


Chiudo dicendo che sembra quasi che io veda il M5S come una sorta di perfezione. Non è così. Manca ancora di tanti piani, non sarebbe ora come ora ancora in grado di governare e mantenere fede a tutte le sue promesse. Grillo dice inoltre tante fesserie.
Ma sotto c'è una base di sostanza e di cambiamento, e i temi che pone all'attenzione sono finalmente quelli di cui vorrei sentir parlare.

^ Sostanzialmente concordo con Asu, ma sono più pessimista; preferisco aspettare e vedere come si sviluppa la situazione. Ha avuto un boom (Napolitano direbbe di no, ma vabbè), ok, ma rischia soltanto di essere il famoso "voto di protesta" e basta, e come si evolverà il M5S è ancora tutto da vedere. Oltre che da vedere è come si posizionerà Grillo e che decisioni prenderà.

Ok, ragazzi vi ringrazio entrambi per le spiegazioni. Evidentemente devo informarmi meglio sul M5S (che scritto cosi sembra il nome di un fucile dei marines o qualcosa del genere ^^ ) e, nonostante non sopporti nemmeno da lontano Grillo, prometto che cercherò di documentarmi meglio. ;)

Comunque, stando ai dati delle elezioni, il M5s allo stato attuale non può fare a meno di Grillo.
Infatti se andiamo a guardare la maggior parte dei votanti (diciamo: dal 50 al 70%) oltre a mettere la croce sul simbolo di partito esprime anche una preferenza.
Per il M5S non è così. A Pistoia solamente il 12.2% dei votanti M5S ha indicato anche un candidato consigliere, a Lucca il 15%, a Genova appena il 3.33%, ad Asti l’11.88%, a Cuneo il 24.3%, a Piacenza il 15.2%, a Parma il 13.9%, ad Alessandria il 10.5%, a Como il 18.7%. E potrei andare avanti con gli esempi, ma cambierebbe poco.
Che significa?
Volendo da una parte è una cosa positiva, vuol dire che si è puntato su gente nuova, non abituata al politicantaggio e che non ha sperperato soldi in campagne elettorali assurde.
Dall’altra parte, però, credo ci sia pure un aspetto meno positivo.
ovvero che in molte città non si sono proprio fatti conoscere, sfruttando la popolarità di Grillo e l'ondata contro i partiti che sta salendo in questo momento.Insomma, hanno vissuto di rendita. E avrebbero potuto candidare cani e porci ( letteralmente ) che il risultato sarebbe stato lo stesso.

Poi per carità, magari si riveleranno i migliori o i peggiori, questo è da vedere, ma personalmente se il M5S non si da una svegliata rischia di fare la fine di quelle liste che sono durate poco sfruttando un momento particolare ( Lista Bonino per dire..)

I candidati del M5S – che in molte città manco esisteva fino a un mese fa – non erano conosciuti dai loro concittadini, né si sono fatti conoscere in campagna elettorale: hanno semplicemente sfruttato il traino Beppe Grillo e l’ondata anti-partiti di cui lui è il principale protagonista. A parità di voti di lista, è molto più difficile entrare in consiglio comunale per uno dell’UdC o di SEL che non per uno del M5S: il che va a cozzare contro il principio che l’eletto deve essere uno a stretto contatto con i propri elettori.

Non leggo, perchè non voglio controbattere. Volevo solo porvi uan domanda.

Avete mai pensato a Grillo come ad uno strumento pubblicitario del movimento 5 stelle? Io Grillo lo adoro e lo seguo da un sacco però non gli do molto peso in questo momento, secondo me sta estremizzando tutto quello che dice per far ancora più parlare di se.

Anche perchè lo ritengo tra le persone più intelligenti e furbe del panorama italiano.

bah...

tanto tutto e' m***a, e cio' che non e' m***a, guano diverra'.

Sia grillo o chiunque altro, in questo paese non c'e' salvezza, inutile quindi esultare o sperare al meno peggio.. la benzina continuera' a salire, le tasse pure, gli stipendi a calare ed i posti di lavoro a scomparire.

^ Se è per questo devo almeno in parte contraddirti, visto che il governo Monti ha appena ingiunto all'Eni di ridurre i prezzi della benzina di 5 cent per riportarli alla media europea.

thekingofbronx ha scritto:

Avete mai pensato a Grillo come ad uno strumento pubblicitario del movimento 5 stelle? Io Grillo lo adoro e lo seguo da un sacco però non gli do molto peso in questo momento, secondo me sta estremizzando tutto quello che dice per far ancora più parlare di se.

Anche perchè lo ritengo tra le persone più intelligenti e furbe del panorama italiano.

Ecco cosa intendo quando dico che Grillo non mi piace. Non è solo uno strumento pubblicitario, è il padrone del movimento:

“Chi partecipa ai talk show deve sapere che d’ora in poi farà una scelta di campo”. Le parole sono di Beppe Grillo e il riferimento pare sia evidentemente la partecipazione ai programmi di approfondimento politico di ieri sera a La7 e su Rai Tre (Otto e mezzo e Ballarò). Il comico e leader del Movimento Cinque Stelle scrive intorno alle 23 sul suo blog: “Se il MoVimento 5 Stelle avesse scelto la televisione per affermarsi, oggi sarebbe allo zero qualcosa per cento. Partecipare ai talk show fa perdere voti e credibilità non solo ai presenti, ma all’intero MoVimento”.

