Cronaca delle avventure di John Locke

L'uomo scrutò John con attenzione, quasi ne stesse valutando le probabili disponibilità monetarie, poi rispose: "Questo - indicando il panetto più piccolo - basta per 20 cariche e costa 5 pezzi d'argento, quello più grande - ne indicò uno delle stesse dimensioni di quelli in possesso del giovane - è sufficiente per 50 e costa 11 pezzi d'argento, un vero affare, visto che sono entrambi di amagio di ottima qualità..."

"Interessante...." disse pensoso John, aveva la possibilità di tirare su diverse teste d'argento sempre se il mercante fosse stato intenzionato a comprare "E invece di vendere sarebbe interessato a comprare?" Detto ciò mise il bauletto sulla bancarella e lo aprì per mostrarne il contenuto e permettere al mercante di controllare ma solo a lui, non voleva che altri curiosi si impicciassero dei suoi affari.

Il venditore osservò il contenuto del bauletto e soppesò uno dei panetti di John valutandone anche l'odore.
Dopo aver riflettuto per qualche momento propose: "Posso acquistartene una decina per 5 pezzi d'oro, ma non di più né di pezzi né di prezzo... Ma prima dimmi: da dove provengono? Sono umidi, da qualche naufragio?"

"Cinque monete d'oro? Sono vostri!" disse il pirata con un sorriso a treantadue denti, era un ottimo prezzo, aveva già trovato i soldi per la mappa.
Alla domanda del mercante però si bloccò un attimo, avrebbe potuto dirgli la verità ma quanto poteva essere utile? Poteva anche essere un tranello o altro, come gli aveva sempre detto Garadia, l'unico di cui ci si può veramente fidare è solo un ubriaco.
"Diciamo che mi è finita fuori bordo mentre stavamo attraccando, mi sono buttato per recuperarlo ma ciò non ha impedito che si inzuppasse tutto. Sarei di fretta mastro mercante vogliamo concludere l'affare?"

Il commerciante annuì vagamente stupito, ma le cinque monete d'oro si concretizzarono come 1 pezzo d'oro e 24 pezzi d'argento Rhunniti, 4 dobloni Paniardi d'argento (del valore ciascuno di 3 pezzi d'argento) e 80 pezzi di rame (20 dei quali valevano 1 pezzo d'argento).
Dopo averli fatti contare anche a John per sicurezza il mercante glieli mise in un sacchetto di pelle nera. "Ecco qui." disse iniziando poi a mettere da parte i panetti appena comprati.

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hai venduto la metà dei panetti di amagio, appena posso ti aggiorno la scheda con tutto ciò che hai di nuovo.

"Grazie mille buon uomo" Disse il pirata con un ampio gesto della mano "Avete fatto un ottimo affare" Quindi si allontanò tutto felice dalla zona del mercato.
Decise, già che era nelle vicinanze, di ripassare dal cartografo visto che era riuscito a procurarsi più velocemente del previsto il denaro necessario, magari questo lo avrebbe invogliato a procedere con più solerzia nel suo lavoro.

John tornò alla bottega del cartografo, e lo trovò con la scrivania ingombra di carte, intento a scartabellare un librone che messo in verticale doveva essere alto quasi due piedi ed era fatto di pagine di spessa pergamena che apparentemente ritraevano delle mappe.
Lo studioso lo notò quasi subito e disse: "Oh siete voi... Non è ancora pronta..."

"Non sono certo qui per la mappa Mastro cartografo, sò bene che il procedimento sarà lungo, sono solo passato per pagarle metà del denaro pattuito e per rassicurarla che possiedo già quello restante che le darò a lavoro completato" Spiegò Locke prendendo una sedia e accomodandosi vicino all'artigiano per osservarlo nel suo lavoro "Sono stato più forunato di quanto pensassi nel vendere la merce in mio possesso."

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La stanza è ancora in disordine per l'aggrssione?

Se possibile la stanza era ancora più in disordine della volta precedente, ma si intuiva che tale disordine era provocato più dal maneggio ci carte dello studioso che dai residui del suo precedente scontro col Cattaneo.
Senza alzare gli occhi dal librone il cartografo gli rispose: "Sono molto contento che possiate già permettervi di pagare il mio onorario, questo mi rassicura non poco, devo ammetterlo. Ma ora vi prego lasciatemi lavorare: mettete pure il denaro nel primo cassetto di quella cassettiera." Concluse indicando un mobile alto e stretto con una decina di cassetti.

Per nulla offeso dalla schiettezza con cui era stato congedato John si diresse alla cassettiera l'aprì e ci lasciò la metà pattutita, composta da un pò delle monete che gli avevano dato.
Dopo di che salutò il vecchio e se ne uscì.

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CHe ora del giorno è?

Aprendo il cassetto il giovane notò che al suo interno vi erano altri tre piccoli sacchetti, due di tela e uno di pelle grigia ed una dozzina di monete di rame.

