Askar - Work In Progress

Come ha detto anche Zorn, Raksha, il concetto di Askar è già stato creato e idealizzato, resta solo da svilupparne i diversi aspetti. La tua idea non è purtroppo integrabile con quella già esistente.
Hai fatto bene a dire la tua opinione, perché Zendra è esattamente quello che hai detto tu =).
Forse si poteva usare un po' più di garbo nel definire il lavoro svolto sin ora come la costruzione di un "popolo del deserto che non integra l'elemento fuoco", ma so che le tue parole erano in buona fede.

Tuttavia è già stato fatto molto lavoro (considera per esempio tutto il tempo speso da Zorn per i caratteri e la lingua araba), e speriamo anche di una certa qualità, e non possiamo nè desideriamo tornare al punto di partenza per ridiscutere il tutto.


Chiudendo ora questa parentesi (mi pare che abbiano stabilito tutot quello che vi era da stabilire), io ripeto che trovo invece molto utile, per tutti i popoli in generale, la presenza di un "popolo di complemento vichingo".
Questo può conciliare inoltre il tuo desiderio di sviluppare un popolo di questo stampo e di trovare una continuazione naturale per la tua gilda.
Il futuro delle gilde mi è tuttavia oscuro, non so se verranno mantenute o meno.

uffa ma perchè ce l'avete tutti con questa storia dei vichinghi accidenti! XD mi sarebbe piaciuto asu creare un nuovo popolo tuttavia per sigmar i quattro sono sufficenti ti invio giusto per curiosità tramite pm la mia idea iniziale ^^

Riprendo il lavoro interrotto, e spero di poterlo continuare con una certa regolarità fino a al termine dell'anno.
Il pezzo riprende la seconda e la terza fase della manipolazione della Fiamma...

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Il mantenimento è un gioco di equilibri e al contempo una lotta serrata tra l'Alchimista e la Fiamma.
Ogni fiamma evocata possiede volontà propria, e il suo desiderio sarà tramutare in cenere qualsiasi cosa, senza eccezione, senza pietà.
Se le si lascia troppa libertà, essa potrebbe realizzare il suo intento e prenderebbe ad ardere, sempre di più, sempre più famelicamente, fino al punto di non poter essere più arrestata.
Se invece la si limita in maniera eccessiva, questa si estingerebbe, perché la sua combustione necessita la continua e crescete distruzione del mondo in cui viene richiamata.
Questo ciononostante è un problema secondario: la questione principale è che la Fiamma di Al-Kibrit non accetta di morire da sola, e pertanto il suo ultimo desiderio diviene quello di condividere la sua fine con colui che la causa, se possibile, ovvero l'Alchimista stesso.

La questione del mantenimento è vitale nella forgiatura, dato che il Fuoco divino deve poter mantenere entro i giusti limiti il suo calore e la sua collera per plasmare e dare l'anima alle implacabili armi del popolo del Deserto.
Sul campo di battaglia invece la Fiamma è libera di imperversare. E' forse solo in quel contesto che meglio si può capire, temere e ammirare la natura del dio Al-Kibrit.
Le sue Fiamme danno vita ad un concerto di emozioni, i cui interpreti sono sia il Fuoco sia quanto esse aggrediscono. Rabbia, collera, disperazione, terrore, gioia, crudeltà, dolore; sangue, lacrime, carne, ossa, metallo, pelle; tutto viene mescolato in questo rosso spettacolo.
La devastazione finale che il fuoco lascia dietro di sé è una vista sconvolgente.
Non vi è cosa, materia, essere che possa mantenere la sua forma e integrità al confronto del Fuoco degli Askar. E in quel contesto nulla, nemmeno gli alchimisti stessi, possono placare o anche solo mitigare la furia del Fuoco.
Il fuoco termina il suo mandato solo quando ogni cosa, tutto, è stato completamente annientato.
Questa è l'essenza di Al-Kibrit.

