Le terre di Yandor

Finalmente una buona vittima esce dalla locanda: un ubriacone, solitario nella notte.
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Prova di muoversi silenziosamente. se riesce carico quando si un poco più lontani dalla caverna, e poi carico. Se non riesce, carico subito.

P.S.: mi sono dimenticato che avendo l'anello del sostentamento non dovrei aver fame XD .... vabbe'... diciamo che ho bisogno di sentire il sapore del "cibo"

Zed ascoltava con attenzione le parole del misterioso celestiale, cercando di carpirne il massimo delle informazioni possibili, questo lich pareva un osso veramente duro, chissà se l'avrebbero mai rincontrato...
"Mmmm, una storia interessante, e Voi messere vi siete ben comportato di fronte a cotanta malvagità" disse anche se non lo pensava minimamente, non si entra in una lotta per salvare un barbone contro qualcuno al di sopra delle proprie capacità e soprattutto non lo si fa' in maniere così stupida...
Controllò ancora la sala alla ricerca di qualcosa o qualcuno di sospetto...

Spoiler:

"Beh, complimenti per la dismostrazione di valore che avete dato" Affermò l'assassina sfoggiando un sorrisone degno del migliore degli attori, accompagnando le parole con anche un piccolo cenno del capo...Scambiò un occhiata con il mago vicino a sè, prima di riprende a parlare

"Ora che il pericolo è sventato e che non siamo più in cella, è giunta l'ora che le nostre strade nuovamente si separino...ho alcuni affari urgenti da sbrigare in città."

E con queste parole si alzò dal tavolo: non aveva più niente a che fare con quel gruppetto lì, ora che adirittura si è unito un dannato paladino celestiale...giusto il mago era quasi simpatico, ma di certo le sue azioni non erano dettate dalla simpatia

Aidur trascina il cadavere dietro un cespuglio, in modo da essere ragionevolmente nascosto, e sedutosi sul corpo del vecchio, riesce strappargli, con l'aiuto dell'arma, la parte di gamba sotto al ginocchio e mangia velocemente qualche morso del polpaccio, stando attendo a non sbrodolarsi col sangue, per poi sradicare il cuore della vittima e buttarlo giù in pochi bocconi. Si pulisce poi il viso e le mani - per quel che riesce a distinguere nel buio della sera - e torna indietro tranquillo, verso la locanda.

"Milady, vi prego rimanete ancora un po'" disse con umiltà e gentilezza. "Non posso impedirvi di andare via, ma vorrei prima colloquiare in privato con voi" e fece cenno con il capo verso una zona poco affollata della taverna.
Zed si avviò con passo lento ma sicuro verso la zona indicata. Non aveva intenzioni ostili, ma necessitava di alcuni chiarimenti..

[Nel caso in cui la tiefling lo segua il dialogo è in spoiler sottostante, altrimenti ritornerà al tavolo di pessimo umore]

Spoiler:

La tiefling rimase lunghi secondi in silenzio, prima di avviarsi dietro di lui per raggiungerlo. una volta in disparte ne ascoltò le parole con un sopracciglio inarcato, poi finalmente parlò

"Un fulmine del genere mi ucciderebbe, se mi colpisse una seconda volta...va bene la vendetta, non nego che vorrei mettere le mani su quell'essere che me l'ha lanciato contro...ma son abbastanza sicura di non volerlo sperimentare una seconda volta."Dopo queste parole il suo bel visino fu attraversato da un ghigno divertito, che nascondeva qualcosa di sinistro negli occhi della giovane.
"la compagnia di quei bifolchi effettivamente potrebbe essere molto utile, la vostra molto piacevole...Ma il celestiale" Scosse la testa "sappiate che mi trovo a disagio con un essere del genere, tutto dedito al bene e cose del genere...pensate, ha difeso un barbone contro un lich, così, per il suo onore." Un sorriso complice tornò poi sulle labbra.
"Se sarete mio alleato, non vi dovrete guardare le spalle, visto che ci sarò io...è un vantaggio non da poco, ed il gioco vale la candela." Si avvicinò a lui, inclinando appena la testa per avvicinare la bocca al suo collo. Con un guizzare di lingua ne solleticò la pelle, per poi aggiungere con un sospiro. "Tutto quello che chiedo in cambio, è il potere, e i soldi." Arretrò poi di un passo."Affare fatto?" concluse ritornando a fissarlo negli occhi, in attesa di una risposta con il solito sorriso sensuale dipinto sulle labbra

Le possibili risposte si susseguivano velocemente nella sua testa, all'improvviso la vide avvicinarsi, sentiva il suo profumo...
Avrebbe voluto dirle che aveva ragione e che capiva benissimo cosa lei intendesse... ah potere e soldi, non male come ambizione... tuttavia riusciva a scorgere la freddezza dei suoi occhi... Bene, bene....fredda e calcolatrice, che donna!! Quale risposta sarebbe più adatta?!

