il samurai è rimasto lo stesso dall'inizio alla fine della sua storia
Su questo ho molto da dissentire...il samurai nasce come rappresentante della piccola nobiltà contadina nel periodo Nara, dove ancora il potere politico era detenuto esclusivamente dalla nobiltà di corte, ed è a tutti gli effetti un "servitore" (questo significa il termine) di potentati a lui superiori, una sorta di valvassino. Nel periodo storico successivo l'autonomia politica dei signorotti locali, aggregatisi nei "buke", ossia i clan combattenti, diviene invece dominante, a tal punto che l'intero periodo storico, detto Heian o "Taira" prende il nome da una delle due buke dell'epoca, l'altra essendo i Minamoto...dal conflitto fra le due la nobiltà esce del tutto ridimensionata, e finalmente i samurai acquistano rilevanza politica. E' in questa e negli anni successivi che il samurai o bushi diviene simile al soldato mercenario specializzato europeo: le battaglie includono l'uso di truppe di leva ma la cui capacità e rilevanza in combattimento è subordinata a quella delle truppe d'elite di estrazione samurai. Ancora nel periodo Sen-goku inizia una trasformazione del ruolo bellico del samurai. Il sistema militare viene nettamente riformato dall'introduzione del moschetto e dalla sempre crescente specializzazione delle truppe ashigaru, i soldati di estrazione contadina. Non a caso il primo a intuire e avviare questa tendenza è Oda Nobunaga, uno dei tre unificatori del giappone. La guerra inizia a diventare sempre più strategica, in particolare il posizionamento delle fortificazioni e il conseguente difendersi/lanciare assedi diventa fondamentale. Ancora però il samurai riveste un ruolo militare di prim'ordine in quanto compongono il nerbo militare e anche politico dei singoli stati combattenti: gli Oda, gli Ashikaga, i Tokugawa, i Takeda...sono tutti samurai. Addirittura si arriva all'estremo quando gli Ashikaga inaugurano la fortunata invenzione politica degli Shogun, i generalissimi del giappone. Il titolo di Shogun era in realtà già esistente nella storia politica del giappone in quanto in precedenza istituito dai Minamoto(e in seguito abolito nella restaurazione dell'impero da parte dell'imperatore Go-Daigo); tuttavia fu dagli Ashikaga in poi che esso oscurerà il trono imperiale da ogni pretesa di potere, fino alla storia moderna. Il trono del bakufu (il consiglio supremo dello shogun i.e. il governo) passo alla fine della battaglia di Sekigahara del 1600 (la stessa in cui, dice la leggenda, Musashi abbandonò il servizio attivo sotto le armi) nelle mani dei Tokugawa. Questo detenerono il potere politico dello shogunato cristallizzando il paese per oltre 200 anni. I tokugawa operarono l'ultima delle rivoluzioni della figura del samurai: venendo meno il suo ruolo di guerriero (in un paese chiuso e in pace non c'è bisogno di soldati) esso assunse gradualmente ma costantemente sempre più un ruolo burocratico, che assunse in Giappone un ruolo sempre più esasperato. Tale burocrazia era doppia: una rete facente capo ai Tokugawa, e una rete ramificata di burocrazia locale dei singoli stati. Inutile dire che i samurai (o bushi) persero rapidamente la loro abilità marziale. E' invece vero che all'interno di questa casta burocratica si formò una tendenza sempre maggiore, una enfasi nei confronti del ruolo del samurai come guida della società, come modello di servitore ideale, e come individuo capace di raggiungere la perfezione spirituale. E' da qui che nascono molti dei simboli del samurai: il feticismo nei confronti della spada, simbolo della propria anima; la fedeltà assoluta (che invece non c'era mai stata, basta leggersi una pagina di storia giapponese per vederlo); la capacità marziale intesa come strumento di perfezione e di "comprensione" della vita nella morte (mentre invece i samurai erano sempre stati solo guerrieri); la frugalità (richiesta ai sottoposti malpagati); la erudizione e la attitudine alla filosofia.
