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| Mini Campagna - 2° parte - Assalto al Tempio | |
| | Autore | Messaggio |
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Brio Utente
Età : 40 Località : Brescia Messaggi : 963
| Titolo: Mini Campagna - 2° parte - Assalto al Tempio Mar Mag 27, 2008 10:46 pm | |
| PROLOGO
Gustav Kranig saettò lo sguardo fra i due elfi che si erano pericolosamente avvicinati. Grazie al favore di Padre Nurgle era riuscito a sopravvivere fino a quel momento, ma la disperazione iniziava a farsi strada nella sua mente: il taglio d'ombra davanti a lui ormai vomitava Untori senza la sua assistenza, ma impegnato in corpo a corpo avrebbe rischiato di distrarsi, e di spezzare la presa sul Mondo Superiore dei Poteri Perniciosi causando la chiusura del portale. Riuscì a schivare il pugnale dell'arciere alla sua sinistra, mentre i demoni poco lontani circondavano il Maestro di Spada dall'altro lato. Purtroppo per Gustav l'Elfo Alto fu più veloce e con un rapido fendente superò la sua misera difesa: nell'arco di un battito di ciglia lo stregone si ritrovò con qualcosa di caldo e viscido che gli scivolava da un taglio alla bocca dello stomaco. Si accasciò a terra, mentre il Maestro di Spada si voltò per aprirsi la strada fra i demoni rimasti. Gustav scrutò le avvolgenti tenebre che iniziavano a perdere forza, poi le palpebre si chiusero e fu il nulla.
Un miscuglio di odori dolciastri e pungenti si fece strada nelle sue narici, riportandolo alla coscienza. Cigolii e lamenti salirono alle sue orecchie. Strizzò gli occhi e sentì la sensazione di essere appoggiato a qualcosa di duro, mentre i palmi andarono verso terra accarezzando morbidi fili d'erba. Non ricordava nulla, la testa era pesante ed istintivamente portò la mano destra alla fronte, per poi scostarla rapidamente. Cos'era quella coriacea sporgenza che sembrava spuntargli dal capo? Incuriosito spalancò finalmente lo sguardo, ma ciò che catturò la sua attenzione fu l'ambiente circostante, talmente onirico da fargli dimenticare persino quello che aveva toccato sulla sommità della sua testa. Una radura costellata di pozzanghere e fiori bitorzoluti si confondeva nella bruma verdastra e malsana che avvolgeva il luogo, alcuni alberi contorti si intravedevano nella foschia. Aleggiava un odore di morte ma tutta l'area rumoreggiava come se fosse colma di vita. Uno scricchiolìo alle sue spalle lo fece voltare di scatto. Era appoggiato a ciò che poteva ricordare un qualsiasi albero di mele dell'Impero, ma i frutti risultavano verdastri, grandi ed umidi. Dalla buccia sembrava trasudare un icore giallastro, ma proprio mentre puntò meglio lo sguardo ogni parodia di mela spalancò un taglio orizzontale, rivelando con l'apertura un occhio rosso sangue che si puntò sul malcapitato. "Mortale." Una voce profonda e decisa gli giunse alle orecchie, ma non proveniva dalle mele ciclopi: alle sue spalle, al limitare della bruma, si era presentata una figura che pareva uscita da un incubo: un uomo alto quasi due metri ed avvolto in un lacero sudario verde melma lo fissava. Gustav ne era sicuro poichè aveva visto uno scintillìo cremisi sotto il cappuccio, uno sguardo molto simile a quello dei misteriosi frutti. "Ti stai chiedendo perchè ti trovi qui?" Domandò la figura misteriosa con tono quasi impaziente, avanzando nella nebbia. Lo stregone notò che due corna da cervo spuntavano dalle sue tempie e che portava con sè una falce dalla lama intrisa di sangue secco. "Osservati." Comandò quell'imponente ombra che si faceva sempre più vicina, e finalmente Gustav pose lo sguardo su di sè. Le dita e le unghie, ora più simili ad artigli, si erano allungate non poco, la pelle apparteneva a quella di un cadavere e lembi di carne penzolavano dagli avambracci, scoprendo biancastre ossa. Lo stomaco si era gonfiato a dismisura e gorgogliava ogni attimo, provocando la fuoriuscita di gas, pus, o larve dalle più svariate sfumature del vomito grandi quanto il dito di un orco. Evidentemente lo stupore si era palesato sul suo volto, anche se deforme, poichè la figura ammantata sghignazzò con tono spento. "Stupito? Ai pochi mortali che assurgono questo stato fa sempre un certo effetto..." Continuò il demone, poichè di