Cronaca delle avventure di Hvergelmirsen Ulfhjem Njordsen

Per qualche momento parve che il mostro fosse disposto a farsi aggirare perché indietreggiò un po' mentre l'agaro provava a passargli a lato. Ma improvvisamente scattò in avanti provando a ghermirlo con entrambe le tenaglie. Non ancora in preda alla furia assassina che spesso lo guidava negli scontri Hvergelmirsen schivò entrambe le grandi tenaglie con un balzo prodigioso e una rapidissima torsione del busto che gli diede la possibilità di scegliere se rispondere a quell'attacco avventato con un colpo d'ascia al corpo della creatura o non perdere istanti preziosi e buttarsi in avanti per oltrepassarla.

Il mostro era legato ad una catena che terminava chissàdove, avrebbe potuto quindi rincorrere Hvergelmirsen.
Non c'era altra soluzione che attaccare se voleva oltrepassarlo: il barbaro approfittò dello slancio preso dall'enorme insetto corazzato per cercare di colpirlo in un punto apparentemente più debole del suo corpo.

Mentre l'agaro era ancora in movimento il colpo si abbatté duramente contro la corazza della creatura frantumandola e affondando abbastanza in profondità. Hvergelmirsen sentì una gioia quasi perversa nello sferrare il colpo e la ferocia che lo contraddistingueva fluì lentamente da un angolo della sua mente, pronta ad avvolgerlo a breve nella sua irruenta foga. Il suo stratagemma gli aveva comunque permesso di oltrepassare il mostro e per qualche momento l'agaro vide, al limitare del cerchio di luce della torcia un enorme paletto conficcato nel terreno appena un paio di passi oltre la sua posizione, ma dal lato opposto del cunicolo. Dal suo lato invece scorse, a meno di 10 passi da dove si trovava, il margine di un apertura che portava probabilmente in un passaggio laterale.

-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-
Hai anche recuperato altri 39 PV, arrivando a 113. Se non desideri combattere oltre ma approfittare del momento per oltrepassare la creatura o infilarti nel passaggio laterale, dovrai fare un test sulla Volontà, quindi avvisami con un PM delle tue intenzioni.

Il desiderio di mettersi alla prova con una creatura nuova e misteriosa era troppo forte, mentre l'adrenalina gli faceva pulsare le vene delle tempie rievocando desideri di gloria ed epicità.
Estrasse la lama dal carapace della creatura: il rumore gli ricordava quello di piccole ossicine che si rompevano. Con un ghigno di sfida, caricò il secondo colpo.

Anche la creatura si rivelò essere molto forte. Bastò un rapido fronteggiarsi per far capire all'agaro, sull'orlo della furia, che il suo avversario poteva contare su armi temibili, la forza di un toro ed una rapidità inaspettata per una mostruosità così grossa. Tant'è che i suoi colpi furono spazzati da una possente tenagliata che lo ferì di striscio al corpo coi rostri che bordeggiavano le labbra della tenaglia.

-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-
Hai subito 9 punti di danno e sei a 104 adesso. La creatura che stai combattendo è molto forte, tanto da importi un tiro di combattimento di 18 o + su un d20.

Nonostante la bestia fosse decisamente coriacea, la sua testardaggine gli impose di effettuare un ulteriore tentativo: fece cadere la torcia alle spalle verso la direzione in cui voleva andare, impugnando automaticamente così l'ascia con entrambe le mani, e scagliò un violento colpo.

=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=
Temo di osare troppo :D

Il suo tentativo di colpire duramente un avversario così rapido e forte nell'attaccare fu un insuccesso. Solo l'armatura lo salvò da ferite serie e comunque una delle due tenaglie gli lasciò una brutta, ma fortunatamente superficiale, lacerazione ad un fianco.

-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-
Le hai prese di nuovo. hai subito 45 PV di danno e sei finito a 59. Il tuo CDA è salito e quindi ora per pareggiare devi fare 'solo' 16+ su un d20. La ferocia ti ha ormai preso, quindi se volessi interrompere lo scontro devi fare prima un test sulla VO.