Per scagliare questo inferno vivo sul nemico, gli alchemisti hanno progettato una apposita miscela.
Pece, olio, metallo sono alcune componenti, ma quella fondamentale è il sangue, l'essenza vitale di cui il fuoco ha bisogno di essere nutrito.
Per questo motivo, gli Askar riservano ai più valenti combattenti fatti prigionieri il privilegio di concedere la loro linfa vitale per la preparazione del composto.
Gli Askar sono un popolo meticoloso, e preparano la miscela appositamente in base all'esercito che andranno ad affrontare, alimentando la miscela vischiosa con il sangue preso da individui appartententi al popolo che si oppone agli Askar, permettendo al fuoco di assaporare già dai primi istanti di combustione la preda che la attende sul campo di battaglia.

Il processo più complicato, che solo pochi Alchimisti hanno la capacità e il coraggio di padroneggiare, è quindi l'ultimo: l'estizione.
Se costui è stato in grado di dare vita e mantenere la fiamma, può allora porre fine alla stessa.
La Fiamma non è mai intenzionata ad abbandonare un mondo da poter distruggere, e pertanto non asseconderà la volontà dell'Alchimista.
Continua...

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Aspetto il capo progetto Zorn per un suo giudizio, al quale possono ovviamente aggiungersi tutti gli Zendriani =P

Weila ragazzi bisogna rigettare legna nelle ora fredde fornaci desertiche!
Apro le danze: Asurian mi sembra un'ottima idea quella della tua concezione del fuoco alchemico, e inoltre questo sottotipo di fuoco greco unito alla magia (sangue) mi attira.
Visto che i Vatra stanno lavorando sulle armi, e dato che mi pare abbiamo affrontato i punti principali della civiltà, potremo affrontare anche noi l'aspetto della guerra, fondamentale nel mondo che noi zendriani stiamo plasmando.
La prima cosa che mi è venuta in mente è stata: lame con un'anima di fuoco sprigionabile attraverso il contatto del sangue (o nemico o del possessore, è da decidere).
Principalmente prediligiamo armi da taglio o fruste/mazzafrusti, sebbene in pochi utilizzino anche grandi mazze chiodate.
Esistono anche dei reggimenti d'elite, pesantemente corazzati, per la conquista dei territori ostili. Essi portano pesante scudi ovali e sono armati con pesanti lance e costose spade.
Usiamo soltanto cavalleria leggera, a dorso di cammello se nei nostri territori, a dorso di cavalli di razza se in razzie di conquista.
Molto importanti sono gli alchimisti con il loro temibile fuoco greco, la loro arma principe. Tuttavia hanno molti altri segreti da utilizzare in battaglia.
Molto comuni sono i reggimenti mercenari per le lotte interne, che però si uniscono in una crociata unica quando devono invadere nuovi territori (tira più un pelo di... oro che un carro di buoi ^^ )

Io devo finire tutta la parte del sapere, comunque sì, la questione bellica ha una importanza primaria.
Rispondendoti:

Citazione :

La prima cosa che mi è venuta in mente è stata: lame con un'anima di fuoco sprigionabile attraverso il contatto del sangue (o nemico o del possessore, è da decidere).

Io avevo una idea proprio in questo senso: immaginavo le lame "incantate" come lame che imprigionano l'anima del Fuoco (ricorda che per gli Askar il fuoco è un unità divina), che conferisce una caratteristica di taglio e perforazione superiori.

Scrissi difatti:

Citazione :

Si dice che nei momenti più concitati la fiamma che ha plasmato il metallo torni a vivere. La spada si arroventa e fende il ferro e la carne dei nemici come burro, senza distinzione.

Citazione :

Principalmente prediligiamo armi da taglio o fruste/mazzafrusti, sebbene in pochi utilizzino anche grandi mazze chiodate.
Esistono anche dei reggimenti d'elite, pesantemente corazzati, per la conquista dei territori ostili. Essi portano pesante scudi ovali e sono armati con pesanti lance e costose spade.

Direi che l'equipaggiamento principale sia fatto di una armatura di cuoio e ferro a piastre moderatamente leggera (una armatura pesante è di forte svantaggio nel deserto), in combinazione con scudi a forma di "goccia allungata" con cunei appuntiti, una lancia robusta e una spada.
Niente fruste o mattafrusti, poco adatte allo stile di combattimento che avevo in mente per gli Askar: reggimenti mobili, che fiaccano il nemico inesperto al suolo sabbioso, per poi colpirlo con una furia fulminea. Un esercito agile insomma.

