Sephiroth Guardiano di Zendra
Età : 33 Località : Torino/Pisa Messaggi : 5242
| Titolo: Capperate varie e traduzioni d'autore Lun Apr 16, 2012 1:19 pm | |
| Posto qui qualche mio lavoro, delle traduzioni d'autore di sonetti di poeti stranieri; sono tutte in endecasillabi rimati. Baudelaire - Spoiler:
Il sonetto s'intitola Remords Posthume; ne presento solo le quartine perchè non mi è mai saltata fuori una traduzione delle terzine che mi soddisfacesse.
Lorsque tu dormiras, ma belle ténébreuse, Au fond d'un monument construit en marbre noir, Et lorsque tu n'auras pour alcôve et manoir Qu'un caveau pluvieux et qu'une fosse creuse;
Quand la pierre, opprimant ta poitrine peureuse Et tes flancs qu'assouplit un charmant nonchaloir, Empêchera ton coeur de battre et de vouloir, Et tes pieds de courir leur course aventureuse,
Le tombeau, confident de mon rêve infini (Car le tombeau toujours comprendra le poète), Durant ces grandes nuits d'où le somme est banni,
Te dira: «Que vous sert, courtisane imparfaite, De n'avoir pas connu ce que pleurent les morts?» — Et le ver rongera ta peau comme un remords.
Dormirai, o mia bella tenebrosa, Rinchiusa in un sepolcro e marmo nero Leggiadra piangendo, funebre rosa Ormai priva d’alcova o maniero.
Dai petali lacrime stillanti Colerà sul seno il tuo non fare, Quella paura delle pietre stanti Che t’impedisce al cuore di volare.
Verlaine (o Rimbaud ? Non mi ricordo mai chi l'autore qui.....) - Spoiler:
Questo s'intitola Tu Crois au Marc du Cafè; la mia chiusa è (va' a sapere come mai) leopardiana.
Tu crois au marc de café, Aux présages, aux grands jeux : Moi je ne crois qu’en tes grands yeux.
Tu crois aux contes de fées, Aux jours néfastes, aux songes, Moi je ne crois qu’en tes mensonges.
Tu crois en un vague Dieu, En quelque saint spécial, En tel Ave contre tel mal.
Je ne crois qu’aux heures bleues Et rose que tu m’épanches Dans la volupté des nuits blanches !
Et si profonde est ma foi Envers tout ce que je croi Que je ne vis plus que pour toi.
Tu credi nelle fate, nei tarocchi Io credo solo ai tuoi grandi occhi; Tu credi nei presagi, in quei sogni Io credo solo ai tuoi bisogni.
Tu credi in un qualche santo speciale, In una preghiera contro il male, Tu credi nei fantasmi e spettri bianchi Ma io solo negli occhi che spalanchi.
Tu credi ai fondi di caffè, in ogne Fantasia riponi la tua fede, Ogni diceria ch’odi a questo mondo
Ma io credo solo alle tue menzogne, Alla rete, in cui tutti cadon prede E l’annegar m’è dolce nel profondo.
Gongora - Spoiler:
Questo è il secondo sonetto dei tre raccolti sotto il nome Del Tùmulo Que Hizo Còrdoba En Las Honras De La Señora Reina Doña Margarita; è un po' particolare in quanto non si tratta di una traduzione d'autore, ma di una resa assolutamente letterale dell'originale parola per parola e rima per rima, sempre in endecasillabi. Se non lo capite non c'è problema: Gongora è l'esponente più ermetico del barocchismo spagnolo, tanto che lì è considerato l'autore più difficile.
No de fino diamante o rubí ardiente (Luces brillando aquel, este centellas) Crespo volumen vio de plumas bellas Nacer la gala más vistosamente,
Que obscura el vuelo, y con razón doliente, De la perla católica que sellas, A besar te levantas las estrellas, Melancólica aguja, si luciente.
Pompa eres de dolor, seña no vana De nuestra vanidad. Dígalo el viento, Que ya de aromas, ya de luces, tanto
Humo te debe. ¡Ay, ambición humana, Prudente pavón hoy con ojos ciento, Si al desengaño se los das y al llanto!
Non di fini gemme o rubino ardente (Luce brillando esto, splendenti quelle) Crespo volume vide in piume belle Nascer la gala più vistosamente,
Ch’oscura il velo, ed a ragion dolente, Della perla cattolica ch’eccelle Tanto a baciarti s’innalzano le stelle, Malinconica guglia ma lucente.
Pompa sei di dolor, segno non vano Di nostra vanità. Lo dica ‘l vento, Qual già d’aromi, e già di luci tanto
Fumo ti deve. Oh, ambizion d’umano, Cauto pavone che con occhi cento Il disinganno oggi distilli e ‘l pianto !
Questa invece è strana, in quanto pur avendola trovata fra i miei appunti di anni fa non mi ricordo affatto di averla scritta, inoltre verso la fine mostra un'ingenuità che non trovo sia tanto "mia". In ogni caso la posto lo stesso; è palesemente ispirata al verso Denn die Toten reiten schnell della Lenore di Burger, che (nel caso io non sia l'autore) suppongo al 99% sia stato trovato nelle pagine iniziali del Dracula di Bram Stoker. I morti corrono veloci Per poter sussurrare Una promessa un monito una minaccia I morti corrono veloci Più veloci Delle lacrime del ricordo I morti corrono veloci Per non dover essere Giudicati dai vivi I morti corrono veloci Nascosti senza far rumore Nei meandri del cuore I morti corrono veloci E per questo sono Il rifugio della memoria | |
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Paranoid Veggente di Zendra
Età : 31 Località : Limbo Messaggi : 2774
| Titolo: Re: Capperate varie e traduzioni d'autore Mer Apr 18, 2012 9:59 pm | |
| Bravo Seph, tutte molto belle. Gongora devo ammettere che non lo conoscevo; una piacevole scoperta direi :§f,likuk: | |
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Sephiroth Guardiano di Zendra
Età : 33 Località : Torino/Pisa Messaggi : 5242
| Titolo: Re: Capperate varie e traduzioni d'autore Mer Apr 18, 2012 10:56 pm | |
| Grazie mille ! Gongora è un autore molto difficile, l'inventore del concettismo; le sue opere migliori sono i sonetti funebri scritti in occasione della morte di qualcuno e le Soledades, o Solitudini. | |
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| Titolo: Re: Capperate varie e traduzioni d'autore | |
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