In combattimento Hvergelmirsen era come un bilancere tra ragione e istinto. Quando quest'ultimo predominava, egli ne subiva tutte le influenze, da quelle aggressive a quelle difensive. La via di fuga era libera, e il nemico - evidentemente al di fuori della sua portata - era legato. Anche se razionalmente avesse voluto continuare il combattimento, l'istinto di sopravvivenza gli diceva di fuggire.

=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=
Eheheh ogni scusa è buona per non dare la colpa alla "codardia" :D
Provo a scappare, vediamo se riesco a passare il test...

L'agaro riuscì a dominare la sua furia e cercò di sfuggire al mostro. Ci era quasi riuscito, ma questo con un allungo prodigioso cercò di colpirlo con una delle sue tenaglie e anche se lo mancò i rostri delle grandi labbra ferirono egualmente Hvergelmirsen alla schiena. Il giovane guerriero barcollò ruzzolò per un momento sul pavimento bagnato ma riuscì quasi subito a rialzarsi e proseguire nella sua fuga.
Alla sua sinistra c'era l'apertura dalla forma stranamente regolare larga circa 3 passi ma alta appena 5 che aveva intravisto poco prima. La torcia si stava ormai spegnendo e davanti a lui il cunicolo si perdeva nelle tenebre.

-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-
Hai subito altri 31 PV di danno te ne restano solo 28.
Puoi scegliere se buttarti nel passaggio laterale che è davvero molto angusto, ma non sai se la catena del mostro è lunga abbastanza da permettergli di piazzarsi davanti all'entrata e bloccarti, o puoi proseguire alla cieca nel cunicolo con tutti i rischi annessi a correre al buio in un luogo sconosciuto.

Nella confusione decise di entrare nel basso passaggio. Non aveva il tempo di formulare ipotesi su come avrebbe potuto effettuare un'ulteriore fuga da qualcuno (o qualcosa) che fosse eventualmente posto dall'altra parte del passaggio. Non volse nemmeno le spalle per vedere se riusciva a distanziare il suo temibile avversario: corse a testa bassa non ancora cosciente del dolore lancinante che lo attraversava dalla schiena alle gambe.

Corse. Almeno una ventina di passi, poi nelle tenebre che avvolgevano anche il piccolo passaggio sentì qualcuno dire qualcosa, ma prima di poter arrestare il suo slancio urtò violentemente qualcosa con le gambe, vi ruzzolò sopra sentendo un rumore metallico, come se fosse finito in una grossa scodella e poi atterrò a piedi in avanti contro una parete, una roccia o comunque qualcosa di solido, abbattendolo al suolo con un sonoro THUD.

-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-
Hai superato un test su Agilità in cui avresti dovuto fare 30+ col d20.

Il respiro era affannato e i rumori riecheggiavano nella testa del giovane, che ora sentiva l'adrenalina scaricarsi come un ghiacciolo che si scioglie al primo disgelo primaverile.
Alzò lo sguardo...

Era troppo buio per vedere qualcosa. Era in piedi nell'oscurità, su qualcosa di vagamente morbido e che... assurdo... pareva sussultare lievemente di quando in quando.

Non poteva fare altro che... tastare.

=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=
Non c'è ASSOLUTAMENTE malizia eh.............

Si chinò e iniziò a sondare ciò su cui si trovava: stoffa... qualcosa di abbastanza caldo... peluria fitta... una faccia... era in piedi su una persona, probabilmente priva di sensi!

"Sta respirando... ma dove sono?"
In mezzo all'oscurità si sentiva perso. Strisciò dolorante e sanguinante, cercando la parete contro cui aveva violentemente sbattuto. Poi accese l'ultima torcia rimasta...

Trovò una parete poco più avanti, ma ci mise un eternità ad accendere una torcia, ma quando vi riuscì dopo molti vani tentativi rimase sopreso. A terra vicino a lui vi era una creatura umanoide piccola e tozza alta tra quattro e cinque piedi con una lunga barba e un volto austero dal naso prominente. In effetti assomigliava parecchio alla statua d'argento che l'agaro aveva trovato nella tana del rettile umanoide. Vicino a lui vi era una carriola di metallo con dentro numerosi mattoni di pietra di un bianco chiaro. Nella carriola vi era anche un'arma una specie di incrocio tra un piccone e un martello che pareva di ottima fattura. Sporgendosi oltre la carriola individuò anche la sua ascia che gli era caduta quando era inciampato nella carriola, atterrando probabilmente su quella bizzarra creatura, che era viva ma ancora priva di sensi.