Unica nota di colore: la nascita dei molti dojo (prima d'ora inesistenti) che però in molti casi si limitano a rappresentare l'applicazione di correnti del pensiero buddiste alla tecnica della spada: il caso di Musashi, che combatte unicamente per ottenere la vittoria, è un caso decisamente isolato, anacronistico e in controtendenza...ricordiamo che il combattimento non è più un modo per battere l'avversario, ma un metodo di comprensione della realtà e di sé stessi.
Non a caso il più grande testo sulla condotta del samurai è il già citato Hagakure, scritto da un samurai in pensione che, di battaglie, ne aveva solo sentito parlare, e che anche negli allenamenti risultava essere scarsino. L'evoluzione del bushi continua ancora e purtroppo non favorevolmente. Infatti la macchina economica del giappone, per quanto castrata dalla riforma tokugawa, continua e porta inevitabilmente l'ago della bilancia dalla parte di chi nel paese produce ricchezza: ossia i mercanti con la possibilità di commerciare con l'occidente (nella fattispecie portoghesi e olandesi, in quest'ordine) e le organizzazioni mafiose che già allora avevano un peso notevolissimo. Inoltre il divieto ai samurai di praticare altre professioni porta alla nascita dei sempre più numerosi ronin, i samurai privi di padrone e spesso ridotti a mendicare.
Infine, con la riforma Meiji (che però è già storia moderna) la figura del samurai, con i suoi ultimi privilegi (il portare la spada) viene abolita e chiude quello che come si vede è stato un percorso decisamente travagliato e tutt'altro che ingessato!
Edit: forse mi sono lanciato troppo :§r§r: , ma non si trova spesso un argomento di questo genere di cui discutere
tutto molto interessante, ma il mio appunto, sicuramente posto in termini molto sbrigativi, nasce da questo: lasciando da parte un attimo la qualifica medievale e rifacendoci alla sola linea temporale, consideriamo il periodo tra XII e XIX secolo (nascita, apogeo e scomparsa dei samurai): al di là dei mutamenti nelle dinamiche sociali e non solo, per quanto riguarda esclusivamente equipaggiamenti e modus operandi, possiamo notare differenze sostanziali? non è una domanda retorica: sul web, non ho trovato articoli nè immagini in tal senso, mentre, tra un cavaliere europeo del XII secolo e uno tardo-quattrocentesco, le differenze sono enormi. quindi, ricollegandomi al quesito iniziale: "è meglio il cavaliere o il samurai?", mi vien da ribattere: "a quale cavaliere ti riferisci?".
C'è una notevole differenza che assomigli abbastanza (ma qui non sono del tutto preparato) a quella del cavaliere europeo: il samurai passa da maestro della guerra per il suo superiore utilizzo dell'arco, della lancia, del cavallo, ad un ruolo di comando quando l'innovazione tecnologica e strategica coinvolge maggiormente le fanterie di massa. Anche gli equipaggiamenti sono mutati, seppur in maniera minore: i samurai del periodo più tardo iniziano ad utilizzare armature più spesse, talvolta anche a pezzo unico e non laminate per reagire all'uso di armi da fuoco, mentre anche le armi subiscono leggere modifiche (ad esempio viene creata la dotanuki, una versione "potenziata" della katana, più corta ma più pesante). Sono però modifiche che hanno un'impatto ridotto sullo scenario bellico...
Falkios si riferisce solo alla katana per stabilire l'inferiorità dei samurai, non alle altre armi, e ho scritto sopra il perchè si sbaglia. Riguardo all'immobilità del samurai, Yak ha risposto per me.
Asurian@
Il duello tipico giapponese prevedeva una dichiarazione all'inizio in cui si proclamava la propria identità e la propria stirpe, subito dopo provvedevano a legnarsi. Poi a duello iniziato ogni combattente ed ogni scuola aveva la propria strategia.
Integro la notevole esposizione di Yakumo (anche se certi aspetti dello sviluppo del samurai in era Tokugawa erano già precedentemente diffusi, avvenne una loro esasperazione), aggiungendo altro:
E' stupido e anti-storico voler paragonare a tutti i costi cavalieri e samurai, perchè così facendo si ignora a bella posta il fatto che si trattava di due mondi completamente diversi. Il tentativo dell'OP di fare questo è assolutamente privo di senso, nonchè dimostra una certa ignoranza della psicologia samurai.
