Le terre di Yandor

Spoiler:

"Milady, vi ha colpito un fulmine magico, non il mio incantesimo. Se fosse stata opera mia, non avreste avuto modo di lamentarvene" Sussurrò alla donna, compiaciuto di averla valutata correttamente. Si aspettava una reazione del genere, era soddisfatto. Ritornava lentamente ad avere tutte le variabili sotto il suo controllo.

Edit dopo conoscenze locali

"Nella città ci sono molte taverne...E' sufficiente cercarne una nella zona bassa della città, sono continuamente soggette a risse e altri problemi simili ma le autorità non prestano attenzione e lasciano correre. Il tempio è invece una comunità monastica.
Io propongo una taverna malfamata, nessuno farà domande e chi ci proverà farà una brutta fine...questa volta senza interruzioni."

Aidur mormora tra se e se, guardando fisso nel vuoto..."... e quel bastardo non ha neanche lasciato niente da mangiare...La pagherà.... pagherà lui.... pagheranno l'oste e quel codardo... pagheranno le guardie...Ma prima lui. Prima lui..." Gli sfugge un sospiro adirato e lievemente rauco.

Annuì alle parole del mago, uno dei pochi dotati di razionicio lì in mezzo, a quanto pareva...Poi lei preferiva molto di più gli angoli bui delle affollate taverne alle alte arcate dei templi dedicati a strane divinità, che non fosse la sua adorata Luna.

"Io voto per la locanda, più sicuro."

Affermò con fare deciso, mentre la mano destra scivolava sull'elsa della spada corta per guadagnare maggior sicurezza nel suo animo. Chissà se quegli incontri fortuiti e quel strano individuo mutaforma potevano portare qualcosa di buono anche a lei, sebbene il fato l'avesse già colpita duramente una volta?

per me va bene, un po d'idromele mi farebbe comodo
disse il nano felice, dopotutto nel tempio sarebbe stato assillato da mille preocupazioni
invece in taverna era molto più libero.
allora?? andiamo??
mentre raccoglieva le proprie cose

"Ehi tu! cosa hai da guardare in quel modo? spero per te che sia una paresi.. Farai bene a guardare da un'altra parte..."
Lo stomaco dell'halfling emise un gorgoglio che durò qualche secondo. Alla taverna quello stronzo lo aveva interrotto prima che potesse mettere sotto i denti qualcosa. E al momento non gli andava il cibo di taverna.
"Io esco qualche minuto. Voi fate quel c****o che vi pare" disse bruscamente senza proferire altre parole.
Ritornato all'aria aperta si appoggia a una delle pareti esterne della locanda, accanto al battente della porta, in attesa.

ahahahahah è meglio se non lo fai arrabbiare il piccoletto
che forse detto da un nano sembra una barzelletta
andiamo al tavolo va, verranno a servirci intanto riorganizziamo un po le idee se come dice sirius quello è un lich la faccenda si complica
disse mentre si avviava al tavolo lasciandosi cadere sulla sedia, appoggiando lo scudo al tavolo

Sirius avrebbe voluto trasformarsi di nuovo in cane, ma pensò che fosse meglio attandere e si limitò a coprirsi il volto con un mantello rovinato di seta grezza e camminando chino per nascondere la sua enorme mole.
Prendendo posto al tavolo libero si domandò cosa diavolo ci faceva lì con quei strani tipi.
Chissà, forse un po' di compagnia gli avrebbe fatto bene.

"Ora, c'è un motivo particolare per cui vi siete ritrovati in un vicolo proprio mentre vi era un lich?"

bhaaaa.... niente di che, siamo stati interrotti al nascere di una rissa da dei gambelunghe in divisa e siamo stati portati in cella ma grazie all'aiuto di questo mago siamo riusciti a svinarcela in un portale magico.
Il resto della storia lo sai già
disse calmo mentre dava un occhiata nei dintorni per vedere se qualcuno sembrava sospetto.

"Grazie ad un incantesimo questo mago ci ha messo nei pasticci con un dannato lich, vorrai dire..."

Riformulò la frase del chierico lanciando una frecciatina all'incantatore, mentre compiva i primi passi all'interno del locale verso il bancone. Gli occhi si soffermarono sui vari presenti all'interno del loco, ma si soffermarono sul grosso oste.

"Buon uomo, non si preoccupi per le parole dell'halfing, è scorbutico ma innocuo."

