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| Dopo Tunisia, Egitto e Libia, è il turno della Siria? | |
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+2Skidi Maresciallo_Helbrecht 6 partecipanti | Autore | Messaggio |
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Maresciallo_Helbrecht Veggente di Zendra
Età : 39 Località : Svizzera Messaggi : 12617
| Titolo: Dopo Tunisia, Egitto e Libia, è il turno della Siria? Gio Mar 24, 2011 5:25 pm | |
| In questi giorni l'instabilità nel nord africa è evidente a tutti. Ora alla lista dei paesi gia in sommossa si aggiunge anche la Siria. Qui di seguito posto due articoli che riassumono quanto successo in questi ultimissimi giorni. (tra l'altro, io tra poco piu di un mese dovrei andare una decina di giorni in Giordania, spero che almeno li la situazione rimanga tranquilla)
Siria, scontri e morti vicino a moschea La polizia spara su centinaia di giovani Almeno 15 persone, tra le quali una bambina di 11 anni, uccise soltanto oggi a Daraa. Assad silura il governatore. Parigi: "Basta con l'uso della forza contro i manifestanti"
DAMASCO - Ancora disordini a Daraa, a 100 chilometri a Sud di Damasco, dove le forze di sicurezza hanno intensificato le azioni di repressione nei confronti degli attivisti anti-governativi. Almeno 15 persone, tra le quali una bambina di 11 anni, sono state uccise negli scontri tra forze di sicurezza e attivisti del movimento per i diritti umani che celebravano i funerali di due delle 12 vittime dell'assalto della polizia alla moschea di Omari. Testimoni hanno riferito che la polizia ha aperto il fuoco su centinaia di giovani che cercavano di raggiungere la città dal Nord: "Hanno sparato e i corpi sono caduti sulla strada".
Dopo giorni di violenze, la Francia interviene con un monito al governo di Assad. La Siria deve rinunciare all'"uso eccessivo della forza" contro i manifestanti, ha dichiarato il ministero degli Esteri francese Alain Juppé. Parigi condanna inoltre "le violenze che hanno causato morti e feriti" la notte scorsa a Deraa. In questo scenario è arrivata la conferma ufficiale di una decisione di cui si parlava da qualche tempo: il presidente siriano Bashar al-Assad ha decretato le dimissioni del governatore di Daraa, Faysal Kulthum.
Secondo quanto denunciano gruppi per i diritti umani, almeno sei persone sono rimaste uccise dalle forze di sicurezza nell'assalto notturno alla moschea di Omari, nei giorni scorsi teatro delle proteste contro il regime di Assad. Diversa la versione fornita dalla tv di Stato siriana, secondo cui una "banda armata" ha attaccato un'ambulanza uccidendo un medico, un paramedico, l'autista e un poliziotto. In Siria vige dal 1963 una legge di emergenza che mette al bando le manifestazioni pubbliche.
Dopo quest'episodio gli scontri sono proseguiti nella zona presidiata da oltre 3.000 tra poliziotti e militari. Secondo la tv panaraba Al Arabiya "centinaia di persone" sono rimaste ferite e dopo lo sgombero forzato della moschea al Omari "molte case di Daraa sono ora trasformate in piccoli ospedali da campo".
Fonte: http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/23/news/siria_francia-13996736/
Siria: 100 morti negli scontri con la polizia
DAMASCO - Almeno 100 persone sono state uccise ieri dalla polizia a Daraa, in Siria. Lo affermano i manifestanti. Gas paralizzanti sarebbero stati inoltre usati dalle forze di sicurezza siriane durante l'attacco sferrato ieri notte contro il raduno dei manifestanti nella moschea di Daraa nel sud della Siria, teatro da circa una settimana di violente proteste anti-regime, al potere da 48 anni.
Lo riferisce il quotidiano panarabo Asharq al Awsat, che cita testimoni oculari e secondo cui oltre ai gas lacrimogeni, "le truppe anti-sommossa siriane hanno sparato cartucce di gas che colpiscono il sistema nervoso e paralizzano il corpo".
Nel suo rapporto sulle violenze di Daraa, l'organizzazione umanitaria basata a Londra Amnesty International ha dal canto suo affermato che "le forze di sicurezza (siriane) hanno aperto il fuoco dai tetti dei palazzi che fronteggiano la moschea di Omar contro i manifestanti, le ambulanze e coloro che si affacciavano dai balconi circostanti".
"Non vi sono prove credibili che le persone che stavano prendendo parte al sit-in fossero armate", afferma l'organizzazione internazionale, in riferimento implicito a quanto invece sostenuto dai media governativi di Damasco, secondo cui "una banda armata" sarebbe responsabile della "sommossa" in corso nel sud del Paese.
Fonte: http://www.tio.ch/aa_pagine_comuni/articolo_interna.asp?idarticolo=624815&idsezione=9&idsito=1&idtipo=2 | |
| | | Skidi Utente
Età : 31 Località : MIlano Messaggi : 1733
| Titolo: Re: Dopo Tunisia, Egitto e Libia, è il turno della Siria? Gio Mar 24, 2011 5:59 pm | |
| Impressionante... fin dove arriverà quest' esplosione di rivolte contro i governi dittatoriali?