Per prima cosa recuperò la preziosa arma, per poi avvicinarsi all'uomo deforme.
"Probabilmente un uomo a cui il fato non deve essere stato molto amico..."
Decise comunque di provare a fargli riprendere i sensi: sopravvivere in quella grotta non era affatto facile, e una mano estranea sarebbe potuta servire.
"...e se dovesse azzardarsi ad aggredirmi gliela farò pagare senza sconti!"
Estrasse la borraccia dallo zaino, bevve qualche sorso d'acqua e ne fece tragugiare un po' all'umanoide. Poi iniziò a scuoterlo.

La creatura tossì, sputacchio un po' d'acqua e sgranò gli occhi sull'agaro e si agitò come se si sentisse gravemente minacciato, cosa comprensibile vista la posizione in cui si trovava.
Disse qualcosa in una lingua completamente sconosciuta, poi vedendo che Hvergelmirsen non sembrava capire passò alla lingua del baratto e disse trafelato: "Chi sei, che ci fai qui? Perché mi hai aggredito?"

"Aggedire io? Io trovare tu qui steso dorme, io lasciare grosso animale pericolo legato catena fuori galleria. Dopo io svegliare te.", rispose l'agaro attingendo dalla poca grammatica in suo possesso.

"Tu hai caricato me e la mia carriola e mi sei arrivato addosso come un proiettile. Spero che tu non mi abbia rotto qualche costola - si massaggiò il petto - Un grosso animale fuori?"

"Si" disse massaggiandosi il collo "Grosso insetto con catena. Forte e duro".

L'umanoide storpio parve rasserenarsi un po' e prima sospirò un "AH!" e poi aggiunse: "Il - pronunciò una parola (o forse due?) probabilmente nella sua lingua - è a guardia dell'ingresso della miniera in cui ci troviamo per impedire a creature minacciose di entrarvi. Sei stato molto imprudente ad avvicinarti: avrebbe potuto ucciderti è una creatura tanto docile con chi l'addestra quanto terrificante contro chi la avvicina incautamente... Avresti dovuto lasciarla stare e tornare indietro... ma visto che ora sei qui, potresti darmi una mano ad alzarmi? devo aver battuto la testa e vedo almeno tre di voi ora vicino a me anche se so che sei uno solo."

-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-
PX
Hai ricevuto:
30 px per il gioco di ruolo da assegnare come meglio ritieni opportuno.
44 px ad Ascia Indomita, che ti permettono di raggiungere il 10° livello, hai quindi 3 livelli da distribuire tra le tre abilità della disciplina e 50 px da dividere tra Forza, Abilità, Agilità, Freddezza, Volontà e Riflessi, minimo 0 massimo 25 a ciascuno.
PX già assegnati
360 px a Resistenza. La Resistenza è aumentata di 2 punti.
18 px a Agilità
5 px a Percezione
7 px a Volontà
6 px a Forza

Il giovane aiutò così lo strano umanoide a rialzarsi e a rimettersi in sè.
"Uh!? Quello animale là essere tua guardia? E tu conoscere posto? Tu dice me?"
Poi si interruppe bruscamente, si compose e si presentò:
"Io Hvergelmirsen Ulfhjem Njordsen, di tribù agari di sud di qui!"

"Il mio nome è Lothran figlio di Brym Spaccamontagne. Questa in cui sei entrato è una miniera da cui io e i miei compagni stiamo estraendo ossidiana e pietraluna per il nostro Clan e il Viceré. Il - usò di nuovo lo strano nome che indicava la creatura insetto - serve a trainare la nostra nave quando andiamo controcorrente e a sorvegliare l'ingresso della miniera per impedire che - usò un altra parola della sua lingua - e altre creature rettile o mostri possano entrarvi e coglierci di sorpresa. Tu comunque non sei una creatura che io ho mai visto. Sei troppo alto e muscoloso e anche molto bianco per essere un umano. Che cosa fai qui sotto? E... Non stai scomodo a stare così piegato?" In effetti l'agaro eccedeva l'altezza del passaggio di oltre un piede in altezza e doveva curvarsi parecchio per non urtare il soffitto col capo.