1° Avventura: Una trappola per topi.

Il mago combattente ammirò l'efficenza dei suoi compagni nonostante non sapesse della presenza del monaco fino ad un attimo prima.
Con calma estrasse la balestra e la puntò all'ultimo superstite del gruppo.
"Arrenditi, non provare a muoverti. Namira se gentilmente legassi il nostro amico te ne sarei grato" Quindi guardò Hoji e gli fece un cenno del capo "Felice di rivederla monaco, il vostro intervento è sempre gradito."

Non aveva visto molti monaci prima d'ora, e la capacità di rendersi invisibili la attirava parecchio, si promise che avrebbe chiesto a riguardo.
Dalla bisaccia tirò fuori una della due corde; cominciò a legare il pover'uomo per bene. Poi gli afferrò la faccia con la mano, stringendo forte e causandogli una smorfia involontaria.

"Non pensare neanche a gridare, se ti teniamo in vita è perchè forse puoi esserci comodo ma ti avverto: fai un solo verso a me non consono e ti taglio la lingua, il tuo stesso sangue farà in modo che muoia soffocato. Sii bravo e forse avrai salva la vita, intesi?"

Prese lo stocco ancora insanguinato e lo pulì prima sulle sue guance dello scagnozzo e poi sul giacchetto.

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Lo scagnozzo deglutì e lasciò cadere la spada, concedendosi poi alle cure di Namira. Non disse una parole che fosse una, sembrava si fosse cucito la bocca.

Nessun altro suono proveniva dall'interno dell'edificio, ma forse la scaramuccio era stata udita da qualcun'altro sebbene il tutto si fosse svolto rapidamente e senza troppo rumore. Meglio prestare prudenza su come muoversi

Il chierico ripose con calma la propria arma e senza un tremito nella voce, disse:
"Abbiamo raso l'erba cattiva con la spada e col fuoco. Ma era davvero tale? Col vostro intervento siamo forse destinati a non saperlo mai. Ma forse quell'uomo ha per noi parole preziose".
Affiancò la ladra, e si chinò verso il furfante rimasto. "Dicci, cosa si compie in questo luogo? Sai qualcosa del morbo che appesta questo villaggio? Rivelaci ciò che sai, o di te rimarrà solo dolore, e quindi polvere".

"Di sicuro lui ha risposte preziose." Ammise il mago in direzione del prigioniero "Ma anche queste potrebbero aiutarci" Aggiunse iniziando ad osservare i volumi e le pergamene sparse per la stanza con uno sguardo affamato di conoscenza, era sempre molto istruttivo trovare testi arcani, seppur spesso potevano rivelarsi molto pericolosi.
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Osservo i volumi e le pergamene, poi dò anche uno sguardo al teschio sopra l'uscio.
Dimmi quante e quali prove devo fare. ^^

Impaziente, Namira incitò il prigioniero pungolandolo non proprio dolcemente con lo stocco per dar enfasi alle sue parole:

"Forza, non hai sentito il mezzorco? Vedi di parlare, perchè sto iniziando a perdere la pazienza. Vogliamo sapere tutto: chi siete, cosa fate e perchè, quali sono i vostri piani, chi sono i vostri superiori.. tutto!"

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Il prigioniero guardò prima namira, poi il chierico e si soffermò su quest'ultimo sfoggiando un sorriso esausto ma comunque maligno e superbo.

"Io non so niente, servo solo i miei padroni senza farmi troppe domande, avete maciullato la testa del solo che poteva dirvi qualcosa. Siete capitati quì per sbaglio? non sapete niente di noi ma avete lo stesso massacrato tre innocenti cittadini. Dovrete inventarvi delle buone scuse con le guardie cittadini."

Disse solo questo poi tornò una tomba: lo spavento era svanito del tutto e non sembrava temere tortura o morte.

Xaradas nel frattempo grazie alle sue conoscenze nel campo delle arti magiche potè comprendere qualcosa dei tomi che giacevano sugli scaffali: principalmente trattavano negromanzia, evocazione demoniaca ed illusione. Altri invece si riferivano a culti religiosi da lui mai sentiti, però poteva leggere frequentemente sui titoli il nome di "cyric" scritto anche in diversi alfabeti.

"Dice il saggio: il vento teme forse le vostre spade? Egli teme solo la giustizia divina".
Ciò detto vibrò una serie di violenti pugni con un manganello, direttamente sul volto del prigioniero, con l'intenzione di fargli perdere conoscenza.
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Devo tirare per fargli perdere conoscenza? spero di no.

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prima che perda conoscenza, tiro su percepire intenzioni?

EDIT: beh, sicuramente ha detto la verità. Never mind :123:

Dopo due colpi la guardia era già fuori combattimento, legato come un salame. Al gruppetto non rimaneva che dicidere su cosa fare: si trovavano in un ambiente che non conoscevano, dopo aver ammazzato tre persone (anzi, la guardia ferita era ancora lì che gorgogliava, quindi solo due) e non sapevano che cosa poteva aspettarli fuori dalla stanza.

Il monaco ricordò della presenza del moribondo solo in quell'istante. Avrebbe potuto lasciarlo morire, ma sapeva che in fondo il prigioniero svenuto aveva ragione. Aveva ucciso per difesa, avrebbe salvato per senso di giustizia?
Si avvicinò all'uomo esanime e toccò con un dito il punto dove la lama lo aveva perforato, recitando parole di mistero, di giustizia ultraterrena, di conseguenze evitabili.
Lo avrebbe poi messo "a dormire" come il collega.
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Scusate se rifaccio subito l'azione, mi ero dimenticato del tizio.
Sacrifico un Individuazione del veleno per un curaferite minime, col quale cerco se possibile di stabilizzarlo.

