Cronaca delle avventure di Hvergelmirsen Ulfhjem Njordsen

Si spostò dall'impiccioso corpo in agitazione e, senza attendere che il suo nemico arrivasse a sua portata, lo caricò.

Forse fu troppo irruento, perché l'orchetto non solo riuscì ad evitare i suoi colpi ma, nonostante perdesse sangue dalla ferita al corpo, gli rispose arrivando a ferire l'agaro di striscio ad una gamba. Per fortuna l'imboccatura della grotta era ancora sgombra e l'altro orchetto dolorante ancora in una posizione quasi fetale. Hvergelmirsen poteva concentrarsi nello spazzare via l'orchetto che aveva davanti.

Cercò di ignorare il lieve dolore alla gamba, concentrandosi su quel fastidioso esserino. Ristabilì la sua posizione e, con ua rotazione dell'ascia dietro la nuca, cercò di colpirlo.

Forse per favore dei suoi luridi dei immondi o semplice fortuna l'orchetto riuscì nuovamente ad anticiparlo provocandogli un taglio superficiale al fianco sinistro. L'agaro si adirò ancora di più sentendo la lama di pietra dell'ascia mordere la sua carne.

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Hai subito altri 20 punti di danno che insieme ai 6 già avuti fanno 26. Te ne restano però ancora ben 109. Per caricarti abbastanza da rendere il tuo stile più efficace devi scendere a meno di 101.

Un ringhio uscì dalla gola del combattente che ancora riusciva, anche se con le prime difficoltà, a preservare quella lucidità che gli consentiva di valutare la situazione ed avere un giudizio critico su come comportarsi tatticamente.
Cercò di ignorare nuovamente il lacerante dolore e approfittare della forza impressa nell'ultimo colpo per far vorticare nuovamente l'ascia dietro la testa con un impeto ancora maggiore e abbatterla con tutta la forza dei muscoli della sua schiena e delle braccia sull'insistente nemico.

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Vediamo se la capisce con un colpo spaccamontagne va'!

L'agaro preparò il suo colpo temibile, ma al momento di sferrarlo l'orchetto, inconsapevole, si spostò sulla destra sbilanciando Hvergelmirsen e vanificando così quasi completamente la sua tecnica mortale. L'agaro riuscì comunque a colpire l'orchetto di contrappeso, ma la ferita che gli inflisse al fianco sinistro era ben poco cosa rispetto al colpo che avrebbe potuto dargli se non si fosse spostato.
Mentre Hvergelmirsen e l'orchetto duellavano l'altro orchetto si accasciò completamente al suolo. Una scura pozza di sangue iniziò ad allargarsi sotto il suo corpo immobile.

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L'orchetto con cui stai combattendo è molto malridotto, ma non ancora ferito a morte.

ERENIS:
"Muori maledetto bastardo!"
Cercò di riprendere nuovamente l'equilibrio: quell'orchetto stava resistendo più del dovuto, considerando che Hvergelmirsen ne doveva affrontare ancora molti...
Con una sorta di fendente proveniente dal basso, provò a dare il colpo definitivo.

ARCHMAGE:
L'orchetto come imbaldanzito dai precedenti successi riuscì ancora una volta a scansare gli attacchi forse troppo scontati dell'agaro e lo colpì debolmente al fianco sinistro. Poco più di un graffio, ma Hvergelmirsen sentì l'ira montare dentro di lui.

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Ha preso altri 11 danni arrivando a 37. Il tuo stile passa ora da -6 a -4 in quanto sei sotto 3/4 dei tuoi PV. Ti restano comunque altri 98 PV.

La tecnica dell'agaro non era certo tra le più competitive, come quelle dei cavalieri del sud... ma il suo vero potenziale usciva pian piano, proprio per mano di coloro che osavano contrappore i loro attacchi ai suoi.
Il sangue iniziava ad uscire a piccoli flotti dal suo possente corpo, ma di contro i muscoli sembravano sempre più in tensione. Ogni colpo d'ora in avanti sarebbe stato sempre più energico; l'ascia fendette nuovamente l'aria per incontrare le ossa ed i muscoli del miserabile orchetto.

La fortuna dell'orchetto sembrò esaurirsi in un attimo. L'ascia di Hvergelmirsen lo colpì al corpo e al fianco e gli inferse un colpo così forte alla gamba che la lama raggiunse quasi l'osso. L'orchetto cadde a terra esanime, ma l'agaro non ebbe il tempo di gioirne perché un oggetto puntuto lo colpì di striscio all'avambraccio sinistro. Girandosi Hvergelmirsen vide che a lanciarlo era stato un orchetto che era uscito da una delle grotte e che ora stava avanzando rapido verso di lui mulinando la sua ascia di pietra.

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La picca lanciata dall'orchetto ti ha inflitto appena 7 danni. Ti restano altri 91 PV. Non appena arriverai a 67 (se ci arriverai) il tuo stile migliorerà ulteriormente.