Il "medioevo" giapponese non esiste, usare questo termine è davvero sbagliato, semmai si può parlare di feudalesimo. Ora, il feudalesimo si installò in J nel XII sec. e finì nel 1868, quello occidentale con Carlo Magno (800 dc) e la Rivoluzione Francese. Un 300 anni di differenza, direi, al contrario di quanto riferito da Falkios. Inoltre il cosiddetto "rinascimento" in J si ebbe nel periodo Muromachi, a cavallo fra '300 e '400, ma continuò fino a XVII sec. inoltrato. Inoltre a livello di igiene, rapporti sociali e raffinatezza nel cibo, nel vestire è sempre stato superiore all'Occidente.
I samurai sono tanto diversi dai cavalieri che qualsiasi paragone dev'essere per forza solo superficiale:
- Rifacendosi a Yak, i saburai (ossia servitori) nascono in conflitto col potere centrale e la nobiltà imperiale, fino a soppiantarla. Da noi invece nobiltà e classe guerriera coincidono pienamente.
- Pur soppiantandola, ne imitano l'arte e la cultura, tanto che l'ideale dei samurai è il pennello e la spada, il binomio cultura/arti marziali. A questo va contrapposta la diffusa ignoranza dei cavalieri, senza contare il tasso di alfabetizzazione enormemente inferiore.
- Il signore lega a sè il cavaliere in un rapporto di vassallaggio, donandogli della terra. Il samurai invece è un vero e proprio dipendente messo a stipendio in koku. Inoltre ha un rapporto diretto daimyo-servitore, mentre invece l'Occidente ha un feudalesimo a fascie (re-vassallo-valvassore-valvassino) molto diverso, e non esiste la figura di Dio, centralissima nel medioevo.
- Proprio il momento di maggior splendore della cavalleria, sia in senso politico che artistico e tecnologico coincise con l'inizio della loro decadenza militare, basta pensare alla Guerra dei Cent'anni o alle sconfitte in Fiandra e in Svizzera. I samurai invece restano la principale (nonchè a un certo punto unica) forza militare fino alla fine, pur con notevoli cambiamenti (vedi nuovamente Yakumo).
- La religione è totalmente diversa. Nonostante le crociate il cristianesimo nel migliore dei casi non influì particolarmente sull'indole guerresca (anzi, forse fu il contrario), mentre invece il buddismo andò sempre d'amore e d'accordo con i guerrieri: Shaolin ne è la prova più evidente, ma anche la contemporanea diffusione dello zen (o chan in cinese, lo stesso di Shaolin) e del potere samurai ne sono un indizio, tanto che in periodo Tokugawa diventò una specie di religione ufficiale samurai.
Dal momento che le fonti ci piacciono tanto, allora oltre ai già citati Hagakure e Gorin No Sho aggiungo "The world of the shining prince" di Ivan Morris a proposito del periodo Heian, e gli scritti di Leonardo Vittorio Arena per la psicologia samurai.
ps scusate se ripeterò qualcosa che potrebbe aver già detto Sephiroth.. ma stavo scrivendo e nn ho tempo di leggere...
Quoto Bo soprattutto sulla parte armi pesanti-armi leggere
POI:
ilcappellaio ha scritto:
Sephiroth ha scritto:
No cappellaio, l'avevo letto anch'io ma il significato è diverso. Lui ammette che il samurai sapeva usare molte armi e ci mancherebbe, ma poi ne prende in considerazione solo una per dire che il samurai è inferiore.
a me pare, invece, che elenchi più di un motivo - secondo lui - a sostegno di questa inferiorità.
