Campagna Bad Boys - I - Duro come la roccia

Proprio mentre il giovane narr faceva notare al suo compagno agaro la presena dello jurg e dei cavalieri, uno di questi si voltò nella loro direzione e da quel momento anche gli altri vi occhieggiarono furtivamente. Prosegurono però in direzione nord-est come se niente fosse.

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Al momento sono a circa 2000 passi di distanza. Voi finora avete viaggiato verso sud, quindi se proseguite non li incrocerete in quanto loro viaggiano verso nord-est. Se invece volete intercettarli dovrete deviare. Discutetene pure tra voi.

Il Narr ascoltò con attenzione le parole dell'Agaro ma i movimenti di quei tre cavalieri non gli piacevano per niente e non era poi cosi tanto sicuro che se importunati gli avrebbero detto con tanta gentilezza la strada da percorrere. Il Principe inoltre si domandava cosa diavolo ci facesse un carro Narr con quegli estranei però nelle condizioni in cui si trovava non poteva cercare nessuna risposta dato che era stremato dalla sete e Vijami si reggeva in piedi per miracolo quindi con voce tranquilla ma decisa disse "No, non credo che sia una buona idea cavalcare fin la per chiedergli informazioni sulla strada, da come si stanno muovendo non sembrano avere voglia di seccature e dato che siamo stanchi e..." guardò per un attimo il Barbaro fu una frazione di secondo non voleva aggiungere che il vero motivo erano le profonde ferite che aveva subito il proprio compagno a fargli rinunciare e non volendo ferire il gia provato orgoglio combattivo dell'Agaro si affrettò a proseguire "...e quindi credo che faremmo meglio a proseguire per la nostra strada e cercare un riparo per la notte, possibilmente con un pozzo dato che ormai la notte si sta facendo vicina..." finito il proprio discorso Odgerel continuò a cavalcare per la propria strada...

Il sole stava tramontando e i due giovani viaggiatori non avevano incontrato altre rovine promettenti od alcunché che potesse essere loro d'aiuto. Tra l'altro si stavano spingendo verso sud e anche se questo voleva dire essere in un territorio che Odgerel conosceva bene, questo implicava anche che quello fosse un territorio frequentato da membri della sua tribù. L'ultimo raggio di sole però illuminò per un momento, prima di lasciarli nella penombra crescente della notte, una qualche costruzione in rovina che doveva distare non più di una ventina di tiri d'arco da dove si trovavano, ma che era rimasta loro occultata perché a quanto pare si trovava sul versante a loro opposto di una collina.

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Uriel: il tuo PG sa bene che ad appena un giorno e mezzo a nord ancora incontrerete un piccolo affluente dell'Olkji, il fiume-serpente che attraversa la tundra dei Narr.

"Di nuovo a casa..." sussurrò appena il Narr piu a se stesso che in direzione dell'Agaro poi quando anche l'ultimo raggio di sole stava tramontando gli attenti occhi del Principe notarono una qualche costruzione abbandonata ed in rovina non molto distante da dove si trovavano ora e quindi senza perdere ulteriore tempo dato che le ombre minacciose della sera si stava avvicinando furtivamente la indicò a Vijami aggiungendo "Direi che sarebbe un luogo perfetto per accamparci sperando anche che di trovare un pozzo funzionante nelle vicinanze dato che gli animali sono completamente stremati e molto nervosi ormai da ore ed anche noi abbiamo bisogno di acqua al piu presto..." Quindi detto questo Odgerel aumentò leggermente il passo della propria cavalcatura cercando di raggiungere al piu presto il proprio obbiettivo, ma continuando a guardarsi attentamente in torno non voleva fare l'errore che aveva commesso il Barbaro al loro primo incontro...

Avanzarono circospetti e, quando giunsero sulla cima della collina, ebbero una visuale completa delle modeste rovine che avevano davanti. Degli edifici che un tempo dovevano essere stati eretti non rimanevano che poche pietre. Un unico angolo di muro, appena più alto dell'agaro era l'unica parte della costruzione che potesse avere ancora una minima possibilità di utilizzo quale riparo. Anche del pozzo non rimanevano che poche pietre, anche se qualcuno, in tempi più recenti, si era dato pena di costruire con alcuni pali di legno una sorta d'impalcatura su cui si poteva, usando una corda, calare un secchio o un qualunque altro recipiente all'interno del pozzo. Anche se poche pietre rimaste in piedi non offrivano molte possibilità di nascondiglio, ai due viaggiatori il giorno non concesse deroghe e quando erano a meno di un tiro d'arco dalle rovine la notte scese del tutto. La mezzaluna piena che solcava li cielo era probabilmente offuscata dalle nubi e la sua già modesta luce era da queste del tutto schermata lasciando i territori sottostanti nell'oscurità.

