Oggi ho letto un articolo molto interessante che riporta alcuni dati che riguardano gli elettori: ovvero l'evoluzione della fiducia e il credito in Monti e il nuovo esecutivo ma che raccoglie anche interessanti scenari in vista delle elezioni non più così lontane.
Riguardo a Monti e l'esecutivo:dopo la manovra, il consenso nel nuovo premier è calato dell'11%, mentre verso l'esecutivo nel suo complesso di ben 18 punti (18%)!
Questo è dovuto in larga parte alla manovra appena varata, ritenuta "non equa" dalla grande maggioranza degli italiani: il 78%.
Tuttavia, la fiducia in Monti è tutt'ora del 53%, maggioranza assoluta, e nel governo del 46%, maggioranza relativa.
Nell'articolo si dice che sono numeri eccezionalmente alti, dovuti al fatto che gli Italiani hanno ben compreso il difficile momento in cui ci troviamo, ma direi che il calo è considerevole.
Cambia inoltre anche la geografia politica del supporto al presidente: se prima erano gli elettori del centrosinistra a garantire l'appoggio più consistente, ora è dovuto invece a quelli del terzo polo. Da notare anche come un 35% dei leghisti, il cui partito è all'opposizione, è con il primo ministro.
Sono tutti dati interessanti, che evidenziano come Monti possa continuare con il suo lavoro con una certa tranquillità (sia per quanto riguarda l'appoggio delle camere che il consenso pubblico), ma che il colpo si è sentito, e in vista delle future manovre la situazione potrebbe farsi molto delicata.
Riguardo ai partiti e al voto:
Vi hosto una immagine che riassume il tutto.
Sinceramente, mi domando come sia possibile che il PdL venga ancora considerato da una persona su quattro il partito da votare, e mi spaventa abbastanza quel 6.7 di SEL. Il PD mantiene un vantaggio sul PdL di 3 punti, che non sono poi così tanti.
Un fatto importante: gli indecisi, ad ottobre sul 35%, sono oggi il 47%. Ovvero praticamente metà dell'elettorato non ha ancora deciso il partito da votare. Questo vuol dire che da ora in avanti la campagna elettorale dei vari partiti farà la differnza, è tutto ancora in gioco.