John ebbe un attimo di debolezza alla vista dei sacchetti e già ne aveva uno in mano prima di accorgersene ma subito lo mise giù, in fondo quel vecchio lo stava aiutando.
Con un piccolo colpo di tosse attirò l'attenzione dell'artigiano "Cosa avete qui? Non mi direte che è la vostra cassa sarebbe una grave imprudenza lasciarla così accessibile"

Il cartografo sorrise al giovane. "E' gentile da parte vostra ricordarmelo, ma io confido nell'onesta della gente verso una persona che sta realizzando uno strumento che li guiderà nell'oceano e in terre sconosciute. Un mio errore potrebbe portare gente del genere ad esplorare posti che probabilmente non vorrebbero mai vedere, come isole straboccanti di cannibali, collezionisti di teste o dove le sorgenti sono inquinate. Oppure a seguire rotte di navi che non battono per loro una bandiera amica, o che sono notoriamente infestate da pirati, kraken o gorghi in grado di risucchiare una nave così" concluse schioccando le dita.

"Certo che siete bravo ad impensierire i clienti" Rispose il pirata con un sorrisetto. "Ed è tutto denaro? Non credevo che i vostri affari andassero così bene." Disse mentre aggiungeva il compenso pattuito ai soldi già presenti nel cassetto.

"Si, sono tutti compensi. Ma la maggior parte dei miei lavori non sono così complessi quanto quello che voi mi avete richiesto, e quindi richiedendo meno tempo costano anche meno denaro. Al momento li sto mettendo da parte perché saranno necessari a mia nipote a pagare le spese del suo matrimonio con quel pezzente imbroglione dell'uomo che diventerà suo marito..." John colse un astio notevole nelle ultime parole del cartografo.

"Le donne sono stranamente sempre affascinate dalle...... bhè, quelle persone che molti definirebbero poco raccomandabili, ma ditemi come mai questo giovane vi è tanto odioso?" Chiese gentilmente il pirata, era contento di discorrere un pò con quella persona. Almeno per un pò dimenticava i suoi problemi.

"Ha raggirato mia nipote ed è anche riuscito a perpetrare la sua sozza genia tramite lei. Ora che Amitra, mia nipote, è incinta possono solo sposarsi. Su quest'isola la reputazione delle donne è già normalmente considerata con riserva ed avere un figlio senza marito... - sorrise amaramente - mi costerebbe molto meno farlo ammazzare, piuttosto che farli sposare..."

"Sia mai sia mai, sà benissimo che poi se ne pentirebbe" Rispose John con un ghigno "Bhè vedo che è indaffarato quindi la lascio stare. Arrivederci mastro artigiano"
Congedatosi uscì dalla bottega e si guardò intorno per il porto, forse ormai era ora di andare alla taverna.

In effetti John aveva perso più tempo gironzolando per il mercato e contando le monete guadagnate vendendo la polvere di quanto avrebbe pensato. In effetti non sapeva bene dove si trovasse la locanda Guardamare e Sotterra se non che era nelle vicinanze della Torre della Fiaccola. Avrebbe fatto bene ad affrettarsi per non tardare all'appuntamento con Val.

"Accidenti mi distraggo sempre quando ho dell'oro in mano!" Pensò Locke mentre si affrettava verso la torre della fiaccola, anche se senza Elaine non pensava di entrare nel circo doveva comunque dare una spiegazione a Val e già che c'era magari chiedere se avevano visto la sua compagna.

Cercò di sbrigarsi, ma perse inutilmente tempo a causa di una indicazione sbagliata datagli da un garzone. Arrivò comunque in vista di una grossa insegna a destra della strada che indicava la locanda bene o male per il tempo stabilito. Solo che l'insegna non era posta sulla porta di un edificio, come sarebbe stato logico, ma era sopra il vano di una scala di pietra a livello del terreno che apparentemente scendeva nel sottosuolo. L'insegna era appoggiata alla staccionata che circondava la scala nei tre lati inaccessibili, probabilmente onde evitare che qualche sbadato ci cadesse dentro per sbaglio.

Rassettandosi un attimo gli abiti per risultare presentabile John sì guardò un attimo intorno, dopo di che scese le scale.

Scese parecchi gradini di pietra dura logori probabilmente a causa dell'intenso utilizzo nel tempo, fino a che la scala sboccò in un ambiente quadrato di una dozzina di passi di lato, con una ampia apertura ad arco su ognuno di tre lati e la scala da cui John era appena sceso sul quarto.
La stanza era decorato da varie pitture murali ben conservate con vari temi: un paesaggio cittadino, una panorama costiero con delle navi e scene di lotta tra uomini e bestie su uno sfondo rupestre. L'unico arredo era un lungo bancone a L sistemato nell'angolo nord est del locale.
Dietro di esso vi era una giovane donna bionda abbastanza graziosa, con un viso diafano e di grandi occhi verdi. "Benvenuto a Guardamare e Sotterra, Valente Signore, come posso aiutarvi?"

"Prima di tutto dicendomi il tuo nome meravigliosa apparazione e poi dicendomi se è già arrivato Val di Vandere, devo incontrarlo." Disse il pirata avvicinandosi al bancone e guardandosi in giro, gli piaceva quel luogo, era molto caratteristico e confortevole.

"Amalda è il mio nome, Signore e vi ringrazio per la vostra galanteria. Il signore che cercate è da poco andato al Guardamare - gli indicò l'arcata alla destra di John, quella la cui parete era decorata con il panorama costiero - se volete chiamo qualcuno e vi faccio accompagnare da lui..."