Cronaca delle avventure di John Locke

"Sì Amanda grazie mille e spero di vederti anche dopo......." disse John lasciando la cosa in sospeso e aspettando di essere condotto da Val.

La ragazza tirò qualcosa che aveva davanti a sé ma nascosto alla vista di John dal bancone. Questi sentì solo un lontano scampanellio e dopo poco arrivò un ragazzino con una livrea da servitore che si inchinò prima a John e poi si rivolse ad Amalda.
"Sai chi è Val di Vandere?" Chiese lei e quando il piccolo annuì continuò: "Accompagna il Signore da lui per cortesia. A più tardi, Signor?"

"John, John Locke." Rispose il giovane facendo un breve inchino seguito da un sorriso prima di seguire il ragazzino che l'avrebbe condotto da Val.

La ragazza anche gli sorrise ma l'arrivo di una coppia di clienti distolse la sua attenzione da John all'improvviso.
Questi seguì il ragazzino lungo una galleria di circa 20 passi che poi sfociò in una ampia sala rettangolare molto luminosa, in cui si sentiva l'odore del mare.
La luce veniva dalla parete di fronte a lui, che era di legno stagionato e dotata di numerose grandi finestre il cui panorama era la distesa infinita del mare.
Le altre pareti erano però di roccia lavorata, a dimostrazione che quella in cui John si trovava non era che una grande nicchia di roccia che era stata chiusa con una parete di legno e modellata nella forma attuale.
Il pavimento era infatti di semplice roccia viva ma ben levigata il cui grigio faceva gran contrasto con l'azzurro delle tovaglie di numerosi tavolini, tavoli e tavolate di cui la sala era così piena da risultare quasi ingombra.
Il ragazzino lo condusse fino quasi all'estremità destra della sala, dove Val stava prendendo una tazza con qualcosa di fumante dentro (probabilmente té) insieme ai due biondi che John ricordò essere arpisti e, come era evidente, anche gemelli. Questi come al momento dello sbarco avevano ancora indosso il poncho che rendeva molto curiosa la loro figura, facendoli somigliare ad un uomo molto largo con quattro gambe, due braccia e due teste identiche. Davanti a loro, che come Val erano seduti su una panca addossata al tavolo, erano posati due boccali schiumosi di birra.
Val lo notò e con un cenno lo invitò a sedersi a capo tavola dove vi era una sedia (vuota).

Facendo un cenno di assenso John prese la sedia e si sedette con naturalezza incrociando le gambe e ordinando allo stesso ragazzino che l'aveva accompagnato del rum. Sì guardò intorno affascianato dal luogo poi ricordandosi di essere un ospite si rivolse all'uomo
"Proprio un bel posto avete scelta, complimenti avete degli ottimi gusti."

Il suo ospite sorrise cortesemente: "Me ne ha parlato un amico che tornava dal Nuovo Continente e non ho voluto perdere l'occasione di vederla. Tra i locali pare che sia più popolare per le scommesse relative alla fossa sotterranea che per questa sala."
Indicò vagamente il corridoio sotterraneo da cui John era venuto ma poi prosegui: "Questi sono Jobra e Balra, i nostri Arpisti Gemelli."

John fece un cenno di saluto ai gemelli toccandosi il cappello ma subito la sua attenzione tornò a Val.
"Ho capito bene? Scommesse? E che genere di scommesse se mi è consentito?"
Era visibilmente eccitato, gli era sempre piaciuto il gioco d'azzordo.

"E forse non sarà l'unico" concluse John interessato, duelli...... certo non era un gran pugile e incassava poco non come quell'ammasso di muscoli che rispondeva al nome di colossus però se ci fosse stato uno scontro con la spada potrebbe diventare interessante la cosa. Questo pensava John prima di ridestarsi e parlare al suo interlocutore.
"Ah mi dispiace dirle che temo non presterò servizio nella vostra bella combriccola, come vedete sono solo, la mia bella compagna sì è dileguata senza avere il riguardo di dirmi dove andava."

Val non nascose un'espressione di disappunto. "Un vero peccato - disse sinceramente dispiaciuto - ma la gente della sua razza, le donne in particolare sono estremamente inaffidabili. Ne avevo arruolata un'altra un mese prima di partire e non era già più con noi ancor prima che ci imbarcassimo. Un peccato comunque perché sono molto avvenenti e pittoresche, piacciono molto alla gente. Se vuoi però potrei anche decidere di prendere te solo, ma vorrei vedere prima cosa sai fare..."