Citazione :

Usiamo soltanto cavalleria leggera, a dorso di cammello se nei nostri territori, a dorso di cavalli di razza se in razzie di conquista.
Molto importanti sono gli alchimisti con il loro temibile fuoco greco, la loro arma principe. Tuttavia hanno molti altri segreti da utilizzare in battaglia.

Per il bestiario, Zorn ed io pensavamo di sbizzarrirci un po'. Anziché cavalli (che hanno poco senso per un esercito del deserto) o cammelli immaginavamo truppe che combattessero sul dorso di una specie di dinosauro collolungo. Va che bello!





Dimmi come ti pare!

Mi trovi d'accordissimo sul bestiario, anch'io preferivo cambiarlo, soltanto pensavo lo stampo dato al lavoro fosse più realista. Felice di essermi sbagliato ^^
Anch'io pensavo a degli scudi come quelli che hai proposto tu, e in effetti sulle armi hai ragione, le fruste sono poco utili e adatte.
Il reggimento armato pesantemente lo vedevo più tipo Marine, tipo truppa da sbarco impiegati nei combattimenti principalmente con i Naglosh, che per via delle forme ferine ,che a volte possono assumere sembianze imponenti e molto forti, richiedono un corazzamento maggiore. Sono dei reggimenti molto d'elite, pensavo a qualcosa come 1:1000 soldati semplici, e usati solamente durante le guerre di conquista.
Per le spade tu come le pensavi? Delle spade comuni con rune o incantesimi scritti sopra? Perchè mi è venuto in mente che i condottieri potrebbero avere delle spade forgiate con procedimenti alchemici e magari contenenti una fiala in diamante all'interno dell'impugnatura che se riempita del sangue di chi lo usa consente lo sprigionarsi di una vera e propria fiammata, rendendo la spada letteralmente fiammeggiante. Questo tipo di spada richiamerebbe ulteriormente il principio alchemicodello scambio equivalente, ovvero la fiamma che ha bisogna di essere nutrita e cerca di espandersi.
Cosa ne pensi?

Citazione :

Il reggimento armato pesantemente lo vedevo più tipo Marine, tipo truppa da sbarco impiegati nei combattimenti principalmente con i Naglosh, che per via delle forme ferine ,che a volte possono assumere sembianze imponenti e molto forti, richiedono un corazzamento maggiore. Sono dei reggimenti molto d'elite, pensavo a qualcosa come 1:1000 soldati semplici, e usati solamente durante le guerre di conquista.

L'idea di un reggimento "alternativo", più pesante e corazzato, è molto intrigante e costituisce una piccola variazione al tema principale.

Se vuoi, prova a scrivere un racconto su questo esercito in una escursione contro i na'glosh.

Citazione :

Per le spade tu come le pensavi? Delle spade comuni con rune o incantesimi scritti sopra? Perchè mi è venuto in mente che i condottieri potrebbero avere delle spade forgiate con procedimenti alchemici e magari contenenti una fiala in diamante all'interno dell'impugnatura che se riempita del sangue di chi lo usa consente lo sprigionarsi di una vera e propria fiammata, rendendo la spada letteralmente fiammeggiante. Questo tipo di spada richiamerebbe ulteriormente il principio alchemicodello scambio equivalente, ovvero la fiamma che ha bisogna di essere nutrita e cerca di espandersi.

Penso di aver descritto piuttosto bene il tutto nel Rituale della Forgia, dove si spiega come Fuoco e metallo vengono uniti, secondo un arcano rituale che coinvolge fabbro e alchimista.
Dacci una occhiata =)

Citazione :

Molto comuni sono i reggimenti mercenari per le lotte interne, che però si uniscono in una crociata unica quando devono invadere nuovi territori

E cosa ne pensi di questo? Tu come immaginavi l'esercito? Fisso?

Pensavo che l'esercito appartenesse in gran parte alla guarnigione sotto il controllo del Malik, il re. I reparti più specializzati arrivano dalla gilda degli alchimisti e dalla casta dei maghi del Fuoco.

Si può pensare a qualche altra aggiunta, ma in linea generale pensavo in un esercito coeso.

Le lotte sono molto più di tipo politico, soprattutto tra alchimisti e maghi.

