Campagna Brutta Bestia - I - La banda sbanda

URK E ARKRAAN: il guerriero, ancora rintronato dal colpo dell'elforco riuscì a difendersi dall'assalto del troll ma si beccò una mazzata da Arkraan ad una coscia procurandosi una ulteriore ferita e forse lesionandosi qualche osso. L'umano resisteva ancora, sebbene fosse chiaro che era malconcio oramai.

TUKUN-DA: Fallì miseramente la formula per lanciare il dardo. Comprese che anche i due umani che si erano fermati tentavano qualche sorta di magia per coprire gli altri che si dirigevano correndo verso l'edificio grande. Uno dei due come lui dovette fallire, perché uno sbuffo di fumo gli uscì dalle dita, ma il secondo, una femmina, gli scagliò contro uno sfera di colore bianco che il coboldo non riuscì a scansare, e che impattando gli rese livida la pelle dandogli una spiacevolissima sensazione di freddo e congelamento.

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Tukun-da: hai subito 14 PV di danno da gelo, te ne restano 46.
Arkraan: tecnica riuscita, se vinci il prossimo giro di combattimento infliggi il danno extra.

PX

Arkraan

FOrza=1
Combattere con la mazza=2

Arkraan guardò compiaciuto l'umano che subiva la prima parte del suo micidiale colpo, preparandosi a finirlo.

Lanciò un urlo a sentirsi colpito da quel subdolo attacco, e indietreggiò di qualche passo guardandosi stupito il braccio livido...era da un bel pò che non subiva ferite e guardò con odio la coppia e si preparò a lanciare una Palla di Fuoco su di loro, concentrandosi con tutte le sue forse.


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Utilizzo 20 punti magia per la palla di fuoco

Il troll formulò una lingua dell'antenato, attento però a non colpire l'orco

ARKRAAN E URK: mentre il troll formulava la sua magia pronto a praticarsi i tagli necessari l'umano cadde nella trappola che la tecnica dell'elforco aveva teso: con un guizzo si ritrasse in difesa pronto a parare un colpo da destra e invece fu sorpreso da una mazzata terribile al lato del collo arrivata chissà come da sinistra. Arkraan sbalzò a terra l'avversario e udì distintamente il rumore di qualche osso che si rompeva mentre questo ricadeva pesantemente un paio di passi a sinistra restando poi immobile. Privato di un qualunque bersaglio (umano o materiale) utile entro il (modesto) raggio della lingua di fuoco il troll lasciò a metà la formula.
Una freccia sibilò a poca distanza dai due: la sentinella aveva smesso di battere sul pezzo di metallo e stava tirando contro di loro dal punto in cui si trovava il pozzo.

TUKUN-DA: Alcuni umani riuscirono a raggiungere l'ingresso dell'edificio grande, ma poi finalmente la formula della sfera di fuoco fu completata e alla perfezione e un attimo dopo che la sfera era partita l'umana che lo aveva colpito si era trasformata in una massa fiammeggiante che si dibatteva selvaggiamente.
Altri quattro umani che avevano fino a quel momento cercato di raggiungere l'edificio centrale fecero dietrofront e scapparono verso le case che erano oltre la costruzione più grande. Una freccia si conficcò a terra poco davanti a lui. Girandosi notò che l'umano di guardia sulla palizzata era arrivato al margine del camminamento su di essa (prima del punto in cui il fuoco l'aveva distrutta) e da li stava tirando contro di loro.

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PX


Arkraan
Combattere con la mazza=3

Tukun-da
Magia elementale del fuoco=1

"Ehi Urk, facciamo vedere a questi barbari cosa succede a chi ci fà arrabbiare!"

Disse l'elforco correndo in direzione della sentinella e al contempo prendendo il suo martello da lancio, pronto a lanciarlo appena avesse potuto colpire l'umano.

Dopo aver indiviudato il nemico si voltò su se stesso, rivolgendosi poi al Capo che correva verso un arciere posto vicino al pozzo.

"Arkraan, voi pensate a quell'umano e poi andate dentro l'edificio più grande, dentro ci sono altri umani da massacrare e probabilmente altri tesori...alla sentinella sul camminamento ci penso io!"

Disse con un ghigno malefico, iniziando a formulare una Palla magica da dirigere contro lo sventurato che li stava bersagliando dal camminamento.







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Se non riesce come al solito Dardo di Lava

il troll iniziò a correre verso l'umano il più velocemente possibile, zigzagando per non essere un facile bersaglio

L'elforco precedendo di poco il troll si spostò di una ventina di passi in corsa e poi scagliò il suo martello da lancio con inaudita violenza. Il colpo ebbe un impatto terribile colpendo l'umano al ventre. Questo lasciò cadere l'arco e si piegò in due dal dolore, mettendo le mani avanti per non cadere.
Il coboldo invece scagliò, dopo averne completato la formula in modo soddisfacente, una sfera di fuoco contro l'arciere che stava sul camminamento, che fu preso in pieno e a causa dell'impatto cadde giù coi vestiti in fiamme.

