Cronaca delle avventure di John Locke

Arguy probabilmente ansioso di concludere quanto prima lo scontro si fece avanti in modo irruento, ma John, dopo aver schivato un primo colpo con una destrezza che l'altro non immaginava, contrattaccò e dopo due disperate parate in posizione sfavorevole dell'avversario riuscì a penetrargli la guardia toccandolo al petto. Arguy quasi sorpreso indietreggiò alcuni passi e rimase fermo guardando il pavimento.
L'arbitro dello scontro entrò nel cerchio e avvicinatosi a John proclamò con voce stentorea: "John Locke Vince!" poi sottovoce aggiunse per John "Sei stato molto fortunato ragazzo, ti basta conservare il titolo per altri tre combattimenti e la borsa è tua!"

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PX
Stile dell'ubriaco=11
Combattere improvvisando=8
Agilità=2
Riflessi=1

John sorrise all'arbitro per fargli capire che aveva inteso.
Ce l'aveva fatta, qualcuno lassù gli voleva bene, perchè prima se l'era vista brutta.
Osservò il suo avversario demoralizzato, rinfoderò la lama e si avvicinò ad Arguy tendendo la mano "Mai ho trovato avversario migliore."

"don é ta dendilomini pendere a puni in facca i dersari" disse Arguy oltrepassandolo senza accettare la mano che gli veniva offerta.
Nel mentre l'uomo al margine del cerchio stava chiamando il numero 8.
Un giovanotto con dei folti baffi biondi e una capigliatura dello stesso colore si fece avanti. Indossava una camicia bianca che odorava vagamente di sale e pantaloni di tela infilati in corti e consumati stivaletti di pelle.
Impugnava un cutlass che pareva aver avuto tempi migliori.
"Fatti sotto - gli disse il biondo - la borsa mi aspetta..."

Il pirata fece spallucce alla risposta di Arguy, quindi si concentrò sul biondino.

"Certo è tutta tua, vieni a prenderla."

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Effettuo il colpo di polso appena attacca. Ed eseguo anche la tecnica dell'ubriaco.

A dispetto delle intenzioni di John il suo avversario così fece, agguantandolo per un soffio. Se fosse stato un vero duello difficilmente il colpo avrebbe potuto penetrare il giustacuore del giovane pirata, ma in questo caso era comunque una stoccata a segno in suo sfavore.
L'arbitro dello scontro sollevò la mano destra chiusa a pugno con il solo indice allungato. Ora che era lui a difendere la borsa le sue stoccate venivano contate dall'arbitro con la mano sinistra e non più la destra.
"Ne vuoi ancora ubriacone di vomito di bagascia - lo insultò il suo avversario - Forza ce ne è per te e per i prossimi!"

Come al solito la sua sfortuna si era fatta sentire, John barcollò guardando con sguardo vuoto il suo avversario "Ubriacone vomito di bagascia? Però! Niente male."
COn movimento fulmineo si avvicinò al suo avversario pronto a fargliela pagare.

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Non mi riesce nessuna tecnica se non il bacio della sirena, XD ma io sono fiducioso quindi provo il morso del luccio. Ovviamente se lui continua a credermi ubriaco non voglio deluderlo.

L'avversario di John non era granché. Il primo colpo evidentemente era stato fortunato e questo il giovane lo capì perché non arrivò a completare la sua tecnica del morso del luccio. Bastò una rapida raffica di attacchi contro lo stesso punto per mettere in difficoltà il suo avversario e penetrarne le difese.
Mentre l'arbitro alzava due mani chiuse a pugno col solo indice allungato il giovane sentì il suo contendente adirarsi ed imprecare, prima di prepararsi per il terzo assalto.

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PX
Stile dell'ubriaco=3
Agilità=1
Abilità=1

Imperterrito Locke proseguì nell'attacco, cercando di chiudere velocemente lo scontro.
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Attacco semplice.

John fu fulmineo, senza nemmeno sapere come il suo avversario si trovò la lama a contatto col petto mentre la sua era ancora lontana dal poter nuocere al giovane pirata.
L'arbitro alzò le mani indicando con le dita allungate che si era due stoccate a una per John. Il suo avversario imprecò nuovamente prima di buttarsi all'attacco quasi come se caricasse. Per il nuovo campione questa poteva essere la stoccata decisiva dello scontro.

Prendendo come spunto la carica avversaria John cercò di concludere il duello, una veloce schivata e una sculacciata sul didietro per rimandare a casa il biondino.

