Campagna Brutta Bestia - I - La banda sbanda

"Uhm...prima verifichiamo che ci sia davvero la tesoreria e non sia una trappola degli umani, poi forse avrai i tuoi libri, femmina..."

Sibilò il piccolo essere fulminando con lo sguardo l'elfa, quindi si diresse anche lui verso l'esterno dell'edificio nella cerca della tesoreria.
Comunque sembrava cauto nel muoversi in territorio nemico e le orecchie erano ben tese nel captare eventuali suoni sospetti, ma il desiderio di riempirsi le tasche d'oro superava il timore che fosse una trappola architettata a loro danni

I tre seguiti a ruota dalla strana elfa si spostarono nella stanza ingombra di cadaveri. L'altra porta quella a fianco di quella della cella era altrettanto massiccia ma dotata di una rozza serratura, che probabilmente andava aperta con una grossa chiave. Comunque con un colpo d'ascia o di mazza o magari due probabilmente avrebbe ceduto lo stesso, in quanto era chiaramente qualcosa per tenere lontani dei ladri, non degli invasori grandi e grossi come loro.

"Arkraan... al capo l'onore.... " disse il troll ammiccando verso gli orchi

"Con piacere."

Arkraan prese la mazza che aveva ancora con se e colpì con potenza la serratura.

La porta non resse che un paio di colpi, poi si spalancò scricchiolando.
La stanza dietro di essa era per dimensioni simile alla cella dove avevano trovato l'elfa.
A differenza dell'altro però era ingombro di casse, ceste, sacchi ed altri contenitori
Sulla parete di sinistra erano accatastate numerose casse di legno di dimensioni simili.
Sulla parete di destra vi erano due grandi cesti di legno di forma vagamente conica alti quanto il coboldo, e vicino ad essi vari grossi sacchi chiusi con lacci di corda.
Sulla parete di fronte alla porta vi era invece un grosso forziere di legno e metallo. Appoggiati su di esso vi erano 4 grossi libri neri.

"Ecco i suoi libri madame" disse Urk divertito "A lei la cultura a noi i soldi" disse iniziando ad aprire prima i sacchi e dopo il forziere e i panieri

Arkraan si unì al saccheggio con gli occhi che luccicavano di avidità.

Spalancò gli occhi dinnanzi al tesoro e non considerò più l'elfa, gettandosi prima sui sacchi vicini alle ceste di legno, poi direttamente su quest'ultime, arraffando tutto quello che potè

I tre umanoidi iniziarono a scavare tra casse, sacchi e cesti, mentre l'elfa recuperava i libri.
Le casse risultarono contenere molte pelli di lupo dal pelo bianco integre e già conciate, e tre pelli d'orso, due nere e una bianca. I sacchi invece contenevano un gran numero di strani sassi neri fatti come di falde sovrapposte. Nelle ceste trovarono parecchi grossi cristalli lunghi e sottili le cui estremità erano piuttosto affilate.
Lo scrigno risultò essere aperto e dentro di esso trovarono due sacche contenenti molte monete di rame e un sacchettino di pelliccia nero con dentro: più di una dozzina di piccole gemme rosse, alcune pietre giallastre dentro cui sembravano esserci imprigionati degli insetti, un medaglione di metallo grigio dalla forma vagamente circolare e un anello d'oro raffigurante un serpente che si morde la coda. Sotto a tutto c'erano infine un libro piuttosto consumato e chiusa in un ritaglio di pelliccia una strana pietra di metallo con riflessi ora azzurrini ora perlacei.

"Capo.... chiedo il permesso di prendere la pietra per studiarla. " disse Urk "E se non vi spiace darei una occhiata anche all'anello e al medaglione" aggiunse il troll.
Iniziò a dividere in quattro parti uguali le pelli, l'ambra e le pietre preziose e ne diede due al capo, una al coboldo e una la tenne per se'.

-------------------------------------------------------------------------------dopo aver fatto le parti se i due me li lasciano prendo gli oggetti e li esamino nel seguete ordine :
- medaglione
- pietra
- anello.

"Fai pure, se si tratta di studiarli, ma non ti aspettare di prendere tutti i ginigilli più preziosi."
Disse sogghignado Arkraan.
Poi prese una pelliccia di lupo e una di orso.
"Per le pietre che sembrano valere parecchio direi di dividerle in tre parti. Dai un'occhiata anche all'anello già che ci sei. Le monete sembrano essercene abbastanza per tutti."

"Bene ecco a ciascuno la sua parte! Vediamo ora questo anello. Capo dividi tu le pellicce?" disse Urk dopo aver diviso le monetee averle distrubuite in parti uguali

URK: sebbene non fosse molto avvezzo in questo genere di cose non percepì alcuna vibrazione magica dagli oggetti in questione, anche se, non avendo mai provato prima non era ben sicuro di che genere di sensazione dovesse aspettarsi.

