Racconto del mio esercito

Piccolo prologo:

Nel 745.M41 il 115esimo cadiano fu mandato nel sistema di Ultramar come supporto all'imminente invasione tirranica..giunse un secoli dopo, quando ormai la minaccia era stata sventata dall'eroica azione degli Ultramarine. Il comandante, Lord Callius Cato prese la decisione di insediarsi nel sistema per la difesa del settore a tempo indeterminato. L'esercito si instaurò sul pianeta formicaio Corintus V, vittima di una ribellione che venne pacificata negli anni a seguire; poco dopo fu istituita una base spaziale come quartier generale dell'esercito con lo scopo di difendere il confine. Nei secoli successivi il 115esimo cadiano ha fornito supporto e truppe a molte azioni nel sistema.

Erano passati dieci anni dalla crociata per la purificazione della Frangia Orientale dai Barghesi, ma la scia di sangue lasciata dal massacro che ne derivò doveva ancora svanire. Da allora la nave da guerra classe imperiale "Grazia Imperatoris" viaggiava attraverso i sentieri atemporali del Warp, seguendo il debole e intermittente faro dell'Astronomican per rientrare nel sistema di Ultramar.
"Che porcile! Mi ha sempra fatto ribrezzo venire quaggiù, ma le condizioni in questi ultimi anni sono completamente degenerate! Ma tu guarda che razza di insetti!" proruppe Rynn, sergente del 14° plotone, schiacciando una mosca sul mento. Il suo aiutante, una guardia semplice soprannominato "La Scheggia" lo squadrò perplesso.
"Dopo la carneficina a cui abbiamo partecipato negli ultimi anni non vedo come tu possa essere schifato da un veccho magazzino dei rifornimenti..". Rynn si limitò a grugnire, sollevando una pesante cassa che all'apparenza sembrava contenere carne putrida. L'intera stanza era impregnata di quell'odore; dagli scaffali ricolmi di casse sgorgavano rivoletti di fluido maleodorante, che andavano ad intaccare il pavimento metallico rendendolo appicicoso.
"Non vedo come i boia* nei livelli superiori possano sorprendersi dell'inettitudine dei soldati nell'ultima campagna.. guarda che roba ci rifilano, puah!" Il sergente non fu in grado di rispondere all'impudenza del suo compagno, che vide un'ombra muoversi lontano, tra l'oscurità delle casse ammonticchiate.
"Chi va' là!?" Esclamò, gettando a terra il carico e allentando la guaina della pistola laser allacciata alla cintura. Agitato dalla mossa inaspettata del suo superiore, La Scheggia lo imitò; passarono alcuni silenziosi ed interminabili minuti, interroti solo dal respiro profondo dei due, senza che nessuno rispondesse. Rynn stava per imprecare contro gli scherzi che la vista ormai anziana gli giocava, che intravide lo stesso movimento nel punto precedente.
"Ti consiglio di venire allo scoperto se non vuoi subire conseguenze!" La sua voce non più sicura come prima venne interrotta dagli scossoni tremanti che La Scheggia gli dava alle spalle. Quando il sergente si voltò, l'unica cosa che riuscì a fare fu lasciar cadere la pistola e cercare in preda al panico la radio trasmittente...

* Boia o guinzaglio sono termini comuni e ingiuriosi per Commissario -dal codex Guardia Imperiale-

Se vi è piaciuto ho ancora 2 o 3 raccontini, fatemi sapere se no lascio perdere :sorr:

Continua, sono curioso di sapere che cos'è la creatura :45u:
Ma è il Bg del tuo esercito?
Ps: Il sergente l'hai chiamato come il pianeta capitolare dei magli scarlatti lo sai?

si ho deciso di scrivere un po la storia del mio esercito, non sapendo cosa fare durante scuola (nono seguo e blabla, solo che con alcuni professori è inutile seguire)..cmq non sapevo di aver preso proprio il nome del pianeta capitolare dei magli scarlatti..ho aperto il libro e il primo pianeta con un nome decente lho trasformato nel nome del sergente :okf:

bel racconto, sono curioso per il seguito, secondo me la creatura è un tiranide o addirittura un demone, comunque non importa il nome, basta che sia bello il racconto

i cadiani li arruolano lì e vista la gravità del posto non vanno in giro su di una nave per qualche milione di anni luce per finire su ultramar :) ;)

come sei critico, lasciagli fare il BG del suo esercito come gli pare, anche se non è proprio da BG ufficiale. :45u:

-.-"

edit: quindi secondo te dovrei dire solo "bello"?

haha no ha ragione green, ma comunque tra talmente tanti reggimenti e milioni e milioni di soldati credo che un piccolo contingente di 500.000 uomini come supporto non sia una grande perdita per il pianeta. Cmq mi piaceva quell'idea, d'altro canto non sarebbe la prima volta che i cadiani aiutano sistemi esterni. Poi c'è da dire che vista la rinomata eroicità dei soldati di Cadia e la gravità della situazione di Ultramar durante l'attacco tiranide non mi stupirebbe che si sia effettuata una cosa del genere..

non dico che dovresti dire solo che è bello, dico solo che trovi sempre il pelo nell'uovo, comunque non ti accuso di niente quindi chiudiamola qui

trovo sempre il pelo nell'uovo perchè evidentemente le galline hanno mangiato palle di peli. XD
si, comunque capirei un sistema vicino ma ultramar è dall'altra parte della galassia e per arrivarci devi attraversare 3-4 settori diversi :D

in effetti poteva ambientarlo dalle parti dell'occhio, però ho pensato che fosse un errore di inesperienza.

Si, bhe... effettivamente come racconto è poco realistico.... Però mi piace come è scritto! :45u:

no asettate, ho inserito Ultramar come zona di bg perchè mi piaceva, poi ho fatto 4 calcoli, avevo letto da qualche parte che un pianeta nel segmentum ultimus molto distante dalla Terra poteva raggiungere la medesima nell'arco di 35 mesi; più o meno ho calcolato che ci sarebbero voluti 3-4 anni per raggiungere Ultramar da Cadia, ma forse ho interpretato male io o le fonti erano sbagliate..nonostante ciò il viaggio nel warp ha allungato notevolmente il tragitto..cmq la prossima parte la posterò domani se avrò un pò di tempo..e prometto abbastanza sangue ;)

oh, allora così ci accontenti tutti o quasi :wetrw:

scritto molto bene...bravo continualo

Il Commissario Garneth sedeva alla sua postazione di comando, situata nei reparti superiori dell'incrociatore da battaglia. Fissava la spessa vetrata antigravitazionale che dava all'esterno, ma il paesaggio ormai lo conosceva già; erano dieci anni che non variava, un continuo vortice delle correnti del Warp, che si intrecciavano formando alte volute di nubi che contenevano la stessa anima corrotta dell'umanità. I suoi pensieri furono interrotti da un movimento brusco di decine di cavi e tubi che erano collegati alla spina dorsale e al cranio del Navigator di turno che conduceva la nave. Ultimamente si comportava in modo strano, subiva occasionalmente attacchi epilettici, gli occhi sempre sbarrati come se stesse osservando lo stesso Imperatore sul Trono d'Oro.
Una spia luminosa si illuminò all'improvviso in mezzo ad una moltitudine di computer:
"Signore, abbiamo appena perso il contatto col sergente Rynn del 14° plotone. Proveniva dai magazzini nei reparti inferiori; richiedeva immediato soccorso."
Garneth spese qualche secondo per valutare la situazione,e decise che se ne sarebbe occupato di persona:
"Chiamate a raccolta un distaccamento di trenta guardie, scenderò personalmente al loro comando per indagare sull'accaduto. Vi terremo informati durante l'azione, se dovesse risultare qualche pericolo per la sicurezza della nave preparatevi a dare l'allarme generale.".
"Sissignore.." stava continuando la radio, ma il Commissario si trovava già lontano.
Passò un'ora del tempo reale che tutti i soldati erano già armati e stavano scendendo i tortuosi corridoi, avvicinandosi sempre più al punto in cui era stato sentito per l'ultima volta il sergente. Man mano che scendevano, l'aria si faceva più rarefatta, le mosche e il puzzo di decomposizione aumentavano; non trovarono alcun servitore, ma d'altronde non si andava spesso in quel buco dimenticato dall'Imperatore se non per rifornire le poche truppe che non erano ibernate per il viaggio*. Oltrepassarono l'ultimo cancello che li separava dai magazzini, quando si trovarono di fronte un muro di insetti che ronzavano come impazziti. Garneth, il cui freddo spirito veterano l'aveva avvertito dell'imminente pericolo, impiegò pochi secondi per decidere il da farsi:
"Serrate i ranghi, innestate le baionette, fuoco al mio comando!" Sbraitò come un cane.
La risposta dal nugolo di mosche non si fece attendere: un'orda informe di untori di Nurgle si fece lentamente largo attraverso il mucchio di insetti, ansimando e brandendo pesanti ed arruginite spade ricurve, i loro occhi privi di espressione traboccavano vermi. Le guardie furono prese dal panico; conoscevano i terrori del Warp che si manifestavano nel mondo reale, ma combatterli nel loro stesso territorio era come affrontare le loro più represse paure animate. Sfiorando il limite della sanità mentale uno dei più giovani tra i soldati reagì d'impulso alla vista degli orrori:
"Ce ne sono troppi Commissario! Mettete in salvo le vostre futili vite! Ritirata!" Mentre cominciava a correre nella direzione opposta, Garneth prese la mira e lo centrò in testa:
"I codardi muoiono nel disonore! Non esiste alcuna ritirata, combattete nel nome del nostro Imperatore! Fuoco!"
Un'ondata di raggi laser piombò sugli untori, ma sembrò un tentativo vano; dove un demone cadeva, un altro prendeva il suo posto. L'avanzata non si fermò.
"Prepararsi allo scontro frontale!" Gli untori caricarono nell'ultimo tratto che li distanziava dalle guardie, e molti di loro si sfracellarono nell'urto contro il muro di baionette. Garneth stesso estrasse la spada potenziata e si lanciò all'assalto della prima bestia che gli capitò a tiro, conficcandogli la spada con un affondo nel ventre che a malapena riusciva a contenere le interiora; con uno strattone si liberò del corpo senza vita, lacerandone la carne putrida e facendone uscire una miriade di vermi. Trattendendo a stento i conati di vomito, si gettò a capofitto verso il prossimo avversario, parando un affannoso fendente e spiccando la testa del demone con il colpo di risposta. Nel frattempo la situazione intorno a lui diveniva critica, le guardie stavano rompendo i ranghi e venivano accerchiate, nugoli di mosche entravano nella bocca e nel naso ostruendone le vie respiratorie, e malattie pestilenziali avvolgevano i corpi dei caduti.
"Create un varco per la ritirata! Li bloccheremo ai livelli superiori!" Non ebbe il tempo di finire la frase che sentì un dolore lancinante alla testa..la vista gli si offuscò e cadde privo di sensi al suolo, in mezzo ai cadeveri dei soldati e alle centinaia di vermi...

*Non sono pratico delle condizioni in cui viaggiano le truppe del 41° millenio attraverso i viaggi nel Warp, ma mi sembra di aver letto che l'ibernazione è un metodo adottato per affrontare i lunghi viaggi.

Ecco qui un nuovo episodio, dovrebbe mancarne ancora uno che sto scrivendo lentamente, se vi interessa posso scriverlo di seguito, magari domani o nei giorni seguenti, fatemi sapere come vi sembra :okf:

Proprio niente male :45u:
Forse però dovevi aumentare ancora un pò la suspence ritardando l'entrata dei demoni, magari mostrando il corpo del sergente diviso a metà con i vermi che usciva dalle orbite (nel tipico stile di nonno Nurgle :sorr: ) o qualcos'altro. Vedi un pò te :okf:

si ci avevo pensato anch'io inun angolo remoto del mio cervello, ma ho accantonato l'idea e non ci ho pensato più..peccato ci sarebbe stato bene ;)

Bhè si può sempre modificare :okf:
E il racconto ci guadagnerebbe molto a mio parere :sorr:

eheh magari un altro giorno, ho finito da poco di dare un esame e mi sento spompato, ho scritto quello e devo ripigliarmi xDDD

Carino, è un bel modo di scrivere, mi sarebbe però piacito anche a me vedere che fine aveva fatto il sergente, prima dell'interbvento dei demoni :sorr:

Ombre immobili erano disseminate tutto intorno, come immagini distorte e inumane. Un tonfo metallico proruppe in lontananza rispetto alla figura stesa per terra. La vista gli stava tornando del tutto nitida, permettendogli di mettere a fuoco l'ambiente circostante. Pensava di essere morto, ma la fitta lancinante alla testa gli disse che si trovava ancora all'inferno. Un odore di sangue e di decomposizione stagnava ovunque, si infiltrava nelle narici ed impregnava l'uniforme. Il Commissario Garneth cercò le sue armi, brancolando nel buoio, arrancando tra i cadaveri e scivolando nei laghi di sangue. Trovò la sua spada potenziata ancora infilzata nel collo di un untore, l'estrasse e lentamente si mise in piedi. La luce soffusa rischiarava il mattatoio che si stendeva ai suoi piedi, la maggior parte dei morti appartenenti alla guardia. Nei corridoi più lontani risuonò un'altra espolosione. Assicurando le anime dei caduti alla Benevolenza dell'Imperatore, Garneth incominciò a risalire i piani superiori.
"Non fateli avanzare! Nel nome del Sacro Trono d'Oro non cessate il fuoco!"
"Signore, non riusciremo a tenerli occupati ancora per molto!" L'ufficiale minore Cassio era preoccupato per il suo reggimento, le sue fila si sfoltivano velocemente. Avvertiti dal vox della squadra di pattuglia, erano riusciti a contenere l'avanzata dei demoni al portale poco prima delle sale di ibernazione, riuscendo a evitare lo sterminio totale. La situazione rimaneva critica, le guardie si trovavano in netta minoranza, e i rinforzi dai livelli superiori tardavano ad arrivare. Se non si fossero sbrigati, le conseguenze per l'esercito sarebbero state irreparabili.
"Voglio l'intera prima fila del reggimento pronta a caricare quella massa maledetta!"
L'ufficiale guardò spaventato il proprio comandante:
"Ma mio signore, verranno massacrati!" Urlò per farsi sentire al di soprà degli spari e delle urla.
"Ci faranno guadagnare tempo sufficiente per far si che la sezione di armi pesanti giunga in tempo! O vuole forse mettere in discussione gli ordini impartiti dal proprio generale?!"
"Nossignore! Guardie dei primi ranghi, preparate le baionette!" Cassio impartì gli ordini con la solita voce roca usurata dagli anni, voltando le spalle a Lord Callius Cato, per non farsi vedere sprezzante per l'ordine appena impartitogli.
Le guardie della prima fila cessarono momentaneamente il fuoco e si accinsero a puntare le baionette contro i demoni di Nurgle, che stavano a poco a poco valicando i cumoli di cadaveri che intralciavano il passaggio del portale.
"Non abbiate timore di quelle creature, il Nostro Imperatore veglia su di noi! Carica!" La condanna a morte scaturita dalla bocca di Cassio avvampò le anime delle guardie.
Con il grido di battaglia dell'esercito le truppe corsero incontro ai loro obiettivi, brandendo i fucili. L'impatto fu violento: le dimensioni superiori, la spessa pellaccia e il puzzo di decomposizione degli untori li rendevano avversari formidabili. Il combattimento si protraeva da alcuni minuti quando dalla retroguardia dei demoni crebbero dei versi di quello che si potrebbe definire stupore, seguito da un urlo ben più umano:
"Stupide bestie, vi rispedisco nell'inferno da cui siete venute!" Le guardie ingaggiate nel corpo a corpo distinsero la figura del Commissario Garneth che si faceva strada attraverso gli untori menando fendenti all'impazzata, gli occhi illuminati da una furia omicida.
"Tirate in salvo il boia!" Si sentì urlare da vari punti nella mischia. Garneth si avvicinava sempre più all'uscita del portale, e con l'aiuto delle guardie venne tirato in salvo. L'uniforme era strappata in moltissimi punti, e il sangue sgorgava copioso da numerose ferite.
Senza perdere tempo e reprimendo il dolore che provava, corse incontro alla postazione di comando dove risiedeva Callius Cato, lasciando per pochi istanti le guardie esterrefatte della sua comparsa prima di riprendere il combattimento.
"Mio signore! I livelli inferiori sono infestati, i demoni compaiono da una moltitudine di fessure nel Warp!"
Cato da abile generale mise da parte il proprio stupore, e reagì subito alla situazione:
"I reparti pesanti stanno arrivando per contenere l'invasione; non si preoccupi della battaglia e si diriga al centro medico, la situazione è sotto controllo."
"Con una moltitudine di demoni che si riversano dai portali Warp e gli scudi abbassati non dureremo un altro giorno!"
"Gli scudi sono abbassati?!"
"E' l'unica spiegazione sensata per la presenza degli untori all'interno della nave, avete controllato il Navigator?"
"No, sinceramente io nemmeno..."
"Mi mandi all'istante un reggimento di supporto e un Navigator non corrotto alla sala controllo!"
Il Commissario si era già avviato lungo il corridorio. Dopo qualche minuto Garneth mise il primo piede all'interno della sala. Ai lati della porta giacevano due guardie morte, lo stomaco aperto e mangiato dai vermi; l'odore di marcio e di pus impregnava la stanza. Trovò quello che rimaneva del Navigator sparso un pò ovunque, solo il bacino e le gambe rimanevano ancora saldi alla pedana di comando. Girando silenziosamente attorno alla stessa, Garneth scoprì un'orrida Bestia di Nurgle appollaiata in parte sulla testa del Navigator. La sua grossa e pesante mole era l'ospite di migliaia di vermi, malattie e altri insetti ronzanti. Nello stesso istante in cui il Commissario si stava fermando, la bestia percepì la sua presenza, si girò e riconosciuto il nemico, si gettò su di lui. L'urto fu talmente violento che Garneth venne sbattuto a terra, la spada salda in mano. La creatura salì sopra il corpo dell'uomo, le fauci spalancate e le numerose fila di denti fermate solo dalla spada potenziata. Dalla bocca del demone i vermi traboccavano inondando il volto del Commissario che vedeva a stento.
"Obliterate quell'orrenda creatura da questa nave!"
Un continuo nugolo di raggi laser provenienti dall'entrata investì in pieno la creatura, trasformandola in una poltiglia sanguinolenta. Garneth si sentì tirare fuori da una decina di mani, il corpo devastato. Aveva perso sensibilità ad una gamba, ma molto probabilmente l'aveva perduta. Solo quando vide che la postazione del Navigator veniva ripulita e rimpiazzata da un altro "timoniere", Garneth si concesse il lusso di svenire.

