L'Fbi chiude Megaupload e Megavideo

Skidi ha scritto:

Allora, LOL per la mazzata da Anonymous.

Poi una considerazione: secondo me le palle di chiudere youporn quelli dell' fbi non le hanno.

claudio e la sua frase dell'anno! :§f,likuk:

quanto vorrei che lo facessero, penso che non solo gli hacker si mobiliterebbero, ma tutta la popolazione mondiale che marcia contro il pentagono XD

Terza guerra mondiale.
Motivo: No YouPorn No Life... xDDD

La protesta contro SOPA e PIPA*, non ultimo lo sciopero del 18 gennaio di Wikipedia, ha ottenuto oggi il suo risultato più importante. Il voto sulle due proposte di legge in discussione al Congresso USA e volte alla salvaguardia del diritto d'autore è stato infatti rinviato a data da destinarsi. Lamar Smith, ideatore delle leggi, è tornato sui suoi passi affermando che bisognerà "attendere fino a quando non sarà raggiunto un più ampio consenso sulla soluzione". Anche PIPA, il cui voto era stato fissato per il 24 gennaio, è stato per il momento messo in cantiere. La protesta del 18 gennaio ha ottenuto una prima, incoraggiante vittoria. Merito soprattutto del blackout di 24 ore deciso da Wikipedia e a cui avevano aderito migliaia di siti Internet.

*Sopa e Pipa sono due disegni di legge sostanzialmente analoghi presentati rispettivamente al Senato e alla Camera degli Stati Uniti. Se approvati avrebbero obbligato i providers, i network di pubblicita' online e anche i motori di ricerca a tagliare qualsiasi link o attivita' commerciale con quei siti siti ritenuti responsabili dalle autorita' di violazione di copyright.

Fonte: http://www.cadoinpiedi.it/2012/01/21/sopa_e_pipa_bloccati_la_protesta_del_web_ha_vinto.html

Chudo perché esiste già un argomento sul tema.

Realbarci ha scritto:

Americani di M***A -.-

Citazione :

(a meno che la si voglia gestire in maniera dittatoriale come in Cina ma vabbè...)

Ma infatti stanno cercando di farlo... SOPA e PIPA.
Ho aperto un thread a riguardo :|

Paragonare il SOPA alla censura cinese onestamente mi pare un po azzardato... Anche perchè sono abbastanza convinto che il SOPA avrà vita lunga (a meno che venga pesantemente rivisto)

Emperor's Chosen ha scritto:

quanto vorrei che lo facessero, penso che non solo gli hacker si mobiliterebbero, ma tutta la popolazione mondiale che marcia contro il pentagono XD

ahahah
Youporn non credo abbia nulla di illegale quindi non puo essere chiuso. Ma anche se lo chiudessero chissenefrega: circa il 12% di tutti i siti internet esistenti sono porno quindi... ;)

Io in realtà non ho capito dove sia l'illegalità di Megavideo-Megaupload, qualcuno me la spiega?
Cerco di chiarirmi meglio: se su youtube carico una serie (ovviamente senza diritti) o una canzone, il sito me la trova e ha il dovere di chiudermi il link. Cosa che normalmente accade.
Ora, su megaupload/megavideo che io sappia, succede la stessa cosa: spesso si vedono link che non sono più utilizzabili perché dopo aver ricevuto una segnalazione questi sono stati chiusi.
Ora voi mi potrete anche dire che se non riesco a mettere ordine nel mio sito fanno bene a chiudermelo...e fin qui va anche bene...ma 50 anni di carcere e l'arresto per quella che, mi pare di capire, può essenzialmente essere sintetizzata come una negligenza nel controllo di file pirata?
Dov'è che sbaglio??

