Cronaca delle avventure di John Locke

Il giovane arrivò senza altri intoppi davanti alla cabina del ministro. La cui porta però era chiusa a chiave.

"Ma dentro però doveva esserci anche l'altro inquilino, che aveva condiviso la stanza con il ministro, l'arpista" Sicuro di ciò John bussò forte alla porta attendendo la risposta.

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Spero che l'arpista apra se no dovrò buttare giù la porta ^^. Comunque in preparazione di imminenti difficoltà osservo la serratura per valutarne la difficoltà.

Per qualche attimo nessuno rispose. Poi una voce flebile: "Chi é?" e quasi subito dopo un aggiunta a voce più alta ma stridula: "Non posso venire, non so combattere, non contate su di me... Salvateci vi prego!"

"Sono venuto a salvarvi, aprite la porta devo entrare, sono dell'equipaggio" Rispose il pirata con un sorrisetto sulle labbra.

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Appena apre uno spiraglio della porta la spalanco con forza (non vorrei che vedendomi si spaventasse e la chiudesse ^^)

"Aspettate!" disse la voce diventando così stridula da essere fastidiosa. Un attimo dopo John sentì la chiave girare nella serratura e la porta si spalancò completamente.
La voce era quella dell'arpista come si aspettava e questo, arretrato fino alle cuccette per aprire la porta fece per avanzare verso di lui, poi riconoscendolo la sua espressione mutò dal contenta in gelida e sputò fuori un "VOI" che avrebbe potuto spaccare un bicchiere di cristallo di Lurgano. "PEZZENTE BUGIARDO" concluse quindi.
Fece poi per chiudere la porta, incurante del fatto che ora John aveva fatto un passo aventi e si trovava ora oltre la soglia proprio per prevenire questa possibile manovra.

"Sì, io" ghignò Locke estraendo la spada e puntandola alla gola dell'arpista per impedirgli di fare qualcosa di sconsiderato. Intanto con il piede chiuse la porta alle sue spalle.
"non sono certo venuto qui per sentirmi cinguettare contro in modo così poco poetico" Aggiunse il giovane fissando con sguardo gelido l'arpista ,benchè il ghigno scherzoso non fosse mutato sulla faccia. "Ora vi consiglio di fare silenzio e non tentare mosse azzardate, non ho intenzione di farvi alcun male, devo solo recuperare il bauletto che il povero Burgan mi ha affidato prima di morire"

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Se fà solo una mossa falsa la mia lama si avvicinerà pericolosamente alla sua gola, intanto osservo intorno per vedere dov'è il bauletto e se c'è qualcosa di stranoo fuoriposto.
edit:L'arpista provo ad intimidirlo (anche se penso che si fosse capito dalle mie parole ^^

L'arpista si rintanò nell'angolo più remoto della cuccetta, guardandolo con occhi pieni di assoluto terrore.
Il bauletto si trovava dove John l'aveva visto l'ultima volta, cioé sulla più alta delle due mensole bordate. Per tirarlo fuori e giù John doveva salire per forza sulla sedia (che era comunque inchiodata al pavimento) o provare ad arrampicarsi sulle cuccette.

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Carisma 3

Tenendo sempre sott'occhio l'arpista John appoggiò sulla cuccetta più vicina l'idolo che ancora trasportava, poi liberatosi del peso salì sulla sedia e allungò il braccio per afferrare il bauletto.

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Se l'arpista si muove o tenta qualcosa scendo subito dalla sedia per affrontarlo.

Mentre il giovane era impegnato nel tirare giù il baule la nave oscillò improvvisamente e si sentì un forte boato accompagnato dal rumore di legname spezzato.
L'arpista si accoccolò in posizione fetale come se si preparasse all'impatto con chissà cosa.
In piedi sulla sedia John riuscì invece, usando il baule a mo' di pendolo, a restare in equilibrio e quindi, con un balzo destro scese dalla sedia. Il baule era piuttosto pesante, almeno una trentina di libbre, ma ce la faceva a tenerlo con una mano per una delle due maniglie che aveva ai lati.
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Una libbra di Ventura è pari a mezzo chilo. Quindi 30 libbre=15 kg.

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Agilità=2

"E' necessario essere fedele, molto fedele per poterlo aprire" Disse sommessamente Locke, ripetendo una frase che Burgan gli aveva detto. Ma come poteva ciò aiutarlo ad aprire il bauletto? Poi l'illuminazione, "Magari sulla statua c'è una serie di numeri per aprirla!" Era assurdo ma poteva anche essere. Si alzò in piedi e recuperò l'idolo da dove l'aveva lasciato.

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Ispeziono l'idolo per trovare delle possibili cifre

John ispezionò con attenzione a statua ma non vi trovò alcuna indicazione. Il manufatto era indubbiamente fatto di un unico pezzo di legno ricoperto di rame. L'unica cosa che notò era un'incisione sotto il piedistallo. Diceva: "Proprietà dell'NdSM Fairlence." Visto che la nave su cui si trovava si chiamava appunto Fairlence il giovane giudicò poco probabile che la statua appartenesse al ministro.