TUKUN-DA: con la coda dell'occhio vide gli ultimi umani entrare nell'edificio grande e notò che stavano cercando di chiuderne le porte, spessi battenti in legno rinforzato con liste di metallo.

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Arkraan: ottimo lancio con colpo critico da 56 al basso addome (controlla tu stesso gli effetti :9iuy: )

PX

Arkraan
Combattere con la mazza=2

Tukun-da
Magia elementale del fuoco=3

"Bene, ora posso andare..."

Mormorò ghignando e voltandosi verso l'edificio più grosso, correndo verso l'entrata che stava per essere sbarrata dagli umani

"Capo, dò fuoco all'edificio o preferisci entrarci, prima?"

Disse, preparandosi nel frattempo a dar fuoco al portone, senza prendere per il momento iniziative proprie.

Arkraan guardò compiaciuto l'umano ferito, poi si girò verso Tukun-da.

"Non fargli chiudere quel portone! Allontanali, fai qualcosa! Tu, Urk, devi finire l'umano sul camminamento. E magari riprendimi il martello."

Disse lanciandosi verso il portone che gli umani stavano chiudendo, stando sufficientemente a lato per permettere al coboldo di agire.

Il troll corse all'umano ferito cercando di finirlo in maniera rapida e pulita. Inoltre cercò di riprendere il martello dell'orco

" va bene capo, cerco di non mandare tutto in cenere."

Urlò iniziando a formulare due dardi di lava diretti al varco ancora aperto dell'edificio; cercando di mirare agli umani che dietro di esso armeggiavano per sbarrare l'ingresso.

Mentre l'elforco si stava avvicinando veloce e il coboldo formulava le prime sillabe della sua magia un umano impaludato in un ricco abito di pelliccia d'orso bordata con pelli di ermellino e un mantello drappeggiato della stessa fattura spalancò le porte e uscì. del suo abbigliamento spiccava un pettorale di piastre intarsiato che brillava della grigezza dell'argento. In una mano l'uomo stringeva una stella del mattino che pareva come fatta di un lucido metallo biancastro e la cui testa emetteva bianchi fili di fumo.
L'uomo doveva essere stato in gioventù molto forte e sebben il suo fisico fosse ancora massiccio era evidente che era ben anziano, dalla pelle avvizzita e il volto incorniciato da baffi e capelli bianchi. Una donna anch'ella dai capelli bianchi provò a bloccarlo avvinghiandosi a lui, ma questi la respinse con un gesto brusco ributtandola dentro l'edificio.
Il suo sguardo poi si posò sulla giovane arciera che Tukun-da aveva bruciato poco prima e il suo volto si contrasse per qualche momento, poi la bocca si aprì in un urlo lacerante.
Poi gli occhi spaziarono sui due umanoidi, e da essi si spandeva un'insano desiderio di morte e vendetta.
Proprio in quel momento il troll arrivò alla sentinella. Era malridotta per via del colpo e inerme davanti a lui, quasi una vittima sacrificale.

"Bene bene, vedo che qua ci sono anche guerrieri decenti, anche se un po' vecchiotti."

Disse Arkraan fermandosi.

"A quanto pare non siamo desiderati, caro Tukun."

Fece una pausa, mentre prendeva in mano la mazza e aspettava una mossa dell'umano.

"Brucialo."

"Va bene, capo."

Mormorò, cercando di concentrarsi il più possibile sulle proprie mosse...in fondo l'esito del combattimento poteva dipendere in buona parte dalla riuscita del suo incantesimo; si preparò quindi a formulare una palla di fuoco da dirigere contro il guerriero appena comparso sulla soglia dell'edificio, cercando di metterci tutta la sua attenzione nella formulazione dell'incantesimo..


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Spendo 15 punti magia, se fallisce passo al dardo di fuoco

Il coltello penetrò nelle carni del soldato come in il pugnale sacrificale penetra nelle carni dell'agnello. Il troll iniziò a formulare baccanali del trolldeil, pronto a correre verso il nuovo nemico appena terminato il rito

L'umano gridò di nuovo in modo disarticolato poi volteggiò la stella del mattino, si mosse per caricare ma in quel momento venne investito da una possente sfera di fuoco che quasi lo atterrò. Nello stesso momento altri due umani armati uno di spada e l'altro con un'accetta simile a quella di Urk e che portavano degli scudi di legno dall'aria non molto robusta ma dipinti in modo molto accurato uscirono dall'edificio per dar manforte al vecchio guerriero.
Questi, coi vestiti completamente in fiamme, girdò per la terza volta e si gettò in carica verso Tukun-da.