questo si trattava, continuando a scrutarlo come se lo stesse studiando. "Chi... Chi sei tu?" Domandò lo stregone anche se intuiva la risposta della vera natura di quell'essere. La sua voce risultò gorgogliante ma gradevole alle sue orecchie. "Sono conosciuto con molti nomi... Durante l'ultimo Grande Carnevale sentii i miei nemici nomarmi 'Il Mietitore'... Ma anche 'Il Guerriero Decaduto', 'Pestilenza che Cammina' o 'Furia Marcescente'... Ma per te sono Neth KhaNurgh." Il demone appariva tetro ed anche il suo tono rispecchiava questo lato del carattere: pronunciò i titoli quasi con rammarico, senza traccia di vanità od orgoglio. Dal canto suo Gustav aveva rimesso insieme i tasselli degli ultimi ricordi, ed aveva anche realizzato dove si trovasse: il Giardino della Corruzione, piano di esistenza di Padre Nurgle, il suo protettore e padrone. Ma come poteva essere? Aveva fallito la missione, era morto ed il portale era ormai stato chiuso... Il Mietitore rise di nuovo in quel modo che pareva prosciugare la vita intorno a lui. "Credevi veramente che i piani del Padre fossero così semplici, Gustav Kranig?" Per la prima volta si rivolse a lui chiamandolo per nome, e l'ex stregone lo fissò dritto nelle ombre del cappuccio. "Tu eri solo un diversivo per preparare la vera invasione dell'isola dominata da quella debole razza inferiore... Ed era previsto che, alla tua morte, il tuo spirito avesse oltrepassato il portale per giungere qui, rivelando la tua vera forma... Ora sei un Araldo del Padre, il mio Araldo!" Il Mietitore intuì la curiosità di Gustav e gli tese la mano artigliata. Il novello demone rispose al gesto e si alzò. "Ora un tempio che per quei patetici sciocchi non ha alcuna importanza è privo della sua migliore guarnigione, inviata per fermarti... Ma non sanno che sotto quel tempio vi è un'antica spaccatura nell'inutile ordine che li circonda, una spaccatura già usata quando i Cancelli Settentrionali collassarono... Se il mio sottoposto riuscirà a far breccia in questo secondo portale, potremo finalmente nutrirci del sangue dei mortali, diffondendo pestilenza, agonia e morte!" Il Mietitore con un passò invitò Gustav a seguirlo, e pian piano nella nebbia l'Araldo vide delinearsi una serie di ombre: ordinati ranghi di Untori balbettanti attendevano ordini dal Principe Demone, pozze di nurglini pigolavano ai piedi ed intorno al suo mantello lacero, Bestie tendevano i tentacoli per accarezzarne l'armatura o muggivano saltellando di pura gioia infantile. Gustav era riuscito dove molti avevano fallito. Aveva raggiunto l'eternità.
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Allora, questo è il bg della seconda battaglia, che domattina giocherò e di cui vi dirò regole e svolgimento sempre su questo post! Avrò fatto sicuramente qualche errore o ripetizione, ma spero vi sia piaciuta! Come al solito, se sei riuscito a leggere fino a qui ti ringrazio! :cvc4: Alla prossima e buon gioco a tutti! :45u:
Ultima modifica di Brio il Mer Mag 28, 2008 12:28 pm - modificato 1 volta. | |
| | | Worgan Utente
Età : 34 Località : Roma Messaggi : 160
| Titolo: Re: Mini Campagna - 2° parte - Assalto al Tempio Mer Mag 28, 2008 12:15 am | |
| Le storie di campagne e cose simili mi emozionano sempre :grg:. Haha scherzo comunque mi piace come trama e son sicuro che sarà ancor migliore quando la giocherai e successivamente cela racconterai :45u: | |
| | | Malfury Utente
Età : 115 Località : Piemonte-Dintorni Novara Messaggi : 1730
| Titolo: Re: Mini Campagna - 2° parte - Assalto al Tempio Mer Mag 28, 2008 6:56 pm | |
| Trama Bellissima davvero complimenti... aspetto la giocata!(grazie a te ho convinto il mio gruppo a iniziare una campagna!) | |
| | | Brio Utente
Età : 40 Località : Brescia Messaggi : 963
| Titolo: Re: Mini Campagna - 2° parte - Assalto al Tempio Gio Mag 29, 2008 12:08 am | |
