Cronaca dell'apprendistato della giovane Shaina

Era buio quando la processione, guidata dalla Prima Incantatrice, Somma sacerdotessa di Ecate su tutta Ierga si fermò nella immensa Grotta Sussurrante. Da centinaia di cicli quel luogo era stato stimolo e fonte di visioni e messaggi con cui la Dea disponeva, aiutava e suggeriva.
Shaina era con loro. Era arrivata appena il giorno prima a Palomitera, ove era situato il Santuario Trismegisto di Ecate. Con lei avevano viaggiato altre due giovani eletta: Androlia e Cassiomea che ora la seguivano d'appresso nell'ordinata fila della processione. Presto sarebbero state tutte messe alla prova e quelle prove avrebbero deciso il loro futuro ruolo all'interno del culto.
La processione si disarticolò in una serie di cerchi concentrici: al centro vi era la Prima Incantatrice e le sacerdotesse anziane, molte di nome e di fatto mentre altri solo di esperienza, intorno a loro stavano le giovani elette e dietro ad ogni eletta vi era una sacerdotessa con in mano una benda nera come la notte.
Avvolte in candide vesti lunghe ma leggere le elette rabbrividirono nella grotta umida e ventosa mentre la Somma sacerdotessa impaludata in un abito di colore terreo dai complicati disegni invocò la Triplice la cui grande statua di pietra lavica nel centro della sala pareva già osservare con i suoi tre volti tutte le donne che la circondavano.
Intorno a lei anche le sacerdotesse, abbigliate con abiti dello stesso marrone scuro, si unirono alle preghiere della Prima e Shaina si sentì circondata da una cacofonia di invocazioni che salirono sempre più di tono per culminare sommandosi quasi in un'unica voce nitida e poi scemare di nuovo in un coro. In quel momento vide muoversi tutte le sacerdotesse che erano vicino alle elette di fronte a lei. Sentì la sacerdotessa che le era alle spalle avvicinarsi e poi una benda le nascose ogni cosa alla vista. "Non temere" le disse una voce femminile gentile ma decisa e vagamente ansante.
Poi qualcuno le prese la mano e iniziò a condurla da qualche parte. Non poteva vedere, ma sapeva già cosa stava succedendo: ogni eletta sarebbe stata condotta dalla sacerdotessa che aveva vicino dentro uno degli innumerevoli cunicoli che sbucavano nella Grotta Sussurrante. Una volta nel cunicolo avrebbero percorso 144 passi e poi la sacerdotessa le averebbe tolto la benda. Insieme avrebbero atteso che scendesse il silenzio nella Grotta poi Shaina e tutte le altre elette avrebbero dovuto tornare indietro da sole, camminando lente, guidate dal solo dal magnetismo psicopompo della Dea e dalla loro percezione della direzione.

*Shaina mentre veniva accompagnata chiese* "Chi siete, voi che mi prendete le mani cosi delicatamente?" "Siamo per caso arrivati nel Cunicolo?, se è si allora lasciatemi da qui inizia la mia prova, Arrivederla" Incomincio a percorrere i mie 144 passi

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*pensieri o sentimenti = Colore Rosa/
" Parlare = Colore Blu/ Azione Arancione /
Provare ad Attacare Rosso/ Abilità Nero.

Camminò contando più o meno una ventina di passi, fino a che non arrivò a sfiorare uno spigolo di roccia. Poteva proseguire sia a destra che a sinistra. Doveva essere un bivio.

Shaina disse: "Ahi ci deve essere un bivio vediamo Tasta la pietra sia a Destra che a Sinistra*Emm Forse e meglio Andare a Sinistra, tutti i cunicoli a sinistra portano a destinazione o almeno credo*

Mentre si incamminava tentoni verso il cunicolo di sinistra fu pervasa da una subitanea convinzione di aver scelto la strada giusta e per qualche istante il una corrente d'aria soffio dalle sue spalle, scompigliandole i capelli.

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PX
Pregare Ecate=6

Shaina disse: sorridendo, forse è meglio proseguire di qua.... *Me lo fà capire la mia dea con quel vento? mah o sarà una coincidenza?* Azione Proseguo

Camminò per almeno un'ottantina di passi seguendo il cunicolo che curvava via via verso destra, poi questo improvvisamente terminò in modo brusco lasciandola davanti ad una parete.

*Ho capito Il vento da dietro mi diceva di andare dritta quindi verso destra, Forse* Azione Tasto il muro in cerca di qualche bottone o masso, insomma cerco un indizio una porta segreta diciamo.

mentre tastava alla cieca qualcosa premette qualcosa che cedette, e la ragazza sentì le rocce davanti a lei cadere, ma non fu investita dalla frana. Notò stendendo le braccia che il passaggio ora era libero, davanti a lei.