Citazione :
E' come se si dicesse che i nazisti erano più forti degli americani solo perchè i loro carri armati erano superiori come tecnologia e armamento, senza contare altre cose come flotta navale, bomba atomica e varie.
beh, atomica o meno, io mi sento di dire che l'esercito tedesco fu di gran lunga il migliore dell'epoca.
ma tornando ai nostri samurai, non è stato ancora opportunamente trattato un aspetto - imho - eclatante: salvo assumere come emblematico dell'epoca medievale europea un determinato tipo di cavaliere, l'evoluzione tecnologica e delle strategie belliche tra VI e XV secolo è stata tale per cui sotto la dicitura "cavaliere medievale" rientrano esempi assai vari, mentre il samurai è rimasto lo stesso dall'inizio alla fine della sua storia. e questo è sintomatico di un potenziale europeo innegabilmente superiore, al di là delle diverse vicissitudini storiche, perchè se è vero, come tu stesso mi pare dicessi, che costante delle arti marziali dev'essere l'innovazione e l'adattamento, quello del guerriero giapponese è un modello ampiamente perfettibile (non mi riferisco a codici di condotta ecc, ma a una questione strettamente pratica). altrimenti, non si potrebbe neppure parlare di superiorità greca, macedone o romana.
1) son d'accordo sull'esercito tedesco, in particolare sulla tattica bellica tedesca, superiore in tutto e per tutto, pensate solo che: nella WWI hanno inventanto il lanciafiamme a liquido (paqrtendo dal fuoco geco...) ed il sottomarino (il famoso IRONCOAL) e nella seconda hanno inventato il bombardamento preliminare e la protezione da carro oltre ad altre varie tattiche tipo: "disboscamento di una montagna in belgio per arrivare in poco tempo a parigi..." scusate l'ot
per rispondere sui Samurai:
il fatto da tenere presente è che, data la storia extraeuropea del giappone, chiuso in tradizioni e "medioevo" fino al XIXsecolo, i samurai non hanno POTUTO evolversi: nelle guerre e nelle schermaglie del sol levante erano la truppa migliore in quanto più versatile: decentemente corazzati fungevano sia da arceri che da cavalieri che da truppe d'impatto.... sempre utili.
c'è un'altro fattore importante: (scusate se scendo in dettagli "fisico-matematici" cercherò di semplificare..)
la Katana ha un peso medio di 1.100 Kg, per una lunghezza media di 60cm della lama, la classica spada europea "medioevale" tra il 1000 ed il 1400ca un peso medio di 1.900Kg circa e 100 cm... prima di spiegarmi vi pongo un quesito: secondo voi perche l'antico romano (guerriero migliore della sua epoca, tatticamente e negli equip) combatteva con un grosso scudo quadrato ed un gladio della liunghezza di 40-50 cm di media?? (equipaggiamento età cesariana)
RISPOSTA: perchè assorbiva cariche ed altro con lo scudo e, nei combattimenti (che non erano DUELLI...erano più risse da bar..molto ravvicinate) riusciva a pugnalare i nemici (armati di grosse "spade" e/ o pesanti asce.. barbari di solito...ricordate che non erano d'acciaio.. ma di feroo..molto più pesanti..).. col minimo sforzo e la massima velocità... risultato: IL ROMANO VINCE
detto ciò: lo sforzo del cavaliere medioevale a piedi, data l'armatura (dai 25 ai 35 kg), la spada, il suo momento angolare, torcente... insomma lo sforzo che compi qquando la fai ruotare (anche muovere) con una certa accelerazione (che aumenta con la lunghezza dell'arma e con il suo peso..)... fanno si che potesse combattere al massimo del suo potenziale per periodi di tempo moto brevi rispetto alla controparte nipponica.. la cui armatura pesava una diecina (massimo 20ina se si considerano le più corazzate) di Kg e la cui spada (con momento angolare molto minore) pesava circa 1 Kg... risultato... O IL CAVALIERE VINCE D'IMPATTO.. OPPURE VIENE SOPAFFATTO DALLA VELOCITA' DEL SAMURAI E DALLA FATICA... (ovviamente considerata la pariabilità..)...
un' ultima cosa.. (spero di non scatenare di nuovo l'inferno..) la Katana permette solo il 10% delle poste in meno rispatto alla normale spada.. questo perchè la persenza del lato liscio permette altre poste (pose) di mano con scivolo che la normale spada non permette...
