Cronaca delle avventure di Hvergelmirsen Ulfhjem Njordsen

La pietra continuava ad indicare sud-est. Quella direzione però non era facilmente praticabile perché avrebbe significato mettersi a scalare le montagne, cosa che specie dopo l'avvento del Freddo, non era consigliabile. L'agaro poteva però seguire le pendici del massiccio montuoso verso sud, ed aggirarlo quindi verso est. Certo comunque avesse fatto gli ci sarebbero voluti alcuni giorni di viaggio prima di raggiungere il suo obiettivo.

Quell'imprevisto non fece altro che alimentare le sue fantasie: chissà i cantastorie come si sarebbero dilettati nel narrare le sue epiche avventure, "il barbaro venuto dal nord che per sterminare un intero clan di orchetti con la sua sola ascia ha dovuto raggirare intere montagne e affrontare i freddi più gelidi".
I suoi occhi si perdevano nel vuoto a tali succulenti pensieri; quindi, di buona lena, si mise a camminare verso i piedi del massiccio...

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La vedo grigia! :S

L'agaro si mosse di buona lena. Il sole non era però ancora arrivato a metà del suo cammino quando Hvergelmirsen vide che la pietra non indicava più sud-est, ma solo est. Osservando in quella direzione notò che più in alto sul fianco della montagna vi erano alcune grotte, raggiungibili tramite un ripido pendio che piegava più volte su se stesso prima di raggiungerle.

"Che sia quello il porcile dove stanno quei maiali grugnanti?"
Il suo sguardo puntava proprio in direzione delle grotte, poi guizzò verso il basso, alla ricerca di un robusto bastone di legno che lo avrebbe aiutato ad affrontare la pericolosa scalata.

L'agaro non colse alcun movimento sospetto mentre cercava un bastone o ramo di legno da attare allo scopo. Sfortunatamente nelle vicinanze non v'era nulla che potesse fare al caso suo. A meno di 100 passi a ovest si trovava però il margine della foresta, entro la quale avrebbe di sicuro potuto trovare quanto gli serviva in poco tempo e al riparo da sguardi indiscreti o indagatori.

Perseguì così la sua decisione di raccogliere un robusto sostegno... e percorse il tratto terra per raggiungere i margini della foresta, per poi avviarsi nuovamente verso le presunte tane.

L'agaro si mosse destro tornando tra gli ultimi alberi della foresta, senza però perdere d'occhio le caverne. Trovò un arbusto diritto e abbastanza grande da poter essere adatto all'uso a lui necessario, ma prima che se ne potesse appropriare un orchetto femmina sbucò da dietro un grosso albero a pochi passi da lui.
La sorpresa fu evidentemente reciproca, ma se Hvergelmirsen aveva tra le mani la sua ascia la femmina di orchetto aveva le braccia ingombre con una voluminosa fascina di rami, probabilmente atti al fuoco.

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Non c'è bisogno che ti dico che l'orchetta è in evidente svantaggio.

Un orchetto. Il primo della serie che avrebbe abbattuto.
Cogliendo l'attimo di sprovvista della femmina, levò con la consueta ma devastante tecnica l'ascia al di sopra delle spalle.

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Inutile che ti dica che provo uno spaccamontagne
8)

L'orchetto femmina tentò una debole difesa, ma era ostacolata da ciò che portava e priva di vere armi. Il colpo che la travolse fu così violento che l'ascia di Hvergelmirsen si conficcò con tutta la lama nel suo petto dopo aver troncato un paio dei rami che ella trasportava. La creatura lasciò cadere tutto il legname che ancora teneva stretto e giacque inerte impalata sull'ascia dell'agaro.

Stette qualche attimo immobile onde percepire qualsiasi altro rumore nelle vicinanze... poteva non essere sola. In caso dovesse essere stata sola, con sanguinaria soddisfazione l'avrebbe spostata dietro il tronco di un albero.

L'agaro non udì alcun rumore sospetto, e assicuratosi che non vi fossero altre possibili minacce nei paraggi trascinò l'orchetta dietro il tronco di un'albero, nascondendola alla vista. Spostandola si accorse che portava al fianco una accetta con la testa in selce che volendo avrebbe potuto essere utile anche come arma da lancio. Più d'uno dei rami che ella stava portando poi avrebbero potuto diventare un buon bastone.

Approfittò della situazione favorevole e recuperò la grezza arma e il bastone più robusto della pila. Poi si avviò finalmente verso il suo obiettivo...

Un'ascia da lancio in più gli avrebbe fatto sicuramente comodo. L'agaro uscì dalla foresta e arrivò di nuovo ai piedi del ripido pendio che conduceva alle grotte. Ora che aveva anche il bastone come appoggio avrebbe potuto arrampicarsi con maggiore sicurezza. Certo, se lo avessero sorpreso durante la salita, sarebbe stato un ottimo bersaglio per qualsiasi oggetto scagliato o anche solo lasciato cadere dalle grotte. Poteva cercare di salire il più rapidamente possibile rischiando di incespicare o fare rumore, oppure cercare di farne il meno possibile optando per una arrampicata lenta e prudente.