La manovra di John riuscì a pieno e mentre l'arbitro lo proclamava vincitore e gli spettatori ridevano il suo avversario lo guardava con odio mentre si massaggiava al contempo il posteriore offeso e pronunciava contro il giovane pirata insulti irripetibili.
L'avversario successivo non perse tempo e avanzò subito nel cerchio.
Era un omone imponente, alto almeno sei piedi con spalle larghe quasi la metà. La sua facciona ovale conteneva occhi piccoli e un naso schiacciato, il tutto coronato da una chierica di ricci neri scuri.
In mano teneva un fodero in cui era inguainata una spada dritta, a giudicare dalle dimensioni doveva trattarsi di una spada a una mano e mezza.
Quando furono vicini l'omone inclinò la testa da un lato e disse: "Ora noi combatte e se Invan - picchettò sul petto per indicare che era lui - non vince Invan dopo prende te e spiezzetta tue osse in tanti piezzi."
Conclusa la sua affermazione con un sorriso che mostrava denti marci e irregolari sguainò la spada e John ebbe il sentore che con un'arma del genere maneggiata da un bestione simile le stoccate che poteva subire non sarebbero state semplici tocchi...

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PX
Stile dell'ubriaco=2

John che aveva fatto un breve inchino al pubblico che rideva del suo avversario girandosi rimase un attimo scioccato, alzò inebetito la testa per guardare il suo avversario quindi fissò la grossa arma.

Si girò verso il giudice "Ma siamo sicuri che sia regolamentare?" Al suo accenno di assenso sospirò preoccupato, si girò e sorrise preoccupato al suo avversario.
"Cerca di non farmi troppo male."
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Ovviamente non sono minimamente preoccupato MUHAHAHA (me la faccio solamente addosso. XD) Provo ad ingannarlo, non dovrebbe essere difficile, quindi uso Colpo di polso. Se riesco a togliergli quel macete di mano è fatta.... spero....

A John bastarono pochi sencondi di confronto con il bestione per rendersi conto che questi era un dilettante nell'usare la spada. La manovrava come fosse una sorta di falce e al giovane pirata non fu difficile affrontarlo portando lo scontro a un duello d'abilità più che di forza. Bastò un fulmineo colpo di polso e la spada dell'omone sibilò in aria andandosi a conficcare nel pavimento a meno di un palmo dal piede dell'arbitro che guarò entrambi i contendenti in modo torvo, prima di decretare l'uno a zero di John.
Invan scoccò al giovane spadaccino uno sguardo omicida, poi andò goffamente a recuperare la spada. Tornato indietro la brandì di nuovo e disse: "Io, se non vince farò collana con dita di tua mano di spada"

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PX
Abilità=1
Riflessi=1

John sorrise. Aprì e chiuse la mano davanti al suo avversario per provocarlo sulle sue stesse parole. Dopo di che partì all'attacco, una volta insinuatosi nella guardia del suo avversario sarebbe stato semplice prendere il punto. Doveva però fare attenzione alla sua reazione, non gli sembrava il tipo che rispetta le regole pur di vincere.

L'omone si fece sotto e John dovette scansare un fendente di spada che avrebbe potuto falciare un combattente meno agile. La sua spada colpì nel segno ma per prudenza il giovane si portò fuori del raggio di azione dell'arma dell'avversario mentre l'arbitro dello scontro proclamava il due a zero per John.
"Invan deciso lui strappa te tutte e due bracce e chioda a muro per mani..."
Affermò l'energumeno sorridendo mentre brandiva la sua spada facendo guizzare la possente muscolatura.
Poteva essere l'ultima stoccata, ma una sua vittoria avrebbe avuto probabili strascichi. L'omone sembrava troppo stupido per minacciare a vuoto.

Quel grosso imbecille meritava na punizione e un avvertimento preventivo per fargli passere il desiderio di una vendetta. Fece alcuni passi di lato sorridendo al suo indirizzo e rimboccandosi le maniche.

"Sai adirittura contare? Complimenti allora non sei scemo come sembri."
Lo schernì facendo segno di caricarlo e aprendo la guardia.

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Cerco di disarmarlo con colpo di polso, se ce la faccio oltre alla stoccata per vincere gli punto la spada alla gola per ipressionarlo.