Yakumo-dono ha scritto:

Io in realtà non ho capito dove sia l'illegalità di Megavideo-Megaupload, qualcuno me la spiega?
Cerco di chiarirmi meglio: se su youtube carico una serie (ovviamente senza diritti) o una canzone, il sito me la trova e ha il dovere di chiudermi il link. Cosa che normalmente accade.
Ora, su megaupload/megavideo che io sappia, succede la stessa cosa: spesso si vedono link che non sono più utilizzabili perché dopo aver ricevuto una segnalazione questi sono stati chiusi.
Ora voi mi potrete anche dire che se non riesco a mettere ordine nel mio sito fanno bene a chiudermelo...e fin qui va anche bene...ma 50 anni di carcere e l'arresto per quella che, mi pare di capire, può essenzialmente essere sintetizzata come una negligenza nel controllo di file pirata?
Dov'è che sbaglio??

Esatto. È la stessa domanda che mi pongo io.
Però va anche detto che non conosco nei dettagli le leggi americane riguardanti la pirateria...

Non conosco bene tutte le dinamiche ma gli amministratori di megaupload/megavideo su questa condivisione di file pirata ci lucravano sopra. c'erano gli account premium a pagamento che ti permettevano di scaricare più velocemente e vedere i video senza i limiti.
poi non so,magari non è questo il motivo. :§öliop:

E io che volevo guardarmi il secondo film di underworld... :§ere:

Per me comunque il blocco non durerà molto visto il casino che è appena spuntato fuori...

Paranoid ha scritto:

Non conosco bene tutte le dinamiche ma gli amministratori di megaupload/megavideo su questa condivisione di file pirata ci lucravano sopra. c'erano gli account premium a pagamento che ti permettevano di scaricare più velocemente e vedere i video senza i limiti.
poi non so,magari non è questo il motivo. :§öliop:

Ma come fai a dimostrare che non creo gli account premium per farti vedere tutti i video di ricette uploadati dagli utenti (e assolutamente legali) o per farti scaricare le ricette scritte in word degli utenti medesimi?

Non saprei. Di certo contano più i fatti che le intenzioni. Si parlava prima di negligenza nella "ricerca e distruzione" del file pirata, ebbene per quanto riguarda megavideo e megaupload questa "negligenza" era piuttosto marcata. Ovvio che poi a rotolare siano le teste del gruppo ristretto dei fondatori e amministratori del sito piuttosto che quelle di migliaia di utenti.

Ripeto comunque di non aver ben chiare le dinamiche, magari l'Fbi ha "trovato"( :D. ) qualcosa di losco per aggravare i termini dell'accusa e condanna . Non lo so.

Ragazzi, non so se rendo: l'Fbi ha accusato il fondatore e i soci con il RICO (Racketeer Influenced and Corrupt Organizations Act), che è equivalente americano del reato di associazione mafiosa da noi, non sta nè in cielo nè in terra !
Riguardo a questi che ci lucravano sopra, sinceramente non mi pare nulla di male: non ci sono forse i siti porno dove devi pagare ? Non ci sono forse dei quotidiani che ti fanno pagare per visualizzare l'edizione online ?

E appunto non mi spiegavo i 50 anni, ma se c'è l'associazione mafiosa per 500 milioni di dollari posso capire. Non che abbia senso, anzi, io continuo a pensare che l'intera operazione sia, limitatamente alla forma, molto pretestuosa.
Però i numeri iniziano a tornare ora...

Sephiroth ha scritto:

Ragazzi, non so se rendo: l'Fbi ha accusato il fondatore e i soci con il RICO (Racketeer Influenced and Corrupt Organizations Act), che è equivalente americano del reato di associazione mafiosa da noi, non sta nè in cielo nè in terra !

Nel senso che è una boiata mostruosa o che con tale accusa è ovvio aspettarsi simili sanzioni?

Citazione :

Riguardo a questi che ci lucravano sopra, sinceramente non mi pare nulla di male: non ci sono forse i siti porno dove devi pagare ? Non ci sono forse dei quotidiani che ti fanno pagare per visualizzare l'edizione online ?

Bè ma i quotidiani fanno pagare per un servizio da loro creato e offerto, non c'è nessuna violazione in questo. Megavideo , di fatto, ti faceva pagare per guardare file pirata.