TUTTI: la divisione di gemme e monete portò nelle tasche di ciascuno dei tre 4 gemme rosse, 7 pietre giallastre dentro cui sembravano esserci imprigionati degli insetti e un bel gruzzolo di monete (237 a testa, ma non sapendo contare fino a una cifra simile non ne avete una stima precisa). C'era poi una pelle d'orso ciascuno, e più di 20 pelli di lupo da dividere tra chi le avesse volute. Il peso di questi ultimi oggetti era però abbastanza elevato e difficilmente gli umanoidi avrebbero potuto portarne molti con sé a meno di non trovare un animale (o umano) da soma di qualche sorta. Poi c'era i libri(quelli fuori e quello dentro il forziere), la strana pietra, il medaglione e l'anello.

"Io prenderò con me tre pelli di lupo.. di più sarebbe estenuante." disse Urk. "E ora ragazzi.. che si fa?"

"Se non vi dispiace prendo l'anello, sembra carino."

Disse Arkraan con il tono di chi non intende ricevere obiezioni, mentre radunava anche il resto del bottino, compresa una pelle d'orso e una di lupo.

"Andiamo con l'elfa, sembra che il suo capo abbia proposte interessanti per noi. Soprattutto dopo che abbiamo liberato la sua serva e recuperato i suoi libri."

"Ci sto. Ma io voglio la pietra." rispose il troll con fare deciso, raccattando le sue cose dando nel contempo l'anello al capo.

Dopo aver raccattato la sua parte di bottino e una pelliccia da buttarsi sulle spalle dette qualche occhiata ai libri che erano accatastati in giro, in modo da vedere se ci fosse qualcosa di utile per i suoi intenti distruttori.

"Si va bene, seguiamo la troietta, chissà mai che non abbiamo qualcosa da guadagnarci di più..-"

Grugnì con i suoi soliti toni gentili e cavallereschi, non considerando pari l'elfa.

"Bene allora, dietro alla troiet... all'orca..." disse urk

"Elfa, Urk, non siate troppo sgarbati."
Disse Arkraan con uno sguardo in tralice ai due.

Mentre gli altri si impadronivano di quanto stabilito Tukun-Da scrutò il libro che era nel forziere. Si trattava di un trattato sull'evocazione degli elementali!
Il suo disappunto crebbe però sfogliandolo: qualcuno aveva sfruttato il volume per una barbara opera di contabilità coprendo parte del testo con annotazioni e operazioni numeriche incisi con un tratto spesso e un colore molto più intenso di quello del testo originale. Forse qualcosa del contenuto originale era recuperabile, ma arrivare a estrapolarlo sarebbe stato lungo e difficile.
Drivadel, seppur non molto convinta li guidò al piano superiore. Poi come attratta da una forza magnetica si fiondò nella cucina dove addentò un pezzo di carne e mise da parte altro cibo in un sacco.
"Umani schifosi, con tutto questo cibo non mi davano quasi nulla da mangiare..." disse con un tono carico di odio.
I tre uscirono quindi dall'edificio. L'elfa fu colpita da quel che vide, e anche i tre umanoidi non ne furono indifferenti.
Il fuoco, lasciato senza controllo e complice un vento da nord, aveva avvolto varie case del villaggio e tutto il tratto di palizzata dal punto in cui questa era crollata fino alla porta.
per tornare all'aperto avrebbero dovuto sfruttare l'apertura nella palizzata causata dall'attacco di tukun-da del giorno prima, o crearsi un'apertura dal lato opposto, dove la palizzata ancora non bruciava.
L'elfa indicò ovest-nord-ovest: "Dobbiamo dirigerci in quella direzione" disse con convinzione.

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Tukun-da: naturalmente niente ti impedisce di provare a controllare le fiamme per semplificarvi la cosa.

"Ragazzi, all'apertura, prima che bruci tutto."
Disse Arkraan cominciando a camminare.

"Via, via, via!!! Non ci tengo a diventare un arrosto!" disse Urk

Si intascò il manuale sugli elementari sibilando imprecazioni contro quegli incompetenti umani che ci avevano scarabocchiato sopra, dopo aver fatto ciò seguì i compagni all'esterno della costruzione.

"Oh oh oh, che bel fuocherello."

Mormorò tutto contento nel vedere che il suo operato ha distrutto una parte del villaggio, ma si sbrigò anche a seguire il capo verso l'apertura da lui creata per salvarsi la pelle

I quattro abbandonarono in fretta il villaggio ormai semi-distrutto. Uscendo dalla palizzata iniziarono a fiancheggiarla verso nord, allo scopo di incamminarsi poi nella direzione decisa.
Erano quasi all'latezza del roveto dove il troll si era curato quando l'elfa indicò qualcosa su una collina a est. Aguzzando la vista i tre umanoidi scorsero più di una dozzina di puntini che avanzavano dietro uno più grande, che istanti dopo capirono essere un porta stendardo. "Sono guerrieri del villaggio" disse l'elfa con convizione.

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edit dopo il post di nani: in base alla dimensione delle figure, stimate che siano ancora a più di 1 ora di cammino dal villaggio dove ora voi vi trovate.