Allora, in effetti ci potrebbe essere un esercito unico, sotto il controllo del re, a cui i Pasha ( e poi i Pashara) sono obbligati a inviare un tot di truppe ogni 6 mesi.
Questo costituirebbe il nerbo dell'esercito. Però potrebbero esserci anche delle carovane nomadi formate da grandi famiglie che girovagano per i confini che occasionalmente si mettono al servizio del Malik per compiere operazioni di infiltrazione nei villaggi da razziare e compiono opere di avanguardia.
Poi direi che essendo il conflitto politico molto aspro (sia alla corte del Malik, che tra Alchimisti e Maghi) esista una gilda di assassini, che può venire assoldata qualche volta anche dal Malik per uccidere un comandante nemico per evitare una dispendiosa guerra, oppure anche solo per scompaginare le formazioni nemiche.
Per le truppe specifiche di alchimisti e maghi, tu cosa pensavi?
Per gli alchimisti, la butto lì, che ne dici di qualcosa di simile agli Avatar degli eldar ma più piccoli (parliamo comunque di più di 2 metri di altezza)?
Costrutti di metallo con all'interno grandi quantità di Pietra Fuoco che si animano? Sarebbero molto costosi, guardie personali degli alchimisti e delle loro sedi, che solo in casi eccezionali andrebbero in guerra essendo molto difficili e costosi da creare.
Per i maghi invece potrebbero essere dei più classici Djinn di Sabbia o Fuoco o Vento, evocati e lasciati andare alla deriva contro l'esercito nemico

Bravo Flame, buoni spunti!

Allora...

Citazione :

Allora, in effetti ci potrebbe essere un esercito unico, sotto il controllo del re, a cui i Pasha ( e poi i Pashara) sono obbligati a inviare un tot di truppe ogni 6 mesi.

E' una idea carina e che mi intriga.
Questo accentuerebbe il conflitto politico: Governatori e Re vivono un rapporto di poca fiducia, e la richiesta di invio di truppe è un atto dovuto di sottomissione, oltre che di servizio.
E' uno scenario interssante: aggiudicato!

Citazione :

Poi direi che essendo il conflitto politico molto aspro (sia alla corte del Malik, che tra Alchimisti e Maghi) esista una gilda di assassini, che può venire assoldata qualche volta anche dal Malik per uccidere un comandante nemico per evitare una dispendiosa guerra, oppure anche solo per scompaginare le formazioni nemiche.

Il mio dubbio è riguardo a un fattore storico: non so quanto nel mondo arabo ci fosse l'idea dell'assassino. Dovrei documentarmi meglio. Mi sembra qualcosa più legato all'oriente.
Eventualmente bisognerebbe lavorare un po' sul profilo del popolo per rendere consistente questa caratteristica. La lascerei in sospeso, attualmente.

Citazione :

Per le truppe specifiche di alchimisti e maghi, tu cosa pensavi?

I maghi non sono radunati in reggimenti, ognuno di loro agisce singolarmente sul campo di battaglia.

Gli alchimisti sono dei genieri: preparano le catapulte con il fuoco alchemico, e preparano trappole sul campo di battaglia: linee di pece che si incendia con il lancio delle catapulte, oli autocombustibili e altro. Lavorano prima che la battaglia abbia inizio, per poi mantenersi dietro le linee con le macchine da guerra.

Citazione :

Per gli alchimisti, la butto lì, che ne dici di qualcosa di simile agli Avatar degli eldar ma più piccoli (parliamo comunque di più di 2 metri di altezza)?
Costrutti di metallo con all'interno grandi quantità di Pietra Fuoco che si animano? Sarebbero molto costosi, guardie personali degli alchimisti e delle loro sedi, che solo in casi eccezionali andrebbero in guerra essendo molto difficili e costosi da creare.
Per i maghi invece potrebbero essere dei più classici Djinn di Sabbia o Fuoco o Vento, evocati e lasciati andare alla deriva contro l'esercito nemico

Anche questa idea mi piace molto.
Ha senso anche perché ricorda in qualche modo il golem, da sempre nella cultura una creatura avversa e resistente alla magia. Ben si adatta alla faida tra alchimisti e maghi.