A La7 Lilli Gruber aveva invitato Federico Pizzarotti che contenderà la poltrona di sindaco di Parma al candidato del centrosinistra Vincenzo Bernazzoli e Nicola Fuggetta che si era presentato come candidato sindaco a Monza. A Ballarò, invece, ha partecipato per una parte della serata Paolo Putti, che è stato estromesso dal ballottaggio dal Terzo Polo per un solo punto percentuale.

Così Grillo ribadisce: “Nei talk show il dibattito avviene con conduttori di lungo corso e con le mummie solidificate dei partiti. C’è l’omologazione con il passato. Che senso ha confrontarsi con Veltroni o con Gasparri in prima serata? Più che spiegarlo e ribadirlo non posso fare. Comunque chi partecipa ai talk show deve sapere che d’ora in poi farà una scelta di campo”.

Inutile dire che sul blog di Grillo è partito il dibattito degli utenti che si sono sbilanciati anche sulla prestazione di Putti ospite di Giovanni Floris (con Fassino, Vendola, la Bernini e il ministro dell’Agricoltura Catania): “Una conferma spiacevolissima – scrive duro Maurizio – Un cretino esibizionista, che si sta facendo fare a fettine da uno sciame di politicanti ed è arrivato a farsi dire “siete identici a noi” da uno del Pd. Evidentemente non tutti i candidati del MoVimento sono seri, intelligenti e soprattutto non tutti hanno capito che il personalismo nel Cinque Stelle non porta da nessuna parte, fa solo danni. Via subito questi novelli Scilipoti”.

Putti peraltro stamani ha replicato a Omnibus: “ ”Grillo non è un leader ma una persona che ha messo a disposizione risorse e intuizioni e che fa da megafono al Movimento nelle città e in rete – ha detto il candidato sindaco di Genova – Nel Movimento esiste uno staff formato anche da tecnici, professori universitari, professionisti, docenti, che discute dei contenuti e poi Grillo fa da megafono in rete usando anche delle provocazioni”.

“A me Putti a Ballarò stasera è piaciuto meno di niente – interviene ancora nel blog di Grillo Marco – Uno parlava di urban lab e gli altri parlavano di politica, leggi elettorali, voti di protesta, candidati sbagliati. La crema che dentro al dibattito-m***a diventa per il telespettatore m***a a sua volta. Io eviterei le gogne mediatiche, grazie”. A favore delle partecipazioni televisive invece Riccardo: “Beppe, il signor Putti li ha sbaragliati. Quello che dici è vero perché non si arriva così in alto per caso però una soddisfazione ogni tanto, un peccato una tantum è come quando il medico ci dice di non fumare dopo il caffè”.

C’è chi, ironico, si preoccupa del puntare solo sui blog: “Guardate che con la volontà di non partecipare al confronto televisivo e con un consenso M5S in continua crescita sulla rete – dice Zeon Porter – finirà che vi faranno una leggina “democratica” sulla regolamentazione dei blog, magari fatta su misura per i grillini boom-boom”. Qualcun altro, come David, dà invece consigli più tecnici: “Spesso i candidati m5s sono giovani e si emozionano facilmente in tv e questo li fa sembrare dei coglioni. Però quando ci saranno spero presto le politiche, in quel caso negli spazi tv regolamentati dove è assicurato un certo tempo per presentare le proprie idee e il proprio programma. In quel caso bisogna andarci”.

Altri toni sembrano quasi indicare i primi attriti tra eletti ed elettori: “Dopo 30 secondi di Ballarò avevo già voglia di astenermi definitivamente dal voto – protesta Ivan – Signor Putti, una piccola chiosa. Lei e tutti gli altri rappresentanti siete pregati di usare il “noi”. Io faccio io farò Io Io Io… Stona assai. In consiglio ci siamo “Noi”, lei è solo un anonymus. Se continuate ad essere visibili (video e audio) sarà la fine”.

Giulia non è d’accordo: “I candidati del Movimento 5 stelle dovrebbero iniziare ad andare in tv. Sono d’accordo con l’inesperienza, ma se non si inizia non si impara mai. Per cui secondo me, dovrebbero prima testare tv locali con giornalisti e politici di basso calibro per imparare e poi una volta fattisi i controcazzi andare nelle tv pubbliche. Certo, uno che non è mai andato in Tv non può e dico non può andare ad 8:30 con la Gruber perchè lo fanno a fettine…”. Anche se qui Pizzarotti e Fuggetta non dovevano vedersela con dei “big”, ma con il sindaco di Forlì Roberto Balzani, professore di storia contemporanea “prestato” alla politica da 3 anni.

Mario è ancora più chiaro: “La tv conta ancora eccome, un sacco di gente non sa nemmeno accenderlo il pc o non ha la connessione – spiega – In un dibattito ci vogliono gli argomenti e l’argomentazione non è nelle corde di tutti, l’emozione, l’ingenuità, l’inesperienza possono giocare brutti scherzi. Pinzarotti ha dimostrato che è possibile farlo anche se a livello locale”. E conclude: “Beppe non brilla certo per diplomazia(sarà un difetto?) e lo si vede dal tono autoritario con cui ha scritto quel minipost, questo sì ci mette in difficoltà essendo prova di seguire un dispotico capo, peggio di un dibattito “pilotato” da Vespa. Urge una veloce spiegazione da parte di Beppe”.

Ma ammette che “se non si hanno le capacità o si pensa che provochi più danno, scomparire dal video e mantenere le aspettative stupendo gli scettici e i detrattori, come ha fatto la lega nel corso degli anni sul territorio, pur avendo argomentazioni ben più indifendibili rispetto quelle del M5S e portare il dibattito in rete che garantisce un equilibrio, oltre ad un apporto di documentazione e testimonianza sbugiardanti immediati”.