Era decisamente meglio evitare ulteriori danni con le locande, quindi dopo aver detto ciò si diresse verso un tavolo libero e si sedette su una delle tante sedie libere, facendo poi un cenno verso i suoi compagni di sventura per mettere le cose un po più in chiaro

Gli odori investirono la mente di Zed, aveva notato come questa locanda fosse più malfamata della precedente. La puzza era abbastanza tollerabile.
Mentre stava squadrando tutti gli avventori e tutte le possibili vie di fuga, notò la frecciatina data dalla Tiefling, voleva rispondere ma preferì lasciarla cadere nel vuoto, avrebbe dato modo alla donna di ricredersi alla prima occasione. Era stato troppo sicuro nel lanciare l'incantesimo, e doveva ammetterlo, ma ovviamente solo con sè stesso.

Si avvicinò all'unico tavolo libero, e si accomodò sulla sedia a lato della tiefling, ma dal lato della spada, sia per sorvegliare i suoi movimenti, sia perchè le sue conoscenze di anatomia umana gli confermavano che non sarebbe stato possibile per lei un affondo.

Solo a quel punto parlò "Ebbene messer Sirius, potreste spiegarci la vostra presenza e quella del vostro nemico in quel vicolo??"

Spoiler:

L'arconte fissò per un attimo il vuoto, o almenò così sembrò dato che non aveva le pupille.
"Mi trovavo in questa città per alcuni... affari. Mentre passavo di fronte a quel vicolo percepì un'immensa aura maligna e vidi quell'essere che sovrastava un cadavere. Provai a avvicinarmi, ma quello senza neanche voltarsi mi scaglio contro un fulmine nero. Evidentemente ignorava la mia natura, poichè la mia razza è molto resistente a simili attacchi. Approfittandone gli saltai addosso spezzandogli il collo con un morso, ma solo allora lo vidì in voltò e capì cos'era.
Poi, con una parola mi scaglio lontano e passammo gli attimi successivi ad affrontarci, ma ogni volta che tentavo di colpirlo, evocava qualchè nuovo incantesimo che superava le mie barriere" fece un attimo di pausa "Un mostro del genere era decisamente al di soprà delle mie possibilità. Così, dopo l'ennesima volta che mi rialzavo mi scagliò contro un globo di oscurità che mi esplose addosso aprendomi numerosi ferite e spezzandomi molte osse. Capendo di non poter vincere, mi sono trasformato per nascordormi in cumolo di spazzatura e stranamente mi ha lasciato stare. Poi, siete giunti voi."

Finalmente una buona vittima esce dalla locanda: un ubriacone, solitario nella notte.
_______
_______
Prova di muoversi silenziosamente. se riesce carico quando si un poco più lontani dalla caverna, e poi carico. Se non riesce, carico subito.

P.S.: mi sono dimenticato che avendo l'anello del sostentamento non dovrei aver fame XD .... vabbe'... diciamo che ho bisogno di sentire il sapore del "cibo"

Zed ascoltava con attenzione le parole del misterioso celestiale, cercando di carpirne il massimo delle informazioni possibili, questo lich pareva un osso veramente duro, chissà se l'avrebbero mai rincontrato...
"Mmmm, una storia interessante, e Voi messere vi siete ben comportato di fronte a cotanta malvagità" disse anche se non lo pensava minimamente, non si entra in una lotta per salvare un barbone contro qualcuno al di sopra delle proprie capacità e soprattutto non lo si fa' in maniere così stupida...
Controllò ancora la sala alla ricerca di qualcosa o qualcuno di sospetto...

Spoiler:

"Beh, complimenti per la dismostrazione di valore che avete dato" Affermò l'assassina sfoggiando un sorrisone degno del migliore degli attori, accompagnando le parole con anche un piccolo cenno del capo...Scambiò un occhiata con il mago vicino a sè, prima di riprende a parlare

"Ora che il pericolo è sventato e che non siamo più in cella, è giunta l'ora che le nostre strade nuovamente si separino...ho alcuni affari urgenti da sbrigare in città."

E con queste parole si alzò dal tavolo: non aveva più niente a che fare con quel gruppetto lì, ora che adirittura si è unito un dannato paladino celestiale...giusto il mago era quasi simpatico, ma di certo le sue azioni non erano dettate dalla simpatia

Aidur trascina il cadavere dietro un cespuglio, in modo da essere ragionevolmente nascosto, e sedutosi sul corpo del vecchio, riesce strappargli, con l'aiuto dell'arma, la parte di gamba sotto al ginocchio e mangia velocemente qualche morso del polpaccio, stando attendo a non sbrodolarsi col sangue, per poi sradicare il cuore della vittima e buttarlo giù in pochi bocconi. Si pulisce poi il viso e le mani - per quel che riesce a distinguere nel buio della sera - e torna indietro tranquillo, verso la locanda.