Comunque non sapevo di questa accusa (non ho seguito benissimo il topic). Ora è un po' più chiaro.

Ma è ovvio che è una boiata ! Allora anche noi potremmo accusare di associazione mafiosa i tizi di Anonymous o la P2, la P3, la P4 e tutto il resto !

I siti Mega, attenzione, non ti facevano pagare per ottenere dei file pirata: ti offrivano l'opzione di pagare per poter usufruire di servizi migliori, ma era assolutamente a scelta (e tra l'altro il limite dei 72 minuti non era di 72 ma molti di più, e i 30 minuti da aspettare molti di meno). E' come quei siti porno di cui dicevo prima, di cui puoi visualizzare foto e anteprime ma per tutto il resto non devi pagare.
Inoltre i Mega erano di per sè semplici contenitori, non ci caricavano sopra file pirata i soci ! Anzi, molto spesso li eliminavano.

Sì certo non intendevo dire che era obbligatorio pagare.
Comunque ho compreso ( questa cosa dell'associazione mafiosa non la sapevo). :(.

mah, diciamo pure che i controlli sul materiale caricato erano decisamente blandi; d'accordo, parte dei file sarà pure stata legittima, ma la stragrande maggioranza no, ed è lì che scatta il provvedimento. al di là di qualsiasi considerazione sulla pseudo-libertà del web, dietro ogni film, serie, programma ecc su megavideo e megaupload, c'era un tizio al cinema con la telecamera, in casa col masterizzatore, al pc con un crack e così via. ora non gridiamo alla persecuzione: mezzo miliardo è mezzo miliardo. senza contare i link regenerator, che rendevano sostanzialmente inutile qualsiasi rimozione/disclaimer (e non credo che quelli di megavideo non avallassero questi strumenti). anche in italia, ultimamente sono state diverse le sentenze che hanno comportato la chiusura di siti che offrivano servizi di streaming. insomma, era questione di tempo; e considerando la rilevanza del precedente nel sistema giuridico anglosassone, il vento potrebbe decisamente cambiare.

Ok cappellaio, su questo ti posso seguire, ma se un omicida con aggravanti generiche si fa 20 anni, come fai a dare 50 anni al gestore di un sito? Se lo imputi di associazione mafiosa la cosa torna, ma non mi pare che megaupload sia Cosa Nostra.

anzitutto, tra la sentenza di condanna e la condanna effettiva, ce ne passa: gli anni sono evidentemente la somma di quelli previsti per ciascun capo d'accusa. un po' come quando si sente dire "condannato a tre ergastoli". altra cosa: non analizziamo quella realtà col nostro metro.
è disponibile qualche testo prodotto dal dipartimento di giustizia usa?

Ora cerco qualcosa.

Allora, innanzitutto ho capito che negli Usa violare i diritti d'autore è una roba gravissima, tanto che il reato si chiama Criminal Copyright Conspiracy, ossia associazione a delinquere finalizzata alla violazione dei diritti d'autore. Fate un po' voi.

Qui c'è il testo tratto dal sito Usa, è un po' lunghetto. Non lo traduco perchè non ne ho voglia, scusate:

WASHINGTON – Seven individuals and two corporations have been charged in the United States with running an international organized criminal enterprise allegedly responsible for massive worldwide online piracy of numerous types of copyrighted works, through Megaupload.com and other related sites, generating more than $175 million in criminal proceeds and causing more than half a billion dollars in harm to copyright owners, the U.S. Justice Department and FBI announced today.



This action is among the largest criminal copyright cases ever brought by the United States and directly targets the misuse of a public content storage and distribution site to commit and facilitate intellectual property crime.



The individuals and two corporations – Megaupload Limited and Vestor Limited – were indicted by a grand jury in the Eastern District of Virginia on Jan. 5, 2012, and charged with engaging in a racketeering conspiracy, conspiring to commit copyright infringement, conspiring to commit money laundering and two substantive counts of criminal copyright infringement. The individuals each face a maximum penalty of 20 years in prison on the charge of conspiracy to commit racketeering, five years in prison on the charge of conspiracy to commit copyright infringement, 20 years in prison on the charge of conspiracy to commit money laundering and five years in prison on each of the substantive charges of criminal copyright infringement.