Potrebbe essere segno di un processo (ovviamente parlando a lungo termine) di democratizzazione di Africa e Oriente? In questo caso, forse l' adottare democrazie di stampo occidentale potrebbe avvicinare la civiltà araba a quella europea. | |
| | | flyingwing Utente
Età : 46 Località : Pisa Messaggi : 139
| Titolo: Re: Dopo Tunisia, Egitto e Libia, è il turno della Siria? Gio Mar 24, 2011 8:06 pm | |
| oppure potrebbe esserci una svolta ancor piu' reazionaria ???? i terroristi che fomentano per salire al potere purtroppo si deve attendere e guardare e sperare | |
| | | Stefano Utente
Età : 28 Località : milano Messaggi : 638
| Titolo: Re: Dopo Tunisia, Egitto e Libia, è il turno della Siria? Gio Mar 24, 2011 8:40 pm | |
| Bhè tra noi è l' arabia saudita,avendo parlato con persone provenienti da li,non mi è parso che ci fosse tanta differenza.Comunque,purtroppo,penso che i governi occidentali qualcosa ne ricavino da queste rivolte,almeno quelle in zone ricche di petrolio e minerali...Basta guardare la Libia la guerra ha come fine il petrolio. | |
| | | flyingwing Utente
Età : 46 Località : Pisa Messaggi : 139
| Titolo: Re: Dopo Tunisia, Egitto e Libia, è il turno della Siria? Gio Mar 24, 2011 8:57 pm | |
| in arabia saudita haoo proposto adesso di permettere alle donne di votare per evitare casini e rivolte, credimi sono molto lontani neanche le donne occidentali in arabia posso guidare da sole ma sedere dietro perchè non è permesso | |
| | | Nani4ever Utente
Età : 31 Località : milano Messaggi : 6974
| Titolo: Re: Dopo Tunisia, Egitto e Libia, è il turno della Siria? Gio Mar 24, 2011 10:16 pm | |
| Io più della democrazia temo il fondamentalismo. Ma se si riuscisse a eliminare questo, sarebbe una svolta storica enorme! | |
| | | Maresciallo_Helbrecht Veggente di Zendra
Età : 39 Località : Svizzera Messaggi : 12617
| Titolo: Re: Dopo Tunisia, Egitto e Libia, è il turno della Siria? Sab Mar 26, 2011 5:11 pm | |
| Siria Si estende la protesta, decine di morti negli scontri Manifestazioni antigovernative anche in Giordania e nello Yemen
■ In Siria la protesta contro il regime baathista, incarnato dal presidente Al Assad e al potere da quasi mezzo secolo, continua ad allargarsi. E una valanga di notizie non confermate seguita ad arrivare dalle agenzie di stampa internazionali. Voci di decine di morti nelle strade del Paese, uccisi dal fuoco delle forze di sicurezza. Silenzi e smentite da parte delle autorità, che continuano a negare quanto invece appare ormai a fiumi su video amatoriali pubblicati in rete. Alcune centinaia di persone sono scese in strada ieri per manifestare nella capitale Damasco, ma il loro corteo è stato disperso dalle forze di sicurezza che hanno arrestato decine di persone, secondo quanto riferito dalla Tv al Arabiya. A Samnin, villaggio a nord di Daraa, epicentro delle proteste senza precedenti nel sud del Paese, si parla di oltre venti morti, uccisi mentre cercavano di forzare il blocco del contingente di sicurezza, schierato per impedire che i residenti delle varie località dell'Hawran, di cui Daraa è capoluogo, affluissero in quella che è stata ribattezzata «la porta della liberazione». Ma cortei antiregime si sono tenuti in maniera minore in quasi tutte le città del Paese: da Homs a Hama al centro della striscia di territorio fertile che da Damasco conduce fino ad Aleppo. Un numero imprecisato di ribelli sarebbe stato ucciso anche a Latakia dalle forze di sicurezza nel tentativo di disperdere i dimostranti antiregime. Lo riferiscono testimoni oculari citati dalla tv panaraba al Arabiya. Alcune fonti riportano la notizia - anch'essa priva di conferme - di scontri con feriti a Jabla, poco più a sud di Latakia, e nel sobborgo di Sleibe. Ad Aleppo il tentativo di manifestare a partire dalla grande moschea è stato represso a manganellate all'interno della sala di preghiera. Lo racconta un video amatoriale pubblicato su Youtube che conferma quanto raccontato dai testimoni. Pure a Raqqa, nell'estremo nord e a Qamishli, nel nordest curdo ai confini con Turchia e Iraq, centinaia di persone sono scese in strada scandendo lo slogan della mobilitazione siriana: «Iddio, Siria, libertà e basta», mentre cortei di lealisti hanno imperversato dalla tarda mattinata e fino al pomeriggio per le vie di Damasco, ripresi dalle uniche telecamere accese: quelle della tv di Stato. In Giordania e nello Yemen Il vento della rivolta ieri non ha soffiato però solo sulla Siria. Sono continuate anche le proteste iniziate giovedì in Giordania per chiedere l'adozione urgente di riforme politiche ed economiche. Un morto e almeno 60 feriti è il bilancio degli scontri avvenuti nella capitale Amman dopo che la polizia ha caricato i manifestanti, almeno 300, che volevano accamparsi nei pressi di una delle piazze principali. Anche a Sanaa, nello Yemen, una folla di dimostranti si è ritrovata ancora in piazza per chiedere l'uscita di scena del presidente Saleh, al potere da 32 anni.
Fonte: Corriere del Ticino, 26.3.2011
(E il mio viaggio in Giordania è sempre meno probabile :§äpi: ) | |
| | | The_Green_Knight Custode di Zendra
Età : 31 Località : Pistoia Messaggi : 12249
| Titolo: Re: Dopo Tunisia, Egitto e Libia, è il turno della Siria? Dom Mar 27, 2011 12:24 am | |
| Il viaggio può anche essere probabile. È il ritorno dalla Giordania che ti dovrebbe preoccupare. :§href: | |
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| Titolo: Re: Dopo Tunisia, Egitto e Libia, è il turno della Siria? | |
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| | | | Dopo Tunisia, Egitto e Libia, è il turno della Siria? | |
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