Allora, per quanto riguarda gli assassini credo che siano nati proprio lì, infatti sapevo che assassino proveiene da hassasin, ovvero mangiatore di hashish, perchè si dice di drogassero prima di andare a uccidere. Ho letto su wikipedia inoltre che (cito)

Spoiler:

Quindi potrebbe anche starci, però come dici tu è meglio aspettare di definire meglio il popolo e il suo senso dell'onore o altro.

Condivido pienamente la concezione di alchimisti genieri, e poi definiremo meglio le loro trappole (come quelle che hai citato sopra).
Per i maghi invece avevo le idee in po' più confuse: che tipo di magia hanno? Sono evocatori, "druidi" desertici, elementalisti, religiosi, ..?
Hanno solo una o più branchie della magia? La religione vieta la pratica di alcune tecniche magiche?


Dai ragazzi che siamo a buon punto nonostante l'assenza di Zorn, manca poco per la guerra, poi si fa' il bestiario e poi si lima tutto.
Qualcun altro oltre a me e ad Asurian che abbia qualche critica/suggerimento?

Ah! quindi gli assassini hanno la loro origine proprio dal medio oriente? Non lo sapevo proprio!

Allora direi proprio di sì, ci stanno proprio storicamente parlando.

Riguardo all'arte dell'alchimia e le loro trappole, stavo proprio lavorando su quello. Sarà un lavoro lungo e spero dettagliato.

La magia dei maghi è chiaramente il controllo del Fuoco, in una maniera diversa da quella degli alchimisti, ritenuta indegna ed eretica.
Quello dei maghi è inoltre un ordine religioso, legato appunto al Dio del Fuoco. Nessun altro tipo di magia, per loro.

Comunque il lavoro da svolgere è ancora luuuuuuuuunghissimo. Se vuoi, inizia a scrivere qualcosa sul reparto "corazzato" o la gilda degli assassini, dato che sono tue idee.

Muy bien, domani che è sabato butterò giù qualcosa.
Se hai bisogno di una mano, magari per le descrizioni dei congegni più rudimentali e semplici, dimmelo che li scrivo io, così riesci a fare meglio quelli più complessi e in meno tempo ;)
AH, una branca del commercio che non abbiamo approfondito: il vetro. Vivono nel deserto, e sanno governare alla perfezione il fuoco: altro che Murano!
Potrebbe essere uno dei punti cardini del loro commercio con i Vatra e soprattutto con gli Aysin

Ragazzi non sono morto, solo che sono presissimo dalla scuola.
Vedrò quanto prima di postare qualcosa, anche breve

Intanto posto quella che potrebbe essere la Soundtrack durante la lettura della presentazione del popolo. Ce ne sono altre sempre dei TSFH che possono rappresentare gli altri popoli
https://www.youtube.com/watch?v=WXRjg_QWN-Q&feature=feedrec_grec_index

Ora finisco di leggere 7 pagine e sono un po' confuso, ma cercherò di dire quello che mi ricordo avevo pensato (ben poco)

Secondo me il dinosauro collolungo non si rifà molto alla natura aggressiva masofisticata degli Askar; se vogliamo rimanere in ambito dinosauroso, io penserei più a qualcosa di più piccolo come "cavalleria normale" senza però escludere dinosauri più grandi per trasporti di grosse apparecchiature belliche o trasporti di massa (oddio trasporti di massa no, fa troppo Flintstones XD).
Hmmmm... in effetti si potrebbe quasi fare che il popolo Askar abbia col tempo imparato ad addestrare i dinosauri (ovviamente i dinosauri non dovranno per forza essere quelli esistiti nel nostro mondo milioni di anni fa) e ad usarli come animali da compagnia (tipo quei dinosaurini pippilini pippilini che ci sono in Jurassic Park 2) ma magari anche in battaglia e, dato l'utilizzo della schiavitù, non ci vedrei male il pungolamento e il frustamento di un grosso triceratopo per farlo incattivire per poi lasciarlo in battaglia a berserkeggiare (in stile pienamente Skorne XD)

Hmmmm gli skorne sarebbero un buon spunto ma di certo non hanno il requisito dell'eleganza degli Askar, ma qualcosina d'altro si potrebbe benissimo prendere... (OH MIO DIOOOOOOO IL BG DI WARMACHINEEEEE"!!!!!! IO LO LASCIO LI' E NESSUNO MI DICE NIENTEEEE!!! AHHHHHHH!!!!)