quanto è bella, nella sua carezza
quanto è forte nella sua stretta
che il sangue del nemico fa volare, nella brezza
portatrice di virtù, mia diletta
forgiata dal caldo fuoco
temprata nel più freddo acciaio
ora riposi serena nel loco
ove cademmo io, e un altro migliaio
terra bruna ti ricopre
erba fina ti nasconde
tu, somma compitrice dell'opre
ch'abbatte il nemico come fronde
mai più sangue tu berrai
ritorna il tuo ferro al ventre
della terra, ove riposerai
ove ora tacerai, per sempre