1° Avventura, 1° sessione: la Missione (Drewt e Yakumo)

Notando che già il Maresciallo le porgeva i documenti la locanderia li prese con calma, diede una letta veloce e li restituì al proprietario.

"accomodatevi pure ai tavoli, è troppo tardi per una cena completa ma vi verrà servito il piatto della serata...non rimarrete delusi."

Con un cenno del capo indicò ai cinque i numerosi tavoli della locanda, tutti perfettamente puliti e dotati di tovaglia linda e profumata; Katrina scomparì dietro al bancone, varcando la soglia che dava alle cugine

L'uomo fece cenno hai suoi forzati compagni di seguirlo ad uno dei tavoli più nascosti, mentre attraversava la sala salutò con dei cenni del capo diversi avventori che evidentemente conosceva. Arrivati al tavolo si sedette con disinvoltura in una posa decisamente non offensiva o pericolosa e fece cenno agli altri di occupare le atre sedie.

Il maresciallo si sedette. Ponderò adeguatamente le parole, e dopo pochi secondi di silenzio, attaccò. <Vi ringraziamo per l'aiuto che ci avete dato. Non so se e come saremmo usciti da uno scontro con quei banditi> si trattenne dal definirli "feccia": forse anche il suo interlocutore praticava lo stesso mestiere, di tanto in tanto. <Vorremmo sapere, però, cosa spinge un estraneo come voi ad aiutare dei semplici mercanti, come ce ne sono a migliaia in questa città> fece una pausa <come ce ne sono a migliaia. E, di grazia> abbassò la voce fino ad un sussurro <chi rappresentate? Chi sono i Tullin?>

L'uomo ascoltò attentamente le domande quindi si distese sulla sedia e dopo aver lisciato l'abito prese a parlare,
-Partiamo di grazia dalle vostre ultime domande. Forse conoscete i Tullin con un altro nome, suppongo Tarigesi?- Chiese, ma senza aspettare proseguì. -Qua sono chamati Tullin un dispregiativo usato da tutti quelli che li temono, io ne sono per così dire un affiliato e ne curo gli interessi verso gli ospiti e in generale i forestieri-
Prese una pausa e cercò nel mantello qualcosa, estrasse una grossa moneta e iniziò a farla passare da un dito all'altro con indifferenza.
-Ma passiamo alla domanda che più vi preme.... come mai ho aiutato voi tra tutti i mercanti che passano da queste parti, bhè la risposta è semplice e ritengo che voi già lo sospettiate- La voce divenne un sussurro -Vero maresciallo?-

Il maresciallo fu preso dall'istinto di colpire l'estraneo. Ma si trattenne. Continuò in un sussurro, scuro in volto.
<Via la maschera, eh?>concluse<Da quel che mi dite, ci possono essere due alternative. O voi sapete tutto e volete aiutarci, e questo ci renderebbe le cose molto utili....oppure state seguendo uno dei vostri blasfemi giochetti al gatto col topo. Nel qual caso, sarà premura mia e di ogni altro membro di questa spedizione farvi vedere chi fra noi è il topo>un secondo di silenzio <questo per farvi capire che i giochetti non hanno luogo d'essere con noi. Se invece> e si lanciò in un ghigno quanto più cortese gli riuscisse <siete qui per aiutarci, "non vedo l'ora di collaborare con voi", come si dice!> Lasciò quindi al suo interlocutore il tempo per rispondere, mantenendo quel sorriso infelicemente riuscito sul volto.

-Posso farvi notare il luogo in cui vi ho portato? Questa taverna pullola di quelle persone che tanto vorreste mettere al rogo, quindi temo che in caso di scontro nessuno dei qui presenti sopravviverebbe, come si suol dire siete nella bocca del leone e dovete ponderare ogni vostra mossa per non fare una fine molto dolorosa- Fece un attimo di pausa e guardò negli occhi ciascuna persona seduta al tavolo. -E qui entro in scena io. è infatti mio compito aiutarvi nella vostra impresa e impedire che qualche vostra bravata o mossa avventata mandi all'aria la missione.
Sono stato assoldato dal gerarca per infiltrarmi nella cellula eretica che ha messo le radici in questa città, mi ha inviato qui prima di affidarvi questa missione in modo che avessi sufficente tempo per entrare a contatto con i membri più eminenti della setta e facilitare il vostro inserimento- L'uomo si interruppe e lanciò in aria la moneta per poi riafferrarla e farla sparire nella manica.
-Ma immagino che vogliate una prova di quello che vi ho detto, ebbene se non lavorassi per il gerarca come potrei mai sapere chi siate voi e i vostri compagni? Sì sò anche la vostra identità inquisitore- Disse l'uomo facendo un cenno del capo a Raster -Immagino che lo storpio a servizio del gerarca vi abbia fornito tutti i documenti per la vostra copertura, ebbene se li leggete bene troverete il mio nome su quei documenti, ovviamente non il mio vero nome ma semplicemente quello che uso per i listeriani come voi, i Tullin mi conoscono come Mondrag ma voi potete chiamarmi Valgan-