"Anchio sono rimasto parecchio in disappunto quando è sconparsa ma che ci volete fare, sono le donne, per giunta gatto" Decantò John sovrappensiero, anche se si mostrava sicuro era in pensiero per la sorte toccata alla sulla compagna.
Quando però Val gli pose l'offerta si ridestò. "Siete gentile ma i miei servigi sarebbero di ben poco aiuto, sono in verità figlio d'arte, i miei genitori erano trapezisti e mio zio giocoliere quindi diciamo che è di famiglia, ma purtroppo non ho mai avuto modo di affinare le tecniche e temo di essere rimasto ad un livello prettamente amatoriale." Mentre parlava tirò fuori una moneta e iniziò a farla girare e piroettare sulla mano. "Come vedete conosco solo piccole cose, il desiderio era maggiore nella mia compagna che voleva mettersi alla prova con gente competente come voi. Temo che la mia abilità risieta in altre tecniche......."

"Apprezzo molto la vostra onestà. Ma visto che lo avete detto, chiaritemi: in che genere di abilità risiede la vostra tecnica?"
Nel mentre era arrivato il rum di John con un bicchiere di vetro.
Notò che uno dei due gemelli lo stava osservando e seguiva la discussione con attenzione, tanto che non aveva ancora bevuto. L'altro invece sorseggiava la sua birra con posata indifferenza.

"Diciamo che possiedo diverse abilità, alcune sono comuni come l'abilità nella spada mentre altre, bhè a detta di alcuni sono illegali e purtroppo sono i più. Vede caro Val stranamente mi capitano per mano oggetti che non sono miei, a volte sono anche di valore, quando si dice la sbadataggine della gente......"
John non era sicuro su quanto poteva arrischiare ad aprirsi con estranei, ancora ricordava la reazione del cartografo, ma in fondo come diceva sempre suo zio rivolto alle bottiglie di alcool:"ogni lasciata è persa!"

Il gemello che li stava seguendo parve non capire il giro di parole di John, perché lo guardò con gli occhi un po' spalancati. Val invece sorrise: "Penso di aver capito a che genere di abilità tu ti riferisca... e ti esorto ad esercitarle con cautela qui sull'isola perché ci sono organizzazioni che tendono a sovraintendere questo genere di attività e hanno spesso chi controlla che esse non vengano esercitate in modo abusivo, specie in luoghi molto affollati."
Val bevve un po' del suo té. Il gemello che finora era rimasto apparentemente indifferente a quel punto disse: "Io penso che non sia una buona idea farlo venire con noi, Val. Non vedo molto bene un potenziale ladro - si girò verso John - senz'offesa - si rivolse di nuovo verso Val - a sorvegliare la cassa di Ibera"

"Nessuna offesa." Fù la pronta risposta del giovane "Ma pregherei non mi chiamaste ladro, prediligo altri aggettivi, il più consono è pirata credo. E Comunque potete stare sicuri con la cassa, se avete seguito il discorso avrete sentito che io per primo mi sono dimostrato dubbioso ad unirmi a voi, poi contate la mia buona volontà, avrei potuto tacere su questa mia piccola passione invece ve ne ho parlato"
Tornato a rivolgersi a Val continuò. "Sò bene che ogni posto ha le sue organizzazioni e per essere precisi mi sono già scontrato contro i delinquenti di questa isola, ma non ho molte intenzione mi mettermi in mostra con atti efferati e se trovassi il modo di guadagnare onestamente ,o quasi, il denaro che serve non commetterei proprio niente."

"Siete un pirata?" chiese quasi mormorando l'altro gemello (non quello che aveva appena parlato). "Sta zitto Jobra" gli disse suo fratello, gesticolando con la mano e permettendo finalmente a John di capire chi era chi.
Val sfoderò un sorriso, ma quando parlò mantenne il tono basso e condifenziale: "Un pirata senza nave però, suppongo, visto che non vi spiacerebbe unirvi a noi..."
"Ma sarò onesto anche io con voi. Non appena saremo a Nuova Vanora dovremo muoverci tra le varie città e insediamenti del Nuovo Continente e un uomo d'armi potrebbe farci comodo, visto che Gigantus anche se forte e imponente è un bonaccione che non farebbe male a una zanzara. Fino a quel momento però detta presenza è diciamo quasi accessoria e quindi se volete partire con noi dovrete sborsare di tasca vostra 2 pezzi d'oro per il viaggio"

"E così anche voi ci state recando a Nuova Vanora, guarda il caso anchio stavo cercando un passaggio per quel luogo e sarei felice se mi accettaste con voi. Ovviamente l'arte della spada mi si confa maggiormente quindi sono più che disposto a porre nelle vostre mani i miei servigi, riguardo i soldi per il viaggio, bhè non sono un problema, soprattutto se adesso vinco qualche duello."

