Il falò (zona bg membri)

"Certo mio adepto,noi per lui sia figli e ci ama tutti,se lo chiamerai così non potrai che renderlo contento!"

Il killer mutato

Quella era una notte particolarmente buia;il massacratore stava uscrndo da un bar, aveva le occhiaie perchè da un po' di tempo degli elfi oscuri lo tenevano sotto torchio per farli entrare nella sua gilda(non poteva neanche farli fuori,perchè se li avesse uccisi ci sarebbe stata una guerra tra la gilda e gli elfi oscuri). Sarà che era stanco per tutte le notti che gli finivano frecce di ombre sul tetto, sarà che si era sgolato 57 bicchierini di Vodka, fatto sta che prese la foresta osccura per tornare a casa.Ad un certo punto apparirono 15 ombre.Il capo disse "o sei con noi, o contro di noi;e a quanto ho capito sei contro, quindi di le tue preghiere", ma proprio mentre sravano per scoccare le frecce un'ombra ruppe il silenzio con le sue grida; le altre si giraronoe videro che aveva la testa mozzata.
Ma una dopo l'altra morirono tutte tranne 2.Allora l'artefice di questa caneficina si rivelò, si tolse il cappuccio e scoprì una faccia mutata tutta dalla warpietra. Tirò fuori una palla da incensifero della peste e la scagliò ad una sulla spalla e all'altra sulla gamba(in questo modo si ammalarono subito), tutto sembrava risolto, ma una fraccia di una delle due ombre puntava verso il massacratore, allora lo skaven fece da scudo "umano", ma la freccia gli trapassò un occhio; allora il massacratore gli chiese "come posso sdebitarmi con te?" ed egli rispose "so che sei il fondatore di una gilda, vorrei farne parte" il massacratore accettò.
A quel punto (attenzione per quelli che vomitano facilmente) lo skaven si tolse la freccia dall'occhio e l'occhio e lo lanciò verso il bar tutto sanquinante e si mise nella cavità un occhio di warpietra che gli consente di vedere nel buio, di individuare le fonti di calore e le sue sagome,lo proteggevano da qualsiasi bagliore che rende ciechi e in più fa figo averne uno.
Tese la mano destra al massacratore(non quella con cui aveva tolto e lanciato l'occhio) e disse "Piacere, mi chiamo Killer mutato, il mio vero nome non lo rivelo neanche al consiglio dei 13" il massacratore gli strinse la mano, anzi, la zampa e rispose "il mio nome è Massacratore, e.....benvenuto nella gilda dei mercenari".
Nome: il killer mutato
Provenienza: Skarogna
Motivo di permanenza: Essere membro della gilda
Cosa si porta dietro: Una grande varietà di armi, e.....emmm........tanda polvere di warpietra (a proposito, chi ne vuole un po'? La vendo a 80€ al grammo).
Cosa dice spesso e volentieri: "Squit avvelena, squit uccidi, squit ruba, squit....sniffa"
Vita morte e miracoli: Affari di stato; ma se volete vi faccio un disegnino di come i miei hanno per darmi la vita

< O porco edit by TGK: sai perchè ^^ . >

Ny'ko aveva appena espletato come una bestia nella latrina. Esce per riprendere a respire e cosa vede? Un topo versione magnum che fa prima il fenomeno bodygurd, poi scaglia bulbi oculari per poi metterci dentros assi catarinfrangenti.
E poi entra nella gilda stringendo la mano del Capo-capo.

E poi cos'è 'sta storia della warpietra? A casa sua solo piante coltivate con amore e pazienza.

< Hey hey hey. Fermo lì Topo Gigio. Tu non puoi venire nella mia gilda, che fra l'altro è pure la mia piazza, il mio territorio, e cercare di piazzare la tua roba! ?sta gente qui ha già un fornitore. Io! Perchè allora tu ce l'hai con me! Eh già, cel'hai con me! Non dico, ce l'hi con me! >
(Taxi Rider)

Era lì.
Emergendo da un'ombra si avvicina e con fare affabile:
"Calma signori.. ehm.. topi e "cosi" (che cacchio è uno scinco??? Una lucertola???? se si sotituisci lucertole a "cosi" ^^)... Non c'è bisogno di discussioni all'interno della gilda. Dopotutto, dal posto in cui vengo io esistono due cose che si chiamano differenziazione della domanda e espansione del territorio... Se volete, nell'interesse della gilda, posso darvi maggiori informazioni" concluse con un sorriso. Il passato da serpe setita a volte poteva essere utile.

Io sarei un topo un po' drogato

Era tornato. Per un anno aveva viaggiato per il mondo, dopo essere partito senza dare spiegazioni. Era un elfo oscuro, alto, solenne, con un' insolita cresta di capelli che gli attraversava la nuca. Aveva viaggiato in lungo e in largo e aveva conosciuto popoli strani e dalle bizzarre usanze. Aveva combattuto, saccheggiato, ucciso e aveva sofferto, per quanto fosse possibile soffrire per un elfo oscuro. E ora che, dopo un anno di fatiche, tornava dai mercenari, qualcuno gli lanciava occhi addosso. Vide uno scinco che si pestava con un grosso topo orbo, un vampiro che tentava, senza molte speranze, di imporre ordine e Il Massacratore che rideva come un matto. Intravide anche i cadaveri di un paio di Ombre, che riconobbe come disertori. Gli sputò addosso, poi si tolse il bulbo oculare dal mantello e si fiondò nella rissa, seguito dalle sue ombre. "Niente armi, guerrieri, solo botte!!!".