| Grande! :45u: Ne sono lieto, secondo me le campagne con un minimo di bg sono sempre le più belle ed entusiasmanti! :sorr: Comunque, ecco il seguito, una piccola introduzione al bg della battaglia... E grazie! :cvc4: IL PRESIDIO DEL TEMPIO Iraviel Il Saggio rinforzò la presa sulla lancia lunga mentre lo sguardo saettava fra gli elfi schierati al suo fianco ed i letali arcieri alla sua destra. Lui e la sua famiglia avevano badato a quell'antico tempio di Khaine fin dall'era di Aenarion ma a parte qualche rara incursione degli odiati Druchii non si erano mai trovati di fronte ad una crisi simile: la sera precedente uno dei suoi esploratori era tornato trafelato dalla solita, pacifica ronda. Un nutrito gruppo di demoni calcava le pianure a sud, diretti proprio sul piccolo borgo. Immediatamente il messaggero era stato inviato alla Torre dell'Alta Magia, poichè c'era un semplice metodo per sbarazzarsi dell'orda: un mago avrebbe potuto attingere alle correnti arcane del tempio per emettere una benedizione sull'area circostante che avrebbe bandito i demoni dall'isola. Ma per quanto il messo avesse cavalcato veloce, prima dell'alba sicuramente non ci sarebbe stato alcun aiuto. Iraviel, il nobile che aveva in custodia i terreni adiacenti al tempio, si era fatto in quattro per radunare le sue difese anche se l'assenza delle truppe del figlio lo preoccupava. Era stato inviato nelle terre imperiali per scongiurare una minaccia simile e l'anziano elfo era preoccupato per l'esito della battaglia. Ma soprattutto era preoccupato per il destino del piccolo borgo... Il pensiero tornò al figlio Maleran, unico e degno erede, e sospirò di nuovo. Le truppe erano stanziate da quando la luna era alta nel cielo, ma per tutta la notte non si era vista l'ombra di un demone. Il nobile aveva passato il tempo incitando le truppe ricordandogli il coraggio degli avi o gironzolando per controllare coraggio ed armamenti, ma come tutti era esausto e snervato dall'attesa. Finalmente, quando il sole fece capolino da est tingendo l'orizzonte di sfumature rosate, ombre mugghianti si palesarono oltre la radura davanti a loro. Lo sguardo acuto dell'elfo gli permise di notare immediatamente che le loro difese erano esigue: pochi e male armati, con una semplice palizzata di legno a proteggerli dalla morte. I picchieri sussultarono ma Iraviel con uno sguardo li chetò. Puntò gli occhi alle sue spalle, alle porte dell'edificio sacro, e notò che i maestri di spada non avevano mosso un muscolo. Un sorriso amaro gli salì alle labbra: erano l'ultima speranza per Ulthuan, l'anziano lo sapeva, e molti di loro avrebbero presto raggiunto le sale degli dei. Urgur Lamafetida grugnì di soddisfazione nell'avvistare i caseggiati poco lontani. Alzò la mano rugosa per fermare le truppe marcescenti, subito indicò ai Nurglini dove nascondersi ed alle Bestie un modo per aggirare la misera muraglia, di modo da attaccare su un fianco. Un tempo molto lontano l'Araldo era stato un possente capotribù di Norsmanni, ma non ricordava più quasi nulla della sua vita mortale. Nonostante questo aveva mantenuto un certo grado di personalità a differenza del suo padrone, Neth KhaNurgh il Mietitore, che sembrava una parodia triste e mal riuscita della giovialità di Padre Nurgle, ed il suo istinto gli imponeva di combattere, non di marciare senza sosta notte e giorno. Naturalmente non poteva sentire la stanchezza o l'affanno, ma l'irritazione di perdere tempo senza menare le mani lo rendeva piuttosto irritabile. Strana caratteristica per un Araldo della Decadenza, ma dopotutto anche il suo Principe non rispecchiava la natura dei suoi simili, e probabilmente Urgur era stato scelto proprio per le sue doti guerriere: anche il Mietitore preferiva macellare mortali piuttosto che curare amorevolmente germi e batteri o prendersi cura del Giardino della Corruzione. Secondo entrambi le pestilenze erano sì un mezzo di distruzione, ma più efficace se somministrato direttamente ad ogni vittima, piuttosto che lasciar cadere qualche incanto su un insieme di cavie e studiarne attentamente le lente, seppur letali, conseguenze... In ogni caso, ora la marcia era finita ed avrebbe brillantemente adempiuto ai suoi doveri: introdursi nel tempio e spalancare quel portale sigillato da tempo, per poi dare un'occhiata a quella nicchia posizionata dietro l'altare in pietra... Presto le truppe fetide quanto il loro capo ripresero la loro avanzata. * * * Iraviel schiacciò l'ultimo Nurglino sotto gli eleganti stivali, provocando uno schizzo di bile ocra che gli macchiò la veste. Ora si notava ben poco del bianco originale, ricoperto da