John trovava la discussione sempre più interessante, era curioso come il fato predisponesse sul suo cammino incontri così fortuiti.

"Sarebbe interessante vedervi all'opera - disse meditabondo Val - Balra tu che hai letto la lavagna stamani c'è qualche competizione di scherma oggi?"
Balra guardò l'altro gemello che annuì. "Si ce ne è una. A che ora Jobra?"
"Allo scoccare dell'ultima ora prima del tramonto, per un'ora o 15 scontri i migliori spadaccini sono invitati a sfidare il campione allle cinque stoccate per una borsa da 15 pezzi d'argento." Il giovane biondo parò quasi citasse a memoria con aria stranamente seria.

------------------------------------------------------------------------------------------------------------
cinque stoccate vuol dire che il primo che arriva a colpire l'altro 5 volte vince, si combatte con armi non letali e protetti da corpetti imbottiti.

"Sarei più che felice di mostrarvi di cosa sono capace, però prima mi offrireste un altro bicchiere?" E detto ciò svuotò il rum che gli avevano portato "Contiamo poi che con i soldi della eventuale vittoria sarei già a posto per pagarvi il passaggio nel nuovo mondo, quando iniziamo?" Fù la domanda famelica fatta dal giovane pirata.

Val gli indicò la bottiglia. "Fa pure - indicò la bottiglia di rum - se non credi che ti annebbierà i sensi per quello che dovrai fare dopo. Riguardo al denaro per arrivare in nave a Nuova Vanora, non è a me che va, ma a chi possiede la nave che ci poterà fin lì. Bevi tranquillamente: anche noi finiremo ciò che abbiamo ordinato e poi ti porterò a conoscere gli altri, sempre che tu non abbia altri impegni..."

Ringraziò con un cenno l'ospite mentre si versava da bere quindi sorseggiò lentamente il liquore per assaporarlo "No per oggi non ho più impegni se non il duello che mi attende e sarò felice di conoscere gli altri....." sorseggiò nuovamente il rum prima di continuare "Riguardo il bere non vi preoccupate, sono cresciuto tra ubriachi e ormai combatto come uno di loro e per calarmi nella parte ho bisogno di un incentivo. Diciamo che il mio stile confonde l'avversario facendogli abbassare la guardia, è assurdo quanto le persone sono portate a compiere errori quando pensano di avere a che fare con un semplice ubriaco."

"Davvero una cosa... strana" disse Val meditabondo riferendosi al modo di combattere di John.
Balra disse, rivolto al suo gemello: "Job tra poco c'è l'incontro di boxe. Andiamo a vederlo, dai?"
Jobra sbottò ma poi annuì e con uno "Scusateci" esortò John a fare loro spazio per poter uscire dalla panca.

Senza proferire parola John si alzò e li lasciò passare con un cenno della testa, erano strani quei gemelli, ma non capiva bene cosa gli procurasse questa sensazione. Quando si furono allontanati si rivolse nuovamente al suo ospite "Sì in effetti è un modo strano di combattere ma posso assicurarle che funziona. Una domanda...... ma i gemelli sono sempre così strani? Sembrano persone totalmente diverse seppur fisicamente identici."

Val sorrise, ma poi annuì. "I gemelli sono sempre così come li hai visti oggi: Jobra è più riflessivo e logico ma taciturno, Balra invece è più gioviale, quasi infantile a volte, ma ha una memoria prodigiosa ed un orecchio musicale sorprendente..."
Poi fece per alzarsi: "Penso che sia il momento che tu conosca gli altri, andiamo..."

"Certo con piacere." Assenti Locke alzandosi similmente a Val "Pensate avevo anche pensato per un momento di non venire ma sono felice di aver cambiato idea, le cose si stanno rivelando molto interessanti."