Il Narr non appena arrivò a qualche passo di distanza dalla sommita della collina scese dal proprio pony per risparmiargli almeno quei pochi metri, dato che ormai cavalcavano da parecchio tempo e la sete si faceva sempre piu sentire insieme alla stanchezza. Il Principe dopo essersi guardato intorno per alcuni secondi prese le redini dei propri pony e le legò insieme nell'estremità della costruzione dove rimaneva alcune pietre che potevano offrire un riparo, anche se leggero, per poi aggiungere in direzione di Vijami "Ho notato che c'è anche qui un pozzo e che qualcuno si è dato la pena di costruire quella sorta di impalcatura, potresti darci un'occhiata per vedere se siamo stati cosi fortunati da trovare finalmente un pozzo con un pò di acqua?" e senza nemmeno guardare i movimenti dell'Agaro Odgerel continuò a prendersi cura dei propri pony e del proprio equipaggiamento.

LATUREC e URIEL: Tutto sembrava tranquillo e che l'agaro e il narr fossero gli unici due esseri viventi nel raggio di molti tiri d'arco. Le rovine erano spoglie, ma, come Viljami potè constatare, il pozzo pur essendo intorno ad esso rimaste poco più che una decina di pietre non era secco.

LAUTREC:
Il giovane agaro faticò un po' ad accendere la torcia, ma quando vi riusciì poté constatare che tra le rovine non vi era alcunché da calare nel pozzo né una corda con cui calarlo. Dovevano arrangiarsi con quel che avevano.

CYNATH:
13 giorni dopo la dodicesima luna piena

Belgahirt si muoveva con un certo affettamento. Aveva viaggiato ben a lungo, allontanandosi molto dalla sua terra natia per raggiungere il fiume Olkji. Ma era ormai da lungo tempo che il giovane hulam lo vedeva nelle sue visioni e desiderava venire in comunione con lo spirito di quel grande fiume. Ora che lo aveva fatto però si sentiva come svuotato di obiettivi, seppur ancora euforico per il successo appena conseguito. Sapeva però di non poter indugiare in quelle terre, specialmente non da solo: era territorio dei narr e per quanto fosse un abile animista non poteva competere da solo contro molti nemici, specie se questi, come i narr, erano soliti combattere a distanza utilizzando potenti archi.
Qualche giorno prima, quando sapeva di essere ormai prossimo al suo obiettivo, aveva passato la notte tra le rovine di una vecchia costruzione e adesso che era sulla via del ritorno aveva pensato di fare lo stesso. Aveva però camminato più lentamente, o indugiato troppo sulle rive del fiume e quindi il sole era tramontato quando egli, pur in vista delle rovine, non ancora le aveva raggiunte.
Visto che la distanza era però davvero modesta aveva proseguito nella semi oscurità ma arrivato a circa un centinaio di passi dai muri in rovina aveva visto un bagliore: qualcuno si trovava all'interno delle rovine ed aveva utilizzato una qualche sorta di fonte di luce, sicuramente non magica.

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Cynath: il tuo personaggio è a conoscenza solo di quanto è scritto dopo il suo nome, o dopo la scritta tutti se questa è presente. Scrivi con attenzione quali sono le tue proposte di azione, ma sta tranquillo che in caso di errore potrai tranquillamente editare il messaggio.

l'impavido hulam rimase un breve lasso di tempo a riflettere su ciò che doveva fare, doveva continuare ha viaggiare circospetto ma l'oscurità stava già calando e lui sapeva che la sua vista al buio non era certo imbattibile quanto le sue doti magiche ed in aggiunta a questo malus c'era anche il fatto che stava viaggiando da giorni e quindi aveva bisogno di trovare un solievo nel mondo dei sogni, con un improvviso scatto felino Belgahirt tentò di muoversi senza far rumore verso le rovine nel tentativo di scrutare chi vi era all'interno ma la luce era poca quante le sue energie se quelli fossero stati nemici molto probabilmente quella stessa sera in cui aveva compiuto il suo desiderio di vedere il fiume Olkji, in quella stessa sera sarebbe trapassato, ora aveva la visuale libera da ogni ostacolo e tentò di vedere qualcuno all' interno dell' accampamento.
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scusate l'ortografia adesso va bene?