Dalle mani del chierico scaturì una luce bianca, fioca. Quando egli l'avvicinò alla ferita della guardia pian piano questa si rimarginò, anche se rimase il taglio il flusso di sangue si arrestò e il giovane rimase svenuto in quell'angolino a causa del dissanguamento, del tutto inerme. Dopo qualche secondo l'incantesimo si esaurì e l'eremita notò che non c'era bisogno di metterlo a dormire in quanto era già andato nel mondo dei sogni da solo.


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Figurati, nessun problema ;-) non ti ho fatto fare nessun tiro concentrazione visto che la situazione non è di combattimento, avrei solo appesantito il gioco. Continuate pure ^^

"Ciryc......." Rifletteva intanto Xaradas del tutto assente "Mai sentito di questo culto..... strano...."
Quindi rivolgendosi ai suoi compagni vide che avevano stordito il prigioniero e salvato dalla morte l'altro.
"Non mi preoccuperei molto delle loro minacce, questi sono testi necromantici e infernali, robe decisamente incriminanti, vista l'epidamia in città peso proprio che abbiamo trovato il luogo del ricettacolo e le guardie ci darebbero ragione. Monaco voi avete mai sentito di un certo culto Ciryc? Se ne fà un frequente riferimento in questi testi." Mentre diceva questo prese alcune delle carte e le ripose sotto la veste, avrebbe trovato un utilizzo per quelle carte.

"Bene, questi non ci sono stati d'aiuto. Non ci resta che prendere dei pesci più grossi! Ormai siamo entrati ed abbiamo versato del sangue, credo che sia ora di fare trentuno."

Così dicendo si direzionò verso la porta, aprendola lentamente e soltanto di poco, in modo tale che non desse nell'occhio nell'eventualità che ci fossero delle persone vicino.

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Affacciatomi sull'uscio, non credo ci sia bisogno d'un tiro per osservare, ma magari riesco a sentire qualcosa.

"Mi dispiace. Non ho alcuna informazione precisa su questo nome". L'eremita si avvicinò alla porta. Non vedendo nessuno, decise di oltrepassarla senza fare rumore, le armi strette in pugno. La scoperta del mago sui testi neri aumentava la sua rabbia nei confronti di quegli uomini nefandi e loschi. Ma avrebbe cercato di non ucciderli, se possibile: alcuni di essi, forse, non meritavano la morte. Si avvicinò ad una delle porte, e provò ad accostare l'orecchio ad essa.

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Hoji aveva sentito nominare da qualche parte questa divinità ed era certo che fosse maligna...però non sapeva proprio dire niente di più, del resto non aveva mai studiato argomenti del genere.
Da parte sua Namira non sentì o vide niente di particolare: le si presentò agli occhi un lungo corridoio con tre porte per parte e che si concludeva sulla sinistra con una rampa di scale. Loro erano nell'ultima porta.

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Non hai conoscenze religioni, Yak, dunque non puoi sapere particolarità sul culto, mi spiace ^^

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Ho risposto nel post precedente, si può ripartire :D

Il mago seguì il monaco mentre usciva dalla stanza, che già da sola gli aveva dato le certezze che erano nel posto giusto dove trovare il focus della malattia. Chissà dove quei fanatici lo tenevano?

Mentre Hoji apriva la porta Xaradas riflettè su quale incantesimo usare per incenerire il prossimo nemico.
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E stò riflettendo veramente! Ti sembrerà assurdo Lautrec ma ho riperso la liste degli incantesimi.

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E' possibile fare una prova su ascoltare ad ognuna delle 3 porte? :103:

Yakumo non potè sentire niente alla prima porta, ma Namira mentre esaminava le altre potè sentire dei rumori molto sommessi provenire da dietro di una di esse. Era quella adiacente alle scale, provò ad aprirla ma era stata chiusa a chiave.


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se vuoi te la riscrivo, la lista XD

"Ehi! C'è qualcosa dietro questa porta..."

Trovare una porta chiusa a chiave la portava inesorabilmente ad un'unica mossa: scassinarla. Non tanto per quel che poteva trovare dentro, ma semplicemente per il puro gusto di farlo. Quando poteva esercitare le sue abilità, dimenticava ogni cosa intorno a se, quasi ritornasse quella bambina troppo curiosa quale era da piccola.

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Voglio aprire la serratura, posso fare un tiro?

La serratura si aprì di scatto dopo pochi secondi che Namira ci aveva messo le mani sopra: aprì la porta e ai suoi occhi si rivelò una stanza uguale alla precedente o quasi, però si sentiva un sommesso mormorio provenire da qualche parte

Namira entrò nella stanza. Guardandosi intorno, rimase delusa nel non notare niente di particolare, a parte quel mormorio che ora era molto più forte, proveniva proprio da qualcosa all'interno della stanza.

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Tiro su cercare? (Cercare la fonte del rumore ovviamente)

Seguendo la ladra che aveva aperto la porta Xaradas entrò anchegli nella stanza, si guardò intorno, magari avrebbe individuato informazioni interessanti per capire contro chi o cosa avevano a che fare.
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Tiro di osservare/cercare.

E sì se me la mandi per pm mi fai un favore Lautrec. XD

Il monaco entrò appena nella stanza, guardingo. Rimase subito a destra della soglia, l'arma stretta in pugno, pronto ad attaccare se qualche individuo male intenzionato si fosse presentato. Non gli piaceva quella situazione, né quel silenzio interrotto solo da quel mormorio: "la tigre prima di attaccare si fa muta" pensò, "speriamo che questa casa non sia muta per lo stesso motivo".