The indictment alleges that the criminal enterprise is led by Kim Dotcom, aka Kim Schmitz and Kim Tim Jim Vestor, 37, a resident of both Hong Kong and New Zealand. Dotcom founded Megaupload Limited and is the director and sole shareholder of Vestor Limited, which has been used to hold his ownership interests in the Mega-affiliated sites.



In addition, the following alleged members of the Mega conspiracy were charged in the indictment:

•Finn Batato, 38, a citizen and resident of Germany, who is the chief marketing officer;
•Julius Bencko, 35, a citizen and resident of Slovakia, who is the graphic designer;
•Sven Echternach, 39, a citizen and resident of Germany, who is the head of business development;
•Mathias Ortmann, 40, a citizen of Germany and resident of both Germany and Hong Kong, who is the chief technical officer, co-founder and director;
•Andrus Nomm, 32, a citizen of Estonia and resident of both Turkey and Estonia, who is a software programmer and head of the development software division;
•Bram van der Kolk, aka Bramos, 29, a Dutch citizen and resident of both the Netherlands and New Zealand, who oversees programming and the underlying network structure for the Mega conspiracy websites.
Dotcom, Batato, Ortmann and van der Kolk were arrested today in Auckland, New Zealand, by New Zealand authorities, who executed provisional arrest warrants requested by the United States. Bencko, Echternach and Nomm remain at large. Today, law enforcement also executed more than 20 search warrants in the United States and eight countries, seized approximately $50 million in assets and targeted sites where Megaupload has servers in Ashburn, Va., Washington, D.C., the Netherlands and Canada. In addition, the U.S. District Court in Alexandria, Va., ordered the seizure of 18 domain names associated with the alleged Mega conspiracy.



According to the indictment, for more than five years the conspiracy has operated websites that unlawfully reproduce and distribute infringing copies of copyrighted works, including movies – often before their theatrical release – music, television programs, electronic books, and business and entertainment software on a massive scale. The conspirators’ content hosting site, Megaupload.com, is advertised as having more than one billion visits to the site, more than 150 million registered users, 50 million daily visitors and accounting for four percent of the total traffic on the Internet. The estimated harm caused by the conspiracy’s criminal conduct to copyright holders is well in excess of $500 million. The conspirators allegedly earned more than $175 million in illegal profits through advertising revenue and selling premium memberships.



The indictment states that the conspirators conducted their illegal operation using a business model expressly designed to promote uploading of the most popular copyrighted works for many millions of users to download. The indictment alleges that the site was structured to discourage the vast majority of its users from using Megaupload for long-term or personal storage by automatically deleting content that was not regularly downloaded. The conspirators further allegedly offered a rewards program that would provide users with financial incentives to upload popular content and drive web traffic to the site, often through user-generated websites known as linking sites. The conspirators allegedly paid users whom they specifically knew uploaded infringing content and publicized their links to users throughout the world.



In addition, by actively supporting the use of third-party linking sites to publicize infringing content, the conspirators did not need to publicize such content on the Megaupload site. Instead, the indictment alleges that the conspirators manipulated the perception of content available on their servers by not providing a public search function on the Megaupload site and by not including popular infringing content on the publicly available lists of top content downloaded by its users.



As alleged in the indictment, the conspirators failed to terminate accounts of users with known copyright infringement, selectively complied with their obligations to remove copyrighted materials from their servers and deliberately misrepresented to copyright holders that they had removed infringing content. For example, when notified by a rights holder that a file contained infringing content, the indictment alleges that the conspirators would disable only a single link to the file, deliberately and deceptively leaving the infringing content in place to make it seamlessly available to millions of users to access through any one of the many duplicate links available for that file.



The indictment charges the defendants with conspiring to launder money by paying users through the sites’ uploader reward program and paying companies to host the infringing content.