Il Narr dopo essersi preso cura dei propri animali ed essersi riposato un attimo notò che l'Agaro guardava con sguardo sospetto il pozzo e quindi avvicinandosi pote notare che mancava una corda e un secchio o un recipiente con cui attingere l'acqua e senza perdere ulteriore tempo all'indirizzo di Vijami disse "Senti io ho una corda e quindi un problema è risolto però ci manca un recipiente per poter prendere l'acqua tu non hai nulla?" Poi mentre ancora attendeva la risposta del Barbaro il Principe si diresse in direzione dei Pony per poter gia prendere la corda di crine di cavallo e risparmiare cosi un pò di tempo

Il Barbaro scosse il capo, un pò amareggiato, e infine tornò a rivolgersi verso il compagno d'avventura "Potremmo calarci uno alla volta nel pozzo, così potremo bere e riempire le borracce d'acqua" propose iniziando già ad allungare la mano verso le proprie borracce completamente vuote. Ancora non si avvide della presenza di un terzo cavaliere poco fuori dall'accampamento, e continuò tranquillamente a cercare i contenitori vuoti dato che ormai pensava che a quell'ora ogni minaccia ci sarebbe potuta essere nel villaggio vuoto avrebbe già dovuto rivelarsi una buona dose di tempo prima.

URIEL e LAUTREC:
Tutto sembrava essere normalmente silenzioso intorno a loro, anche se l'urgenza di trovare dell'acqua si faceva via via più stringente.

CYNATH:
L'hulam avanzò intrepido cercando di distinguere e contare le sagome che sicuramente si trovavano nei pressi di quella inattesa fonte di luce, ma le rovine continuavano a bloccargli la visuale quel tanto che bastava a lasciargli intravedere il bagliore, ma non la sua sorgente e le ombre intorno ad essa. Muovendosi smosse goffamente una pietra che rotolò, facendo un rumore tale da poter compromettere il suo avvicinamento furtivo. Forse sarebbe stato più prudente fermarsi ad osservare sperando in qualche movimento rivelatore, o avanzare con attenzione un'altra ventina di passi ed osservare nuovamente, magari fruendo di una migliore visuale.

Belgahirt era totalmente concentrato sulle rovine, anche se di esse scorgeva ben poca parte per colpa dell' oscurità che era calata, e quando senti all'improvviso una pietra rotolare trasali di colpo inizio a sudare, per timore di essersi fatto scoprire, era stancato dal lungo viaggio fino al fiume Olkji e non era sicuro di riuscire a sopravvivere contro dei nemici a piena forza, cosi' l'Hulam decise prontamente di continuare a muoversi silenziosamente verso le rovine che durante il viaggio di andata gli avevano donato riposo, sperando che i nemici non abbiano sentito o per colpa del sonno che creseva o per colpa del loro udito poco fine, per cercare di capire quanti siano i nemici, che stato erano e cosa molto più importante se contro di loro sarebbe riscito a non soccombere per poi godersi un istante di riposo fino al mattino successivo in cui doveva tornare trionfoso a casa

Odgerel aveva ormai la gola secca ed anche solamente deglutire gli provocava dolore e tutta la sua concentrazione era dedicata alla ricerca dell'acqua e di un modo per procurarsela e di conseguenza non notò per nulla il rumore che Belgahirt causò facendo rotolare via un sasso. Comunque avendo sempre il proprio letale arco a portata di mano si avvicinò al pozzo dove si trovava Vijami per osservarlo meglio e vedere se al Barbaro non era sfuggito qualche indizio o qualcosa che li potesse aiutare.

Troppo impegnato nella ricerca di un modo per cavare dell'acqua da quel pozzo, il barbaro ancora non si accorse della presenza lì vicino dello Sciamano; Inizia quindi a trafficare con la bisaccia assicurata al cavallo, nella ricerca di una robuta corda che non riesce a trovare. "Ehi, non è che hai una corda bella lunga, per caso?" Domanda nemmeno voltandosi all'indirzzo di Uriel, le mani sempre impegnate a rovistare con vigore nella sacca di cuoio.

Odgerel impiegò alcuni secondi prima di capire in pieno le parole del Barbaro perchè era troppo immerso nei propri pensieri e perchè ormai la sete e la stanchezza stavano appanando lentamente i propri sensi. Poi dopo alcuni istanti risposte "Si ho una corda che potrebbe fare al caso nostro..." e senza aggiungere altro il Principe si avviò verso i propri Pony per prendere la propria corda...

URIEL: Mentre il giovane narr percorreva il breve tratto verso i pony si accorse di un movimento, alla sua destra a circa trenta o quaranta passi, sul fianco della collina su cui le rovine si ergevano. Una figura umana sui cinque piedi, probabilmente senza armi in pugno che si avvicinava cautamente e lentamente alle rovine.