(PS: spero che non vi mettiate a chiedere le fonti.. non per qualche cosa in particolare.. ma pittosto perchè essendo appassionato di armi e tecniche militari/belliche antiche dovrei ricercarle in più di 60 libri... non ho tempo.. ho 2 esami.. non mi va... comunque sono tutte reperibili da internet...basta cercare...)
PPS: ....ma porca tr*** (trota ovviamente..) avete tutti (quelli che discutono..) vent'anni.. non ce la fate proprio a fare le persone civili e parlane senza accusare chichessia... dovete rendere un interessante topic lungo 8 pagine (buona parte di insuli e ca**ate...) e farmi proprio perdere 1 ora e passa del mio tempo....??? VABBE'
A parte le poste, io intendo proprio le tecniche: i fendenti dal basso verso l'alto con una spada medievale non si può fare a quel che so, e cose come appunto iai e tsubame-gaeshi se le scorda. Bell'intervento però.
E' stupido e anti-storico voler paragonare a tutti i costi cavalieri e samurai, perchè così facendo si ignora a bella posta il fatto che si trattava di due mondi completamente diversi. Il tentativo dell'OP di fare questo è assolutamente privo di senso, nonchè dimostra una certa ignoranza della psicologia samurai.
Che barba... Sta cosa di essere stupido paragonare 2 identità... Se uno li vuole paragonare lo fa, stop. Perchè non potrebbe? perchè è anti-storico? Sinceramente è la prima volta che ti vedo scrivere così (ti stai truzzallizzando pure te? o.O? x) Se non ti piace vedere un paragone delle 2 cosa sta fuori discussione... Se partecipi vuol dire che ti interessa quindi non lamentarti ad ogni post... Ma che cavolo c' è sta estate??? Io sembro un poliziotto; una parte di foro scontrosa; io che ognitanto ''litigo'' con Emperor (normale x), che gli do ragione un po' meno lol... Bho...
Real, sono due mondi troppo lontani, come se volessimo paragonare W40K a Star Wars in un certo qual modo. Considerare i samurai l'equivalente dei cavalieri va bene solo a un certo punti, ma poi sussistono tali differenze da rendere inutile continuare. Se uno li vuole paragonare bene, ma dopo questo punto qualunque persona intelligente dotata di un minimo di criterio e di senso storico si ferma, perchè non può non tenere in conto gli abissi esistenti.
Già che ci sono, consiglio anche "Armi acciaio e malattie" per capire ciò che dico. Il nome dell'autore non lo ricordo, qualcosa tipo Jared.
Ultima modifica di Sephiroth il Gio Lug 07, 2011 2:14 pm - modificato 1 volta.
Emperor's Chosen Custode di Zendra
Età : 33 Località : Lombardia,Monza Messaggi : 10992
"a parte le poste, io intendo proprio le tecniche: i fendenti dal basso verso l'alto con una spada medievale non si può fare a quel che so, e cose come appunto iai e tsubame-gaeshi se le scorda. Bell'intervento però. "
Guarda che c'e' tale colpo, si chiama montante ( anche se a quel punto non si definisce piu' fendente).
Io la discussione di paragone non l'avrei semplicemente fatta, e' come paragonare la carne al pesce, sono 2 cose differenti..
2 arti complete, interessanti e di realta' differenti, perche' per una sorta di celolunghismo dovremmo compararle?
@barcy: gia', quest'estate e' proprio un'estate velenosa e strana.
diffusissimo ( lo uso io in ogni lezione quasi) efficace contro chi non ha la corazzatura alle gambe\inguine.. anche se non so quanto, dato che non lo facciamo mai seriamente o senza protezioni, perche' essendo tutti " gioiellodotati" in palestra, potrebbe recare danni a qualcosa :D
Lo si usa nella seconda sequenza, e nella " stella", una sequenza composta da mandritto, manverso, montante e fendente.
Perlomeno da noi e' abbastanza usato, poi ovviamente in torneo o duelli non si usa perche' spesso e' troppo lenta da recuperare una spada di montante, oppure e' inutile, essendo al corazzatura alle gambe\coscia una delle piu' consistenti ( oltre alla piastra al petto).