The case is being prosecuted by the U.S. Attorney’s Office for the Eastern District of Virginia and the Computer Crime & Intellectual Property Section in the Justice Department’s Criminal Division. The Criminal Division’s Office of International Affairs, Organized Crime and Gang Section, and Asset Forfeiture and Money Laundering Section also assisted with this case.



The investigation was initiated and led by the FBI at the National Intellectual Property Rights Coordination Center (IPR Center), with assistance from U.S. Immigration and Customs Enforcement’s Homeland Security Investigations. Substantial and critical assistance was provided by the New Zealand Police, the Organised and Financial Crime Agency of New Zealand (OFCANZ), the Crown Law Office of New Zealand and the Office of the Solicitor General for New Zealand; Hong Kong Customs and the Hong Kong Department of Justice; the Netherlands Police Agency and the Public Prosecutor’s Office for Serious Fraud and Environmental Crime in Rotterdam; London’s Metropolitan Police Service; Germany’s Bundeskriminalamt and the German Public Prosecutors; and the Royal Canadian Mounted Police – Greater Toronto Area (GTA) Federal Enforcement Section and the Integrated Technological Crime Unit and the Canadian Department of Justice’s International Assistance Group. Authorities in the United Kingdom, Australia and the Philippines also provided assistance.



This case is part of efforts being undertaken by the Department of Justice Task Force on Intellectual Property (IP Task Force) to stop the theft of intellectual property. Attorney General Eric Holder created the IP Task Force to combat the growing number of domestic and international intellectual property crimes, protect the health and safety of American consumers, and safeguard the nation’s economic security against those who seek to profit illegally from American creativity, innovation and hard work. The IP Task Force seeks to strengthen intellectual property rights protection through heightened criminal and civil enforcement, greater coordination among federal, state and local law enforcement partners, and increased focus on international enforcement efforts, including reinforcing relationships with key foreign partners and U.S. industry leaders. To learn more about the IP Task Force, go to www.justice.gov/dag/iptaskforce .

lo trovo in larga parte condivisibile.
e qui vengono a cadere molte delle perplessità sollevate nel topic, o no?

Se è vero che non rimuovevano il contenuto dal sito dopo segnalazione, questo cambia parecchie cose.
Non capisco il "lavaggio di denaro sporco", ma non importa.

Vero. Effettivamente la decisione sembra abbastanza logica.

Anyway, ragazzi a realtà del sistema legale anglosassone (e quidni anche americana) è totalmente diversa da quella basata sul sistema europeo-continentale quindi i paragoni con "quello che potrebbe succedere da noi" non reggono: noi non possiamo denunciare di associazione mafiosa i tizi di Anonymous perchè viviamo in un sistema che non ce lo permette (se poi questo sia un male o un bene è discutibile) e allo stesso modo è difficile che un condannato per omicidio con aggravanti se la cavi con "solo" 20 anni negli USA (e anche qui potremmo discutere a lungo sul fatto che cio sia un bene o un male).

Citando Wikipedia a proposito del RICO: "Tale legge è stata applicata, tra gli altri, al caso di Silvia Baraldini che è stata condannata per rapina ed omicidio, non per avere direttamente commesso tali fatti ma perché appartenente all'associazione "19 maggio", definita come rivoluzionaria". In Europa una misura del genere sarebbe difficilmente applicabile ma negli USA si puo e i fondatori di Megavideo avrebbero dovuto saperlo...

Tra l'altro, anche la presunzione di innocenza negli USA ha sfumature diverse....

Yakumo-dono ha scritto:

Se è vero che non rimuovevano il contenuto dal sito dopo segnalazione, questo cambia parecchie cose.
Non capisco il "lavaggio di denaro sporco", ma non importa.

Per lavaggio si intende il riciclaggio, ma non si capisce in che modo l'abbiano riciclato. Anche perchè come si fa a dire che è sporco ?



Maresciallo@

Be', basta vedere il concetto di "ricorso in appello" americano.