Ed eccomi qua a proporvi il mio primo articolo per la biblioteca Zendriana, sperando che sia un progetto che riscuota successo!!
Slam Dunk è un manga sportivo di 31 volumi scritto e disegnato da
Takehiko Inoue ed ambientato nel mondo della pallacanestro liceale, incentrato sulle vicende della squadra del liceo Shohoku.
In Giappone, la serie è stata pubblicata originariamente sulla rivista della Shūeisha Weekly Shonen Jump, a partire dal 1991. In Italia è approdata nel 1997 grazie alla Panini Comics, che lo ha serializzato una prima volta in 62 volumi (ognuno metà del tankobon originale) nel periodo ottobre 1997 - giugno 2000, ma il grande successo ha reso necessaria una seconda edizione, in 31 (i volumi tankobon originali), tra il novembre 2001 ed il maggio 2004. Nel 2007 la Panini Comics ha iniziato a ripubblicare il fumetto con un nuovo formato, poi interrotto.
Il 6 febbraio 2010 la D/Visual conferma la pubblicazione del manga in versione definitiva arricchito delle tavole a colori in una nuova edizione di 24 volumi.
Si tratta di una delle opere di fumetto giapponese più celebri in patria e nel mondo, ed ha contribuito in maniera molto marcata alla diffusione ed allo sviluppo del basket in Giappone, dove molti ragazzi hanno iniziato a praticare questo sport dopo aver letto il manga di Inoue.
Ma come mai questo successo che ha da poco raggiunto il 22° compleanno?
Tale opera infatti è solamente all’apparenza una storia di sport, certo il torneo di basket e le avventure delle varie squadre sono importanti, ma i veri protagonisti sono i ragazzi dello liceo Shohoku e i loro problemi, andando a toccare tematiche che molti ragazzi sentono in prima persona: il disagio di non soddisfare le aspettative degli adulti, cosa molto sentita in particolare in Giappone, i problemi amorosi, il bullismo,l'integrazione coi compagni e molte altre cose che bene o male tutti noi abbiamo almeno una volta affrontato.
Procediamo con ordine però, introducendo per sommi capi la storia di Slam Dunk.
Protagonista è Hanamichi Sakuragi, ragazzo problematico iscritto al primo anno del liceo. Problematico perché accompagnato da una fama di attaccabrighe, cosa per cui i professori lo etichetteranno a priori come ragazzo perso e senza futuro, ma anche perchè preceduto dal poco invidiabile record di essere stato rifiutato da 50 ragazze di fila. Al tutto si aggiunge il fatto di essere rosso di capelli, per cui viene classificato come “rosso malpelo” dalla gente, proprio come nell’omonima novella del buon Verga.
La storia inizia così, con Hanamichi che,appena rifiutato per l’ennesima volta da una ragazza che gli preferisce una giocatore di basket, s’innamora di Haruko, una ragazza appassionata di basket, e il cui fratello maggiore è il capitano del team dello Shohoku.
Hanamichi deciderà da questo punto di entrare in squadra unicamente per far colpo su tale ragazza, con tutti i problemi che questo comporterà, tra cui conflitti con il capitano della squadra e il doversi rendere conto di non essere bravo come credeva, in particolare nel confronto col rivale/compagno di squadra Rukawa.
Questo è il punto di partenza di quella che, sotto la patina di storia sportiva, in realtà si configura come una storia di problemi sociali, redenzione, fiducia in se stessi e integrazione.
Infatti i protagonisti sono totalmente lontani dai classici canoni dei protagonisti sportivi ai quali siamo abituati, ovvero belli bravi e campioni senza pari in ogni campo.
Hanamichi è un disadattato, non riesce a trovare l’amore, i professori non hanno alcuna fiducia in lui ( non per niente a inizio liceo un professore dice chiaramente che quelli come lui, cioè coi capelli rossi, non durano nemmeno 2 settimane a scuola ) e la maggior parte dei compagni lo vedono solo come un teppista, anche perchè e molto irrequieto e nessuno è in grado di fargli da freno; solo Haruko riesce a renderlo mansueto tranne nei momenti in cui palesa il suo amore verso Rukawa. Quest'ultimo è l’unico bello del gruppo, ammirato da schiere di ragazze, ma è una persona egoista, egocentrica, che gli interessa solo giocare per diventare il più forte e considera tutti gli altri come inferiori a lui. Anche se obiettivamente in campo è uno dei giocatori più forti su tutto il livello nazionale, fuori dal campo è pigro, svogliato, negligente e molto violento,in particolare se viene svegliato durante i suoi numerosi pisolini.
Mitsui è tormentato dal passato, ex miglior giocatore in seguito a un infortunio che lo ferma per diversi anni diventa un teppista per via della disperazione, ha cercato di affogare i dispiaceri con la violenza senza senso, arrivando anche alle mani con Miyagi e in seguito scatenando una gigantesca rissa coi suoi ex compagni di squadra. Sarà solo l'intervento dell'allenatore Anzai, persona che lui stima molto, a farlo ritornare sulla retta via.
Miyagi è anche lui un ex teppista, è stato in ospedale per diverso tempo per via di una rissa con Mitsui ed è complessato dal fatto di essere basso e per cui deriso spesso dalla gente, tuttavia è molto veloce e agile nel gioco, cosa che gli permetterà di confrontarsi quasi alla pari anche con giocatori più bravi.
