Cronaca delle avventure di John Locke

"Va bene, credo che puoi aprire gli occhi" Disse John a bassa voce una volta che l'uomo uscì dalla stanza "Ma fai finta di non sentirti bene" Poi pensandoci un'attimo aggiunse con un sorriso "A proposito.... ottima prova di recitazione".
Mentre aspettava il ritorno del medico John si diede un'occhiata attorno, mai prima di allora aveva bisogno di accumulare velocemente denaro... e magari quell'uomo possedeva qualcosa di valore.

-------------------------------------------------------------------------------
Osservo la stanza, cercando oggetti di valore e cose insolite......

Sfortunatamente la stanza dove avevano adagiato Elaine risultò essere una sorta di anticamera del gabinetto medico del tutto priva di qualsivoglia oggetto anche minimamente prezioso.
Poco dopo il medico tornò con una bottiglietta piena di liquido nero.
"Ecco qui - disse con competenza - un tonico di aquaforte e fiori di Baga. Aiutatemi a farla sedere in modo da versargliene qualche goccia in bocca..."

Elaine solo a sentire che le volevano somministrare qualcosa aprì dolcemente gli occhi.
Cominciò a ruotare la testa per guardarsi in giro e fingendo di essere ancora intontita.
Dopodichè chiese: "Cosa è successo? Dove sono? Che ci faccio qui?"

"Sia ringraziato il cielo! Stà bene" Esclamò John cercando di risultare sinceramente rasserenato e sorpreso, "Non c'è più necessità dei suoi servigi caro dottore, pare che stia già meglio"

Il medico fece segno a John di aspettare.
"Siete nella sala d'attesa del mio studio signora, ditemi, riconoscete qualcuno di noi? Se si indicatelo e ditene il nome..."

Elaine puntò il dito verso John e disse: "Lui è John, il mio compagno di viaggio nonchè amico che mi ha difesa da dei briganti."

"Precisamente" Disse John con un sorriso "Le basta come prova che stia meglio dottore?"

Elaine guardò il medico e disse: "Si dottore ora sto meglio. Non è necessario che vi preoccupiate ulteriormente. Vi ringrazio molto per la vostra apprensione, ma ora possiamo benissimo cavarcela da soli."

Il medico tra un "beh" e un "mah" li accompagnò alla porta e uscì con loro, chiudendola e agganciando l'anello a cui erano ferme quella e altre due chiavi ad un gancio della sua cintura poi la coprì chiudendo la giacca di panno imbottito.
"Siete davvero sicura signora di stare bene? Posso fare qualcos'altro per voi o il vostro accompagnatore? Se siete stati aggrediti forse sarebbe il caso di parlarne con qualcuno della Guardia cittadina... Ho giustapposta visitato un loro tenente l'altro ieri, magari potrei accompagnarvi da lui..."

"Oh no non c'è bisogno che vi disturbiate ancora per noi dottore, ora che la mia compagna si è ripresa abbiamo delle commissioni da ultimare" Affermò John facendo un mezzo inchino "Ma già che è qui vorrei chiederle un'informazione.... ci saprebbe indicare la strada per giungere al tempio di Gogun?"

-------------------------------------------------------------------------------
Appena ci allontaniamo controllo il sacchetto che ho trafugato a Jobb

"Grazie ancora dell'interessamento dottore ma ora sto bene non preoccupatevi ulteriormente." Disse Elaine con tono gentile.

"Il tempio di Gogun?" Il medico ci pensò qualche momento "Ah! Si certo è qui vicino. In effetti ci sarei passato comunque davanti andando al Santuario della Vergine delle Spade, ma, permettetemi signore andando in giro così il rischio di essere assaliti a scopo di rapina è, quantomeno qui sull'Isola, piuttosto elevato..." indicò il baule che John si portava dietro e che lui stesso aveva aiutato a trasportare mentre John portava Elaine in braccio.
"Fareste meglio a depositarlo presso una banca, sarebbe molto più al sicuro, certamente senza nulla togliere alla vostra abilità di spadaccino..."
Nel mentre erano nuovamente scesi ed arrivati sotto l'arco del portone. Il medico indicò uno degli edifici del largo, che era visibile anche da quel punto "Quello è il tempio."
Era tinteggiato in bianco e aguzzando la vista John riconobbe nella parte alta un simbolo, un cerchio azzurro attraversato da una linea marrone, ma no, non era una linea era un bastone, era il simbolo che il suo defunto amico portava al collo! Di certo si trattava del tempio di Gogun.

"Perfetto, grazie dell'informazione" Disse John stringendo la mano del medico "Riguardo alla banca la mia fiducia è scarsa, preferisco di gran lunga difendere i miei averi sulla punta della mia spada" Detto ciò prese Elaine sotto braccio e si diresse verso il tempio.

-------------------------------------------------------------------------------
Appena ci allontaniamo controllo il sacchetto che ho trafugato a Jobb

"Arrivederci dottore." Disse Elaine accompagnando la frase con un gesto della mano.
Dopodichè si avviò assieme al suo compagno verso l'edificio indicatogli dal medico.