Con gli occhi sbarrati Hvergelmirsen si gettò contro l'infame essere che aveva osato colpirlo alle spalle. Le poderose gambe balzarono in avanti, nel tentativo di imprimere al fendente la maggior velocità possibile.

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Se posso fare azione di movimento e colpo spaccamontagne nello stesso turno allora lo faccio, altrimenti faccio un colpo normale.

All'agaro mancò il tempo per preparare il suo attacco migliore e quindi dovette combattere contro l'orchetto senza l'impeto che avrebbe desiderato. Il suo avversario però restò tutt'altro che impreparato da quel gesto offensivo improvviso e dopo aver parato i colpi ferì Hvergelmirsen al corpo, permettendosi anche di schernirlo nella sua gutturale lingua.

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Non avevi tempo a sufficienza per lo spaccamontagne, ma puoi farlo nel prossimo giro. Hai subito altri 23 danni e sei a 68 PV. Ti basta un graffietto e il tuo stile diverrà ancora più incisivo (o uccisivo che dir si voglia).

Quei versi grugneschi non fecero altro che aizzare l'orgoglio barbarico dell'agaro... che, emettendo un ringhio simile a quello di un orso affamato, con la bava che iniziava a colare dalle sue labbra portò l'ascia al massimo della sua altezza, facendola poi capitolare con l'impeto di un uragano sul maledetto orchetto.

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Ovviamente questo merita uno spaccamontagne!
Si ma con 3 orchetti sono già a 60 e passa punti ferita... sono stato abbastanza sfortunato con gli ultimi tiri eh?

L'agaro aveva caricato un colpo tanto possente da fare a pezzi l'orchetto, ma questo riuscì a scansarsi all'ultimo momento sbilanciando Hvergelmirsen che riuscì comunque a ferirlo di striscio a un braccio con la punta dell'ascia.
Un verso gutturale segnalò l'avvicinarsi di un altro orchetto. Hvergelmirsen capì che da un momento all'altro sarebbe spuntato dall'imboccatura della caverna. Fortunatamente l'orchetto con cui stava combattendo gli avrebbe fatto da scudo contro eventuali armi da lancio.

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1 sul d20 al test sulla forza della tecnica spaccamontagne. Effettivamente sei stato piuttosto sfortunato in questo scontro, finora.

Hvergelmirsen non riusciva a capire se quelli contro i quali aveva combattuto e stava combattendo ancora fossero semplici orchetti oppure un corpo addestrato del clan... i suoi colpi sembravano vacillare, nonostante la potenza inferta dalle sue poderose braccia.
I ricordi del suo passato erano confusi, specialmente in situazioni come queste, ma gli insegnamenti di suo padre erano sempre ben presenti.

"Quando credi di essere spacciato, colpisci pù forte!"

Quella lezione l'aveva messa in pratica per la prima volta da sè, diversi anni prima, quando un giovane e baldanzoso Hvergelmirsen si era cimentato in uno scontro corpo a corpo contro un grosso lupo...
La forza della disperazione l'aveva salvato, ma i ricordi del combattimento erano come inesistenti.
Una grigia pelliccia adornava successivamente il suo corpo, sormontato da un fiero sorriso.

E' da questa frase che il combattente trasse nuovo spirito combattivo, e un ringhio di sfida preannunciava l'inesorabile calata della sua pesante arma.

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Colpo normale, vediamo se lo riesco a segare una volta per tutte :D

L'agaro si sbilanciò furiosamente contro l'orchetto tempestandolo di colpi, ma la creatura riuscì, forse per bravura forse per semplice fortuna a evitare quelli che non riusciva a parare. Più volte cercò di rispondere riuscendovi una volta infliggendo un'altra ferita al torso al giovane agaro.
La ferocia di Hvergelmirsen si acuì ancora di più quando l'arma dell'orchetto morse nuovamente la sua carne.
L'orchetto che l'agaro aveva udito arrivò all'improvviso di corsa sbucando dalla grotta. D'ora in poi Hvergelmirsen avrebbe dovuto affrontarne due insieme.

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Ora hai due orchetti contro, ma il tuo stile è quasi al massimo.
ti restano 55 PV.

Con la convinzione oramai radicata nella sua vita che la furia è la scintilla che incendia l'anima del combattente, Hvergelmirsen si abbandonò all'istinto di sopravvivenza, urlando ad ogni colpo che portava verso i suoi nemici.
Non gli avrebbe importato nulla se quegli orchetti lo avrebbero ferito ancora e poi ancora una volta: il suo fine era la loro morte!

Con una sferzata dei muscoli della colonna vertebrale, il possente umano si eresse in piedi, gambe piegate e larghe e le braccia che innalzavano la sua arma verso il cielo. Un bagliore di luce la illuminò, mentre ella si abbatteva con tutta la potenza che un agaro adirato poteva infonderle.