L’unico che si salva del gruppo è Akagi, il capitano: soprannominato da Hanamichi "Gorilla" per la sua stazza e la forma del suo viso, è una persona dal carattere forte. Si impegna sempre a mantenere la disciplina nella squadra, spesso in maniera violenta visto il comportamento infantile di alcuni giocatori (Hanamichi fra tutti). Può sembrare un individuo privo di sentimenti, in realtà nutre fiducia per la sua compagine ed incoraggia sempre i suoi compagni durante le partite. Il suo sogno era il campionato nazionale, ma non ha mai avuto una squadra competitiva attorno a lui. È molto meticoloso e la sua applicazione si rivela anche in ottimi risultati scolastici, a differenza degli altri titolari della squadra.
Attorno a questi che sono i 5 protagonisti principali, l'autore ha inserito tutta una serie di comprimari che avranno ruoli importanti nella storia, gli amici di Hanamichi Yohei Mito, Anozumi Takamiya, Yuuji Okusu, Chuichiro Noma; Haruko la sorella di Akagi, l'allenatore Anzai,la riserva Kogure, il capitano del Ryonan Uozumi e molti altri.
Ecco quindi che in realtà si presenta una situazione diversa, di adolescenti con un sacco di problemi inseriti in una società che non li capisce e non vuole capirli, convinta com’è che essi sono solamente una fonte di problemi e trattati alla stregua di rifiuti, cosa che non fa altro che peggiorare il loro carattere.
Tuttavia nel basket riescono a trovare un riscatto, ma in particolare una persona che vede oltre le apparenze e crede in questi giovani: si tratta del vecchio allenatore Anzai, che ai tempi della sua massima fama era conosciuto come il “ Diavolo dai capelli bianchi “ per via dei suoi metodi severi.
Lui non ha gli stessi pregiudizi dei suoi colleghi, lui riesce a vedere del potenziale nei suoi alunni e per questo si fida di loro, dandogli fiducia e incoraggiandoli a credere in se stessi. E infatti è memorabile la scena in cui Hanamichi sente che per la prima volta qualcuno crede in lui e sente che potrebbe realizzare qualcosa di buono, convincendosi di non essere unicamente uno scarto inutile per qualsiasi cosa.
Immaginate questo che effetti possa avere su degli adolescenti che fino ad allora avevano quasi esclusivamente preso pesci in faccia dai loro professori.
Dal punto di vista del disegno, Slam Dunk ha un tratto molto bello, curato e preciso, certo ancora lontano dal tratto sofisticato che Inoue mostrerà in Vagabond, ma questa è pur sempre uno dei suoi primi lavori. Il tutto è molto realistico e proporzionato, senza distorsioni assurde alla Holly e Benji, ogni personaggio è estremamente curato nei dettagli e nella fisionomia, anche l'ultima delle riserve per dire ha un suo aspetto preciso, cosa che non succede sempre nei fumetti.
L'uso del deformed è limitato unicamente a quei piccoli intervalli comici inseriti qua e la per spezzare la tensione, il tutto però senza disturbare la lettura e non risultando mai fastidiosi.
Se vogliamo l'unico difetto al disegno che si può riscontrare è l'uso, a volte eccessivo, delle linee cinetiche per enfatizzare l'azione, che sporadicamente possono risultare fastidiose.
La trama, infine, non è mai prevedibile, scontata e noiosa, l'autore dosa sapientemente narrazione sportiva, sociale, umorismo e violenza, in un mix che riesce sempre a tenere interessati alla storia, senza cali di attenzione e momenti morti che potrebbero annoiare
In conclusione? Slam Dunk è uno di quei fumetti che valica il proprio genere andando ben oltre l'ambito sportivo, riuscendo a essere amato e apprezzato da generazione dopo generazione, anche oggi dopo 21 anni dalla prima pubblicazione risulta essere uno dei manga più venduti e richiesti.
E non bisogna essere appassionati di basket per poterlo apprezzare e amare, anzi..
N.B. di Slam Dunk esiste anche una trasposizione in versione anime da 101 episodi e 4 OAV prodotto nel 1993 dallo studio di animazione giapponese Toei Animation. Tuttavia il taglio dell’opera è decisamente più incentrato sulla parte sportiva, con poco o niente della parte “sociale”.
Inoltre in Italia ha subito un doppiaggio tutto particolare, decisamente all'opposto della nostra abitudine di addolcire i dialoghi togliendo le parti ritenute inadatte ai più giovani.
Infatti sono numerose le battute a doppio senso, linguaggio scurrile con termini come "mezzasega","pugnetta","Imbecille" ( che però se uno ci pensasse un attimo perfettamente comprensibili fra ragazzi delle superiori.. ) e uso frequente di dialettantismi ( famoso il mantra porta sfiga di Hanamici " Iammè iammè sbaglia sbaglia iammè iammeè occhio malocchio prezzemolo di Kyoto..." detto con accento del sud Italia ) e voci in falsetto e aggiunta di frasi e commenti laddovè in origine era silenzio. Personalmente ho trovato questo doppiaggio estremamente divertente e spassoso, tuttavia se volete davvero godere dell’opera originale leggete il manga, su cui si basa questo articolo.