sangue ed altre sostanze demoniache non meglio identificate. In un attimo di quiete osservò rapidamente il campo intorno a lui: gli Untori che erano riusciti a mettere in fuga i suoi picchieri si erano lanciati sui pochi Maestri di Spada a presidio del tempio. Con orrore vide che solo tre stavano ancora combattendo, e scrutando a destra vide le Bestie che saltellavano su quella poltiglia rossastra che fino a poco prima erano stati valorosi arcieri. Le palizzate naturalmente erano sfondate in più punti, ed una strana aria malsana sembrava risucchiare i raggi del sole nascente. Forse avrebbero potuto farcela, aveva bisogno di solo un altro pò di tempo... Ma udì un sinistro cigolìo, e vide un piccolo gruppo di Untori che era riuscito a superare lo sbarramento e ad inserirsi nel tempio. Difficilmente il mago ora avrebbe potuto penetrare nell'edificio ed attuare l'incantesimo... Un nodo salì alla gola dell'elfo alto, un nodo che gli fece ricordare gli orribili racconti delle antichissime guerre di Ultuhan contro quelle mostruose creature... Pensò al figlio Maleran. E la rabbia si impadronì di lui. Sollevando la lancia benedetta e gridando come un ossesso corse verso il gruppo di Untori. Parò un colpo e mirò un affondo al costato del mostro. La punta dell'arma penetrò a fondo e brillò di luce fioca, facendo sì che il demone si accasciasse per poi svanire in una nuvola maleodorante di fumo verdastro. Schivò una spada arrugginita e poi un artiglio, infilzò un altro Untore e parò l'ennesimo attacco. Sfilò l'arma dal cadavere ambulante e colpì il secondo con l'impugnatura in legno ferrato, ma improvvisamente tutto si fece rossastro. Il primo demone non aveva subito ferite, seppure la lancia fosse benedetta, ed aveva colpito il nobile mentre era voltato. Un tonfo, il buio. * * * Arundél, studioso della sfera della luce, giunse finalmente al presidio. Non aveva incrociato nulla di sospetto durante il suo viaggio, ma probabilmente perchè aveva imboccato scorciatoie secondarie, sconosciute ad invasori mortali, figuriamoci demoniaci... Una flebile speranza lo aveva animato fino all'ultimo, persino quando il suo istinto gli aveva suggerito che quella calma era troppo innaturale, ma quando intravide le mura di legno infrante, i caseggiati distrutti ed il tempio quasi raso al suolo ed imbrattato di macchie scure tutte le sue migliori aspettative si sciolsero come neve al sole. Non aveva fatto in tempo, e poteva benissimo percepire l'enorme pulsazione magica sotto di lui, metri e metri sotto terra. Ma forse una speranza ancora c'era... Arundél sapeva che quel tempio non era solo una protezione per l'antico portale demoniaco, ma anche perchè custodiva un oggetto prezioso. Era stato dedicato a Khaine per questo preciso motivo: la rabbia silenziosa e quieta dei difensori ispirata dal dio avrebbe dovuto doppiamente proteggere passaggio e manufatto magici. Rapido ed aggraziato si diresse verso le porte sfondate del monumento e una volta all'interno cercò di superare la puzza nauseabonda coprendosi le fini narici con un lembo dell'ampia manica. Raggiunse l'altare e spalancò la nicchia. Vuota. * * * Il messaggero correva come il vento: compiuta la missione alla Torre dell'Alta Magia, non aveva fatto parola con nessuno del tesoro che aveva messo in salvo, o trafugato, dall'altare del tempio. Formulando pensieri rapidi come i flutti di un fiume impetuoso si avvolse di più nel mantello, proseguendo il suo viaggio. __________________________ Piaciuta? :sorr: Vi posterò le regole e il racconto tecnico di com'è andata... Questa era romanzata! :45u: | |
| | | Brio Utente
Età : 40 Località : Brescia Messaggi : 963
| Titolo: Re: Mini Campagna - 2° parte - Assalto al Tempio Gio Mag 29, 2008 9:33 pm | |
| Come promesso, ecco le regoline...
MODELLI
Il Caos schiera 1000 punti.
Gli Elfi Alti 500 fra cui un'unità a guardia del tempio (vedi regole speciali)
CAMPO DI BATTAGLIA E SCHIERAMENTO
Al centro di un lato del campo c'è il tempio, con delle palizzate equamente disposte a distanza (circa 8/9"). Questa è la zona di schieramento degli elfi. Intorno sono disposti tre boschi e una collina. Il caos schiera sul lato su un qualsiasi lato che non sia quello degli elfi, a 18" delle suddette palizzate.
