Campagna Brutta Bestia - I - La banda sbanda

URK: Il rumore veniva di certo dal sotterraneo. Scendendo un paio di gradini, il troll arrivò a intravedere un paio di corpi di umani circondati da macchie di sangue.

"Accidenti.... ark qui c'è qualcosa che non va!" disse il troll scendendo gli ultimi due scalini per arrivare vicino ai corpi dei due umani stando però pronto ad usare le armi.

Arkraan distolse lo sguardo famelico dall'oggetto del saccheggio e seguì Urk, sfoderando la stella del mattino.

"Bè, spero che sia almeno qualcosa da picchiare..."

Disse scendendo le scale.

Finito di sbranare il prosciutto si guardò un pò attorno, notando che ormai i due compagni si apprestavano a scendere le scale.

"Ehi, disssgraziati, assspettatemi!"

Sibilò trotterellando verso i due amici nella tipica postura un pò sgemba che lo caratterizza.

Scesero le scale di pietra pronti a tutto ma quel che si trovarono davanti fu solo un mesto spettacolo: le femmine degli umani ed anche un paio di maschi si erano dati la morte, senza risparmiare nemmeno i loro cuccioli. C'erano almeno una dozzina di corpi senza vita nella stanza, che per il resto era un normale ambiente con pavimento e pareti di pietra largo dieci passi e poco più lungo, del tutto spoglio se non si consideravano un rozzo tavolo quadrato e quattro sedie di legno. Nel muro alla destra delle scale vi erano dure robuste porte di legno, una delle quali era dotata di spioncino e chiusa da due robuste barre di ferro scorevoli. Quest'ultima sobbalzò lievemente, provocando un rumore analogo a quello sentito pocanzi, ma di cui stavolta i tre umanoidi riuscirono chiaramente a individuare la causa: qualcuno stava provando ad abbattere a spallate la porta di legno con lo spioncino, ma evidentemente era un qualcosa ben al di là delle sue possibilità.

"Ehi chi c'è li dentro!!!!!" disse il troll preparandosi a carbonizzare chiunque uscisse di li se fosse risultato nemico.

Arkraan guardò i cadaveri nella stanza con sufficienza.

"Vigliacchi..."

Borbottò mentre si avvicinava alla porta.

"Lasciate stare, non credo possa essere qualcosa di molto pericoloso. Non riesce nemmeno a smuovere sta porta. Copritemi comunque le spalle."

Detto questo rimosse le sbarre di ferro e la aprì.

"Va bene capo, appena esssce lo incenerisco."


Sibilò voltandosi ora verso la porta di legno, non sembrava molto concentrato sul prossimo scontro in quanto pare che sia rimasto un nemico troppo debole per rappresentare una vera sfida

"Bene. io gli salto addosso se prova ad attaccarti" disse urk

L'elforco sbloccò la porta e la aprì.
L'ambiente oltre di essa era largo appena poco più del vano della porta e lungo 6 o 7 passi.
Fu subito chiaro a tutti loro che era adibito a cella di detenzione ma non tanto perché entro di esso vi era solo un modesto giaciglio, ma per la presenza di una curiosa figura femminile all'interno della stanza.
Davanti a loro vi era una creatura simile a una femmina di elfo, ma dalla orecchie ben più lunghe e le pelle ambrata, capelli corvini e occhi neri come pozze di pece.
Indosso portava casacca e pantaloni di pelliccia che avevano visto tempi migliori in quanto erano strappati o logori in vari punti.
Per qualche istante si rivolse loro nella lingua degli umani, ma poi appena li ebbe guardati bene fece due rapidi passi indietro e li scrutò con estrema diffidenza.
Poi si rivolse loro in orchesco e disse: "Capite questa lingua?"

"Oh pare tu fossi prigioniera. Bene! Il nemico del mio nemico è mio amico. Sono urk troll delle foreste e questi sono Tukun, coboldo molto focoso, e arkraan il mio capo orco. Chi sei? Che ci fai qui? Cosa è successo a questa gente?" disse urk alla nuova comparsa tenendo sempre però le armi sguainate

Arkraan guardò interessato la femmina, mentre aspettava che rispondesse.

La strana elfa rispose al troll guardandolo in faccia e occhieggiando di tanto in tanto i suoi due compagni: "Il mio nome è Drivadel e come avete potuto constatare liberandomi ero qui contro la mia volontà prigioniera di questi umani pulciosi. Non ho idea di cosa sia successo loro, pensavo li aveste uccisi voi..."
La femmina rimase comunque guardinga come se stesse ancora valutando le possibili vie di fuga in caso di pericolo.

"Perchè eri loro prigioniera?" disse urk

"Siamo in tre... io ho avuto qualche problema con dei nani e fuggendo da loro ho incontrato i miei compagni.... siamo in cerca di guadagni facili e razzie... ma non disdegnerei, almeno personalmente, un lavoro da mercenario. Ora che ti abbiamo liberata che pensi di fare?" disse urk

La femmina lo guardò con aria critica e dopo aver detto un "Solo in tre!", che denotava un po' di stupore, aggiunse: "Se riuscissi a ritrovare i libri che avevo con me penso cercherei di tornare dal mio padrone e non dubito che lui troverebbe da lavorare a dei mercenari capaci in grado di assaltare un villaggio in tre..."

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per non deformare troppo la conversazione rispondo appena sarebbe logico farlo dopo aver aspettato un po' a vedere se qualcuno vuole inserirsi. Se sono necessarie modifiche mandatemi un PM.

"Ragazzi voi che ne dite? Il suo capo?" disse il troll a se stesso e ai compagni

"Uhm...io me la mangierei volentieri arrosto, sembra succulenta..."

Mostrò appena i denti aguzzi alla ragazza con espressione familica, umettandosi le labbra con la lunga lingua.

"Però in fondo ci può far comodo...di che libri stai parlando, donna?"

Si rivolse ora alla femmina d'elfo, squadrandola con i suoi piccoli occhi da cane.

La strana elfa guardò il mezzo-coboldo con aria disgustata, qualcosa diceva loro che per lei non era inusuale avere a che fare con creature di razze diverse.
"Sono dei grossi volumi, rilegati in pelle nera e con pagine di pergamena molto spesse. Se gli umani li avessero per caso rovinati o distrutti sarà meglio che io non torni mai più dal mio padrone. Li avete forse già trovati?" Chiese dando molta enfasi alla domanda.

"Non mi pare... ma se ci dici perchè sono tanto preziosi per te... potremmo aiutarti a cercarli..." disse Urk

"Proviamo a dividerci, il villaggio non sembra molto grande e non dovremmo avere molte difficoltà a setacciarlo."
Disse l'elforco.

"Non sono preziosi per me. Sono indispensabili per me perché sono preziosi per il mio padrone. Senza di essi se provassi a tornare senza probabilmente finirei appesa a testa in giù su una fossa piena di lupi affamati."
Dopo aver riflettuto qualche istante aggiunse: "Nemmeno cercando nella tesoreria qui a fianco li avete trovati, davvero?" chiese con l'aria di una che non si fida molto.

"Tesoriera?"
Disse Arkraan con l'aria di chi cade dalle nuvole.

"Veramente, no, vado subito a dare un'occhiata."

"azz.. una tesoreria??? Bene ragazzi... tutti a guardare!!! Potremmo trovare dei manufatti antichi, delle armatura o molto, molto denaro !!!" disse urk tutto eccitato