I fanti medievali non avevano corazzatura alle gambe invece, quindi questo colpo poteva essere utile, in situazioni favorevoli ( non in formazione, il recupero della spada e' cosi' lento che se sei anche cosi' fortunato da tagliare una gamba all'avversario, dopo sei quasi sicuramente morto, per via dei suoi compagni).
E' anche per questo che il carro da guerra di leonardo aveva gli archibugi indirizzati verso il basso.
ps. piuttosto che dire fendente dal basso verso l'alto, dovresti dire, " colpo portato dal basso verso l'alto", perche' in ogni caso sinonimo di tale definizione e' montante. Il fendente e' un colpo portato dall'alto verso il basso, che si ferma all'altezza dello sterno dell'avversario.
intendi quando la lama va dal basso verso l'alto in modo diagonale?
E' comunque un montante dalle nostre parti, forse un po' sgualembro..
Per quanto posso affermare io dalla mia immensa ignoranza in materia, l'unica differenza davvero problematica tra katana e spada medievale a livello di tecniche, e' che avrei paura a fare una posta corazzata con la katana, una breve serpentina, o una vera croce.. la lama e' cosi' affilata che mi trapasserebbe la mano, guanto di cuoio compreso.
Sarei inoltre curioso di vedere se effettivamente un samurai puo' parare un fendente largo serio, da parte di un cavaliere.. secondo me dopo 2-3 colpi la katana inizierebbe a spaccarsi, non dico di netto, ma diventerebbe una s**a per alberi.
Sarei curioso di vederlo, e' una problematica della quale si discute sempre tra orientali ed europei, non ho ancora trovato un video che mostri un incontro tra cavaliere e samurai.. peccato sarebbe come fare in alcuni fumetti " wolverine vs hulk".
Montante, fendente o poste, la mia terminologia qui è scarsina.
Riguardo al tuo dubbio, di solito non mi pare che le parate venissero sempre fatte di netto (o quello che è), ma in maniera sempre molto fluida e asimmetrica, anche perchè i fendenti orizzantali e verticali (intendo molto precisi) sono rari, solitamente sono almeno un pò diagonali.
Emperor's Chosen Custode di Zendra
Età : 33 Località : Lombardia,Monza Messaggi : 10992
ripeto XD fendente e' solo un colpo che va dall'alto verso il basso ecc.
un fendente verticale e' un fendente. Un fendente orizzontale a seconda della direzione puo' essere mandritto o manverso ( destra e sinistra). Io ci ho messo un po' a non confondermi hahah.
Cmq ti garantisco una cosa, sara' solo un anno che faccio ste cose, ma di sicuro una cosa e' certa: I fendenti che faccio son quasi sempre perfetti.. itendo d'angolazione. E' una cosa su cui ci fanno lavorare ogni lezione.
Se fai dei fendenti storti, non stai facendo fendenti ma sgualembri.. e' tutto li, ecco perche' bisogna essere precisi, altrimenti si rischia di mischiare sequenze. Poi si e' vero, dopo 4-5 sequenze che fai contro un'avversario inizi ad essere stanco, ed allora passi a colpi piu' rozzi o semplici piuttosto che spezzare la vasca o la sequenza. Uno dei nostri motti nella scuola e' " si conclude sempre cio' che si inizia" ;)
Ah infine, per parare un fendente, non si mette mai la spada di netto, se per netto intendi orizzontalmente, ma in diagonale, affinche' il colpo scivolando, si scarichi tutto sulla lama ed infine sui baffi ( ma proprio alla fine, con l'80% della forza gia' presa dalla lama). Altrimenti ti ritroveresti con le mani viola di dolore XD
Con la katana queste cose non ci sono, o meglio ci sono ma non venivano considerate importanti: anche nei loro trattati non esponevano direttamente le tecniche ma le accennavano soltanto, preferendo puntare su altri fattori più "spirituali" e sul non detto, molto in stile zen. Quando Musashi (il più grande spadaccino jappo) espone la sua Niten Ichiryu descrive soltanto le 5 posizioni (o poste) principali, quelle proprio base base e che tutti conoscono, per poi subito dopo aggiungere che non erano 'sto granchè e non bisognava dar loro molta importanza.