CHI VA PER PRIMO, E QUANTO DURA?
Prima partono gli Elfi Alti.
La partita dura 6 turni.
REGOLE SPECIALI
Palizzate: una palizzata ha R4 e Fe3. Può essere caricata, ma anche se viene abbattuta in un turno, l'unità attaccante non può effettuare uno sfondamento. Viene considerata un ostacolo difeso in termini di regole.
Tempio: un'unità di elfi di massimo 10 modelli e impossibilitata ad acquisire un alfiere viene schierata di fronte al tempio. In seguito potrà muoversi a piacimento, e l'unità è irriducibile e nessun eroe può aggregarvisi.
Lame Benedette: gli attacchi per ferire portati a termine dagli Elfi Alti annullano i Tiri Salvezza dei Demoni.
CONDIZIONI DI VITTORIA
L'unità a guardia del tempio deve sopravvivere 6 turni, il tempo che manca ad Arundél di arrivare sul posto.
Io ho schierato
Araldo con Fame di Anime e Scia Vischiosa
19 Untori con Gruppo di Comando e Icona Virulenza Eterna
10 Untori
4 Nurglini
3 Bestie
Lui
Iraviel, principe senza equipaggiamenti aggiuntivi
14 picchieri con gruppo di comando
15 arcieri con gruppo di comando
7 maestri di spada a guardia del tempio
Dunque, io ho iniziato schierando i Nurglini in un bosco a destra e facendo entrare le Bestie dal lato sinistro. Ho avanzato con tutti e gli arcieri hanno fatto due ferite alle Bestie (dannate lame benedette! :dgd: ), per aggirare a destra con i nurglini. Ho caricato con tutti, ho sfondato le palizzate, in breve tempo le Bestie e i 10 Untori hanno ingaggiato gli arcieri. La mattonella di demoni si è lanciata sui picchieri e i Nurglini hanno rotto i muri di legno. Gli arcieri sono andati in fuga, mangiati dai 10 Untori che per simpatia sono entrati nel tempio, I picchieri sono fuggiti ma la mattonella non è riuscita a riprenderli, si sono fermati ad un pollice dal bordo. I maestri di spada caricano la mattonella, i nurglini si mettono fra questa e i picchieri. Le bestie si voltano. I picchieri obliterano in due turni i Nurglini, gli Untori fanno secchi i Maestri di spada finchè non rimane il campione. Le bestie caricano alle spalle il maestro di spada, i picchieri non possono caricare perchè era ormai l'ultimo turno...
E qui il dramma. Le bestie erano rimaste in due e l'elfo era ingaggiato con due untori. Gli untori hanno fallito, le Bestie con 7 attacchi l'ho ferito... 1 volta... :4t: Tiro armatura 6... Tira 6... :grg: Ma per esigenze di background abbiamo dovuto optare sul fatto che, ormai, il tempio era stato "conquistato" dai 10 Untori (che ormai erano 7, esattamente come il numero dei Maestri all'inizio... Ah, i casi delle battaglie! :45u: ) quindi il mago, anche arrivando, non avrebbe potuto combinare nulla. Quindi tra! :45u:
Spero vi sia piaciuto il tutto, sia il racconto che le regole...
La prossima sarà una schermaglia, ma ci intriga così tanto che vi lascerà a bocca spalancata... :25h:
Ciauuu, alla prossima! :ciao:
Ultima modifica di Brio il Gio Mag 29, 2008 10:07 pm - modificato 1 volta. | |
| | | Lele Utente
Età : 33 Località : biella Messaggi : 2737
| Titolo: Re: Mini Campagna - 2° parte - Assalto al Tempio Gio Mag 29, 2008 9:40 pm | |
| grande brio stai facendo veramente una stupenda campagna nel segno del BG
complimentoni bel report e prologo :45u: :45u: | |
| | | Brio Utente
Età : 40 Località : Brescia Messaggi : 963
| Titolo: Re: Mini Campagna - 2° parte - Assalto al Tempio Gio Mag 29, 2008 10:06 pm | |
| Grazie mille a tutti! :sorr: Queste sono sodisfasioni, che bei complimenti... :cvc4: Anche se il merito non è solo mio me lo piglio tutto! :wetrw: Vedrete che report artistico che vi creerò! :grewg: | |
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| Titolo: Re: Mini Campagna - 2° parte - Assalto al Tempio | |
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| | | | Mini Campagna - 2° parte - Assalto al Tempio | |
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