CYNATH: Avanzando Belgahirt vide finalmente con chiarezza la figura umana o presunta tale che era nelle rovine alla sua sinistra. Doveva essere a una cinquantina di passi di distanza, ed era indubbiamente la sagoma di un uomo notevolmente alto e robusto, vestito con pesanti abiti di pelle conciata parzialmente coperti da un mantello di pelo. Non si trattava di certo di un nomade, era troppo grosso. L'hulam aveva sentito parlare di orchetti, ma non ne aveva mai visti in vita sua, forse stava per vederne uno? Dalla descrizione fisica (robusti e poco più alti di un hulam) e per l'abbigliamento (pelli e pelliccia) gli sembrava probabile di si, gli sarebbe bastata come unica conferma un volto bestiale con canini sporgenti, ma non era vicino abbastanza da discernerlo ne la luminosità era sufficiente.

l'animista si mosse ancora ma questa volta riusci ha vedere un essere nelle rovine era molto robusto e vestito di pelli proprio come il giovane Belgahirt si immaginava un orchetto, ma non riusciva a confermare le sue teorie perchè l'oscurità e la distanza gli impedivano di vederne il volto bestiale. L'hulam pensò allora alle varie possibilità che aveva, poteva attaccarlo sperando che non ce ne fossero altri, poteva sperare che l'orchetto non si fosse ancora accorto della sua presenza mentre avanzava per capire se le sue teorie erano fondate, ma non fece nulla di tutto ciò, Belgahirt dopo aver scrutato rapidamente i dintorni coorse verso il riparo piu vicino nel tentativo di nascondersi

Nel vano tentativo di cercare la corda nella bisaccia cominciò a imprecare qualcosa di incomprensibile a bassa voce, il capo chino e i lunghi capelli biondi che ricadendo sul petto occultavano in parte il giovane viso del Barbaro. Nonostante la gola tremendamente secca l'umano continuò a mormorare nella sua lingua, rinunciando infine nel suo intento e rialzando il capo nel cercare con lo sguardo la figura del tizio incontrato da poco; ancora dava le spalle all'animista, non accorgendosi della sua presenza. Pose la mano destra sul dorso del cavallo, appoggiandola alla sella, e quindi si mise in attesa del ritorno di Odgerel, cercando di ignorare le ferite su tutto il corpo e l'arsura che gli bruciava la gola e gli offuscava la mente a causa della prolungata mancanza d'acqua..mai avrebbe pensato che un guerriero come lui avrebbe potuto perire per una così banale mancanza di sostentamento.

Mentre il giovane Principe si stava avviando verso i Pony per poter finalmente prendere la corda con la quale avrebbe potuto procurarsi dell'acqua si accorse di un movimento furtivo alla propria destra, a circa una quarantina di passi. All'inizio penso che potesse essere un qualche animale selvatico perchè la probabilità di incontrare nuovamente una persona ostile anche se in terre cosi pericolose era veramente elevata, ma dopo pochi attimi dovette ricredersi dato che quello che stava guardando era proprio una figura umanoide che si stava muovendo furtivamente poco distante dal loro accampamento. Quindi senza perdere ulteriore tempo, dato che quella persona poteva benissimo essere solamente l'avanguardia di un gruppo di predoni o banditi, il Narr prese velocemente il proprio letale arco che era appoggiato sulla propria spalla ed iniziò ad incoccare la prima freccia nel mentre con un debole fischio cercò di catturare l'attenzione del Barbaro sperando che l'inatteso ospite non si fosse ancora accorto del proprio compagno di viaggio

URIEL: Il narr lanciò il debole richiamo, ma l'agaro non sembrò sentirlo affatto assorto com'era nella ricerca di chissà cosa dalla sua bisaccia. Forse invece lo sentì l'umanoide che si stava avvicinando, perché si spostò improvvisamente a sinistra schiacciandosi contro una roccia più sporgente e sparendo del tutto dalla sua visuale e alla stentata illuminazione.

CYNATH: Sembrò una manovra fluida ed ben compiuta. Ora era seminascoto dalle rocce, ma continuava ad avere sott'occhio la creatura umanoide tra le rovine, che stava ancora trafficando con qualcosa e non sembrava essersi accorto di nulla.

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Nessuno ha sentito il fischio di Odgerel. Belgahirt non è a conoscenza della sua presenza e quindi deve comportarsi come se non esistesse.

Belgahirt senza indugiare si mosse rapido e con meno rumore possibile per non attirare l'attenzione dell' orchetto e dei suoi probabili compagni, che senza perdere tempo lo avrebbero attacato e ucciso, perciò per paura di morire senza funerale e lontano dai familiari l'animista si nascose in parte dietro delle rocce che gli offrivano riparo dai nemici ma gli lasciavano la visuale libera, poi dopo essersi calmato e aver ripreso fiato inizio a guardare l'orchetto per intuire ,dalle sue azioni, se si era accorto della sua presenza e se voleva attacarlo, cosi il giovane rimase inmobile nell'oscurita ad osservare il probabile artefice della sua morte