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PX
Percezione=4

Percorse ancora una ventina di passi, poi iniziò a intravedere una tenue luminosità davanti a sé. Pochi passi e questa si intensificò. Proseguendo la giovane si ritrovò di nuovo nella grande grotta dove le sacerdotesse erano in paziente attesa e poté vedere che solo una decina di elette, oltre lei, erano già riuscite a tornare nella grotta. Androlia e Cassiomea non erano però tra loro.
Una sacerdotessa anziana le si avvicinò e le chiese: "Come hai trovato la via per tornare?"

Grande Sacerdotessa, ho pregato la Dea Ecate e ho seguito il Mio Istinto, Quando ero nel vicolo e dovevo scegliere ho tastato i muri tenendomi sempre a sinistra, scegliendo il bivio a sinistra... devo essere stata aiutata dalla Dea perchè un certo vento da dietro mi fece volare i capelli e allora li capii che dovevo proseguire e che era la via giustà, trovandomi difronte il muro ero indecisa se tornare indietro o no... ma poi pensai meglio cercare qualche manopola o bottone o masso per vedere se ee un muro scorrevole. Un domanda se posso Grande sacerdotessa, Androlia e Cassiomea ci sono?
P.s. Tutto Parlato.

La sacerdotessa anziana la guardò con aria benevola e rispose: "Giovane eletta, non conosco né Androlia né Cassiomea né alcuna di voi col suo nome. Alla fine del tuo apprendistato, che tu riesca nel diventare una Cacciatrice o meno, dovrai scegliere un nome e con esso il tuo destino, tra quelli che La Dea ti metterà a disposizione. Dovresti essere comunque lieta, se qualche genere di affetto ti lega a queste due tue compagne, della loro assenza, perché ciò vuol dire che non dovrai confrontarti con loro per ottenere il titolo di Cacciatrice."
Detto ciò si allontanò in un fruiscio di vesti, negando di fatto a Shaina ogni possibilità di replicare. Appena un attimo più tardi però la giovane vide uscire, da un passaggio ad appena una decina di passi alla sua sinistra, Cassiomea. L'eletta vide Shaina e le sorrise soddisfatta.

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Puoi fare qualcosa o limitarti ad aspettare. Se opterai per questa seconda scelta io proseguirò nella descrizione degli eventi successivi.

Azione, Cerco di spostarmi vicino a Cassiomea... Pshhh ehi Cassiomea ci sei? Sono Felice di vederti Qui, spero tu non abbia trovato difficoltà durante il tuo Percorso, sono preoccupata per Androlia, era vicino a te?

Shaina si avvicinò alla sua giovane compagna, che ancora rabbrividiva.
"E' stata molto dura al principio, ma poi... - non disse nulla per qualche istante - poi ho visto, nel buio come una sagoma luminosa, un profilo in tutto simile a quello della statua della Dea nella piazza della nostra città e seguendola sono arrivata fino a qui..."
"Pensi sia stata una visione?" Le chiese quasi come se sapesse già la risposta ma cercasse conferme.

Non so.. è strano e sei strana anche tu, si potrebbe essere stata una visione ma credo che non ci abbiano portati nei cucnicoli per andare a morire... oh almeno spero e Credo, cmq io sono qui già da un bel 5 minuti *sorride*

Cassiomea la guardò e annuì alla sua osservazione: "Certo non a morire, ma si dice che intorno alla grotta vi siano così tanti cunicoli che ci si può anche perdere e morire di sete prima di torvare l'uscita, certo lo avrai sentito dire anche tu."
Mentre parlavano altre due elette uscirono da due diversi cunicoli. Le sacerdotesse ad un cenno della Somma si mossero raggruppandole. Erano in sedici, le prime ad essere uscite.
Vennero condotte via e portate in un ala del santuario dove vi era un corridoio, senza finestre, illuminato da delle torce, lunghissimo, con decine di piccole cellette.
Una ad una vennero invitate ad entrarvi. Quella che toccò a Shaina era larga poco più di quattro passi e ugualmente profonda, e come unico arredo vi era una stuoia e una brocca con delle decorazioni, piena d'acqua. posata in un angolo.
La sacerdotessa che la aveva accompagnata le porse un braccialetto d'argento che raffigurava un serpente che si morde la coda.
"Questo è il focus per la tua meditazione e la tua preghiera. Se sei destinata Vedrai e ti sarà data la possibilità di dimostrare il tuo valore..." poi la spinse dentro e chiuse la porta alle sue spalle, lasciandola nella semi oscurità della cella, la cui unica fonte di luce veniva dalla poca luminosità che filtrava, sotto la porta, dal corridoio illuminato.

Comunque azione Mi inginocchio poi prendo la brocca e pronuncio una sacra Preghiera e verso poco acqua sul Braicaletto Argentato poi lo espengo alla piccola luce e continuo a Pregare Ecate. Subito dopo Pronuncio i Miei Impegni e Valori Parlando e infine mi stendo sulla branda aspettando un segno.