"Milady, vi prego rimanete ancora un po'" disse con umiltà e gentilezza. "Non posso impedirvi di andare via, ma vorrei prima colloquiare in privato con voi" e fece cenno con il capo verso una zona poco affollata della taverna.
Zed si avviò con passo lento ma sicuro verso la zona indicata. Non aveva intenzioni ostili, ma necessitava di alcuni chiarimenti..

[Nel caso in cui la tiefling lo segua il dialogo è in spoiler sottostante, altrimenti ritornerà al tavolo di pessimo umore]

Spoiler:

La tiefling rimase lunghi secondi in silenzio, prima di avviarsi dietro di lui per raggiungerlo. una volta in disparte ne ascoltò le parole con un sopracciglio inarcato, poi finalmente parlò

"Un fulmine del genere mi ucciderebbe, se mi colpisse una seconda volta...va bene la vendetta, non nego che vorrei mettere le mani su quell'essere che me l'ha lanciato contro...ma son abbastanza sicura di non volerlo sperimentare una seconda volta."Dopo queste parole il suo bel visino fu attraversato da un ghigno divertito, che nascondeva qualcosa di sinistro negli occhi della giovane.
"la compagnia di quei bifolchi effettivamente potrebbe essere molto utile, la vostra molto piacevole...Ma il celestiale" Scosse la testa "sappiate che mi trovo a disagio con un essere del genere, tutto dedito al bene e cose del genere...pensate, ha difeso un barbone contro un lich, così, per il suo onore." Un sorriso complice tornò poi sulle labbra.
"Se sarete mio alleato, non vi dovrete guardare le spalle, visto che ci sarò io...è un vantaggio non da poco, ed il gioco vale la candela." Si avvicinò a lui, inclinando appena la testa per avvicinare la bocca al suo collo. Con un guizzare di lingua ne solleticò la pelle, per poi aggiungere con un sospiro. "Tutto quello che chiedo in cambio, è il potere, e i soldi." Arretrò poi di un passo."Affare fatto?" concluse ritornando a fissarlo negli occhi, in attesa di una risposta con il solito sorriso sensuale dipinto sulle labbra

Le possibili risposte si susseguivano velocemente nella sua testa, all'improvviso la vide avvicinarsi, sentiva il suo profumo...
Avrebbe voluto dirle che aveva ragione e che capiva benissimo cosa lei intendesse... ah potere e soldi, non male come ambizione... tuttavia riusciva a scorgere la freddezza dei suoi occhi... Bene, bene....fredda e calcolatrice, che donna!! Quale risposta sarebbe più adatta?!

La guardò infine negli occhi, sorrise.
Con grazia prese i lembi del mantello e flesse le gambe, in un elegante inchino.
"Venite milady, torniamo al tavolo, il prossimo giro lo offro io, scegliete pure quello che volete."

Il celestiale attese che i due si sedettero e disse tranquillamente: "credo che sia necessario farvi presente che i miei sensi sono molto sviluppati, compreso l'udito... comunque non ti preoccupare donna, sarò anche di origine celestiale, ma mi trovo in una situazione di... poca confidenza con i miei simili al momento" gli occhi osservarono per una attimo la pelle nera come l'onice "e ne porto ancora su di me i segni. Certo non apprezzo la tua razza e cosa fai, ma non ho certo tempo da perdere facendo il santone, questo lo lascio a questo nano certamente più pio di me. E fa l'altro, non ho cercato di salvare il barbone come forse avete inteso, mi stavo solo avvicinando per capire cos'era successo".

Poi la sua attenzio su appuntò sul mago "La domanda piuttosto è, "perchè dovrei unirmi a voi buon uomo"? Mi sembra di capire che non apprezziate la mia compagnia e francamente neppure io. Specie di quel tappo che puzza di sangue non suo"

-----------------------

Il tutto era per dire che ho effettuato una prova di ascoltare ed è riuscita

Aidur si avvicina al tavolo in quel momento, notando, con un movimento di disgusto delle labbra, che manca una sedia perché si possa sedere. Si gira velocemente e ne afferra la più vicina - per fortuna era libera - di un altro tavolo, già occupato, senza curarsi di chiedere il permesso. La solleva e la mette poi insieme alle altre sedie del "gruppo", per poi sedercisi, guardando subito negli occhi il mutaforma
"Sangue non mio mostro? Ti stai sbagliando... ah no... deve essere ancora quello dell'impertinente alla taverna..... "