La guardò infine negli occhi, sorrise.
Con grazia prese i lembi del mantello e flesse le gambe, in un elegante inchino.
"Venite milady, torniamo al tavolo, il prossimo giro lo offro io, scegliete pure quello che volete."

Il celestiale attese che i due si sedettero e disse tranquillamente: "credo che sia necessario farvi presente che i miei sensi sono molto sviluppati, compreso l'udito... comunque non ti preoccupare donna, sarò anche di origine celestiale, ma mi trovo in una situazione di... poca confidenza con i miei simili al momento" gli occhi osservarono per una attimo la pelle nera come l'onice "e ne porto ancora su di me i segni. Certo non apprezzo la tua razza e cosa fai, ma non ho certo tempo da perdere facendo il santone, questo lo lascio a questo nano certamente più pio di me. E fa l'altro, non ho cercato di salvare il barbone come forse avete inteso, mi stavo solo avvicinando per capire cos'era successo".

Poi la sua attenzio su appuntò sul mago "La domanda piuttosto è, "perchè dovrei unirmi a voi buon uomo"? Mi sembra di capire che non apprezziate la mia compagnia e francamente neppure io. Specie di quel tappo che puzza di sangue non suo"

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Il tutto era per dire che ho effettuato una prova di ascoltare ed è riuscita

Aidur si avvicina al tavolo in quel momento, notando, con un movimento di disgusto delle labbra, che manca una sedia perché si possa sedere. Si gira velocemente e ne afferra la più vicina - per fortuna era libera - di un altro tavolo, già occupato, senza curarsi di chiedere il permesso. La solleva e la mette poi insieme alle altre sedie del "gruppo", per poi sedercisi, guardando subito negli occhi il mutaforma
"Sangue non mio mostro? Ti stai sbagliando... ah no... deve essere ancora quello dell'impertinente alla taverna..... "

Dalle labbra dell'assassina non svanì il sorriso, anche se un lampo di odio balenò nei suoi occhi per qualche istante prima di essere represso con cura dalla ragazza.

"Io posso esserti utile, caro il mio angioletto. Non sono certo l'ultima arrivata...Quindi se vuoi una mano a cercare quel mostro, io posso starci in cambio di una bella ricompensa di ciò che troveremo per la strada...E a patto che non ti lamenti troppo dei miei metodi. Che ne dici?"
Si avvicinò con un paio di passi al Celestiale, non considerando nemmeno il piccolo Halfling poco distante che stava borbottando qualcosa, tirato in causa dall'Arconte.

Zed osservò quelle splendide labbra che riuscivano a mantenere il controllo delle proprie emozioni... Si era decisamente una delle persone piò interessanti con cui avesse mai avuto a che fare...
"La scelta non dipende da me, e non sono qui per darVi dei motivi per rimanere. Se decidete di farlo mi aspetto, tuttavia, il massimo della collaborazione da parte vostra." Disse con tono molto freddo, senza lasciare trasparire emozioni di nessun tipo.
"Inoltre messere, se non fate più parte delle Schiere Celesti, non penso che i nostri metodi vi scandalizzeranno più di tanto."
Rivolgendosi infine all'halfling "Non preoccuparti, possente guerriero. Il sangue non scandalizza nessuno di noi, un unico appunto... La prossima volta sii più discreto..." Lasciando intendere con un'occhiata che sapeva cosa l'halfling facesse e questo non lo disturbava.