Per un tempo indefinito sembrò non succedere nulla, poi quasi all'improvviso come fosse un sommovimento della terra l'intero pavimento della cella sembrò cadere verso il basso e Shaina vide le pareti scorrerle tutto intorno sempre più veloce.
Non durò che per qualche battito di cuore. Poi un impatto e tutto intorno a lei fu per qualche momento avvolto da polvere. Quando riuscì a vedere di nuovo qualcosa vide che la cella non sembrava cambiata, ma al posto di dove si trovava la porta c'era adesso un passaggio ad arco (mentre prima aveva un trave) e privo di ogni stipite. Oltre l'arcata vedeva una sezione di quello che pareva una sorta di corridoio illuminato in modo tenue che proseguiva sia a destra che a sinistra. C'era qualcos'altro di anomalo, ma la giovane non era ancora abbastanza lucida da capire cosa.

Shaina si guarò intorno. Le pareti di pietra sembravano diverse da come si ricordava quelle della stanza prima del cambiamento. Era davvero scesa più in basso?
Guardò fuori dalla cella restando sull'arcata. Un corridoio apparentemente scavato nella roccia (mentre quello da cui era passata prima aveva muri di mattoni) illuminato da torce a intervalli regolari proseguiva indefinitamente sia verso destra che verso sinistra. Non vi era però nessun'altra apertura visibile oltre a quella da cui si era affacciata (o meglio non ve ne era nessuna nella parte di corridoio che arrivava a vedere, forse più avanti in una delle due direzioni ce ne erano).
Prese la torcia e illuminò meglio la cella notando negli ulteriori dettagli e questi le confermarono che pareti erano fatte diversamente da prima. Quando però illuminò il suo braccio vi fu un riverbero brillante.
Il bracciale era sparito, ma la pelle del suo braccio era come coperta da una sorta di scaglie bronzee, simili all'armatura di alcuni guerrieri che aveva visto per le strade di Palomitera.
Illuminò sé stessa e con grande stupore vide che la veste che aveva era sparita e le scaglie coprivano tutto il suo corpo quasi fosse diventata una sorta di serpente. Anche le mani erano diverse: come il resto del corpo erano coperte di scaglie ma le dita terminavano con lunghi e solidi artigli, degni di un predatore di tutto rispetto.

Sono... Mah che Diamine questa e un armatura, Pensiero proprio quello che aspiravo e che era al fine di tutto quello che desideravo e volevo, Azione /Abilità dell' armatura/ Provo a far rientare gli artigli nel Pugno. Ero Esaltata non ero più in me continuavo a tenere la torcia vicino all' armatura per vederla miglio anzi andai nel corridoio illuminato con la torcia, svoltava vado sia a destra che a sinistra e faccio due cose per vedere cosa c'e, prima di uscire uso muovermi selinziosamente poi osservare in tuti e due i sensi e spengo la torcia.

gli artigli parevano saldamente ancorati, quasi come se fossero le sue unghie cresciute a dismisura e fatte più affilate ed appuntite e non riuscì in alcun modo a renderli retrattili.
Non le davano noia però nei movimenti, come se le avesse sempre avute così.
L'armatura copriva ogni parte del corpo che riuscissa a vedere, quasi come fosse una seconda pelle.
Avanzò per un'ottantina di passi verso destra: il corridoio sembrava terminare senza che ci fosse alcuna via d'uscita.
Esplorò la parte di sinistra. Quasi alla stessa distanza a cui a destra terminava a sinistra invece si biforcava a T proseguendo quindi fino a quanto Shaina potesse vedere, in quanto la biforcazione a differenza del corridoio da cui si dipartiva non era illuminata da torce.

Shaina disse: Sono e mi sento un Serpente, i serpenti non hanno bisogno delle torce, perche vedono al buio vediamo se e vero... Giro nella biforcazione a T a destra muovendomi sempre silenziosamente e cercando di riuscire a vedere se vedo al Buio.

La giovane eletta avanzò di alcuni passi nella diramazione dei destra. Si rese conto molto in fretta che l'oscurità aumentava molto rapidamente e che le sue nuove capacità non le permettevano però di vedere nell'oscurità.
Una sensazione spiacevole, come una sorta di ansia crescente si impadroniva di lei maggiormente ad ogni passo, c'era qualcosa di sbagliato... qualcosa di pericoloso...
Improvvisamente qualcosa cadde dal soffitto e solo con un repentino balzo all'indietro Shaina evito di ritrovarselo addosso.
E fu sicuramente un bene, perché la cosa caduta, se tale la si poteva chiamare era un vero abominio: un ragno di dimensioni spropositate, grande quasi come un uomo robusto. Il corpo era di colore grigio, ricoperto di un pelame ispido e le zampe lunghe e uncinate.
Il particolare più inquietante di un già siffatto spettacolo era però la testa perché era quella di una donna il cui viso molto bello era sfigurato da due denti canini di dimensioni sconsiderate.
"Questo luogo appartiene a Tarath, vattene donna-serpente, o affonta la mia collera!" Disse la creatura, mentre dai suoi denti gocciolava veleno.

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PX
Agilità=6