Con frustazione John si rese conto della stupidità della sua intuizione, la statua di sicuro non poteva essergli di aiuto, però magari, tra gli averi di Burgan avrebbe trovato qualche indizio su come aprirlo.

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Ispeziono gli averi del ministro.

Quel che gli era rimasto in mano dopo l'improvvisa dipartita del ministro non era che un inutile ammasso di paramenti macchiati di sangue. Frugò nel sacco ma non vi trovò che un ulteriore cambio d'abito del ministro. E anche tra quei vestiti niente, nemmeno nelle tasche, se c'era qualcosa con qualche suggerimento su come aprire il baule non era di certo lì.
Un altro boato scosse la nave. Il mobilio scricchiolò e il giovane sentì che l'arpista, sempre raggomitolato in un angolo della cuccetta inferiore stava piagnucolando.

"Sembra che là sopra stia succedendo un finimondo....." Proferì il giovane pirata senza rivolgersi a nessuno in particolare. Se le informazioni per aprire il baule non erano lì tanto valeva tornare sul ponte e vedere come procedeva lo scontro.
Con gesto fluido estrasse la spada e con il bauletto stretto nell'altra mano uscì dalla cabina, dirigendosi risoluto sopracoperta.

John tornò indietro lungo il corridoio: c'erano varie cabine tra la sua e quella del ministro.
Improvvisamente la parete alla sua destra esplose con un fragore terribile e lui fu sbalzato.
Provò un forte dolore al braccio e alla testa e perse momentaneamente i sensi.
Quando tornò in sé c'era qualcuno che gli stava parlando ma lui non capiva nulla di quanto il suo interlocutore stava dicendo. Poi riuscì finalmente a mettere a fuoco: era sdraiato in terra in una cabina, e poco oltre i suoi piedi la porta era sfondata. La cabina era vuota, a parte due bellissimi bambini... ma la loro pelle era stranamente verde, un verde brillante e le loro orecchie erano appuntite come quelle degli elfi...
Non erano bambini, ma dei piccoli elfi del mare! E la lingua con cui stavano parlando con John era la stessa che lui aveva udito il secondo parlare con le 'bestie' quando aveva origliato poco tempo prima.

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Riprenditi e trai le tue debite conclusioni.
L'aver attraversato tuo malgrado una porta ti ha causato 14 PV di danno e un Ematoma 5 al braccio. Ti restano 80 PV.
Per i prossimi giri (ogni giro=6 secondi) perderai prima 5 PV, poi 4 PV, poi 3 PV, poi 2 PV e infine 1 ulteriore PV, per un totale di 15 (arrivando quindi a 65 PV).

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Resistenza=20

"Elfi del mare? questo proprio non me l'aspettavo. Però adesso che ci penso tutto quadra, le creature con cui ho visto il secondo parlare devono essere i genitori"
Con estrema fatica John si tirò sù a sedere, guardò la brutta ferita al braccio e il grosso livido che già stava aquistando la tipica colorazione viola.
Poi guardò le piccole creature che aveva davanti, non capiva una parola di quello che dicevano. Come poteva comunicare? Sapeva poco di quella razza però era sicuro che praticavano abitualmente lo scambio di merci e di sicuro dovevano imparare altre lingue per farlo. Anche se però aveva a che fare con dei membri molto giovani della comunità degli elfi tentare non costava nulla.
"Voi capite quello che dico? Capite la mia lingua?"

I due piccoli elfi continuarono a parlargli nella loro incomprensibile lingua, poi uno appoggiandosi ad una parete alzò verso di lui una gambetta e John notò che la caviglia era imprigionata in un anello di ferro a cui era collegata una catena che terminava in un anello inchiodato alla parete. Non erano però i classici ferri, ma una versione più piccola di dimensioni, che faceva pensare ad un qualcosa di fatto appositamente. L'anello alla caviglia aveva anche un piccolo foro, probabilmente una serratura.
Difficilmente avrebbe potuto aprire la serratura in qualche modo, ma con qualcosa di pesante e una buona dose di forza poteva svellere l'anello di ferro dalla trave a cui era attaccato.
Dall'esterno John sentì venire una cacofonia di suoni: Spari, grida e altri rumori più difficili da identificare. La nave nemica doveva essere vicina ormai. Poi guardò oltre la porta.
Parte della parete di fronte a lui era come sparita, e solo poche assi spezzate restavano a suo ricordo. Oltre, ben visibile nel blu, doveva essere appena a qualche centinaio di jarde, si vedeva la galea e avanzava vento in poppa verso di loro e loro stavano esponendo il fianco. Era male, molto male: a meno che una bordata fortunata dalla loro nave disalberasse quella nemica avrebbero finito col farsi speronare. Ma perché non stavano virando per togliersi dall'impiccio?