John eseguì un colpo da manuale, di quelli esemplari, che uno studente di scherma si aspetta di vedere dal suo maestro. Invan però non era né uno studente di scherma ne evidentemente molto pratico dell'uso della spada.
Quando il giovane pirata forzò d'abilità per eseguire il disarmo l'energumeno provò ad opporsi di forza bruta senza capire quando era il momento di lasciar perdere. Come risultato fu colpito al lato della mascella dalla sua stessa spada mulinante. Un sonoro schiocco ed uno spruzzo di sangue verso sinistra denotarono che l'omone si era quantomeno tranciato la mascella, se non peggio. Questi cadde in ginocchio tenendosi il volto con entrambe le manone, che trasudavano sangue, quindi iniziò a correre in giro finché tre degli uomini che circondavano il cerchio riuscirono a bloccarlo e portarlo via verso una zona della caverna non illuminata.
Quando si fu ristabilita la calma l'arbitro fece segno all'ultimo contendente di farsi avanti. Era un nobiliuomo biondo, impaludato in un abito di velluto blu, con maniche e girovita a sbuffo e bottoni d'avorio. Un cappello con tre risvolti concentrici della stessa tinta di blu con una piuma bianca faceva pan-dan con l'abito e dei morbidi mocassini di pelle tinta.
La spada da duello che sfoderò aveva l'elsa ingioiellata e la guardia a forma di torre fiancheggiata da due delfini. Le feritoie della torre erano lunghi zaffiri e la lama non sembrava certo sminuire il valore di guardia ed elsa, mostrando un letale color grigio.

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PX
stile dell'ubriaco=3
riflessi=1

Un Damerino, poteva essere facile come un bicchiere d'acqua come lo scontro più duro della giornata, l'avrebbe scoperto presto saggiandone le doti. Con alcuni passi si spostò dal punto dove l'omone aveva incontrato la sua ignominosa fine con il sangue impastato alla sabbia dell'arena. Fece un saluto cerimonioso all'avversario, anche se non conoscendo l'etichetta eseguì più che altro una pantomima facilmente fraintendibile con una presa in giro. Quindi senza troppi indugi attaccò.

Il suo avversario gli riservò un sorriso di circostanza e rispose cortesemente al saluto, senza però perdere di vista John mentre lo faceva, poi all'attacco di John rispose e attaccando a sua volta. Lo scambio fu veloce e terminò quando i due si toccarono in modo contemporaneo, sfruttando ciascuno un'apertura dell'altro.
L'arbitro li guardò qualche istante, poi si volse verso un'altro degli uomini che assistevano e ad un cenno del capo di questi annuì a sua volta e alzò entrambe le mani a pugno protendendo l'indice in ciascuna e scandì: "PARI!"

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PX
Stile dell'ubriaco=1

Bravo, niente da dire, se la cavava il tipo. John fece un cenno di complimento rivolto al suo avversario. Prese posizione e scrollò la testa come per scacciare l'ubriachezza. Quindi attaccò, avanzando velocemente con lunghi fendenti.

Il nobilastro rispose con una raffica fulminea di affondi che se John non diventò un puntaspilli fu solo per la sua prontezza nel parare. Improvvisamente però il suo avversario cambiò tattica con un fendente rapido e improvviso ma il giovane fu ancora pronto a sufficienza nello schivarlo, ma non abbastanza bravo da approfittare anche dell'apertura offertagli nel contempo.
Così entrambi si rimisero in guardia per un altro assalto.

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PX
Riflessi=4

Senza concedere tempo al suo avversario di riprendersi dal combattimento John tentò con una delle sue tecniche. GLi mancava solo quel combattimento per vincere la borsa, ancora solo due scoccate e avrebbe avuto tanto denaro. Il pensiero lo fece sorridere.

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Morso del luccio, falso bersaglio la testa, reale bersaglio il torace.

John attaccò a raffica costringendo l'avversario in difesa ma poi al momento di concludere colpendo al torace si trovò il colpo deviato e la spiacevole sensazione di essere stato toccato al torace piuttosto che aver toccato.
L'arbitro alzò le mani decretando due a uno per il suo nobile avversario. La stoccata successiva diventava decisiva e doveva aggiudicarsela per poi tentare di vincere nella quinta.

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PX
Agilità=1

John si maledisse, non poteva perdere a quel punto, dopo che aveva faticato tanto, testardamente caricò, con l'intenzione all'ultimo momento di schivare il colpo dell'avversario con una capriola e colpirlo dal basso una volta superategli le difese.

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sono disperato quindi tento un attacco dispierato. XD

Il suo gesto acrobatico non riuscì a sorprendere il suo avversario tanto da permettergli di colpirlo, anzi il giovane scansò di un soffio una stoccata di risposta velenosa come un serpente. Mentre però il suo avversario si allargava per non dare il fianco alla sua repentina avanzata John riuscì a sorprenderlo con un colpo al fianco, arrivando così ad un sofferto pareggio.
Mentre i due si distanziavano e l'arbitro comunicava col suo solito sistema la situazione di due a due il riccastro gli sorrise e disse: "Siete un avversario degno di rispetto. Me lo ricorderò..." e poi si fece avanti spada in pugno.

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PX
Stile dell'ubriaco=3