Separatisi dal medico tornarono a dirigersi verso il largo e vi arrivarono senza ulteriori intoppi. Ad un secondo sguardo l'edificio pareva lievemente diverso dagli altri che lo circondavano. Come tutti era almeno a due piani, ma a differenza degli altri non aveva alcuna finestra od accesso visibile, se si escludeva l'ampio portale d'ingresso privo tra l'altro di una vera porta e sovrastato da un'arcata sulla cui chiave di volta era scolpito un simbolo identico a quello dipinto sulla facciata: un cerchio sovrastato da un bastone dalla punta nodosa.
Appena a destra di quello che appariva in modo evidente essere l'ingresso del tempio stava ritto un giovane dall'aria gentile i cui lunghi capelli neri erano appena mossi dal vento. John notò subito che aveva indosso una veste uguale a quella talare di Burgan DeBorno e sia lui che Elaine videro che portava un bastone identico a quello raffigurato nella simbologia.

----------------------------------------------------------------------------------------------------
John: nel sacchetto che hai sottratto a Jobb trovi 13 monete di rame e una strana chiave di metallo nero la cui testa ha la forma di un'ala piumata.

Anche se indossava la stessa veste del suo defunto amico John faticava ormai a paragonare la figura di Burgan con quella del ragazzo man mano che scopriva più informazioni sull' uomo che un tempo era stato Burgan DeBorno. Magari gli stessi preti lo avrebbero aiutato a chiarire un'altra parte di quel mistero.
Con tali convinzioni il pirata si avvicinò al giovane arrivatogli davanti fece il suo tipico inchino con il cappello e disse "Salve buon uomo, sono un forestiero giunto sino a qui per commemorare la memoria di un vostro fratello, potrei gentilmente parlare con un vostro superiore? Debbo porgli delle domande...."

"Siete arrivato fin qui per commemorare un nostro fratello, ne sono lieto, questo rende molto onore al vostro voto. Di certo il Vento parlerà molto bene di noi al suo Creatore. Entrate pure e portate a compimento il vostro voto - disse facendo cenno con la mano e col bastone - troverete un anziano dai capelli bianchi e gli occhi neri che sta pronunciando le sue venerazioni al centro del Cerchio Celeste, è lui che state cercando..."

ELAINE: aguzzando la vista la giovane kir notò che l'ambiente oltre il portale era appena illuminato da alcune torce (e questo lo rendeva quasi buio rispetto alla luce di mezzodì che inondava il largo) e che si vedevano almeno tre diversi passaggi simili a cunicoli che sembravano proseguire verso una oscurità ancora maggiore.

Con reverenza John entrò nel tempio, non sapeva bene come comportarsi ma in fondo non sarbbe rimasto tanto tempo lì.
Alllorchè furono dentro il pirata si guardò attorno per capire dove si trovavano, e soprattutto per individuare il vecchio citato dal giovane prete.

Elaine si guardò in giro con aria dubbiosa quando, fermando l'amico, gli sussurrò all'orecchio: "Non mi fido di questo posto. Aspetta." Poi si voltò e chiese all'uomo all'ingresso: "Quale dei tre cunicoli dovremmo imboccare per giungere dal vostro maestro? E poi è normale che sia così buio?"

Il sacerdote di Gogun guardò Elaine con aria critica, come se stesse riflettendo sulla sua domanda, poi rispose: "Non sta a me indicarvi la Via, dovete scegliere quale percorrere da soli, perché ognuno arriva alla Meta seguendo la sua strada. Se poi pensate che il cammino sia troppo oscuro potete tranquillamente prendere una delle torce, sono qui per quello" concluse sorridendo.
Dopo un momento aggiunse: "E le vie non sono solo tre come avete detto, ma sei e lo capirete appena entrati... Che il Vento vi sia favorevole. Buon Cammino!"

"Ah..... bhè.... la cosa è più complicata del previsto..... però in fondo io sono venuto per uno scopo che reputo puro quindi credo non debba temere nulla, nevvero?" Chiese John rivolto al giovane, ma senza aspettare la risposta si rivolse alla compagna di viaggio "Ti fidi di me Elaine? Se non ti senti sicura sei libera di rimanere qui ad aspettare, ma io devo entrare" Detto ciò fece un passo avanti verso il passaggio più a sinistra.

Attraversando l'arcata John si trovò in una stanza a forma di esagono irregolare.

Ai lati di ciascuno dei passaggi vi erano due torce accese infilate in sostegni di metallo.

"Vengo con te. Come potrei lasciarti andare da solo?" Disse Elaine con tono gentile.
Dopo aver detto ciò seguì il pirata verso il cunicolo da lui scelto.

Vedendo che Elaine lo seguiva prese coraggio e si diresse verso il passaggio più a sinistra, non prese neanche una torcia, in fondo se era il tempio del dio del vento come poteva sperare di tenere una fiamma accesa?

Elaine seguì l'amico nel cunicolo.
Vista l'aria di tensione che aleggiava nell'aria chiese: "Ti spiace se suono qualcosina giusto per intrattenimento durante il cammino? Non dovremmo correre pericoli in questo tempio. O sbaglio?" Il suo volto era solare e comunicava molta voglia di proseguire. Inoltre trasmetteva allegria a chiunque la guardasse.