L'invasione demoniaca a bordo della nave venne sedata nell'arco di tre giorni. L'assenza temporanea del Navigator aveva rischiato di far perdere la nave nel Warp, ma il sacrificio degli psionici successivi riuscì a portare in rotta la nave. I morti si contavano a migliaia, ma la nave venne completamente purificata, e raggiunse il sistema di Ultramar l'anno successivo. Al Commissario Garneth, sopravvissuto alle gravi ferite, venne affidato il grado speciale di Commissario Ufficiale, e gli venne affidato il comando di un intero distaccamento del 115° cadiano. Al momento presta ancora servizio nel nome dell'Imperatore...

END...se vi sembra scritta peggio degli altri capitoli, è stato a causa del tempo limitato concessomi alla scrittura..comunque spero vi piaccia e che non sia troppo banale..ditemi pure come vi sembra e se c'è qualcosa da raddrizzare!

Niente male :45u: A mio parere il migliore dei tre che hai postato.
Ottima l'idea del navigatore posseduto che ha lasciato entrare i demoni proprio non ci avevo pensato. Complimenti :dsf45:

Molto bello!! Anche se mi sarei aspettato un Bg un po' più lungo e meno dettagliato mi pare davvero bon scritto.


PS: non credo che i soldati si azzarderebbero a chiamare il commissario "Boia" in sua presenza XD

haha hai centrato in pieno! volevo tipo fare che appena Garneth si fosse levato dagli untori avrebbe sparato a una guardia dicendo una cosa come: "come ti sei permesso di chiamarmi in questo modo?"..ma poi mi sembrava veramente inumano e ho deciso di tralasciare il tutto.. :P