La furia dell'agaro divenne tanto incontenibile che l'orchetto contro cui stava combattendo dovette soccombere al suo assalto violentissimo. Le ferite furono numerose, e una, particolarmente profonda al fianco destro, iniziò a sanguinare copiosamente imbrattando la sua pelliccia. L'altro orchetto cercò di profittare della furia cieca di Hvergelmirsen ma questi allontanò con ferocia i suoi colpi. L'altro orchetto seppur ferito tenne duro e continuò a fronteggiare l'agaro.

Era talmente preso dalla foga dello scontro, che solo quando il secondo nemico provò a colpirlo si rese conto della situazione.
Come per istinto, cercò di effettuare due colpi verso ambo gli avversari: l'orchetto contro cui stava combattendo non avrebbe resistitito ancora per molto.

Lo spunto apprentemente suicida di Hvergelmirsen colse quasi impreparati i due orchetti. Uno solo ebbe il tempo di rispondergli ma la robusta pelliccia che l'agaro aveva avuto in dono attutì quasi completamente il colpo. Gli orchetti invece subirono varie ferite causate dai repentini colpi di contrappeso di Hvergelmirsen. Entrambi finirono sanguinanti. Il primo che l'agaro aveva già ferito gravemente sembrava oramai combattere con la sola forza della disperazione, mentre l'altro perdeva sangue da una profonda ferita alla gamba destra.

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Sebbene le sorti fossero contro di te (erano due tiri 12+ su un d20 ) hai subito appena due danni infliggendone oltre 100 agli orchetti. Hai ancora 53 PV. (E se dovessi riprovarci al prossimo giro sarebbero 11+ grazie al tuo stile)

Con un urlo simile ad un ruggito, Hvergelmirsen diede un unico, possente colpo contro il nuovo orchetto arrivato. Cercando di riprendere l'equilibrio dovuto non tanto al colpo subito, tanto al leggero sbilanciamento di quelli appena portati, fece roteare le spalle verso il finaco sinistro fin dietro la schiena, per poi scaricare l'arma con tutto il peso sia suo, sia del corpo di chi la portava.

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Colpo spaccamontagne sul secondo appena arrivato! Foglio far soffrire il primo che ha osato resistermi tanto! :D

L'orchetto tentò di parare il colpo d'ascia dell'agaro ma i suoi tentativi furono vanificati dall'estrema violenza dell'attacco. L'ascia di Hvergelmirsen si conficcò profondamente nel torace dell'orchetto che per la violenza del colpo fu sbalzato all'indietro e cadde inerte al suolo ad un paio di passi dall'agaro col sangue che sprizzava fuori dallo squarcio.
L'altro orchetto tentò una offensiva disperata contro quello che capì essere il suo carnefice. ma i suoi attacchi si fecero sempre più deboli, e dopo un ultimo, inutile, flebile, colpo d'ascia le forze gli mancarono e si accasciò anche lui a terra esanime.
Hvergelmirsen si trovò quindi da solo circondato dai cadaveri di quattro nemici. Mentre si difendeva dagli ultimi deboli attacchi dell'orchetto aveva notato come un movimento nei pressi dell'imboccatura della grotta, ma ora non vedeva nessuno, anche se l'oscurità di quell'ambiente sotterraneo non gli permetteva di vedere che pochi passi oltre l'ingresso.

Come guidato più da degli impulsi istintivi che da un ragionamento razionale, si fiondò verso l'ascia lanciata in precedenza e la raccolse, per poi voltarsi di scatto verso l'entrata oscura, pronto a scagliare nuovamente la sua arma.

L'agaro afferrò l'ascia da lancio e scrutò attentamente l'oscuro ingresso della caverna, ma non notò alcun movimento. Senza un bersaglio su cui focalizzarsi la sua ira stava lentamente scemando.

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A meno che tu non voglia entrare nella grotta alla cieca, dovrai vedere come farti luce (e come mantenerla perché può essere problematico quando si usa un'arma a due mani).

Spostandosi sul bordo esterno dell'uscio dell'entrata, con il fiato ancora intenso aprì velocemente lo zaino e osservò tutti gli oggetti che aveva preso nella grotta del vecchio e, soprattutto, la strana sfera che lo aveva condotto verso quel luogo.

Rovistando nello zaino, l'agaro trovò il pugnale dalla lama nera che aveva preso al vecchio. Insieme al medaglione e alla sfera erano gli unici oggetti che aveva portato via dalla grotta dell'anziano mago. Su quest'ultima si illuminava frequentemente indicando, inequivocabilmente, la grotta da cui erano usciti gli orchetti. La tenue luce intermittente della pietra non sarebbe però stata di certo sufficiente a illuminare l'interno della grotta.

La situazione non era delle più semplici.
Inoltrarsi nell'oscurità più totale avrebbe comportato un cambio di ruoli: da cacciatore sarebbe diventato preda, in balia degli attacchi di chissà quanti orchetti.
D'altra parte non poteva occupare una sua mano con una torcia, poichè avrebbe perso gran parte, se non completamente, delle sue capacità offensive.

Decise per il momento di rimanere ai limiti del visibile, in attesa di... qualcosa.