A lungo lo stregone oscuro era stato lontano da Zendra, ma ora che era tornato era intenzionato a fare il possibile perchè il suo nome fosse nuovamente pronunciato con timore dagli abitanti della città...
Kelpie, Nani, Massacratore, Tullaris... tutti i suoi vecchi compagni di bevute erano stati pronti ad accoglierlo nella Gilda dei Mercenari; tuttavia, il lungo periodo di assenza lo aveva cambiato profondamente. Se prima (nonostate la brutta fama che lo seguiva) era una persona allegra e socievole, ora era diventato lugubre e solitario; nelle settimane trascorse dal suo ingresso in gilda, si era sempre tenuto lontano dalle risse, preferendo restare in un angolo della taverna a sorseggiare da solo il suo boccale di idromele. Eppure, pian piano, stando con quelle persone stava riacquistando il suo vecchio spirito da avventuriero. Sempre più spesso si era ritrovato a partecipare ai vari giochi organizzati dai mercenari; inoltre, ricordando le sue abilità di narratore, Nani aveva deciso di affibbiagli il titolo di "Skaldo ufficiale della Gilda dei Mercenari". E così, ogni sera, gruppetti di persone sempre più numerosi avevano iniziato a raccogliersi intorno a lui per ascoltare tutti i racconti che lo stregone aveva da offrire. L'uomo si cimentò nella narrazione delle antiche leggende del suo popolo (si vocifera che nelle sue vene scorra, almeno in parte, il sangue dei barbari del nord); poi, presa confidenza con i suoi nuovi compagni, raccontò anche del suo passato, di come la sua tribù era stata sedotta dagli Dei del Caos e di come egli, spinto dalle voci degli spiriti del suo popolo, era fuggito dalla Desolazione del Caos. Raccontò delle peregrinazioni che lo avevano spinto fino al vecchio mondo, di come gli spiriti degli anziani lo avevano guidato in quegli anni solitari della sua esistenza. Ed infine, raccontò del suo vero nome, Bothvar Angelson, e della nascita del soprannome con cui era conosciuto; rivelò che il termine Warlock derivava infatti dal termine varð-lokkur, che nella sua lingua natale significava "Invocatore di Spiriti"...
Quella sera, lo stregone non era dell'umore giusto per raccontare una storia, e si trovava dunque nel suo solito angolo della taverna. Ad un certo punto, mentre sorseggiava dell'idromele e il suo sguardo vagava senza meta, sentì un fremito dentro di sè; era come un calore che veniva dal profondo della sua anima, quasi come se essa stesse iniziando a bruciare. Nella taverna, ovviamente, era già in corso una rissa e Warlock capì subito che cosa significava quella nuova sensazione. Vuotò in un sol sorso ciò che rimaneva della sua bevanda e, chiudendo gli occhi per un istante, invocò il potere degli spiriti che lo guidavano.
"E' giunto il momento che anche io inizi a spassarmela!" pensò mentre si gettava nella mischia con un urlo simile al ruggito di un orso...

Nome: The Warlock
Provenienza: Desolazione del Caos
Motivo di permanenza: Bere in compagnia, rissare, guadagnare qualcosa
Cosa si porta dietro: Un bastone, spesso e volentieri usato per lanciare incantesimi, una borraccia piena di birra, una borraccia piena di idromele, componenti vari per i suoi riti sciamanici, fogli su cui appuntare le cose importanti
Vita morte e miracoli: Fuggì dalla sua terra spinto dagli spiriti dei Padri del suo popolo quando la sua tribù abbandonò la venerazione di questi in nome degli Dei del Caos; girò poi il vecchio mondo e imparò a leggere e scrivere (cose che non ti insegnano se sei un barbaro); giunse infine a Zendra, dove ha deciso di trasferirsi definitivamente

Era apparso in un ambiente a lui completamente sconosciuto,in giro c'era molta gente cattiva, da topi mezzi drogati a elfi molto kattivi!
Il grande sciamano goblin lama di tenebra era come al solito capitato nel momento sbagliato nel luogo forse giusto, perchè li certamente non sarebbe mancato il divertimento e le risse.
Come gli dicevano sempre i grandi pelleverde lui era un piccolo insetto alla scoperta del mondo, con il verde dalla sua parte e quindi un insetto che sareppe potuto diventare uno squalo, nel suo viaggio alla scoperta del mondo compi molte imprese come per esempio vincere alla morra cinese contro una formica o battere in un incontro di pugilato una kakkola, insomma non robe che potrebbe fare chiunque, nonostante tutto egli è sempre vissuto a mille pericoli ed è giunto fin qui, con i suoi trucchetti magici per sorprendere tutti

Nome: Lama di Tenebra
Provenienza: Dalla pancia di uno squig
Motivo di permanenza: Farsi picchiare e bere a volontà
Cosa si porta dietro: avete presente quei super maghi dotati di strani amuleti e bastoni che uccidono appena toccano qualcuno?? Ecco non è la roba che ha lui, Lama ha con se un sacchetto di funghi che spaccia magici (in realtà gli ha trovati per terra) molti soldi, fregati alla tasca di un gigante e un bastone lungo con in cima la luna kattiva, forse l'unica sensata che possiede.
Inoltre ha degli elastici, un mazzo di carte e una specie di corda-frusta
Vita morte e miracoli: nah lui non è il tipo da vantarsi delle sue numerose imprese, è molto modesto, proviene da un escremento di uno squig che si era mangiato la madre di sua madre la quale ha partotrito sua madre che ha partorito lui, tutto dentro la pancia dello squig