EDIT Ma che cretino che sono ! Mi ero scordato del Daisho, l'uso delle due spade ! Mi spiace, ma credo che questo basti a dimostrare la superiorità giapponese.
EDIT Ma che cretino che sono ! Mi ero scordato del Daisho, l'uso delle due spade ! Mi spiace, ma credo che questo basti a dimostrare la superiorità giapponese.
Perdona l'intervento, ma la differenza tra il Daisho e l'usare le cosiddette "Lame gemelle"occidentali dove sarebbe? :§ewew:
1) Ovviamente nel fatto che il Daisho non sono nè lame gemelle nè "lame gemelle".
2) Nel fatto che la scherma jappo in generale non sia scherma, bensì una specie di sistema di connessione filosofico-religioso-spirituale, e il daisho in particolar modo.
3) Aggiungo un'altra cosa che mi ero scordato: il seppuku.
3) il seppuku l'ho visto fare da Mishima, so che fa un male cane, ma sinceramente m'interesserebbe sapere perché deve essere così doloroso. So già in che situazione e perchè viene fatto, è la modalità che mi ha sempre fatto sorgere perplessità
3) il seppuku l'ho visto fare da Mishima, so che fa un male cane, ma sinceramente m'interesserebbe sapere perché deve essere così doloroso. So già in che situazione e perchè viene fatto, è la modalità che mi ha sempre fatto sorgere perplessità
si tagliano il ventre perchè credono, secondo un'antica tradizione, che esso sia la sede dell'anima
interessante, e allora non si ricade in quanto detto prima da sephiroth? Se il Flos è sbagliato perchè ha solo pose dritte, allora il suicidio tradizionale non è allo stesso modo sbagliato perchè ti fa fare qualcosa di doloroso per raggiungere un fine che puoi perseguire in modi meno dolorosi (scusate i pleonasmi)
E' esemplificativo l'esempio riportato da Sephiroth: Musashi elaborò due versioni della sua tecnica: la Nitou IchiRyuu e la Niten Ichiryuu. Se la Nitou Ichiryuu è la sua versione applicativa, ossia le tecniche (vuol dire infatti due spade-una scuola) la Niten Ichiryuu è la dottrina della scuola stessa. In sintesi, molta della scherma orientale verte più sulla dottrina che sulla pratica. L'assunto sull'uso del tipo di arma, ad esempio, era più dottrinale che pratico: si basava su concetti taoisti come l'immobilismo in contrapposizione alla fluidità (lancia). (Nota invece che Musashi asseriva: ho due mani, posso portare due spade! E non il daisho, ma proprio due katana! Anche se alla fine usava la spada di legno, almeno nel mito). Senza contare le innumerevoli elucubrazioni basate sulla presenza del Sakki, lo spirito omicida, che una persona allenata non solo può sentire ma indirizza verso l'avversario tramite la spada, tagliandolo. Per contrapposizione, l'avversario vince se contrappone il proprio Sakki o se riesce a giungere al mu, il vuoto, per cui il Sakki dell'avversario non trova opposizione e si vanifica... E' insomma molto difficile interpretare come fosse realmente la scherma dell'epoca in termini diretti, e bisogna de-sublimarla parecchio per comprendere come fosse la scherma dell'epoca. Cosa che in occidente ha avuto invece una impronta pratica.
Anche l'uso del daisho in fondo credo non aggiunga troppo all'abilità marziale giapponese (anche se l'uso delle lame gemelle penso sia più una aggiunta successiva, non so quanto fosse praticata...).
Una cosa invece nella quale credo i giapponesi fossero superiori credo sia l'arte dell'estrazione veloce con rinfodero, il cosiddetto Iaijutsu. Non penso vi fossero simili pratiche in occidente (e anche questo rientra nella filosofia buddista: ossia l'idea che sia il corpo a reagire al pericolo, senza che il pensiero e quindi la mente si impegni in qualche modo).
Non capisco invece l'accenno al seppuku? Perché dovrebbe essere un elemento di superiorità?