"Vedremo, mago vedremo" disse l'arconte "ma voglio farti notare anche che io non sono più quello di un tempo, non sono molto incline a prendere ordini" e nel pronunciare queste parole avvicinò il muso canino all'orecchio dell'uomo "Ricordati piccolo mago, non importa quanto tu sia veloce con le tue formule, farò sempre in tempo a spezzarti il collo se mi dovessi tradire".
Poi si rivolse alla donna "mi ritengo onorato del vostro aiuto" disse con voce totalmente piatta, in modo che non si capisse se era ironico o assolutamente serio "Piuttosto ricordati che io non ho bisogno di nessuno, quindi per quanto tu possa essere utile, tieni sempre presente che non sei indispensabile".
Ma Sirius era stanco di minaccie, discorsi assurdi e ricordi che lo tormentavano, quindi tornò a sedersi limitandosi a dire "e quindi, cosa dovremmo fare?"

La giovane donna non rispose alle provocazioni del Celestiale, anzi, non aprì del tutto bocca. Avrebbe lasciato discutere sul da farsi gli altri, l'importante è che ci fosse sempre qualcosa da guadagnarsi...si sarebbe riservata l'ultima parola a riguardo, senza dover affaticare troppo le meningi. Si limitò quindi a squadrare con i suoi occhi rossi la piccola figura dell'Halfling, un mezzo sorriso sulle labbra carnose, mentre giocherellava con un ciondolino nella mano destra.

Lanciò un breve ma intenso grugnito verso il mago, lasciando intendere con un'occhiata di risposta che il suo fragile cranio di mago sarebbe stato un obiettivo primario nel caso in cui le informazioni da lui scoperte fossero state usate in modo inadeguato.
Notò poi che la donna lo stava guardando, fissando, e la fissò negli occhi.
"Qualcosa che non va, donna?" chiese duramente.

La ragazza rimane ferma dov'era, senza muovere nient'altro che i muscoli del collo, per limitarsi ad andare a fissare l'uomo appena entrato dalla porta con tutta quella scena. Inarcò il sopracciglio con fare scettico e completamente strafottente, poi ritornò al piccolo barbaro.

"Nulla, mi ero persa ad ammirare il tuo magnifico visino, caro il mio halfling."
sorriso smagliante e sguardo da gattina-pucciosa nel rivolgersi al mezz'uomo, mentre con la coda dell'occhio teneva in conto ciò che accadeva attorno all'umano caduto con un bel tonfo sul terreno

Sirius osservò la scena sbuffando: odiava attirare l'attenzione, ma nonostante ciò che aveva passato era ancora un celstiale. Assicurandosi che ogni centimetro di pelle fosse coperto dal vecchio mantello con cui si era coperto, e sollevato l'uomo con una mano fece scivolare il cappuccio.

Se è un tizio normale

Spoiler:

Se non è umano o ha qualcosa di molto particolare vorrei prima saperlo

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p.s. per il sollevare con una mano, posso anche fare un test, ma con for 24 non credo che ci sia bisogno

Levato il cappuccio all'uomo, si rivelò un'orribile visione : il suo volto era terribilmente sfigurato, da qualcosa che non sembrava poter essere umano. Il suo occhio destro mancava di vita, era quasi interamente nero. Dell'altro non si potevano che scorgere i brandelli penzolare dall'orbita vuota. La pelle facciale era imputridita, con una costistenza simile ad una mela troppo matura, e mentre la mascella era completamente aperta dall'interno della bocca si poteva vedere una macchia nera che pervadeva l'interno dell'uomo.
I capelli erano coperti di sangue, che colava sul putrido volto e sui bianchi vestiti.
A quella visione, tutta la locanda andò in subbuglio. Anche i più impegnati si voltarono e l'oste cadde nello squilibrio, cominciando a strillare al celestiale di andarsene dalla locanda e di portar via quell'uomo, o qualunque cosa fosse.
Scusate se non ho risposto prima, ma aspettavo che gli altri due rispondessero.
Facciamo una cosa : se qualcuno si fosse stancato o volesse abbandonare questa campagna per altri motivi, mi avverta.. Se no prima di arrivare al primo combattimento passeranno millenni .-.

"per tutti gli dei"
corse verso il corpo cercando di capire cosa gli fosse successo (guarire)

"deve essere ancora quel lich,
qualcuno può sapere dove è andato?? non può andare ancora in giro dobbiamo fermarlo!"

Si alzò dalla sedia, osservando con disgusto il corpo mutilato per terra tenendo le mani sui fianchi. Gli girò attorno "Che schifo! Non è buono!" e gli assestò un rabbioso calcio nelle reni "Bleah! ... Scommetto che non riuscirai a fare niente, nano..."