ARKRAAN: vide chiaramente i volti dei due uomini e vi lesse la paura. Non erano guerrieri come i due che avevano affrontati poco prima e i modesti abiti di cuoio lo confermavano, ma solo uomini determinati a proteggere ciò che avevano.

URK: Finì l'umano senza problemi e non senza eccitazione prununciò il rituale mentre il suo pugnale trapassava le carni. Troppa eccitazione: sbagliò e non accadde nulla.
Notò però che alcuni umani erano usciti dalle case più vicino ai cancelli della palizzata e stavano fuggendo verso di essi. Erano più di quanti il troll fosse in grado di contarne. La distanza però tra lui e loro era quasi doppia di quella a cui si trovavano i suoi comapgni.
Voltandosi verso di loro poi vide un uomo i cui abiti bruciavano spiccare la corsa verso il coboldo e altri due comparire dall'ingresso dell'edificio, armati e con scudi rotondi stranamente pitturati.

Senza esitazione Arekraan si preparò a intercettare l'umano in fiamme, che sembrava troppo concentrato su Tulun-da e sui vestiti incendiati, menandogli un colpo al fianco comparendo di lato.


"Tukun, tieni d'occhio gli altri!"

Disse gettandosi all'attacco.

"No, lascialo, questo e mio!"

Strillò facendo segno di andarsene, all'orco, ringhiando. Aveva iniziato l'opera e desiderarla finirla, chi si sarebbe messo tra lui e quell'uomo ne avrebbe subito le conseguenze.
Infatti non pensò al compagno che si era ormai gettato sul nemico e cominciò a formulare un Dardo di Lava, pronto poi a sferrare un Soffio Infuocato nel caso il bersaglio arrivasse a tre pasi di distanza da lui.


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Dovrei starci con entrambi gli incantesimi (4+4 come tempo di lancio) ma se non ci sto uso solo il Soffio Infuocato, indipendentemente se Arkaan è in mezzo o meno.
Edit: mi ero scordato: spendo 20 pm per il soffio

" Capo i due con gli scdi sono nostri! Lascia il capo al coboldo! " urlò il troll correndo verso loro

Arkraan vedendo che il coboldo era veramente determinato a finire l'umano da solo e che stava già formulando uno dei ssuoi distruttivi incantesimi si fermò e ripiegò cominciando ad avvicinarsi ai due umani con uno spaventoso ghigno crudele stampato in faccia.

"Bene bene bene, chi abbiamo qui? Due piccoli umani, vedo. Come vi ucciderò? Una mazzata sola o prima vi ferisco e vi faccio soffrire?"

Disse ad alta voce, anche se probabilmente i due uomini non avrebbero capito le sue parole, ma almeno il significato l'avrebbero afferrato.

ARKRAAN: i due umani sicuramente non capirono ciò che lui voleva dire, ma la sua stazza e il suo tono apertamente ferale li indusse, sebbene non ancora a portata dei suoi colpi, a ripararsi dietro gli scudi e indietreggiare lentamente.

TUKUN-DA: uno sbuffo di fumo fu tutto ciò che si sprigionò dalle sue dita quando fallì la formula. L'uomo in fiamme si stava avvicinando veloce a dispetto del fuoco che lo circondava. Aveva poco tempo per fare qualcosa prima di essere travolto o colpito da quella mazza di metallo biancastro.

URK: vide la magia del coboldo fallire, mentre l'umano in fiamme continuava la sua carica verso di questi. Arkraan almeno una dozzina di passi più avanti era rivolto verso i due umani armati e con gli scudi e sembrava non essersi accorto di nulla. In fondo il piccolo umanoide gli aveva gridato che se ne sarebbe occupato lui appena qualche momento prima...

Arkraan continò ad avanzre lenamente verso i due umani non curandosi del coboldo, che sembrava determinato a fare tutto da solo. Aspettò una loro reazione mentre ringhiava minaccioso e assumeva l'aspetto più feroce di cui era capace.

Un ombra di paura lampeggiò negli occhi del coboldo, nel vedere il tizio infuriato lanciarsi contro di lui senza essere investito dalla micidiale fiammo infuocata dal suo soffio, diventato uno sbuffo di fumo.
Cercò di calmarsi, in fondo aveva ancora il tempo di ripetere la formula e cercare di abbattere il bestione, quindi ricominciò ad intonare la litania del soffio infuocato, concentrandosi al massimo per la buona riuscita dell'incanto

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30 Punti magia per abbassare la difficoltà del Soffio...Dimmi se posso fare altri incantesimi oltre a quello