<Molto bene, Valgan, o Mondrag, o come vi chiamate. Ci rimettiamo al vostro giudizio: a essere franco, io non ero al corrente della presenza di un infiltrato. Questo mi solleva. Vedo che i Tarigesi sono molto influenti sui degenerati di questa città. O è il vostro nome e la vostra persona a spaventarli così?>
Fece una pausa ma riprese quasi subito: <riguardo alla faccenda di cui discutevamo....quella della "bocca del leone"...per inciso, seppure non apprezzi più di voi le bravate, come le chiamate, sappiate che ogni uomo di questa spedizione - mi correggo, ogni uomo del seguito mio e dell'Inquisitore Raster - sarebbe più che volenteroso di sacrificarsi in nome della riuscita della missione: già due valorosi soldati hanno perso la vita durante il tragitto. Ve lo rammento, in modo che sappiate, nobile aiutante del regno> e sfoggiò un sorriso quasi eccessivo < che nessuno qui ha intenzione di tirarsi indietro. Proponete dunque i vostri piani senza timore che ce la facciamo addosso!>

Comparì dalla soglia delle cucine l'ostessa, con tra le braccia enormi portate miste di carne arrosto, verdure e altre cose non meglio identificate...il tutto disposto sul grande piatto di ceramica secondo una meticolosa preparazione artistica. Poggiò in silenzio le portate innanzi a ciascun avventore, mentre il silenzio calava sulla tavolata per evitare che la robusta signora venisse a sapere dei piani dei Listeriani...A Raster inoltre parve che essa gli avesse lanciato un occhiata strana, anche se non riusciì a capire se quello sguardo fosse pieno di lussuria,complicità o cos'altro.
Quindi l'ostessa si congedò con un leggero inchino del busto, tornando dietro al suo bancone.

Il furtivo uomo aspettò che la donna fosse andata via prima di continuare a parlare.
"Non metto in dubbio il vostro coraggio o quello dei vostri uomini ma la futilità di una aperta azione contro gli eretici, sappiate che i Tarigesi sono molto influenti in città e hanno il favore anche di diversi alti membri del governo cittadino oltre a qualche vostro confratello dalla loro" Concluse indicando con la forchetta l'inquisitore, detto ciò inforchettò un pezzo di carne e lo mangiò con gusto dandogli la sua più completa attenzione, dopo aver bagnato le labbra con il vino proseguì.
"Quindi caro amico mio sì gli eretici sono molto influenti anche sui delinquentelli della città, giacchè diverse bande sono nel loro libro paga, oltre a questo anche il mio nome o meglio la fama intorno ad esso ci ha aiutato ad uscire da quel vicolo indenni" E gratificò i presenti di un sorriso molto inquietante "Ora se non vi dispiace vi lascio riposare, ho delle faccende da ultimare, dovendo mantere la facciata con i tarigesi." Lasciò le sue parole cadere nel silenzio mentre raccoglieva il mantello e lo indossava "Finite di pranzare e date una sostanziosa mancia alla Ostessa, quindi chiedetegli una stanza per la notte, la numero sei al primo piano in fondo al corridoio sulla sinistra, è bella spaziosa e potrete starci tutti comodamente ma non abbassate la guardia, qui non rischiate le fauci del leone ma le orecchie ficcanaso dei sorci, tenete sempre qualcuno di guardia, il mio segnale saranno cinque colpi alla porta, due rapiti e tre lenti non aprite a nessun'altro. Mi farò vivo a breve e se qualcuno vi chiede cosa fate qui dite che siete mercanti d'armi che devono concludere importanti affari con me." Finitò di parlare si avvolse stretto nel mantello e salutati con un cenno del capo i presenti uscì dalla porta.
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Buona fortuna ragazzi sono felice che si ricominci, ah Lautrec avrei bisogno di alcune informazioni se vuoi contattami su msn però ho cambiato contatto....