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Non vorrei che potessi giungere a conclusioni errate: le chiavi che avevi trovato prima sono troppo grandi per essere usate qui. Visto che è evidente per il tuo PG avendole lui maneggiate non mi pare di dirti nulla di troppo.

Anche se non conosceva quasi niente degli elfi del mare, non poteva abbandonare lì quei bambini, sarebbero sicuramente morti. Quindi si guardò intorno per vedere se vicino a lui c'era qualche oggetto pesante da poter usare per svellere le catene dal muro. Era anche disposto ad usare lo stesso bauletto in mancanza di mezzi migliori, visto che non aveva intenzione di rimanere lì a lungo.

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Cerco intorno a me qualche oggetto pesante da usare per la prova di forza, se non c'è niente uso il bauletto (spero solo che non esploda ^^)

Codice:

Non vorrei che potessi giungere a conclusioni errate: le chiavi che avevi trovato prima sono troppo grandi per essere usate qui. Visto che è evidente per il tuo PG avendole lui maneggiate non mi pare di dirti nulla di troppo.

Questo l'avevo già capito, grazie ^^

Anche se prima del suo arrivo la cabina era sicuramente vuota, se si escludevano i due piccoli elfi del mare, ora non lo era più. Insieme a lui erano infatti entrati vari frammenti.
Sollevandone uno da terra John si sentì doppiamente fortunato: si trattava di un pezzo di trave con un cappello in metallo, probabilmente quel che restava di una giunzione. Sarebbe risultato ottimo come randello dalla testa di metallo per svellere la catena e, questo era il secondo motivo della sua fortuna, letale se lo avesse colpito o trafitto al momento dell'esplosione.
Bastarono alcuni colpi dati con violenza all'anello e alla parete per sganciarvi la catena.
I due bambini elfici emisero gridolini di gioia e raccolsero entrambi il moncone di catena a cui erano agganciati. Poi guardarono entrambi John. Era uno sguardo che diceva: "E adesso?"

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Forza=1

"E adesso cerchiamo di raggiungere i vostri genitori" Disse il pirata anche se sapeva che i giovani elfi non lo capivano.
Raccolse da terra il bauletto che aveva momentaneamente abbandonato, nel frattempo estrasse la spada e fece un passo verso l'uscita.
Poi giratosi fece segno alle due creature di seguirlo.

Uscirono tutti e tre nel corridoio e John iniziò a guidarli. Una sbirciata nello spazio aperto dalla bordata rivelò che la galea si stava avvicinando, non avevano molto tempo per togliersi d'impiccio.
Avevano passato due cabine ed erano ormai in vista delle scale quando si trovarono davanti il secondo di bordo.
"Fellone di uno scherano! - disse sguainando la spada - Molla subito i marmocchi!"

"Certo, se tu prima liberi i loro simili che tenete in gabbia" Ribattè John alzando la spada, "Ma credo di conoscere la risposta quindi fatti sotto"
Detto ciò fece un mezzo inchino per schernirlo ulteriormente invitandolo ad attaccare.

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Cerco di raggirarlo mostrandomi distratto, appena attacca uso la tecnica bacio della sirena. Per informazione posso usare lo stile dell'ubriaco? Se sì lo faccio.
PS: Cos'è uno scherano?

Fu un esecuzione davvero esemplare del Bacio della Sirena.
All'assalto del secondo John rispose con una parata fulminea e in un attimo fu oltre la sua guardia, prevenendo facilmente il tentativo dell'ufficiale di colpirlo e a sua volta lo colpì sonoramente al volto con il baule.
L'impatto, sia per la mole dell'oggetto che per l'ottimo slancio che John gli aveva fornito, fu devastante. Il giovane sentì distintamente il naso del suo avversario fratturarsi e il colpo lo mandò indietro di alcuni passi, lasciandolo intontito e sanguinante. Incalzandolo avrebbe probabilmente concluso lo scontro in un batter d'occhio.
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Hai inflitto 74 PV di danno al secondo, provcandogli una frattura, un grosso ematoma e ovvi malus per il prosieguo dello scontro.

PX
Riflessi=4
Agilità=2
Combattere improvvisando=3
Stile dell'ubriaco=3

"Devo proprio dirvelo..... non mi siete mai stato simpatico" Detto ciò John sollevò il bauletto e vibrò un terribile colpo per mettere definitivamente fuori gioco il suo avversario.

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Colpisco il secondo con il baule per metterlo ko. Non credo ci sia bisogno di usare lo stile dell'ubriaco o una tecnica......

Stordito e probabilmente spaventato il secondo tentò una debole difesa, ma John il peso del bauletto trascinò via la spada alzata e percosse il corpo dell'ufficiale com il pugno di un gigante. Con un mugolio l'uomo si accasciò a terra esanime.
Erano ormai vicini alla scala e John sentì che qualcuno stava salendo di corsa.
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Altri 44 danni. Ferisce più il bauletto della spada.

PX
Combattere improvvisando=3