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Se fai in fretta devi fare un test sull'agilità e potranno sentirti (specie se fallisci il test).
Se fai piano ci metti di più ma non devi fare nessun test ed è meno probabile che ti sentano.

Misurò passo per passo, stando basso -per quanto la sua corpulenza potesse permettergli una sorta di mimetizzazione- e con la pelliccia di gherbel sulla schiena di modo da confondersi col neviccio di montagna.

Lentamente ma senza far rumore l'agaro risalì il pendio, voltandone le numerose svolte che lo vedevano accartocciarsi su se stesso nella salita.
Era arrivato all'ultimo costone, a pochi passi dalla svolta che gli avrebbe permesso di giungere in prossimità delle grotte, quando senti una serie di grugniti molto vicino: provenivano dall'altro lato del costone.

Si acquattò all'inizio della svolta, poco sotto il costone, di modo da avere comunque la copertura della roccia.
Voleva approfittare dell'effetto sorpresa: a seconda della distanza da cui sarebbe apparso il primo orchetto, avrebbe deciso se scagliare l'ascia raccolta dal cadavere della sua precedente vittima, o optare per lo scontro corpo a corpo.

Hvergelmirsen stette pronto per lasciare stecchito dallo stupore il primo orchetto che fosse comparso. Ma non comparve nessuno. I grugniti continuarono, sovrapponendosi e rivelando che vi erano due diverse creature oltre il costone, ma a quanto pareva nessuna di esse si stava avvicinando, erano evidentemente ferme, forse di guardia.

Afferrò così un ciottolo e, con discreta potenza, lo lancio verso un lato dissestato del versante...

"Chissà se ci cascano..."

Un paio di grugniti dall'aria sospettosa fecero comprendere all'agaro che le creature dall'altro lato del costone si erano accorte del ciottolo, e li sentì continuare a discutere nella loro porchesca lingua, ma o stavano parlando con un tono più basso o più probabilmente si stavano spostando in direzione del punto dove era caduto il ciottolo.

"Bene, i maiali ci sono cascati!"
Approfittò della sitiazione e balzò verso di loro, pensando di coglierli alle spalle... in base alla situazione e al loro numero, avrebbe deciso che arma utilizzare e improvvisare una tattica di attacco.

Agilmente Hvergelmirsen balzò oltre il costone e mentre lo faceva localizzò i due orchetti che aveva sentito parlare: erano ad una decina di passi da lui e gli volgevano le spalle. Avrebbe potuto essere un perfetto attacco di sopresa, ma l'agaro scivolò su un ciottolo malfermo e per evitare di finire lungo disteso a terra dovette puntellarsi rapidamente con una mano, lasciando andare il bastone.
I due orchetti lo sentirono e si voltarono immediatamente nella sua direzione assumendo subito un espressione di stupita ferocia.

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Putroppo hai fallito sia un test semplicissimo (avevi appena il 20% di sbagliarlo) sia quello per correggere l'errore. Quindi hai perso sia la sorpresa che il bastone, ma fortunatamente non l'ascia. Gli orchetti sono a meno di 10 passi, quindi se vuoi puoi usare la tua ascia da lancio contro di loro con un discreto margine di successo.

La sua ascia da lancio vorticò repentinamente, e il sibilo della lama che fendeva l'aria accompagnava il suo valzer verso l'orchetto più vicino alla discesa del versante del promontorio.

L'ascia da lancio dell'agaro colpì violentemente l'orchetto di destra al corpo. Questi indietreggiò un paio di passi per via dell'impatto ma non cadde. Evidentemente il colpo non era stato forte abbastanza da essere mortale. L'altro orchetto emise un urlo bestiale e si buttò contro Hvergelmirsen seguito più lentamente dall'altro, ancora non pienamente ripresosi dal colpo appena subito.

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Nel prossimo giro dovrai affrontare uno solo dei due orchetti, l'altro entrerà in mischia in quello successivo. Ovviamente è molto probabile che gli altri orchetti all'interno della caverna abbiano sentito l'urlo e quindi sarebbe il caso che tu cercassi di ammazzarne il più possibile prima che diventino troppi.

Sollevò la sua pesante ascia e la abbattè con tutta la forza delle braccia contro l'orchetto in carica.

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Spaccamontagne contro l'orchetto che mi sta venendo addosso...
CHE CAGA!! Adesso arriverà l'intero clan!

Hvergelmirsen abbatté un colpo terribile contro l'orchetto: questo lo evitò di misura, ma poi incautamente tentò subito un attacco subendo un terribile colpo di ritorno all'inguine che gli squarciò profondamente le carni. Reso folle dal dolore ai genitali distrutti l'orchetto lasciò cadere la sua ascia di pietra e si piegò su se stesso cadendo in ginocchio.
A giudicare dalla quantità di sangue che stava perdendo Hvergelmirsen dubitò che l'orchetto avrebbe potuto essere ancora una minaccia, ma quello a cui aveva tirato contro l'ascia si stava avvicinando rapido e quindi l'agaro doveva prepararsi ad affrontarlo.