Edit: si, il seppuku era una questione di onore, e prevedeva lo sventramento secondo precisi dettami. Per motivi sempre collegati alla spiritualità. C'è da osservare però che nella maggior parte dei casi tale pratica era imposta, una sorta di condanna a morte indiretta. Esisteva anche un apposito ufficiale che eseguiva il Kaishaku, ossia il taglio della testa del suicida per risparmiargli l'agonia (ma che in quel caso agiva da boia, praticamente). In secondo luogo, proprio la presenza del kaishakunin (quello che esegue il kaishaku) riduceva spesso il suicidio ad una coltellata al ventre e via. Difatti il suicida non riusciva a seguire la dolorosissima procedura se non in casi molto rari, direi.
2) Niten Ichiryu significa appunto due cieli-una scuola: è un riferimento esoterico al cerchio, all'universo e a tutto ciò che è racchiuso nelle due spade. Su Musashi, lui usava sia il daisho che due katana che i bokuto, a seconda di come gli girava. Tanto vinceva lo stesso.
3) Personalmente credo che il seppuku da solo sia un elemento di superiorità in sè, ma capisco che è troppo personale come opinione; consiglio però di guardarsi ciò che dice Tsunetomo al proposito.
Talaban Guardiano di Zendra
Età : 38 Località : Muggiò,Genova,Cuneo, Pasturo Messaggi : 6935
ragazzi occhio che su musashi girano tantissime leggende e falsi miti storici, se andaste a leggere i libri dell'henshall vedreste come la sua figura viene ampiamente ridimensionata, per diventare tutt'altro che il samurai romantico e figo che conosciamo: era rozzo, ignorante, maleducato, non si lavava praticamente mai, arrivava spesso e volentieri in ritardo ai duelli e non si ha assoluta certezza delle sue vittorie, dato che molte di esse non sono registrate negli scritti storici dei vari dojo e templi, come per esempio nei famosi duelli contro i monaci dell'hozoin e della scuola Yagiu.
La questione dell'uso delle due spade era invevcce una pratica ben poco diffusa tra i samurai, perchè il 90% delle loro tecniche prevedeva l'uso di una katana sola, che per essere sfruttata al meglio necessita per forza dell'uso di due mani ( e qui, oltre ancora alla testimonianze scritte sempre dell'henshall, lo dico anche per esperienza pratica dal kendo, usare una katana con una mano sola richiede una capacità che non è certo cosa comune ), altrimenti il colpo non sarebbe stato efficace, a due mani si poteva tranciare un braccio osso compreso, con una mano solo non si sarebbe riuscito, per intenderci. Inoltre il daisho non indica l'uso delle due spade, ma indica invece l'accoppiata di spada lunga ( la katana ) e di spada corta ( la wakizashi ). ancora una volta non indicava una capacità tecnica ma semplicemente una casta sociale privilegiata, infatti i samurai erano gli unici autorizzati a portare questa coppia di spade, tutti gli altri non potevano avere lame superiori ai 60 cm...quindi francamente non vedo dove sia la superiorità tecnica del samurai in un semplice simbolo sociale O_o Senza contare che, comunque, anche in occidente, avevamo scuole di combattimento con due spade.
E anche il seppuku è un discorso ben poco sensato, tieni conto che da questo punto di vista i samurai ( e i nobili ) erano altamente indottrinati,senza dimenticare che spesso questi seppuku erano imposti dall'alto come punizione ( tant'è che esistevano degli ufficiali apposta incaricati di decapitare il colpevole dopo il seppuku ) per dei crimini commessi, quindi anche qua si viene a perdere molto della sua spontaneità e romanticismo..
Più o meno Talaban concordo con tutto quello che hai detto (e se noti diciamo quasi la stessa cosa!). Ho letto anch'io il libro dell'Henshall e lo stavo consigliando al buon Sephiroth. Comunque il paragone kendo-scherma giapponese non sono sicuro che sia dei migliori, penso che la scherma fosse più varia. (Tra l'altro ai livelli altissimi del kendo si arriva anche a usare il daisho!).